Cacio fritto abruzzese ricetta originale di famiglia

cacio fritto

Oggi prepariamo insieme un’altra famosa e golosissima ricetta della mia Terra, l’Abruzzo. Per essere più precisi il cacio fritto è una ricetta tipica del teramano ma viene preparata in tutta la regione e apprezzato da chiunque lo prova. Si tratta di fette di formaggio morbido di pecora (tipo “incerato”) che vengono ricoperte da una pastella per poi essere fritte. L’Abruzzo da sempre è considerata una terra di pastori che hanno dedicato, e continuano a farlo, la vita ai loro greggi. Ecco perchè il pecorino è il protagonista di questa ricetta così golosa da leccarsi i baffi! La pastella che avvolge e ricopre il formaggio è preparata usando esclusivamente uova e farina. Le dosi di questa antica ricetta sono quelle che usiamo da sempre in famiglia. Da abruzzese, e più specificamente teramana, non potevo non condividere con voi un piatto simbolo delle mie origine di cui vado molto fiera. Il cacio fritto potete servirlo sia come antipasto (se venite in Abruzzo in ogni agriturismo potrete gustarlo) oppure come secondo, perfetto anche per vegetariani. Vediamo dunque insieme il procedimento per realizzare il cacio fritto:

cacio fritto
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura3 Minuti
  • Porzioni 6-8 persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gformaggio fresco (di pecora sostituibile con quello di mucca)
  • 4Uova
  • q.b.Farina 0
  • q.b.Sale
  • q.b.Olio di semi

Preparazione

  1. Dunque il protagonista di questa ricetta tipica abruzzese-teramana è appunto il cacio, ovvero il formaggio fresco di pecora.

    Il suo sapore è abbastanza intenso e poichè non tutti lo gradiscono lo si può sostituire con del formaggio morbido di mucca (come faccio anch’io!).

  2. Il segreto per una pastella perfetta è la consistenza densa e non liquida altrimenti in cottura il formaggio fuoriesce.

  3. Viene preparata con uova e farina. Solo ed esclusivamente se necessario (ovvero quando la pastella risulta troppo densa) viene aggiunta un po’ di acqua per raggiungere la giusta consistenza.

  4. Passiamo alla preparazione vera e propria. Tagliate il formaggio a fette, circa 1 centimetro, senza eliminare la buccia. Dovete prendere un formaggio morbido “incerato”.

  5. In una ciotola preparate la pastella. Queste dosi sono adatte per circa 6-8 persone. Rompete all’interno della ciotola le uova intere, aggiungete un pizzico di sale e sbattetele bene con una forchetta.

  6. Aggiungete la farina setacciata così eviterete la formazione di grumi e amalgamate con una forchetta.

    Mi raccomando, la dose della farina è ad occhio, aggiungetene un po’ alla volta fino ad ottenere una pastella piuttosto densa ma non troppo.

  7. L’importante è che la pastella non sia liquida altrimenti il formaggio in cottura fuoriesce. In caso di errori c’è la possibilità di rimediare senza problemi.

  8. Se la pastella è troppo liquida basterà aggiungere un altro po’ di farina. Viceversa, se la pastella è troppo densa vi basterà aggiungere (solo in questo caso) un goccio di acqua alla volta.

  9. A questo punto mettete un paio di fette di formaggio all’interno della pastella, meglio non tutte insieme. Con una forchetta aiutatevi per ricoprire bene le fette con la pastella.

  10. Prendete ora una padella e mettete l’olio di semi a scaldare (meglio evitare l’olio d’oliva perchè il sapore potrebbe essere un po’ forte). Una volta che l’olio è ben caldo (potete fare la prova immergendo nell’olio uno stuzzicadente, se “frigge” è pronto), immergete le due fette di formaggio e fatele dorare su entrambi i lati.

  11. Fate attenzione nel girare la fetta sull’altro lato, non dovete bucare il formaggio altrimenti fuoriesce. Mentre le fette di formaggio friggono immergete nella pastella altre fette, un po’ alla volta.

  12. Appena il formaggio sarà dorato su entrambi i lati toglietelo velocemente dall’olio aiutandovi con una schiumarola e mettetelo a scolare su carta da cucina. Proseguite nella cottura delle altre fette di formaggio, sempre un po’ alla volta per controllare meglio ed evitare che l’olio si sporchi troppo.

  13. Una volta che il formaggio è pronto servite immediatamente, il buono di questo cacio fritto è mangiarlo bollente! Buon appetito a tutti, alla prossima ricetta!

    Ricetta e Foto Gabry – tutti i diritti riservati

    Puoi accompagnare il formaggio fritto con queste gustosissime frittelline salate, chiamate Scrippelletti, un piatto tipico abruzzese preparato solo con due ingredienti, acqua e farina 🙂

Note

3,7 / 5
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Pubblicato da Gabry

Il mio nome è Gabry (o meglio Gabriella!) e sono abruzzese doc!! Sono una ragazza semplice, con un grande cuore ♥ Non sono una cuoca di professione, piuttosto mi definisco una “pasticciona” ai fornelli! Però, tra esperimenti, successi e fallimenti, quando indosso il mio grembiule mi sento felice...