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Il carnevale di Foiano e la zuppa di fegato e cipolle

Il carnevale di Foiano e la zuppa di fegato e cipolle

Il carnevale di Foiano una festa colorata e divertente che attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Ma ciò che molti non sanno, e che dietro a questa festa, c’è una storia intrigante; una storia che parla di un re… Re Giocondo e di una donna molto speciale; Maria

Maria viveva in un piccolo villaggio vicino a Foiano, e gestiva una modesta bottega; il suo piatto più famoso era la zuppa di fegato, una ricetta segreta tramandata di generazione, in generazione nella sua famiglia; ma questa zuppa aveva un potere magico che nessuno poteva immaginare.

Un giorno il Re sentì parlare di questa zuppa di fegato, e decise di provarla; già al primo assaggio fu catturato da un sapore così delizioso che non riusciva più a resistere; era come conquistato dalla zuppa stessa. Ma oltre al gusto c’era un’altra cosa che lo aveva catturato…Maria!

Maria era una donna di grande bellezza, dai lunghi capelli neri e un po’ bianchi e dagli occhi svegli e profondi; il re si innamorò immediatamente di lei e decise di rivederla.

Si presentò nella sua bottega, vestito dei suoi abiti reali e le fece una proposta… Diventare la sua regina!

Maria restò sorpresa e un po’ spaventata ma, alla fine accettò così il re Giocondo divenne: re Giocondo di Foiano e, Maria, la zuppa di fegato e il carnevale stesso, divennero leggenda nella storia del paese.

E da allora ogni anno durante il carnevale di Foiano la zuppa di fegato di Maria viene servita ai festaioli.

Si dice che chi la assaggi, non possa resistere al suo sapore e che possa anche innamorarsi perdutamente;

quindi se siete in zona durante il carnevale,

assicuratevi di chiedere la zuppa di fegato; potreste non solo godervi un pasto delizioso ma, anche vivere una storia d’amore magica; chissà potreste anche trovare il vostro re Giocondo o la vostra Maria dai lunghi capelli neri e un po’ bianchi e dagli occhi svegli e profondi.

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Per una buona zuppa di fegato occorre…Il fegato! E poi le cipolle e il cavolo nero…

Prepariamo la zuppa di fegato con gli ingredienti che seguono in questa lista…

300 g fegato di vitello
6 cipolle
6 foglie cavolo nero
2 bicchieri vino rosso (Ho usato il Chianti della zona Aretina…)
1 tazza pane grattugiato (Non troppo fine)
1 tazza pecorino
1 uovo
1 cucchiaino aromi per arrosto (Rosmarino, timo, aglio, bacche di mirto pestate)
retina (Retina di maiale)

Strumenti

Un tegame per cuocere, una padella antiaderente e un tagliere per tagliare…

Passaggi

Ebbene cari amici oggi voglio condividere con voi la ricetta segreta di Maria; la sua zuppa di fegato e cipolle che riuscì a conquistare il cuore di re Giocondo. Non sono sicura sia stato il vino o la retina di maiale ma c’è sicuramente qualche trucco nascosto in questa delizia culinaria.

Prima di tutto, Maria metteva le cipolle e i cavoli tagliate a fette sottili a marinare nel suo vinello rosso, che in realtà era una sorta di elisir magico; questo vino era così corposo e delizioso che faceva ubriacare tutti coloro che ne assaggiavano un sorso.

Forse è proprio questo l’ingrediente segreto che ha fatto innamorare il re… Ma veniamo al pezzo forte della ricetta il fegato Maria acquistava il suo fegato fresco ogni giorno nella bottega accanto…

Dopodiché tritava delle erbe aromatiche e aggiungeva una manciata di pane per creare delle scure ballotte che chiudeva con una rete;

…Ma attenzione cosa sarebbe questa rete misteriosa? Beh, in realtà è la retina di maiale, la parte esterna del fegato, che ha quel delizioso grasso che conferisce alla zuppa un sapore unico e irresistibile.

Una volta che le cipolle e i cavoli erano ammorbiditi nel vino…

Maria li faceva rosolare con un po’ di olio aggiungeva le ballotte di fegato precedentemente arrostite su una piastra rovente e le univa alle cipolle, a questo punto lasciava la zuppa cuocere a fuoco lento permettendo a tutti i sapori di mescolarsi e creare una sinfonia aromatica.

Allora amici miei se volete conquistare il cuore di qualcuno o semplicemente deliziare il vostro palato con una zuppa magica vi invito a provare la ricetta di Maria; forse il vinello rosso Vi farà innamorare anche voi come fece Re Giocondo ma ricordatevi è solo un segreto tra me e voi quindi non spargete la voce troppo in giro. Buon appetito!

Foiano conosce la ricetta segreta?

Cominciate mettendo le cipolle e il cavolo nero a macerare nel vino rosso dopo aver tagliato il cavolo a listarelle e le cipolle a fette sottili.

Nel frattempo, tagliate il fegato a piccoli pezzi, unite il resto degli ingredienti…

E mescolate bene per far amalgamare i sapori…

Ricavatene delle ballotte grosse poco più di una noce e chiudete nella retina

Procedete fino a esaurimento del ripieno.

Fate poi arrostire nella padella antiaderente; Il grasso della retina si scioglierà e diventerà croccante; fate gocciolare la parte sciolta del grasso …

Mettete poi il tegame sul fornello e fate asciugare il vino, e poi rosolare le cipolle aggiungendo poco olio…

A questo punto trasferite le ballotte di fegato e dopo aver allungato con poca acqua calda, fate cuocere lentamente affinché le cipolle si possano disfare…Ci vuole circa un’ora…

La zuppa è pronta! Servitela con pane casereccio tostato e un bicchiere di vino rosso che avete usato per far macerare le cipolle!

Finita! Delicata e squisita. Profumata di ricordi

Zuppa di cipolle con fegato

Si conserva un giorno in frigorifero, consiglio di non congelare, questo è un mio gusto personale. Sicuramente è una zuppa particolare, che ben si presta per una cena rustica, tra un buon bicchiere di vino e qualche risata!

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* Domanda obbligatoria

Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza, una donna amante della vita all’aria aperta e della natura, da cui trova ispirazione per i suoi hobby. Sebbene abbia smesso di cucinare per lavoro da qualche anno, è ancora immersa nel mondo del cibo. È specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica e tradizionale. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina per turisti e condivide la sua passione per le erbe spontanee edibili che utilizza e valorizza nelle sue preparazioni. La passione e la ricerca del buon cibo sono le basi del suo stile di vita, Enza coltiva il proprio orto con particolare attenzione alle erbe aromatiche e alleva galline le sue “polle” per avere sempre uova fresche e genuine. Insieme al marito hanno trasmesso questa stessa passione ai figli e quali conducono le proprie aziende agricole dedicate alla allevamento di capre e pecore e alla produzione di formaggi e carni Enza si è riscoperta come autrice durante i periodi di clausura dovuti a vari fattori. Scrive con passione e descrive mediante poesie i suoi stati d’animo e le sensazione che prova; non sempre centrata su se stessa ma riflettendo la società nel suo complesso. Le sue poesie giocano con le parole diventando talvolta ripetitive poiché innamorata delle parole stesse; riporta ciò che la circonda nella sua quotidianità, che sia immersa nella folla o solitaria nella natura. Estroversa e poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto attraverso momenti alterni, tutti legati da un filo conduttore: il legame con la terra e le emozioni che la plasmano. La sua passione per le erbe, la cucina, le parole, le trascrive sul suo blog Variabilicontaminazioni.blog , in cui condivide le sue esperienze e le sue creazioni Cerca di creare un connubio tra la sua passione per la natura l'amore per il cibo e la creatività artistica aiutandosi con forme naturali che rappresentano l’armonia tra l’uomo e la natura In conclusione Enza è una donna aperta curiosa e appassionata che trova ispirazione nella natura e nel cibo la sua sensibilità si riversa nella cucina nelle poesie nell’arte e in tutte le sue passioni il suo blog è un riflesso di questo suo mondo variegato e contaminato da sapori sensazioni emozioni che animano la vita.

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