Scacciata siciliana, ricetta famigliare
Ogni città, se non addirittura ogni famiglia siciliana ha la sua versione di scacciata, difficilmente troverete due ricette uguali perché la scacciata ha origini antiche, risalenti al periodo arabo-normanno. In origine era un piatto povero, preparato con ingredienti semplici e facilmente reperibili. Nel corso del tempo, la scacciata ha subito diverse evoluzioni, diventando un piatto più elaborato e raffinato.
Questa per me è un dolce ricordo del Natale a casa dei miei nonni paterni originari di Scordia, CT.
Ho cercato di riprodurla fedelmente e ci sono quasi riuscita del tutto!
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Comincia preparando l’impasto, fallo la sera prima e lascialo lievitare con calma.
In una pentola con acqua bollente salata scotta la bieta per qualche minuto, poi passala in padella con le olive e la salsiccia sbriciolata e senza budello.
Sistema la pasta per pizza in una teglia e fai un primo strato di patate tagliate sottilissime (io ho usato un pela verdure) fino a ricoprirne metà, unisci la bieta con la salsiccia, le cipolle tagliate a mezze rondelle, la toma (decidi tu se a fettine o pezzi piccoli, a tuo gusto) e ricopri con il resto della patata sempre tagliata finemente.
Chiudi “a libro” la pasta per pizza arricciando un po’ i bordi, spennella con un po’ di olio di oliva e inforna in forno già caldo per 20 minuti a 250°
Come servire la scacciata siciliana
La scacciata siciliana può essere servita calda o fredda. È un piatto versatile, che può essere consumato come piatto unico o come antipasto.
Se servita come piatto unico, la scacciata può essere accompagnata da un’insalata o da un contorno di verdure. Se servita come antipasto, la scacciata può essere tagliata a fette e servita con un buon bicchiere di vino rosso.
Dosi variate per porzioni