La castradina, carne di montone salata, affumicata ed essicata al sole, di provenienza dalmata o albanese, è un piatto tipico veneziano che si usa mangiare il giorno della Madonna della Salute (21 novembre). In questo giorno tutti i veneziani si recano, in pellegrinaggio, alla Basilica intitolata, appunto, alla Madonna della Salute, costruita nel 1630 come ringraziamento a Maria per aver liberato la città dalla peste. C’è un’aria festosa quel giorno, ci si reca in chiesa, si porta una candela alla Madonna, ci si concede un dolcetto alle bancarelle e poi………tutti a mangiare la castradina. Questa tradizione era caduta in disuso, ma da qualche anno è ritornata alla moda….
- Preparazione: 30 Minuti
- Cottura: 3 Ore
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 4-6 persone
Ingredienti
castradina
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800 g castradina
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1 costa sedano
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1 carota
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1 cipolla
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1 foglia alloro
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1-2 chiodi di garofano
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qualche grano di pepe nero
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1 pizzico sale grosso
verza stufata
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1 cavolo verza
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1 cipolla piccola
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q.b. rosmarino
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q.b. olio extravergine di oliva
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q.b. sale fino
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q.b. pepe macinato
Preparazione
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Mettere la carne in acqua fredda, portarla a bollore e cuocere per 20 minuti circa.
Buttare l’acqua di cottura e togliere alla carne la pelle grassa tenendola sotto il getto di acqua fredda dal rubinetto.
Rimettere la carne in acqua con gli aromi da brodo e i chiodi di garofano e cuocere per circa 2 ore. ( Io, pentola a pressione 30 minuti)
Filtrare il brodo e sgrassarlo. Spezzettare la carne (si sbriciola da sola).
Far stufare la verza, cuocendola in olio con cipolla tritata, rosmarino, sale e pepe (a Venezia si chiamano verze sofegae).
Disporre in ogni piatto una fetta di pane abbrustolito, metterci sopra qualche cucchiaio di verza, la castradina a pezzi e coprire con il brodo.
Buono, veramente buono. Peccato però, si può gustare solo in questi giorni dell’anno, negli altri periodi non si trova!
Consiglio….
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Piatto in apparenza difficile da affrontare, ma in realtà buono se preparato seguendo le “regole”.