Pane di semola rimacinata di grano duro

pane di semola rimacinata di grano duro

Pane di semola rimacinata di grano duro.

Se la poesia fosse pane la farina sarebbe lo stile, il lievito la realtà.
(Alessandra Paganardi)

Fare il pane in casa è la mia passione.

Adoro mettere le mani in pasta, adoro qualsiasi tipo di lievitato.

Il pane in casa lo faccio da molti anni, mio marito e miei lo mangiano molto volentieri. Ne faccio di tutti i tipi, ma quello di cui voglio parlarvi oggi è il Pane di semola rimacinata di grano duro, il pane tradizionale della mia famiglia.

Il segreto per una buona riuscita del pane sta sicuramente nella qualità della farina, ma anche nella freschezza della molitura.

Una buona farina rimacinata di grano duro la si riconosce mentre si impasta. Inizialmente, il suo colore giallo tenue diventa più intenso al primo contatto con l’acqua, per poi schiarire nuovamente a fine impasto, fino a diventare quasi bianca.

Adoro vederlo crescere, gonfiarsi e diventare leggero, adoro vedere aprirsi i tagli praticati su esso, mi richiamano alla mente i solchi dell’aratro dei vecchi contadini nella terra.

Adoro il suo crepitio, quando, appena sfornato, dorato e fragrante, sembra raccontarti la sua storia, la sua vita finita nel migliore dei modi. Adoro il suo profumo, un profumo che mi manda in estasi e mi ripaga della fatica fatta.

La vista e il profumo di un pane appena cotto ha un fascino romantico che trascende qualsiasi altra riuscita culinaria.
(Elisabeth Luard)

E poi c’è l’assaggio, che non deve assolutamente mancare anche se si è sazi.

Il pane che si abbassa alla pressione delle dita, che ne strappano un pezzetto, per poi, una volta spezzato, rigonfiarsi nuovamente.

[Nel pane] si incorpora un’assordante varietà, come un universo in miniatura che svela le sue ramificazioni nel corso della degustazione. L’assalto, che di primo acchito si scontra con la muraglia della crosta, dopo che ha superato questa barriera resta sbalordito dalla remissività che gli riserva la mollica fresca. È quasi sconcertante l’abisso che c’è tra la scorza screpolata, a volte dura come pietra, a volte semplice manto che cede ben presto all’offensiva, e la morbidezza dell’interno che si raggomitola nelle guance con carezzevole docilità.
Muriel Barbery, Estasi culinarie, 2000 [4]

 

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  • Preparazione: 30 Minuti
  • Cottura: 30 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni:
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 1 kg Farina
  • 600 ml acqua tiepida
  • 2 cucchiaini Sale
  • 20 g Lievito di birra fresco
  • 1 Uovo
  • q.b. Latte
  • q.b. Semi di papavero
  • q.b. Semi di sesamo

Preparazione

  1. Passiamo ora alla preparazione del Pane di semola di grano duro rimacinata.

    Questo pane può essere impastato sia a mano che con l’aiuto della planetaria.

    Io uso la mia planetaria, perché impasto 3 kg di farina ogni volta.

  2. Versare un po’ di acqua tiepida tolta dal totale nella planetaria e aggiungere la farina.

    In inverno preferisco mettere l’acqua tiepida, che farà lievitare prima l’impasto, ma in estate preferisco utilizzare l’acqua a temperatura ambiente.

    Cominciare ad impastare, aggiungendo il sale e il resto di acqua, poca alla volta.

    Dopo alcuni minuti, aggiungere anche il lievito sbriciolato.

  3. L’impasto comincerà pian piano a trasformarsi da grumoso, in liscio e omogeneo.

    Continuare la lavorazione per 10-15 minuti, fino a quando la massa si incorderà, si raccoglierà cioè attorno al gancio dell’impastatrice.

    L’impasto dovrà risultare abbastanza morbido, ma se così non fosse, aggiungere un altro po’ di acqua e continuare a lavorare, fino a quando quest’ultima non sarà stata completamente assorbita dall’impasto.

    Purtroppo, con la quantità di acqua non si può essere molto precisi, in quanto tutto dipende anche dalla capacità di assorbimento che ha la farina che si usa.

  4. A questo punto, togliere l’impasto dalla macchina impastatrice e metterlo in una bacinella capiente, considerando che dovrà lievitare, quindi coprire a campana con un’altra bacinella o con della pellicola.

    Lasciare lievitare fino al raddoppio.

  5. Prelevare ora dei pezzi dall’impasto principale e dare al pane la forma che si preferisce.

    Se è inverno, mettere uno scialle in lana o in pile su un piano e su di questo una tovaglia.

    Man mano che si faranno i pani, metterli sulla tovaglia, distanziandoli tra loro e praticare sulla superficie dei tagli trasversali.

    Coprire il pane con una tovaglia e con un’altro scialle leggero, in modo che stia ben al calduccio se ci trova in inverno, mentre in estate basterà coprirlo solo con una tovaglia leggera.

     

  6. Il pane, lievitando, diventerà leggero, gonfio e i tagli si apriranno ulteriormente.

    I tempi di lievitazione non possono essere mai precisi, ma dipendono dalla temperatura che c’è in casa o dalla stagione in cui ci si trova.

    Una volta arrivato al punto giusto punto di lievitazione, spennellare la superficie del pane con l’uovo sbattuto a cui è stato aggiunto un cucchiaio di latte e spargervi sopra i semi di papavero o di sesamo.

    Se si possiede la pietra ollare, questa va preventivamente messa in forno e scaldata, quindi, il pane va messo su di essa altrimenti, prendere il pane con molta delicatezza, posizionarlo su delle teglie e infornare in forno caldo a 200°, controllando spesso, perché le temperature dei forni non sono tutte le stesse.

    Se avete il forno a legna, il pane va messo direttamente sul suo pavimento.

    Dopo circa mezz’ora, il Pane di semola rimacinata di grano duro sarà pronto!

    Buon appetito!

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Pubblicato da Annamaria

Ciao a tutti. Sono Annamaria, siciliana Doc e con parecchi hobby, tra cui la passione per cucina. Questo blog è nato quasi per gioco nel Marzo del 2015 e oggi mi ritrovo con un bel po' di followers che amano le mie ricette. La mia è una cucina piuttosto semplice. Propongo ricette fattibili da tutti e forse è questo il segreto per cui alla gente piacciono. Colgo l'occasione per ringraziare chiunque entri qui e mi onora con la propria presenza.

2 Risposte a “Pane di semola rimacinata di grano duro”

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