Gli strozzacavallo salati abruzzesi sono appunto una ricetta tipica della mia regione, non ho mai dovuto lavorare tanto per una ricetta quanto con questa.
Conoscevo la ricetta ma non avendola mai fatta ho cercato consigli in qualche gruppo, dato che anche cercando in rete ci sono solo ditte che li vendono e spediscono a casa, ma niente ricette…..quindi se qualche foodblogger la replicherà sono sicura che l’avrà presa da me, vi prego almeno di citare la fonte.
Ho iniziato parlando con una signora che conosceva la ricetta ma secondo lei con origini pugliesi, ovviamente non me la sono sentita di contraddirla perché ancora non avevo abbastanza notizie.
La mia conclusione è stata che la ricetta nasce in Abruzzo, più precisamente nella zona da Pennapiedimonte e Guardiagrele, in provincia di Chieti.
Una volta era usanza consumare questo tipico tarallo accompagnato da un buon bicchiere di vino e formaggi nelle cantine del paese, oppure in campagna sempre accompagnati da un buon vino durante il lavoro nei campi.
La pasta dello strozzacavallo è croccante, molto profumata e compatta e per questo motivo, appunto per non “strozzarsi” si inzuppano nel vino.
Si preparano sia in versione semi salata che in versione dolce che presto vi proporrò.
Lo strozzacavallo, che appunto ricorda molto il tarallo, dato che vengono lessati e poi messi in forno, ma leggermente diversi da prodotti simili.
Questo tipico tarallo viene porzionato in versione piccola, oppure in un unico gigante tarallo, ma io ho preferito la versione piccola per praticità.
Oggi questo prodotto è reperibile soprattutto sul posto di origine oppure acquistandoli on line.
In conclusione, è vero che questo prodotto lo replicano anche in Puglia con lo stesso nome a quanto pare, probabilmente simile nell’impasto ma è Abruzzese PAT.
PAT è una denominazione che significa Prodotto Agroalimentare Tradizionale, un marchio utilizzato solo in Italia per prodotti tradizionali di nicchia con una diffusione ridotta su piccoli territori.
Forse vi ho annoiato per il mio articolo così lungo, ma la ricetta mi ha preso talmente tanto che ci ho lavorato a lungo per ricavarne le giuste notizie.
Non vi resta che provare anche voi questa bellissima ricetta e magari mandarmi le foto dei vostri strozzacavallo.
Kcal 187 circa per ogni strozzacavallo
Ingredienti
Preparazione degli Strozzacavallo salati abruzzesi
Lavorare bene le uova, poi unire l’olio e.v.o., l’anice, il sale e la farina un po’ per volta versando successivamente l’impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e creare una palla omogenea.
Ricavare dei pezzi di pasta da circa 53-54 gr ognuno dai quali creeremo dei cordoncini lunghi circa 18 cm spessi poco più di un dito e chiuderemo dando la forma del tarallo e incidere una riga in superfice con un coltello.
Mettere a bollire l’acqua salata e quando raggiungerà il bollore versarci i nostri strozzacavallo e lasciarli bollire circa 30 minuti.
Terminato il tempo di lessatura scolarli in uno scola pasta con una ciotola sotto e farli sgocciolare per qualche minuto.
Preparare una placca da forno e foderiamola di carta forno, posizioniamoci i nostri strozzacavallo leggermente distanziati e inforniamo in forno caldo a 250°C per 5 minuti, poi abbassare a 200°C e cuocere ancora per circa 30 minuti controllando la cottura.
Il risultato dovrà essere una cottura leggermente colorata in superficie e internamente una cottura asciutta.
Consumare preferibilmente una volta raffreddati e si conserveranno per parecchi giorni se messi in un sacchetto di plastica o una scatola di latta.
Dosi variate per porzioni
Ottimi stuzzichini salati con il gusto dell’anice che io amo
Grazie Ester, anche io amo l’anice.
Come saprai già, amo le preparazioni tipiche tradizionali di ogni luogo! Le amo scoprire e imparare a realizzarle! Bravissima
Grazie Paola