pane con li.co.li. di siero di kefir

panekefir

In queste ultime settimane mi sono cimentata col KEFIR,una sorta di yogurt ottenuto facendo fermentare il latte con al suo interno i grani di kefir,conosciuti anche col nome di “miglio di Maometto”.Tradizione antica che si tramanda di mamma in figlia,di amica in amica o viene regalato,con lo stesso principio con cui si regala la pasta madre.
Inutile dirvi che ho anche provato a fare un formaggio spalmabile,buonissimo,lo yogurt denso ma il mio preferito è liquido,da bere ed aromatizzato con limone e dolcificato con zucchero.E un alimento BOMBA per l’intestino perche’ contiene piu’ di 30 tra probiotici,lieviti e fermenti e la maggior parte di loro raggiunge l’intestino superando la digestione e relativa distruzione nello stomaco.Sono dei veri e propri fermenti lattici,ottimi per il disquilibrio della flora intestinale,il kefir è digeribile per la maggior parte degli intolleranti al lattosio e pare che chi lo consuma,ha meno episodi di gastrite.
Quando fa molto caldo,il processo fermentativo fa si che si divida il siero dallo yogurt vero e proprio.qualche settimana fa,incuriosita da alcune letture,ho fatto il pane inserendo un po’ di kefir e devo dire che era molto buono.Ma ho imparato che la parte piu’ concentrata è proprio il siero.Perche’ non provare a far lievitare il pane solo con quello?
Detto fatto……che sarebbe mai potuto succedere?Avrei buttato acqua e farina e pace!
E invece…………ho fatto cosi’:

per impastare il pane occorre:
600 gr farina forte (va bene anche la 0)
300 gr acqua
sale q.b.

per il li.co.li.:
primo giorno:30 gr di siero e 20 di farina forte
secondo giorno:tutto il li.co.li. (50 gr) piu’ 50 gr di acqua e 50 gr di farina forte.

Il terzo giorno ho impastato la sera:600 gr di farina,300 di acqua ed il lievito ottenuto,sale q.b..
L’impasto si presenta molto idratato.Lasciare tutta la notte a temperatura ambiente.La mattina dare tre giri di pieghe senza smontare le bolle e dare la forma.
Aspettare almeno due ore che si “rialzi” ed infornare per 15 min a 220°,15 min a 200° e 30 min a 180° forno sempre statico.Se si desidera una crosta spessa,l’ultimo quarto d’ora mettere il forno ventilato.
Piccolo consiglio:per dare le pieghe e maneggiare meglio la massa,ho spolverato la tavola con la semola rimacinata che è piu’ spessa.Provare per credere.

Ora lo posso dire:esperimento riuscito!!!

Pubblicato da daniela

Amo cucinare,amo mangiare.Quando vado al ristorante e gusto un piatto nuovo,cerco di carpirne i segreti e,una volta a casa,cerco di ricrearlo.Sono convinta,pero',che il miglior ristorante è la propria casa.Amo sopra ogni cosa la mia famiglia e tutto è finalizzato alla loro ed alla mia felicita'. Buona vita a tutti.