Neole morbide abruzzesi cotte con il ferro con la ricetta originale

neole morbide

Oggi prepariamo insieme un dolce tipico abruzzese, le neole. Sono conosciute anche con il nome di ferratelle nel pescarese, pizzelle nel chietino, cancelle o cancellate nel Molise. Nel teramano, la mia provincia, le chiamiamo neole o anche nevole.

Esistono due tipi di impasti che danno origine alle neole morbide e quelle croccanti. Oggi faremo insieme la versione morbida, davvero golosa! Per realizzare questo dolce teramano si utilizza un attrezzo specifico. Si tratta di una piastra in alluminio che in dialetto chiamiamo “lu ferre”, il ferro. E’ costituita, più precisamente, da due piastre accoppiate. Al loro interno hanno dei decori che restano impressi sulle nevole rendendole bellissime.

Le piastre possono essere tonde o rettangolari. A forma di cuore, perfetta per San Valentino. C’è la piastra con dei decori a forma di noce. Questo tipo di ferro viene usato soprattutto nel pescarese. Una volta cotte le neole, i buchi a forma di noce vengono farciti con confetture o creme. Il ferro più particolare è quello con il decoro più prezioso ispirato alla presentosa, gioiello abruzzese per eccellenza.

Inoltre c’è il ferro per le neole morbide e quello per le neole croccanti. La differenza sta nella profondità dei decori all’interno della piastra. Quelli più profondi sono per le ferratelle morbide e spesse e assomigliano alla piastra per waffles.

In Abruzzo non manca mai l’occasione per preparare questo dolcetto tipico. Durante le feste natalizie, per Pasqua, per un compleanno o un ricevimento nuziale. Le nevole morbide sono facilissime da fare. Il composto si prepara con ingredienti semplici. Uova, olio d’oliva, farina, lievito per dolci e scorza di limone. Viene fatto riposare per circa un’ora e poi vengono versati un paio di cucchiai sulla piastra precedentemente arroventata sul gas.

Una volta chiuso il ferro il decoro all’interno si stampa sulla ferratella che può essere gustata al naturale oppure farcita e arrotolata. Solitamente con confettura di uva di Montepulciano, detta “scrucchiata“. Oppure con marmellate a piacere, o crema pasticcera. Oppure farcite e accoppiate, una sopra l’altra, da qui il nome di “coperchiola“, ovvero coperchio.

Era una vita che non preparavo le ferratelle. Le adoro, soprattutto quelle morbide. Avevo smarrito il vecchio ferro di nonna, con grande dispiacere. Dopo tanti e svariati tentativi per ritrovarlo ho dovuto rimediare acquistandone uno nuovo. Ho trovato però il ferro tipico per le neole basse ma restano comunque morbide e sono golosissime!

Se volete provare a realizzare le neole abruzzesi vi lascio qui le info dove acquistare la piastra.

Ferro per ferratelle modello tondo (questo è quello che ho preso io, più tipicamente per neole croccanti o neole morbide ma basse)

Piastra per ferratelle modello rettangolare

Ferro a forma di noci

Piastra per neole morbide a forma di cuore

Stampo per ferratelle con disegno alla Presentosa

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  • Metodo di cotturaPiastra
  • CucinaItaliana
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Passaggi

ferratelle morbide

Neole morbide ricetta abruzzese

In una ciotola rompere le uova medie intere. Aggiungere la scorza grattugiata di un limone biologico e ben lavato.

Sbattere per qualche istante con una frusta a mano e poi aggiungere a più riprese lo zucchero.

Sempre con la frusta a mano sbattere energicamente fino ad incorporare tutto lo zucchero.


Dovrete ottenere un composto chiaro e gonfio. A quel punto unire l’olio di oliva e mescolare.

Infine incorporare la farina setacciata e il lievito e mescolare fino ad ottenere un impasto liscio e privo di grumi.

Una precisazione sul lievito per dolci: la ricetta originale lo prevede ma io la faccio anche senza.

Coprire con pellicola per alimenti e mettere in frigo a riposare per almeno un’ora (potete prepararlo anche la sera prima per il giorno dopo).

Trascorso il tempo di riposo prendere la piastra e metterla sul gas a fuoco vivace per farla arroventare.

Ci vorranno circa cinque/dieci minuti. Fate attenzione ovviamente a non scottarvi nel maneggiarla 😉

Poi con un pennello da cucina ungere bene sia la piastra superiore che inferiore altrimenti il composto non si stacca.

Versare velocemente un paio di mestoli non abbondanti al centro e chiudere subito la piastra.

Per quanto riguarda il tempo di cottura non è semplice dare una indicazione precisa.

Varia dalla quantità di impasto versato che determina lo spessore della neola.

Se chiedi ad un anziana signora abruzzese “quanto tempo occorre per cuocere una neola” si dice che la risposta sarebbe la seguente “il tempo di recitare un’ “Ave Maria” da un lato e un “Pater Nostro” dall’altro“.

Vi dico come faccio io! Conto fino a 15, non lentamente. Poi giro il ferro e conto ancora ma fino a 10-12 e apro la piastra per controllare.

Se la neola è cotta su entrambi i lati con un coltello la sollevo e la metto da parte altrimenti proseguo per qualche altro secondo.

Vedrete, man mano che utilizzate il ferro ci prenderete la mano e sarà più facile regolarsi.

Proseguire alla stessa maniera fino a terminare tutto l’impasto non dimenticandovi mai di ungere le piastre ogni volta.

Vi svelo un trucchetto per rendere le neole ancora più morbide pur usando il ferro per quelle croccanti!

Io infatti ho utilizzato un ferro che non ha i decori molto profondi necessari invece per ottenere una neola più spessa.

Tuttavia con questo impasto e qualche accorgimento si possono fare lo stesso delle neole sottili ma comunque morbide.

Dopo aver cotto una neola prendete un piatto, sul fondo sistemate un foglio di carta assorbente da cucina.

Sistemate sopra la neola e coprite con una campana per dolci, una ciotola rovesciata o busta per alimenti. Man mano che sono cotte mettetele una sopra l’altra e coprite.

All’interno del coperchio si formerà l’umidità giusta che aiuta a farle restare morbide. Ovviamente le neole devono essere ancora calde.

Terminato il composto potrete finalmente gustare questo delizioso dolcetto abruzzese!

Le neole o ferratelle sono ottime al naturale con una bella spolverata di zucchero a velo.

Oppure farcite con creme, confetture o marmellate varie, e poi arrotolate o accoppiate!

Spero che questa ricetta vi sia piaciuta. Per qualsiasi dubbio sono a disposizione!

Presto pubblicherò anche la versione delle neole croccanti! Alla prossima!

neole morbide abruzzesi

Articolo protetto da copyright © – Gabriella Geroni © Riproduzione Riservata

FAQ (Domande e Risposte)

Non ho il ferro apposito per le neole. Posso usare la piastra elettrica per waffles?

Se proprio non riesci a reperire quello in alluminio puoi usare sulla piastra elettrica per waffles che però ha le scanalature più profonde perciò otterrai delle neole/ferratelle più alte delle mie e sicuramente ancora più morbidose.

Quanto si conservano le neole?

Restano morbide per diversi giorni anche se spariscono prima!! L’importante è coprirle altrimenti si seccano.

Come si pulisce il ferro per le neole?

E’ preferibile non bagnarlo nè usare prodotti chimici per pulirlo. Meglio un panno umido ed eventualmente una spatolina per eliminare i residui eventuali così non si rovina.

Sono intollerante al lievito, posso non usarlo?

Si, anche io, pur avendolo inserito tra gli ingredienti necessari, non ho potuto usarlo per il tuo stesso motivo. In famiglia c’è chi è intollerante e per poter accontentare tutti non l’ho messo e il risultato che vedi dalle foto è quello di un dolcetto morbido che facilmente si può farcire e arrotolare senza che si spezzi.

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Pubblicato da Gabry

Il mio nome è Gabry (o meglio Gabriella!) e sono abruzzese doc!! Sono una ragazza semplice, con un grande cuore ♥ Non sono una cuoca di professione, piuttosto mi definisco una “pasticciona” ai fornelli! Però, tra esperimenti, successi e fallimenti, quando indosso il mio grembiule mi sento felice...

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