I ravanelli… Pungenti ma ricchi di benefici!

Salve a tutti cari lettori, oggi voglio parlarvi di un ortaggio (o per meglio dire una radice) che a me piace particolarmente e che, anche se non ha effetti specifici sulla glicemia o sulla prevenzione del diabete, ha ugualmente molte proprietà benefiche soprattutto per il fegato e i reni che sono comunque organi che per noi sono delicati: il ravanello! In più è ottimo per le diete dimagranti (basso indice glicemico e pochissime calore!). La sua stagione è proprio l’estate, infatti al momento si trovano in commercio anche quelli non coltivati in serra.

Cosa sono i ravanelli (o rapanelli)

I ravanelli (Raphanus sativus) appartengono alla famiglia delle Crucifere (come cavoli e broccoli), ne esistono di diversi tipi che si distinguono in base al colore, alla forma e anche alle dimensioni (in Giappone sono stati coltivati ravanelli di oltre 50 kg di peso!). L’origine di questa pianta è infatti orientale: viene coltivato da millenni in Cina e Giappone (dove è chiamato Daikon), ma è apprezzato anche in Europa, anche se non particolarmente in Italia a causa del suo sapore molto pungente. Dalla buccia rossa (o bianca), polpa croccante e sapore leggermente piccante, il ravanello è una pianta monocarpica, ovvero produce un solo frutto all’anno. La radice è tonda e grossa, in quanto è ricca di proprietà nutritive. Da noi generalmente si consuma la varietà radicola, dalla radice piccola, tonda e di colore rosso-rosa.

Valori nutrizionali dei ravanelli

I ravanelli sono ottimi per le diete dimagranti: hanno solo 11 kcal per 100 grammi, e questo perché sono composti per lo più di acqua, in più sono ricchi di fibre che danno un certo senso di sazietà. Tra i numerosi nutrienti che contengono ritroviamo: ferro, fosforo, calcio, vitamine del gruppo B, vitamina C e acido folico.

100 g di ravanelli contengono:

  • Acqua 95,6 g
  • kcal 11
  • Carboidrati 2,8 g
  • Zuccheri 1,8 g
  • Proteine 0,8 g
  • Grassi 0,1 g
  • Colesterolo 0 g
  • Fibre 1,3 g
  • Sodio 59 mg
  • Potassio 240 mg
  • Ferro 0,9 mg
  • Calcio 39 mg
  • Fosforo 29 mg
  • Magnesio 10 mg
  • Zinco 0,28 mg
  • Vitamina B1 0,03 mg
  • Vitamina B2 0,02 mg
  • Vitamina B3 0,4 mg
  • Vitamina B5 0,165 mg
  • Vitamina B6 0,1 mg
  • Vitamina A tracce
  • Vitamina C 18 mg
  • Folati 125 mcg
  • Indice glicemico 15
  • Colesterolo 0 g

Benefici dei ravanelli

I ravanelli vantano numerose proprietà terapeutiche che vengono sfruttate soprattutto in fitoterapia. Ad esempio, aiutano il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso, e sotto forma di infusi e decotti, possono essere utilizzati come sedativo per la tosse e contro le infezioni delle vie respiratorie; anticamente venivano usati come rimedio naturale contro la febbre. I semi di ravanello sono un blando lassativo, inoltre sin dall’antichità è nota la loro capacità di conciliare il sonno. Ma più nello specifico sappiamo che:

Contrastano ritenzione idrica e cellulite. Grazie al contenuto di potassio, il più abbondante dei minerali contenuto in questo alimento, e all’elevata quantità di acqua, il consumo di ravanelli è in grado di stimolare la diuresi, evitando l’accumulo di liquidi e quindi aiutano a contrastare la cellulite. È in grado di prevenire la ritenzione idrica, favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Inoltre il potassio è fondamentale per contrastare l’azione del sodio, abbassando la pressione sanguigna. Regola anche la trasmissione degli impulsi nervosi, il battito del cuore, l’equilibrio acido-base e il passaggio dei nutrienti all’interno delle cellule;

È un potente antiossidante. L’alta quantità di vitamina C e di beta-carotene è importante nell’attivazione dell’acido folico e la sintesi dei neurotrasmettitori. Protegge dai danni ossidativi provocati dai radicali liberi. Favorisce l’assorbimento del ferro a livello intestinale ed è indispensabile per la produzione di collagene. Stimola le difese immunitarie, proteggendo dall’attacco di virus e batteri;

Contiene molti folati, i precursori dell’acido folico o vitamina B9, la quale è fondamentale per il sistema nervoso, per la crescita e la riproduzione. In gravidanza è necessaria una supplementazione di questa vitamina in quanto una sua carenza può avere conseguenze gravi come malformazioni fetali;

I ravanelli sono una buona fonte di fibre, sostanze fondamentali per stimolare il transito intestinale che prevengono la stipsi e limitano il tempo di contatto di sostanze dannose con le pareti intestinali. Stimolano anche il senso di sazietà e favoriscono la corretta crescita della flora batterica intestinale, inoltre riducono i livelli di glucosio e di colesterolo nel sangue;

Contengono Luteina e zeaxantina: due carotenoidi ad azione antiossidante che si trovano all’interno della retina dell’occhio che proteggendolo dalle radiazioni luminose.

Sono disintossicanti. I ravanelli, grazie alle fibre, alla grande quantità di acqua e alla presenza di zolfo (un minerale non metallico che equilibra il pH della pelle e disintossica dalle tossine accumulate) aiutano ad eliminare scorie e sostanze estranee dannose per l’organismo depurando soprattutto il fegato e i reni.

Favoriscono la perdita di peso. Le poche calorie dei ravanelli, unite alla presenza di fibre e al basso indice glicemico, rendono questi ortaggi utili nell’abito di un regime dietetico ipocalorico.

I ravanelli contrastano la formazione di parassiti a livello intestinale. Essi una volta erano utilizzati per eliminare vari tipi di vermi intestinali.

Contrastano il prurito I ravanelli sono in grado di lenire il prurito provocato dalle puntura di insetti. In questo caso consigliamo di usare il succo puro di ravanelli da applicare sulla parte interessata, oppure applicare direttamente una fettina di ravanello.

In cucina

I ravanelli, come detto in precedenza, hanno un sapore particolarmente pungente e leggermente piccante (se ne mangio tanti di fila comincia a pizzicarmi terribilmente il naso!) che si sposa benissimo con le insalate, il mio fruttivendolo vende le buste di lattuga già tagliata e lavata con carote e ravanelli. Invece, per il colore rosso intenso (all’esterno) e bianco ghiaccio (all’interno), vengono spesso sfruttati per decorare piatti freddi e guarnire carne e pesce.
Generalmente, il ravanello viene condito con olio e limone dal momento che il succo di limone ne facilita la digestione. Spesso viene consumato anche in pinzimonio, associato a carote, finocchio, sedano e pomodori.
È consigliabile immergere i ravanelli in abbondante acqua fredda per almeno qualche ora, prima di utilizzarli per le insalate, così facendo se ne accentua la croccantezza.
Inoltre, il ravanello può essere gustato cotto: viene utilizzato per la preparazione di frittate, o fritti in pastella per farne delle frittelle o semplicemente come contorno ad esempio nell’insalata di riso o in zuppe, ed infine tritati per farne un pesto.
Della pianta possono essere utilizzate le foglie che, previa bollitura, possono essere consumate con un goccio di olio e leggermente salate.

Spero che abbiate trovato questo articolo interessante. Io adoro i ravanelli, ne mangio tantissimi, solitamente crudi e sconditi oppure nell’insalata, ma prima o poi proverò anche a farli cotti, magari scoprirò che mi piacciono ancora di più! Le foto sono fatte da me a ravanelli divorati sempre da me! Per la prima foto ho girato e rigirato ogni singolo ravanello delle 3 confezioni che avevo comprato per trovare quello con la forma più carina ahah. Al prossimo articolo!