Il tè matcha

Salve a tutti cari lettori, spero abbiate apprezzato la mia ricetta del tiramisù al tè matcha di qualche giorno fa, anche se credo che effettivamente potrebbe esserci qualcuno tra voi che non conosce ancora questa varietà di tè verde, oppure che l’ha sentito nominare ma non sa di preciso di cosa si tratti, o ancora che sa che “fa bene berlo” ma nulla di più, e cosa più importante che non conosce le sue doti benefiche per i diabetici! Ma andiamo con ordine e spieghiamo prima di cosa stiamo parlando.

Storia del tè matcha

Il tè matcha, detto tè verde giapponese, è una varietà di tè verde molto pregiata coltivata esclusivamente in Giappone, coltivato in condizioni climatiche particolari con antichi metodi tradizionali, al riparo dal sole e trasformata nella caratteristica polvere verde smeraldo.

Nel XII secolo il maestro zen Eisai Myoan portò in Giappone dalla Cina questo tè definendolo “l’elisir degli immortali”, infatti  anticamente i monaci buddisti lo consideravano un elisir medicamentoso essenziale ed un grande aiuto per la meditazione, dopodiché è diventato protagonista indiscusso delle cerimonie del tè giapponesi.

Proprietà benefiche del tè matcha

Oggi sappiamo che il tè matcha è molto di più di una semplice bevanda, infatti recenti studi hanno dimostrato che le sue foglie contengono 137 volte il quantitativo normale di antiossidanti presenti nelle foglie del normale tè verde, per intenderci, pare che sorseggiare una tazza di tè matcha sia come bere 20 tazze di un altro tè verde; oltre ad essere ricche anche di vitamine A, B1, B2, C, E e K, beta-carotene, sali minerali, polifenoli, clorofilla e caffeina (attenzione a questa, però, se siete particolarmente sensibili!), ed è proprio per questa sua carica energetica che anche i samurai ne consumavano una tazza prima di scendere in battaglia. Inoltre il tè matcha contiene un’importante classe di antiossidanti, le catechine, fra cui l’epigallocatechina gallato (EGCG) che ne costituisce il 60%, molecola a cui sono state riconosciute proprietà anticancro ed è presente 100 volte in più che nelle foglie degli altri tipi di tè verde.

Studi recenti hanno dimostrato che l’assunzione regolare delle catechine migliora la formazione ossea e ne ferma la degradazione, facendo classificare il tè matcha come un importante elemento anche nella lotta contro l’osteoporosi.

Il tè matcha fa molto bene alla pelle: gli antiossidanti costituiscono un ottimo rimedio antinvecchiamento della pelle, infatti combattendo contro i radicali liberi, contrastano i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento cellulare.  I polifenoli aiutano a prevenire le scottature solari e i danni causati dai raggi UV, oltre che a rafforzare il nostro sistema immunitario, mentre il beta-carotene favorisce una bella abbronzatura.

Perchè introdurlo nella propria dieta

Un’altra qualità da tener presente è che il tè matcha è un grande alleato nelle diete dimagranti: è in grado di ridurre la sensazione di fame, per cui può essere utilizzato in regimi alimentari ipocalorici, anche grazie al suo effetto diuretico. E’ praticamente privo di calorie ed aiuta ad accelerare il metabolismo poiché favorisce la termogenesi corporea (la velocità con cui si bruciano le calorie), infatti grazie alla presenza del polifenolo epigallocatechina gallato (EGCG) è possibile bruciare molto più velocemente i grassi. Inoltre quest’ultimo contribuisce a tenere bassi i valori di colesterolo nel sangue e a ridurre l’accumulo dei lipidi nell’endotelio dei vasi.

Per chi ha problemi di digestione, è utile sapere che questo tè calma le mucose dello stomaco e dell’intestino ed è utile nella cura di malattie di origine nervosa o infiammatoria che riguardano l’apparato digerente. In più, è un efficace rimedio contro l’iperacidità gastrica e protegge il fegato. Inoltre è un potente detossificante: La clorofilla presente nel tè verde matcha è un potente agente disintossicante in quanto ha un potere drenante elevato, questo rende il tè matcha capace di eliminare metalli pesanti dal tuo organismo e altre sostanze chimiche dannose.

Altra qualità: potenzia la memoria e la concentrazione. Come gli altri tipi di tè verde, contiene L-  teanina, un aminoacido che ha la capacità di ridurre lo stress fisico e mentale agendo direttamente sui neurotrasmettitori, ed inoltre andrebbe a contrastare gli effetti dannosi della caffeina contenuta tè matcha stesso. Il matcha presenta livelli di teanina più alti di qualsiasi altro tè verde, ed un altro dei suoi tantissimi benefici è quello di incrementare i livelli di dopamina e serotonina nel cervello, stimolando la memoria e promuovendo la concentrazione, e in più favorisce il buonumore.

Il tè matcha ed il diabete

Ma passiamo adesso alla parte che ci interessa di più: studi scientifici sui ratti hanno dimostrato che il consumo di té verde matcha contrasta diabete di tipo 2. È stato scoperto infatti che il consumo do té matcha può migliorare la sensibilità delle cellule all’azione dell’insulina e la tolleranza al glucosio.

Nel 2013, dopo l’analisi di varie sperimentazioni, si è scoperto che il consumo di questo tè abbassava in modo significativo la glicemia a digiuno e la quantità di emoglobina glicata (i livelli di glucosio nel sangue a lungo termine). Inoltre è anche una forma preventiva per i soggetti a rischio, poiché i risultati di questa analisi svelano che  bevendo tè ogni giorno il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 si riduce del 20% rispetto a chi non lo beve.

[ (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19735169)  “Matcha, a powdered green tea, ameliorates the progression of renal and hepatic damage in type 2 diabetic OLETF rats.” (by Yamabe N, Kang KS, Hur JM, Yokozawa T.)].

Il tè matcha in cucina

Il matcha non è più un semplice tè, ma è parte integrante dell’universo gastronomico, e le sue applicazioni spaziano in ogni campo, diventando l’ingrediente principale di molti cibi e bevande.

Il matcha si può bere ovunque ed in qualsiasi momento, infatti non viene consumato solo come tè caldo, ma può essere aggiunto a succhi, frullati, latte  e anche nei cocktail! Questo è possibile perché a differenza degli altri tè non viene preparato per infuso ma per sospensione, la polvere di foglie tritate diventa parte dell’alimento che consumiamo conferendogli una maggiore concentrazione di sostanze rispetto agli altri tipi di tè che siamo soliti consumare. Anche fuori casa, basta aggiungere una bustina di polvere di matcha ad una bottiglietta d’acqua, agitare ed il gioco è fatto.

Dal punto di vista del cibo, ormai, soprattutto in oriente, è possibile trovare qualsiasi tipo di prodotto al gusto “tè matcha”, dal gelato  alle merendine, dai popcorn al pane dallo strano colorito verde smeraldo.

Ovviamente è inutile dire che qualcuna delle magnifiche proprietà di questo tè (soprattutto quella dimagrante!) potrebbero essere vanificate dal suo consumo sottoforma di qualcosa di particolarmente goloso e coperto di crema, quindi in questo caso consumate con moderazione.     

Penso di aver detto tutto ciò che poteva essere utile ed interessante sull’argomento. Purtroppo da noi in Italia non è facilissimo da trovare quello puro in polvere, oppure è abbastanza costoso, ma da questo punto di vista internet ci aiuta con offerte e siti specifici che lo vendono in tutto il mondo. Davvero vale la pena provarlo.

È risaputo che non abbia un gusto adatto a tutti, è una di quelle cose che o piace tantissimo o per niente, a me personalmente piace molto e lo bevo assoluto senza l’aggiunta né di latte né di dolcificanti, lo trovo perfetto così.

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

Alla prossima rubrica!