Diabete, questo sconosciuto

Salve a tutti cari lettori, oggi vorrei parlare dell’argomento cardine che sta alla base di questo blog, ovvero il diabete: cos’è, cosa comporta e altre cose che dovrebbe essere fondamentale sapere, ma che purtroppo molte persone ignorano. Mi scuso già in anticipo se sarà poco scientifico e molto basato sulle mie esperienze personali, con poche immagini e tante spiegazioni, ma ci tengo davvero molto affinché tutti capiscano quanto non sia un argomento da prendere sottogamba. Non ve la farò troppo lunga e non scenderò in dettagli medici superflui perché in effetti per noi “pazienti” non sono molto importanti e potrebbero risultare noiosi, giusto quel che basta per capire cosa succede al nostro corpo, o a quello dei nostri familiari che soffrono di questa patologia e le conseguenze se non si seguono le indicazioni date dai medici.

Esistono varie tipologie di diabete

Innanzitutto distinguiamo i vari tipi di diabete che esistono: diabete tipo 1 (detto anche diabete insulino-dipendente o diabete giovanile), diabete tipo 2 (detto anche diabete alimentare o diabete senile) e diabete gestazionale.
Il diabete tipo 1 di solito insorge nell’infanzia o nell’adolescenza, ed è causato dall’impedimento delle cellule pancreatiche di produrre insulina, per cui deve essere assunta per via esterna (le famose “siringhe di insulina” che anche io mi inietto tre volte al giorno, per vostra conoscenza). È molto meno comune dell’altra tipologia, e a differenza dei diabetici di tipo 2, chi è affetto da tipo 1 dovrà sempre assumere insulina e altri farmaci per tenere la glicemia sotto controllo, ma grazie all’alimentazione può ridurne le dosi e limitare il rischio di complicanze.
Il diabete di tipo 2 colpisce 9 diabetici su 10, e in genere sopraggiunge dopo i 45 anni di età o come conseguenza in gravi casi di sovrappeso e obesità. In questo caso l’organismo continua a produrre normalmente insulina solo che le cellule resistono all’azione di questo enzima e impediscono l’accesso del glucosio all’interno delle cellule stesse e di conseguenza il pancreas produce sempre più insulina. Se nemmeno questa sovrapproduzione riesce a far entrare gli zuccheri nelle cellule, allora si ha un accumulo di glucosio nel sangue e di conseguenza la glicemia più alta del dovuto. I farmaci presi dai diabetici di tipo 2 servono ad aumentare la sensibilità delle cellule alla recezione del glucosio, o ad aumentare maggiormente la produzione di insulina. Una buona e controllata alimentazione, unita ad altre precauzioni, aiuta l’assorbimento degli zuccheri anche fino alla totale eliminazione dei farmaci.
Il diabete gestazionale, come dice il nome, si manifesta durante la gravidanza e si comporta come un diabete tipo 2, con la differenza che nel 90% dei casi dopo il parto scompare.

Conseguenze del diabete

Nel diabete il rischio maggiore è a carico del cuore e dei vasi sanguigni, le malattie cardiovascolari sono dietro l’angolo, per cui la dieta consigliata è povera di grassi saturi, zuccheri e carboidrati raffinati, per sostituirli con equivalenti più sani e leggeri. Un altro fattore che si dovrebbe tenere sotto controllo è la pressione arteriosa che deve rimanere bassa, poiché un aumento potrebbe portare al danneggiamento di cuore, occhi, reni e nervi. Importantissimo è fare almeno una visita oculistica all’anno per controllare il fondo oculare o trovare tracce di incombenti retinopatie, so che è un esame fastidioso però è davvero importante, si potrebbe anche perdere la vista. Spesso i diabetici soffrono di problemi ai piedi, soprattutto se hanno spesso la glicemia altra potrebbero soffrire di neuropatia (diminuzione della sensibilità dei nervi) e di conseguenza avere delle ferite o altri danni ai piedi senza accorgersene. Non è raro sentire di persone a cui hanno dovuto amputare questo arto perché non se ne prendevano particolarmente cura. Una dieta sana contribuisce anche al benessere di fegato e reni che tra le altre funzioni, smaltiscono l’insulina, e con una dieta malsana aumentiamo il loro carico di lavoro, sfociando, nel migliore dei casi, in steatosi epatica (accumulo di strati grasso sopra al fegato) e presenza di microalbuminuria nelle urine (la concentrazione di una proteina che indica il deterioramento dei vasi sanguigni dei reni). Consideriamo infine che in una persona diabetica la cicatrizzazione delle ferite è particolarmente lenta, per cui in caso di tagli e lesioni bisogna subito disinfettare e proteggere la ferita da eventuali batteri e soprattutto bisogna cercare di sottoporsi il meno possibile ad interventi chirurgici dal momento che la degenza risulta molto più lunga rispetto a quella degli altri pazienti.
È assolutamente vietato fumare poiché la nicotina blocca l’azione dell’insulina! Infine è essenziale fare attività fisica, anche moderata, l’importante è non fare una vita sedentaria, il mio diabetologo mi ha imposto di fare almeno 10.000 (diecimila, avete letto bene) passi al giorno, e il mio nutrizionista mi ha detto di fare pesi e aumentare la massa muscolare perché più ne hai, più zuccheri bruci e meno ne rimangono nel sangue.

E quindi?

Insomma col diabete non si scherza, però adesso non dovete sentirvi spaventati, perché finché seguirete una dieta sana, farete regolare attività fisica e consulterete regolarmente il vostro medico, sarà tutto perfettamente gestibile, io ci convivo dal lontano 2006 (cavoli, praticamente 14 anni), ero una bambina, ho cambiato molti medici e consulenti, ho letto libri, ho fatto esperimenti e ho trovato il modo migliore di gestire me stessa, anche se forse ancora non ho raggiunto il top del top di quello che posso fare (ho dei medici molto severi, peggio per me ahah, però sono anche molto bravi quindi non mi lamento, anzi). Ho fatto anche cretinate ovviamente, tipo fare una dieta al 100% proteica di testa mia, o quella classica cosa: “aumento la dose di insulina di qualche unità e mangio la pizza, la torta al cioccolato e i cornetti con la crema”, ragazzi NO, NON SI FANNO QUESTE COSE! Dovete sempre attenervi a ciò che vi dice il vostro medico, ve lo dico per esperienza personale, lì per lì vi sentite bene e poi nelle analisi del sangue esce un bollettino di guerra, vi sconsiglio vivamente questa esperienza. Ovviamente ognuno è diverso e reagisce a modo suo, conosco anche chi dopo qualche mese di dieta non ha più avuto la glicemia alta e ha anche eliminato le pillole di metformina, e chi, come già vi ho raccontato, fregandosene e cedendo alla tentazione del cibo, ne ha pagato le conseguenze. Io non credo che smetterò mai di iniettarmi l’insulina, ma grazie alla dieta controllata sono riuscita a ridurne notevolmente le dosi e a migliorare le condizioni del mio fegato, quindi ripeto dipende da persona a persona, l’importante è ascoltare il proprio medico e non scoraggiarsi perché la vita è bella anche senza il cornetto a colazione.

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Per il momento direi che possiamo concluderla qui, spero di avervi insegnato qualcosa che non sapevate e di avervi fatto capire quanto il diabete non sia da prendere alla leggera ma che non dobbiate nemmeno disperarvi perché è tutto perfettamente gestibile. Nel prossimo articolo parlerò di cosa mangiare, quali sono i cibi a basso indice glicemico, di carico glicemico e di tante altre cose interessanti sull’alimentazione, continuate a seguirmi!