Le scaloppine di lonza al prosciutto e formaggio sono un secondo piatto gustosissimo che si prepara al volo e senza bilancia. Ottime caratteristiche, non trovate? Bontà, velocità e praticità. Provatele e porterete in tavola delle scaloppine un po’ diverse dal solito che, scommetto, piaceranno a tutti.
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura8 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 8 fettelonza di maiale
- 8 fetteprovola
- 4 fetteprosciutto cotto
- q.b.farina
- q.b.burro (2 noci)
- q.b.vino bianco secco
- rosmarino
- salvia
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- q.b.pepe nero
- q.b.salamoia bolognese (o insaporitore per arrosti)
Strumenti
- Batticarne
- 1 Tegame grande
Preparazione
Eliminare le eventuali parti grasse delle fettine di lonza, metterle tra due fogli di carta da forno (le fette di carne, non le parti grassi, eh!) e batterle leggermente in modo da assottigliarle e renderle più tenere. Quindi passarle nella farina.
In un largo tegame, scaldare qualche cucchiaio di olio con un paio di noci di burro. Unire anche un po’ di rosmarino e qualche foglia di salvia.
Quando il burro si sarà sciolto, aggiungere le scaloppine di lonza e farle cuocere per 2 minuti su entrambi i lati.
Quindi salarle e peparle a piacere, bagnarle con una spruzzata di vino bianco e lasciarlo evaporare.
A questo punto disporre su ogni fettina di carne una fetta di provola e mezza fetta di prosciutto cotto (io ho usato del prosciutto di Praga perché mi piace molto il suo sapore leggermente affumicato).
Insaporire con una presa di salamoia bolognese o con dell’insaporire per arrosti e profumare con del rosmarino e della salvia tritati. Se vi interessa la ricetta della salamoia bolognese la trovate cliccando QUI. Vi consiglio di prepararla perché dura a lungo ed è favolosa.
Non appena il formaggio comincerà a sciogliersi, togliere il tegame dal fuoco e servire subito le scaloppine di lonza, ben calde. Enjoy! Paola
Nota
Ho trovato questa ricetta nella rivista “Cucinare bene” e qui ve la propongo con le mie modifiche.