I Funghi porcini
Il fungo porcino si riconosce facilmente grazie al caratteristico cappello carnoso a forma circola che puo’ raggiungere circa un diametro di 30 cm.
Il colore è prevalentemente castano ma varia a seconda del luogo di provenienza del fungo e dell’ambiente in cui è cresciuto (castagni, querce, faggi, abeti) e sembra che nell’antichità venisse chiamato “carne dei poveri” per le sue proprietà nutritive in quanto possiedono una elevata quantità di fibre e di sali minerali e nello stesso tempo contengono pochi grassi e zuccheri.
Essendo poco proteici e poco calorici, per la loro ricchezza in potassio, fosforo, rame, selenio, sodio, betacarotene, acido folico e fibre insolubili, sono ideali per le diete dimagranti (intorno alle 25 calorie ogni 100 gr., dipende comunque dalla varietà del fungo), per i regimi depurativi, per la stitichezza con aerofagia e per chi soffre di gotta per lo scarso contenuto proteico.
Rispetto ad altri tipi di funghi, i porcini contengono un maggiore quantitativo di minerali e vitamine del gruppo B.
Quando si acquistano i funghi freschi bisogna fare attenzione che il fungo non presenti tracce evidenti di muffa, che abbia un profumo gradevole e la superficie deve essere priva di buchi o segni di parassiti.
I funghi sono molto delicati da conservare ma molto facili da pulire. Con un coltellino bisogna raschiare la parte dura e legnosa del gambo. Eliminare la terra con una spazzolina e strofinare molto delicatamente con un panno umido. Staccare con un movimento rotatorio il cappello, facendo molta attenzione a non romperlo, e raschiare la parte interna ed esterna per eliminare tutte le impurità.
I funghi oltre a conservali sott’olio si possono essiccare. Si dispongono affettati in una teglia, in forno ventilato a 40° per 1 ora.