risotto con Castelmagno e granella di nocciole, è un grande classico della cucina Piemontese. Il formaggio Castelmagno, impagabile per suo aroma intenso e sapido, mi ha portato alla mente anche un altro formaggio simile, il Brânză de burduf che è un formaggio romeno di pecora prodotto negli alpeggi estivi dei Carpazi meridionali, nel loro massiccio più conosciuto, i Bucegi, a sud di Brasov. Presidio slow food, il Brânză de burduf, viene lasciato riposare un paio di settimane e poi conservato nel burduf, ovvero un sacco ricavato dalla pelle lavata e seccata di pecora, fino al rientro dall’alpeggio, in autunno. Esiste anche una variante, un po’ più piccante, conservata nella corteccia di pino o abete. Il Castelmagno è prodotto con latte vaccino e spesso addizionato con latte caprino od ovino, con il quale ho fatto la felicità di tanti amici cucinando loro meravigliosi risotti.
risotto con Castelmagno e granella di nocciole tostate
per 4 persone
- 280 g di riso Carnaroli
- 150 g di Castelmagno o (Brânză de burduf)
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 1 lt di brodo vegetale
- 40 g Parmigiano grattugiato
- 40 g di burro freddo
- 20 g granella di nocciole
- sale, pepe
ingredients 4 servings
- 280 g Carnaroli rice
- 150 g Castelmagno cheese or (Branza de Burduf)
- 1 cup white wine
- 1 lt vegetable stock
- 40 g grated Parmesan
- 40 g butter
- 20 g hazelnuts
- salt and pepper
procedimento
In una casseruola con una noce di burro, tostare il riso per circa 2 minuti.
Quando diventa lucido, sfumare con il vino bianco secco.
Quando il vino sarà sfumato, portare a cottura il riso, aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale caldo.
Quando il risotto sarà pronto, togliere dal fuoco e mantecare con il burro, il parmigiano grattugiato e il Castelmagno.
Coprire la pentola con un coperchio e fare riposare per circa 2 minuti.
Servire il risotto Castelmagno con la granella di nocciole leggermente tostate e un po’ di pepe macinato fresco.