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Una ricetta d’altri tempi. La finanziera piemontese.

Una ricetta d’altri tempi. La finanziera piemontese.

La finanziera è una di quelle ricette nate per far fronte alla necessità di utilizzare le parti meno nobili degli animali da cortile e da stalla: un insieme di gustose frattaglie trattate con armonia.

Arriva anche lei da lontano nel tempo, quando in campagna possedere dei polli e del bestiame era ancora una risorsa con cui gestire le necessità della famiglia. Con questo intingolo non si sprecava nulla.

Nella città di Torino veniva servita soprattutto ai finanzieri: ed è proprio da loro che prende il nome. Ora sono pochi i ristoranti che la propongono. È un piatto povero e non sono di facile reperibilità gli ingredienti, per cui si sta perdendo un po’ l’abitudine a proporla. Per fortuna, da noi delle Langhe possiamo ancora trovare sia chi la cucina sia, naturalmente, anche gli ingredienti.

La ricetta che vi propongo arriva da un’anziana signora che mi raccontava le sue delizie. Ho imparato molto da lei. Aveva qualcosa di diverso nel cucinare il cibo per la sua famiglia, così tra un caffè e l’altro ci si raccontava le proprie conoscenze.

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione2 Ore
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioniInverno
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Ingredienti

Animelle, granelli, filoni e cervella… Le parti meno nobili degli animali…

In seguito gli ingredienti per una buona finanziera.

450 g animelle di vitello
350 g filoni (Il midollo spinale)
300 g cervella di vitello
200 g testicoli (Di vitello)
250 g creste di gallo
300 funghi (Freschi o secchi, io ho messo le trombette dei morti, ottimi i porcini o i chiodini. Se secchi fate rinvenire in poco aceto e poi strizzate, potete anche utilizzare funghi sott’olio, così avranno gia una percentuale di acidità)
150 g fegato di pollo
1 tazza da tè prezzemolo tritato
2 spicchi aglio
1 tazza da tè misto per soffritto
Mezzo marsala (secco)
q.b. farina
q.b. sale
q.b. pepe

Ingredienti polpettine per rifinire…

300 g carne macinata di vitello
1 tazza da tè pane grattugiato
1 tazza da tè parmigiano grattugiato
2 uova
q.b. sale

Strumenti

Strumenti alla portata di tutti: coltelli, casseruole, scodelle e scolapasta… Coltelli, forchette, cucchiai…

Tanti piatti da lavare e tanta soddisfazione

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Passaggi

I passaggi sono molti, ma procedendo per step riuscirete a ottenere un buon risultato.

Partire con buona lena e tanta pazienza

Innanzitutto, pulite e lavate tutti gli ingredienti, asciugateli e poneteli su panno carta per farli asciugare. Fate pre-lessare in acqua acidulata: animelle, granelli; mentre filoni e cervella vanno solo sbollentati. Le creste di pollo vanno bruciacchiate e pulite. Spruzzate con poco Marsala dopo averle appoggiate su un vassoio.

In una padella capiente fate rosolare il misto soffritto e i funghi in poco burro.

Mescolate gli ingredienti per le polpettine e fatele cuocere dopo averle infarinate in poco olio; infarinate tutti gli ingredienti, uno per volta, e fateli rosolare in poco burro, sempre mantenendo divise le parti, e spruzzate con il vino bianco. Appena cotti, trasferiteli nella padella con il soffritto.

Lasciate insaporire ancora per una decina di minuti, aggiungete ancora un poco di vino e di Marsala, il prezzemolo e l’aglio tritato finemente. Ottima appena pronta o riscaldata in seguito.

La finanziera si conserva per due o tre giorni al massimo in frigorifero. Personalmente non consiglio la conservazione nel freezer. Le ricette, come spesso succede nella cucina di tutte le regioni, possono avere delle varianti: alcuni aggiungono anche delle verdure sott’aceto, altri, anziché il Marsala, utilizzano aceto rosso o bianco o vino secco, qualcuno persino il brandy. Potete anche aggiungere altre frattaglie di pollo o di coniglio; qualcuno aggiunge mezza tazza di pomodoro, ma non rientra nella ricetta storica. E un mangiare povero e signorile, soprattutto ai tempi nostri, poiché gli ingredienti freschi non sono di facile reperibilità.

FAQ (Domande e Risposte)

Se avete delle domande da porre vi risponderò volentieri.

Posso utilizzare altre varietà di funghi?

In casa avevo la disponibilità di questa varietà di funghi. Naturalmente potete sostituirla con altre varietà: porcini o finferli, sia freschi che essiccati, e persino chiodini sott’olio.

Sono allergica ai funghi.

Questa è una ricetta tradizionale, ma possiamo tranquillamente omettere i funghi e aggiungere eventualmente altre verdure, come scritto sopra, anche conservate sott’aceto.

Quali sono i contorni che si adattano alla finanziera?

È un piatto povero ma grasso. Si abbina bene un buon purè di patate oppure spinaci o biete saltate in padella con un poco di aglio per contrasto all’agro; si possono servire anche delle carote novelle arrostite.

Quale vino è meglio abbinare?

Vini rossi come: Barbera d’Asti, Freisa o Roero DOCG.


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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