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Antica zuppa di ceci e castagne

Ricetta antica zuppa di ceci e castagne

I ceci sono uno degli alimenti che più si cucinano in questi giorni

Cicer arietinum, appartenente alla famiglia delle fabacee, di origine turca; si pensa che già nell’ era del bronzo ci fossero già le prime coltivazioni
Una pianta forte, un legume nutriente che conquistò fin da subito i contadini
In Italia i ceci si consumano in moltissime ricette
Le più conosciute sono la minestra con i ceci, le zuppe, la farinata ligure preparata con la farina, oppure i ceci arrostiti, le panelle siciliane, e la panissa, la bistecca di ceci e altro ancora
È un legume che molti oramai sostituiscono alla carne per l’importante contenuto di proteine
L’India è il maggio consumatore e produttore
La pianta dei ceci è alta circa 70/80 cm ha foglie di un bel verde e passando tra i filari coltivati sembra quasi abbiano una sostanza appiccicosa
Si seminano i primissimi mesi dell’anno e si raccolgono quando la pianta è praticamente secca.
Ogni baccello contiene uno o due semi
La raccolta manuale, la divisione tra baccello e cece avviene con la battitura e successivo passaggio al setaccio per eliminare residui.
Adoro i ceci in tutte le loro modalità di cottura

Dai ceci alla zuppa, il passo è breve


Una delle zuppe che propongo volentieri in questo periodo e la zuppa con le castagne e lo zampino
Un piatto ricco e invernale, che si prepara da novembre, fino a marzo quando un tempo. Si cucinava il raccolto conservato e le carni allevate in cascina in questo caso con gli zampini del maiale, una delle parti meno pregiate.

Nel mese di novembre quando con i miei genitori e prima ancora con i nonni, si uccideva il maiale, per produrre i salumi e avere carne a disposizione…Alcune parti del maiale, tra queste lo zampino venivano consumate nel giro di pochissimi giorni, in parte venivano utilizzate insieme alla testa per farne la testina, una carne in gelatina naturale, buonissima, ma estremamente calorica, che si preparava facendo cuocere le carni di testa, zampini e parti di “scarto”; che di scarto non erano, ma non abbastanza nobili per fare i salumi, si consumavano così, sotto altre forme.

Io sono nata in un territorio ricco di castagni, e le castagne secche non mancavano mai per l’inverno, i ceci li abbiamo sempre coltivati nell’orto e poi fatti seccare per conservarli al meglio con alcuni spicchi di aglio per prevenire l’attacco di insetti.
Si utilizzano le castagne e i ceci secchi fatti ammollare dalla sera precedente e dopo aver soffritto carota, cipolla e sedano si aggiungono i legumi e lo zampino di maiale tagliato a metà, si copre di acqua e si avvia una cottura lenta
Rifinite poi con mezzo spicchio di aglio tritato insieme a un piccolo peperoncino e si serve con crostini di pane raffermo

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo12 Ore
  • Tempo di cottura3 Ore
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaCottura lentaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno, Inverno

Ingredienti

Ceci, castagne e piedino di maiale…Con le erbe aromatiche si completa questa zuppa buonissima!

Ceci e castagne…Fanno la tavola saporita

400 g ceci secchi
400 g castagne, secche
1 piedino di maiale
100 g misto per soffritto (Tagliato grossolanamente)
1 ciuffo erbe aromatiche (rosmarino, timo, finocchietto selvatico)
1 peperoncini (Piccante)
q.b. olio di oliva
q.b. sale
12 fette crostini di pane (A fette)

Strumenti

Basta poco…Una pentola, io ho usato una vecchia casseruola di terracotta per finire la cottura a fuoco lento

Passaggi

Non sembra vero che un piatto così buono abbia bisogno di poca preparazione!

La pazienza è la virtù delle zuppe migliori

La prima cosa che dovrete fare è mettere ad ammollare i ceci e le castagne in acqua fresca e un pizzico di bicarbonato, per tutta la notte. Prima di cominciare la cottura abbiate cura di sciacquare il tutto. E ora potete procedere. Mettete le verdure da soffritto (carota, sedano e cipolla) tagliate a tocchetti, in poco olio aggiungete anche del rosmarino e del timo, fate rosolare e…

Ora potete unire i ceci e le castagne ammollate e lo zampino, spesso viene tagliato a metà, io lo preferisco intero per fare scena…Comunque in cottura si disfa, quindi scegliete voi come meglio procedere. Ok, il piedino e aggiunto, aggiungete poca acqua e avviate la cottura a fuoco lento, controllate di tanto in tanto e aggiustate di sale

A fine cottura, ci vorranno tre ore circa per ottenere una cottura ottimale, con una parte disfatta e cremosa; aggiungete uno spicchio di aglio tritato insieme a un peperoncino piccante e qualche foglia di rosmarino…Fate tostare le fette di pane e servite!

Ho le mie ciotole di terracotta, che uso volentieri per le zuppe e i piatti rustici in generale

E un piatto unico, ci sono carboidrati, proteine, fibra…Un piatto completo e buono da consumare una sera d’inverno, con un buon bicchiere di vino rosso. Ma va benissimo anche bianco.

Il piedino di maiale non ama essere conservato, per cui non vi consiglio di tenerlo oltre uno, massimo due giorni in frigorifero dopo averlo preparato. Sconsiglio la conservazione in freezer della zuppa pronta.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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