Spezie – Proprietà benefiche

Anche tu come me ami le spezie e le utilizzi spesso in cucina? Ho la buona abitudine di adoperarle nella realizzazione di dolci e salati!

Le spezie sono delle sostanze aromatiche di origine vegetale di provenienza esotica. Molte volte vengono confuse con le erbe aromatiche; queste ultime sono parti verdi o foglie fresche di piante usate per dare sapore, come ad esempio l’origano o il basilico, mentre le spezie non sono fresche ma, in genere, sono essiccate.

Se vuoi realizzare piatti gustosi e sani in cui è previsto l’utilizzo delle spezie ti consiglio di consultare le Ricette con spezie o Cucina Orientale.

Spezie - Proprietà benefiche

Spezie – Proprietà benefiche

Le spezie sono moltissime e apportano benefici al nostro corpo. Di seguito ti parlerò delle proprietà benefiche delle più utilizzate in cucina e per aromatizzare tisane e caffè.

Anice stellato. In cucina viene usato per aromatizzare secondi piatti di carne, dolci o liquori. Tra gli effetti benefici più importanti troviamo quello digestivo, carminativo (che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali e contribuisce a lenire le coliche), antibatterico e antispasmodico, infatti viene utilizzato nelle tisane (infusi) digestive e anti gonfiore, apporta benefici anche per la tosse e per disintossicare il fegato

Cannella. La preferisco nella realizzazione dei dolci poiché dona un sapore deciso, specialmente in quelli in cui è previsto l’utilizzo di mele, pere e cioccolato. È tra le spezie con il potere antiossidante più elevato. Usata tradizionalmente contro le infreddature e come antibatterico e antispastico, inoltre ha la capacità di abbassare il colesterolo e i trigliceridi nel sangue. Risulta efficace nella digestione e, se inserita in un infuso, allevia i dolori mestruali.

Cardamomo. Viene utilizzato soprattutto nei piatti orientali, nei primi piatti e negli arrosti. È ricco di: manganese, magnesio, potassio, zinco, calcio, ferro, fosforo e rame. Esistono diverse varietà di cardamomo, le più diffuse sono: il cardamomo verde, il cardamomo di Ceylon e il cardamomo nero (conosciuto anche come cardamomo nepalese). È efficace in caso di nausea ed è inoltre composto da un olio essenziale che facilita la produzione di succhi gastrici, stimola l’appetito ma è anche un ottimo alleato per chi segue una dieta, poiché accelera il metabolismo. Per chi soffre di alitosi, questa spezia è un’ottima alleata e basterà masticare i semi. Può essere utilizzato in caso di tosse e raffreddore ed allevia il gonfiore addominale.

Chiodi di garofano. Sono dei boccioli fiorali essiccati di un albero sempre verde chiamato garofano, che non ha nulla a che vedere con la famosa pianta. Vengono usati in cucina sia in piatti dolci che salati, ma anche nei vini o liquori, come nel conosciuto vin brulé. Come la cannella, è tra le spezie con più potere antiossidante e inoltre ha un effetto anestetico locale che viene usato per lenire i dolori ai denti; l’essenza viene anche usata in medicina nei disinfettanti orali e nei farmaci odontalgici (per il trattamento del dolore da carie). I chiodi di garofano sono ricchi di vitamine e sali minerali, stimolano l’appetito e sono antisettici, anestetici e anti-infiammatori.

Coriandolo. In cucina si utilizza per insaporire piatti salati: zuppe, pietanze a base di carne o pesce. Il coriandolo può essere usato negli infusi contro i dolori di stomaco; è consigliato anche per problemi di aerofagia e per le emicranie, aiuta la digestione ed è antidiarroico. I semi non contengono glutine e il suo olio essenziale è spesso usato come vermifugo e contro reumatismi e i dolori articolari.

Cumino. In cucina viene utilizzato tra gli ingredienti principali di marinature o per insaporire i piatti. Viene usato dentro i formaggi, in alcuni tipi di pane e per realizzare i falafel o l’hummus di ceci. I semi di cumino sono una buona fonte di ferro e sono considerati benefici per il sistema digestivo. Inoltre alcuni studi hanno rivelato che potrebbero avere anche proprietà anti-cancerogene. Le sue proprietà più note sono antiossidanti, favoriscono la disintossicazione dell’organismo e stimolano le difese immunitarie. Benefico per chi soffre di diabete o colesterolo.

Curcuma. In cucina è spesso usata per dare colore ai piatti, nella mostarda, formaggi o brodi. La polvere di curcuma è tra gli ingredienti principali per la preparazione del curry, donandogli il colore caratteristico. Recenti studi hanno rivelato che questa spezia è utile a contrastare l’insorgere di alcuni tumori. Viene utilizzata come disintossicante per l’organismo, in particolare del fegato e come antinfiammatorio. Queste proprietà salutari che le vengono attribuite sono state confermate dalla medicina ufficiale. La curcuma contiene una sostanza chiamata curcumina, la quale ha delle proprietà antiossidanti che sono in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo e rallentano l’invecchiamento delle nostre cellule. Inoltre la curcuma aiuta anche a combattere il diabete di tipo 2 e l’ Alzheimer; le proprietà della curcumina contribuiscono a combattere e rallentare l’azione neurodegenerativa. Regolarizza la circolazione sanguigna, l’apparato digerente e accelera il sistema immunitario.

Spezie - Proprietà benefiche

Curry. È ottenuto da una miscela di spezie ed è il più conosciuto al mondo. È composto da: pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano e cardamomo. Le varie spezie contenute nel curry donano molteplici proprietà benefiche al nostro organismo, tra le quali antiossidanti e antinfiammatorie. Porta giovamento al fegato, all’intestino e allo stomaco. Riduce i fastidi di chi soffre di reumatismi e artrite. Apporta benefici nella prevenzione di arteriosclerosi e nel contrastare la patologia dell’ Alzheimer. Contenendo la curcuma ha le sue stesse proprietà benefiche.

Ginepro.In cucina viene usato per insaporire piatti a base di carne o pesce, ma anche per patate o verdure. Masticarne le bacche facilita la digestione, ed è un antisettico naturale per le vie urinarie e respiratorie: infatti stimola la diuresi, ed è utile per sedare la tosse o come espettorante. Ha proprietà antireumatiche e l’olio essenziale di ginepro viene usato spesso per i massaggi.

Noce moscata. Spezia usata in cucina come ingrediente per dolci, budini e creme, ma anche per la besciamella, purè e verdure lesse. Ha proprietà antiossidanti, antimicotiche, antidepressive, digestive e carminative. Ricca di sali minerali, tra i quali: rame, potassio, calcio, ferro, manganese, zinco e magnesio. Ricca di vitamine del gruppo B, contiene vitamina C, acido folico e vitamina A, oltre a numerosi flavonoidi antiossidanti, come il betacarotene, considerato essenziale per il mantenimento di una buona salute.

Pepe nero. Credo sia la spezia più usata e quella che non manca mai nella dispensa. La si utilizza insieme al sale per insaporire tutti i tipi di piatti: dalle zuppe ai sughi, dai secondi agli antipasti. Esistono diverse varietà di pepe: bianco, verde, grigio, rosa e il pepe lungo. Il pepe nero è il più utilizzato in cucina e il 90 % della sua produzione è destinato ad uso alimentare. La proprietà più conosciuta del pepe nero è quella digestiva: stimola il metabolismo e favorisce la produzione dei succhi gastrici. Inoltre è in grado di migliorare l’assorbimento delle sostanze nutrienti presenti negli alimenti introdotti nel nostro organismo. Il pepe nero viene utilizzato nelle diete dimagranti poiché è stato calcolato che, se assunto durante un pasto, può aumentare fino al 10% in più del numero di calorie bruciate.

Paprika. È tre le spezie più conosciute e usate in cucina, si ottiene attraverso una miscela di peperoncini. È antiossidante ed è ricca di vitamina C e carotenoidi: vitamina A, carotene alfa e beta, criptoxantina, luteina con zeaxantina. Apporta benefici all’apparato digerente e rinforza quello circolatorio.

Rafano. Le radici vengono usate per antipasto o condimento in specifici piatti, anche per assolvere ad una funzione di decorazione. Anche le giovani foglie possono essere mangiate crude nell’insalata con altre verdure. Il rafano è composto dal 95% di acqua, contiene proteine, vitamine C e B1 e minerali. Inoltre contiene il glucoside solforato sinigrina, che ha proprietà antibatteriche e che gli conferisce il gusto intenso e piccante. Il suo olio essenziale, contenuto nella radice, favorisce la produzione di succhi gastrici, aiutando la digestione e stimolando l’appetito. Inoltre il rafano è efficace per la produzione di bile, ha effetto diuretico ed è un buon antisettico a livello urinario e polmonare. La radice del rafano, grattugiata e ridotta in salsa, può essere usata per applicazione esterne a scopo terapeutico come rimedio a dolori reumatici e bronchiti.

Zafferano. Una menzione importante per questa spezia che viene prodotta nelle mia regione, l’Abruzzo. Ricco di vitamine e carotenoidi, riduce i danni cellulari provocati dai radicali liberi. Stimola l’assorbimento dei grassi e aiuta a restare in forma, protegge la vista e migliora la digestione. Inoltre combatte le patologie che colpiscono denti e gengive, agisce da rivitalizzante per i capelli e per la pelle ed è un antistress naturale: controlla gli sbalzi d’umore e allevia i dolori mestruali.

Zenzero (ginger). È la spezia che più utilizzo in cucina; l’adopero quando cuocio carni, cereali e l’aggiungo nel condimento per la pasta. Se utilizzato nella cottura delle pietanze, come la maggior parte delle spezie, facilita la digestione. Ottimo per combattere la nausea, soprattutto per chi è in dolce attesa. Aiuta il sistema immunitario e per questo motivo viene utilizzato per la prevenzione e il trattamento del raffreddore. Buono da utilizzare, in caso di tosse o influenza, nella preparazione di infusi, insieme a limone, miele ed altre spezie. Per chi soffre di mal di gola, un vecchio rimedio della nonna è quello di mangiare un pezzetto di zenzero fresco: allevia il dolore, poiché è un antidolorifico naturale.

Il consiglio che mi sento di darti è di non abusare delle spezie, poiché esistono anche delle controindicazioni. Un consumo eccessivo di esse potrebbe provocare effetti collaterali.

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