I fichi d’india, rinfrescanti e ricchi di benefici

Salve a tutti cari lettori, oggi vorrei parlarvi di un frutto molto diffuso soprattutto in sud Italia, molto colorato e tipico dell’estate, dal sapore particolarmente dolce: sto parlando del fico d’india, una pianta originaria del Messico che fu importata dai conquistadores nel bacino del Mediterraneo e oggi ne è uno dei simboli. Questo frutto, oltre ad essere bello da vedere e molto rinfrescante, è ricco di qualità benefiche.

Origine e caratteristiche

Come già accennato, il cactus da cui nascono i fichi d’india è originario del Centro America e deve il suo nome al fatto che, come sappiamo, Colombo pensava di essere arrivato in India. I frutti sono molto belli da vedere: arancioni, rossi, magenta, gialli, bianchi o verdi, il loro sapore varia in base alla concentrazione all’interno della polpa di alcune sostanze, e offre delle interessanti sfumature di sapore all’assaggio di ogni frutto. Bisogna prestare attenzione alle spine presenti sulla buccia, che però possono essere facilmente tolte tenendo i frutti a bagno in acqua fredda. L’interno ricco di semi, ricorda un po’ il melograno e il passion fruit.

Valori nutrizionali

I fichi d’india sono ricchi di fibre, aumentano il senso di sazietà e sono utili per assimilare meno grassi e zuccheri tenendo a bada anche la glicemia, ecco perché vengono spesso consigliati come spuntino per chi è a dieta e vuole perdere i chili di troppo. Inoltre le mucillaggini che avvolgono i semi aiutano a digerire e aumentano il senso di sazietà. Questo frutto contiene quasi totalmente zuccheri semplici: fruttosio (53%) e glucosio (47%), cosa che lo porterebbe ad avere un indice glicemico medio-alto, ma grazie al considerevole contenuto di fibre, come sopraccennato, può essere consumato anche da persone diabetiche, ovviamente senza esagerare e all’interno di una dieta varia e approvata dal vostro medico.

Per 100 g di fichi d’india abbiamo:

  • 55 kcal
  • Colesterolo 0
  • Acqua 83 g
  • Carboidrati 14 g (di cui tutti zuccheri)
  • Fibre 5 g
  • Proteine 0,8 g
  • Grassi 0,1 g
  • Potassio 190 mg
  • Calcio 30 mg
  • Fosforo 25 mg
  • Vitamina C 19 mg
  • Sodio 1 mg
  • Ferro 0,4 mg

Proprietà e benefici

Oltre ad essere grandi amici delle diete grazie all’alto contenuto di fibre e alle poche calorie, i fichi d’india possiedono anche altre numerose qualità: contengono molti sali minerali e vitamine, sono antiossidanti e hanno una leggera funzione lassativa che aiuta a regolarizzare le funzioni intestinali. Il succo ha un buon potere energizzante ed è estremamente dissetante. Le fibre, inoltre, proteggono lo stomaco favorendo la digestione e contrastando il colesterolo cattivo proteggendo il cuore e offrono un valido aiuto contro i parassiti intestinali. L’alta quantità di acqua, invece, stimola la diuresi e aiuta ad eliminare le scorie depurando i reni e riducendo il rischio di calcoli. Infine i fichi d’india sono ricchi di polifenoli e flavonidi che contrastano efficacemente i radicali liberi rallentando l’invecchiamento delle cellule e prevenendo malattie neurodegenerative.

La pianta del fico d’india

Molti non sanno che oltre ai frutti, del fico d’india è possibile consumare anche la pianta.  Le foglie del fico d’India, dette “pale”, possiedono elevate concentrazioni di sali minerali: calcio, manganese, potassio e vitamine del gruppo A e C. Elevata è anche la percentuale di acqua e il contenuto in fibre idrosolubili, pur mantenendo un basso apporto di calorie, come nei frutti, mentre sono ridotte le proteine di alto valore biologico. Se ne ricava un succo ricco di vitamina B6 e folati e aminoacidi, che già gli Atzechi usavano contro lo scorbuto e come lenititvo per mal di gola e tonsilliti. Grazie alle proprietà nutrizionali, le foglie di questa pianta rappresentano un ottimo alleato per la riduzione dei livelli di glicemia e la trasformazione del colesterolo cattivo (LDL) in colesterolo buono (HDL). Il fiore invece possiede una grande quantità di sostanze anti-ossidanti in grado di contrastare i processi ossidativi oltre ad essere usato per decotti dalle proprietà diuretiche.

Spero che questo breve articolo sia stato interessante soprattutto per chi è veramente ghiotto di questo frutto e non era sicuro di poterlo mangiare a causa dell’elevata dolcezza. Personalmente ne ho scoperto i benefici quest’estate in vacanza dietro consiglio di un amico che mi ha spinto ad approfondire l’argomento, quindi passo il testimone principalmente a tutti coloro che vivono in quei paesi dove le piantagioni di fichi d’india crescono per chilometri e chilometri e possono averli praticamente gratis… fortunati voi!