Franzikuchen – Ciambella con mele e mandorle

I compiti. Un punto molto discusso in questo periodo. C’è chi dice che i maestri ne danno troppi e i genitori non riescono a starci dietro visto che molti stanno anche lavorando in smart working e c’è chi dice che sono pochi. Chi dice che sono troppo difficili, chi che sono troppo facili e sti bimbi quest’anno non impareranno niente.
Io ho un parere molto chiaro a riguardo: l’educazione, in tutti i sensi, non avviene solo tra i banchi di scuola. Ci sono tante cose e ancor più esperienze che ci fanno imparare, e quando dico “ci”, intendo tutti noi, non solo i bambini. Il distacco sociale, le giornate passate a casa 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a trovare nuovi giochi per passare il tempo, dedicarsi a attività e passatempi che di solito non trovano posto in una vita frenetica, cucinare insieme, giocare insieme, fare dei lavoretti insieme, fare workout insieme, disperarsi insieme e ridere insieme. Perché è questa la parola chiave, insieme. I nostri figli impareranno moltissimo da questa esperienza a livello emotivo e umano, probabilmente molto di più di quanto avevamo imparato noi fino adesso e quindi, sono già un passo avanti rispetto a noi.
Se poi si ha la fortuna di avere maestre sensibili all’argomento, che oltre ai classici esercizi di matematica, tedesco, ecc. danno anche compiti come preparare una torta, non si può che essere grati. Sì perché questa torta è un compito di Linda, che ha preparato insieme a Mara ed il mio aiuto, o meglio, la mia supervisione, perché hanno fatto praticamente tutto da sole.
E finito di prepararla c’era qualche compito di matematica da svolgere a riguardo, tipo quanta farina ti serve se prepari due torte? O di quante uova hai bisogno se ne prepari 3? E poi ha anche dovuto riscrivere la ricetta con parole sue, badando agli errori di grammatica. Compiti seri, che per lei però erano quasi un gioco, visto il contesto.
E della torta che dire… Franzikuchen… una ricetta di famiglia della sua maestra, una ciambella con mele e noci semplice da preparare ma dal gusto eccezionale. E ogni volta che la prepareremo d’ora in poi, avrà il sapore del ricordo, il ricordo della parola Coronavirus sentita alla tv e da mamma e papà che ne parlano, di questo periodo di isolamento, strano, ogni tanto noioso, spesso divertente, a volte difficile, ma riempito di tanto amore e lo stare insieme, che è una delle cose più importanti.
Perché la vera scuola è la vita. Quella autentica. Quella vissuta.