Torta putana con mele e uvetta – ricetta vicentina

Sì lo so, io sono altoatesina quindi sono un po’ fuori zona ma i miei suoceri sono vicentini e la ricetta è della mamma di mia suocera, una preparazione tramandata da generazioni insomma. Il nome è molto curioso, c’è chi dice che derivi dal fatto che si mette un po’ tutto quello che si ha in casa e chi racconta che il nome sia associato a una particolare vicenda. Ovvero, pare che un noto ristoratore di piazza delle Erbe a Vicenza avesse preparato una torta che era ancora senza nome ma che era simile a un altro dolce tipico vicentino, il “maccafame”. Nel suo ristorante veniva spesso un signore distinto e taciturno, vestito elegante. Una sera mancò la luce all’improvviso e, al buio, un cameriere inciampò, con in mano la torta senza nome. E mentre il piatto sul quale era appoggiata cadde a terra, la torta finì intatta sul piatto del signore distinto e taciturno. Quando quest’ultimo la vide non appena tornò la luce, esclamò: “la putana!”. E così, il ristoratore divertito decise di chiamare così la sua nuova creazione.