Cosa mangiare fuori casa

Salve a tutti cari lettori, oggi voglio parlarvi di un problema che condividiamo più o meno tutti noi diabetici … cosa mangiare quando siamo fuori casa?

È un problema più grave di quanto si possa immaginare, se ci pensate è davvero difficile trovare qualcosa fuori casa che non contenga pane, patate, zucchero ecc. Io ormai ho i miei locali di fiducia dove andare a mangiare, dove so già cosa devo ordinare (anche se proprio l’altro giorno sono andata nella pizzeria dove facevano la mia insalatona preferita e ho scoperto che hanno cambiato il menù), e poiché so anche che è davvero brutto mettere in difficoltà le altre persone che escono con te che magari vogliono mangiare qualcosa di particolare ma lì non fanno niente in linea con la tua dieta, ecco una breve guida sul ristorante da scegliere, perché alla fine sarai sempre tu ad avere l’ultima parola dal momento che gli altri “non si prendono la responsabilità” di lasciarti eventualmente a digiuno.

Cosa mangiare in… PIZZERIA?

In pizzeria

Quando si vuole mangiare fuori il primo posto che viene in mente è la pizzeria, e qui sorge il primo problema dal momento che la pizza è out. Fortunatamente alcune pizzerie fanno anche insalatone, anche se si contano sulle dita di una mano, quindi informatevi bene dove andate a mangiare perché potreste rimanere digiuni. Per esperienza personale vi dico di non farvi infinocchiare dagli impasti con farine speciali perché il discorso non cambia: non si tratta mai di una pizza fatta al 100% con farina alternativa (avena, kamut, grano saraceno, segale, qualsiasi altra proposta), la proporzione è sempre 60% di farina normale e 40% di farina particolare, altrimenti l’impasto non regge la lievitazione; dunque l’IG rimane molto alto, io stessa una volta mangiai una pizza di kamut, e poi avevo 250 di glicemia. Questa regola delle proporzioni della farina me la spiegò proprio un pizzaiolo alcuni anni fa, quindi l’informazione è attendibile.

Cosa mangiare al… PUB?

Al pub

Mangiando in un pub la situazione si semplifica perché in genere preparano anche dei piatti adatti a tutti (carne, pesce, verdure), e poi potete sempre chiedere di servirvi il panino che avete scelto in versione “al piatto”, cioè senza pane, semplicemente l’hamburger (o altro) con sopra gli stessi condimenti che avreste trovato nel panino. Ovviamente non è proprio la stessa cosa, ma è un’ottima alternativa e spesso la porzione è più abbondante per non far sembrare il piatto quasi vuoto.

Menù di TERRA e menù di MARE

Ristorante di pesce e steak house

In questi tipi di ristorante, per fortuna, il problema è quasi inesistente, che mangiamo pesce sulla costa o carne in uno di quei bei locali con la loro macelleria privata.
Se mangiamo pesce, i consigli sono due e molto semplici:
1) Cerchiamo di evitare il primo, per quanto il richiamo degli spaghetti con le vongole o del risotto alla pescatora sia irresistibile, puntiamo su una bellissima orata al forno o su una profumatissima zuppa di pesce;
2) I fritti: buoni, fantastici, meravigliosi, ma ragazzi, la farina e la pastella non ci fanno troppo bene, cerchiamo anche qui di ridurne il consumo e puntiamo sulla grigliata mista.
Io personalmente sono un’amante del crudo: gamberi e frutti di mare sono la mia passione e hanno IG = 0!
Quando invece ci troviamo a tu per tu con un bel menù tutto carne, fondamentalmente dobbiamo stare attenti anche qui solo ad alcune cose:
1) Il pane: se prendiamo hamburger o polpette, chiedete sempre se contengono pane;
2) L’aceto balsamico (IG = 5), partner ufficiale delle tagliate di carne, è triste dirlo, ma spesso viene sostituito con una glassa o un surrogato a base di zucchero che per noi è veleno, quindi attenzione;
3) Alcuni tagli di carne, in particolare le costine, vengono serviti caramellati nella salsa barbecue, che, come sapete, viene fatta con miele, zucchero e altri ingredienti proibiti, quindi evitate di ordinarle.

Cosa mangiare al… RISTORANTE ASIATICO?

Ristorante cinese/giapponese e all you can eat

Come ormai avrete capito dalle mie ricette (e anche dalle foto che pubblico su Instagram, per chi mi segue), io adoro la cucina orientale, sia la cinese che la giapponese e vado spesso in questo tipo di ristoranti. Tra le due, preferisco la cucina giapponese, per cui iniziamo dai consigli su questa:
1) Se si parla di giapponese, si pensa immediatamente al sushi, il che è un po’ deleterio perché un all you can eat a base di sushi per noi è assolutamente fuori discussione. Per quanto il riso da sushi abbia un IG più basso rispetto al riso bianco, rimane comunque dannoso. Prediligete il sashimi (solo pesce senza riso), oppure altri deliziosi piatti come il ramen, la zuppa di miso (che io adoro!), tempura di gamberi e verdura (spesso usano la frutta secca e non potete immaginare i gamberoni impanati nei pistacchi quanto siano meravigliosi!), e tante altre cose buonissime;
2) Per la cucina cinese non abbiamo troppe difficoltà a trovare qualcosa di buono da mettere sotto i denti, basta evitare gli alimenti a base di riso e buttarci, ad esempio, sugli spaghetti di soia che possono essere conditi in qualsiasi modo, sulla carne alla piastra con le verdure fatta in cento versioni, sul pollo, sull’anatra, ecc; un po’ di attenzione ai ravioli, agli involtini primavera e a tutti questi piatti che contengono comunque farina, quindi sono a IG elevato.
Io comunque, poiché ci sono piatti di queste cucine a cui proprio non posso rinunciare, me li preparo da me!
Takoyaki
Riso alla cantonese

POLLO o KEBAB?

Ristorante messicano/tex-mex e kebab

Quello messicano è un altro tipo di ristorante da noi abbastanza diffuso, ma non presenta particolari ostacoli nel menù, basti ricordare di prendere preparazioni a base di farina di mais (tacos, nachos, enchiladas, ecc), e trattare con i guanti burritos, fajitas e altri piatti preparati con tortillas a base di farina di grano. Per le salse, chiedete sempre se contengono zucchero dal momento che lo zucchero di canna è molto usato nei piatti messicani. Per il resto si usano carne, peperoni, avocado, fagioli, insalata, ecc, quindi andate tranquilli.

Prendere un panino con il kebab e le verdure, è ormai un classico delle uscite in compagnia, molto saporito e facile da mangiare anche mentre si cammina. Ahimè, il problema è sempre quello, che sia servito dentro un panino, un panuozzo o una pita, per noi non fa differenza, non si può mangiare. Tuttavia ormai molti locali take-away sono attrezzati con vaschette e piatti di alluminio per fare il cosiddetto “piatto kebab”, che non pecca di comodità rispetto all’amico carboidrato, e ci guadagna decisamente in quantità di carne! Ammetto di aver peccato di gola l’anno scorso e di aver mangiato l’originale döner kebab a Berlino, dove è stato inventato il famoso panino che tutti chiamiamo semplicemente “kebab”, con il pane arabo originale, anche se non avrei dovuto, ma era troppo buono! Un altro posto dove ho mangiato un kebab spettacolare è stato al ristorante egiziano dove mi hanno portato un piatto gigantesco di carne e verdure miste alla faccia di tutti quelli che avevano un misero rotolo ripieno.

Fast food, food track e street food

Non giriamoci troppo intorno, i fast food sono davvero un brutto luogo per noi: tra panini, salse e patatine fritte, trovare qualcosa da mangiare è una vera impresa. Certo potete andarci, però secondo me andare al fast food e ordinare un’insalata non è proprio il massimo, il mio consiglio è di non andarci proprio, eliminate il problema alla radice.
Al contrario i food track possono rivelarsi delle piacevoli sorprese. Dipende sempre dove andate, certamente chi fa solo panini non è la persona che stiamo cercando, ma prendete quelli che preparano la porchetta, le salsicce, il pollo e tante altre belle cose, da loro potete comprare tranquillamente. Ad essere sincera prendo spesso il pollo da quelli che lo cuociono a girarrosto, e scartando le patate che puntualmente mangia qualcun altro, ho sempre potuto mangiare in modo saporito e a sazietà.
Per lo street food in generale, per lo più si trovano fritti, quindi evitando le patatine e la pizza a portafoglio a prescindere, per il resto valutate voi, si possono trovare squisite pannocchie d’estate e caldarroste fumanti d’inverno, oltre che i prodotti tipici delle sagre e delle feste che non sempre ci creano tanti problemi.

Per ora i miei consigli sul mangiare fuori finiscono qui, ma è chiaro che ci sono ancora tante tipologie di locale e ristorante di cui non abbiamo parlato, la mia voleva essere una guida veloce basata anche sulla mia esperienza personale sulle tipologie di locali più diffuse e sui dubbi che possono insorgere nel momento in cui si deve scegliere cosa mangiare quando si esce in compagnia. Fatemi sapere nei commenti se questo genere di guida vi interessa e potrei continuare parlando di altre cucine che ho provato, come la spagnola, la thailandese e la greca; oppure di altre tipologie di locali.

Alla prossima rubrica!