Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli

Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli glassati


I Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli o Galletti, sono dolci legati alle festività del Natale e della Pasqua Siciliana e in particola modo di Scicli. I jadduzzi o (galletti) sono dei biscotti, realizzati con una pasta frolla molto sottile, realizzata con lo strutto ( al posto del burro ) e dal ripieno povero. Possono essere ripieni di mandorle o di mosto di vino cotto e di miele, di carrubba. Anticamente avevano una forma leggermente ad esse o di X , poichè considerati biscotti “devozionali”. I Jadduzzi sono una variante dei mustazzoli e sono molto simili anche alle Collorelle, (cuddureddi) che si preparano nel Calatino, diversi dai “cuddreddi” di Scicli. A Ragusa e a Modica, prendono il nome di Mucatoli o Nucatoli, questi a differenza dei biscotti di Scicli, sono aperti e la “marmara” è disposta sopra a filo.
I Jadduzzi, fanno parte del patrimonio gastronomico di Scicli e non possono mancare sulla tavola per la feste di Natale insieme alla Cubbaita o “cobbaita”, i “palmetti” e i biscotti di mandorla .
Anticamente, questi biscotti, si preparavano nei monasteri e nei conventi per il giovedì Santo, era lì che gli abitanti del mio pese li commissionavano. Successivamente si confezionavano in casa in occasione dei grandi eventi come, matrimoni o per le festività di Natale e di Pasqua. La loro preparazione avveniva in contemporanea con la preparazione del pane di casa ,quando il pane era cotto, il forno a legna aveva la temperatura giusta per cuocere i biscotti.
La ricetta dei Jadduzzi, che vi trascrivo apparteneva alla mia nonna paterna che la custodiva gelosamente, faceva parte degli appunti di Giovannino Neri.
Ormai si trovano quasi tutto l’anno presso i biscottifici. Vengono offerti ad amici e parenti durante le festività. Sono ottimi da servire a fine pasto o per accompagnare il tè o il caffè.
Vi consiglio di provare anche i Mpanatigghie di Modica i tipici biscotti a mezza luna con la care e il cioccolato.

Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli 1
  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo12 Ore
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni12
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per i Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli

Ingredienti per la pasta dei biscotti
  • 500 gFarina 00
  • 1Uova
  • q.b.Sale
  • 1 filoVino bianco
  • 250 gStrutto o sugna

Ingredienti per il ripieno dei biscotti Jadduzzi

  • 500 gMiele (Miele di carrubba)
  • 150 gFarina 00
  • 200 gAcqua minerale
  • 100 gMandorle tritate
  • 1 pizzicoBuccia di arancia grattugiata

Marmara per i Jadduzzi

  • 300 mlZucchero a velo
  • 3Chiare d’uovo
  • 1 pizzicoSucco di limone
La marmara, è la glassa con la quale ricoprire i biscotti quando saranno tiepidi.

Come preparare i Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli

  1. Fate con la farina un fontana sulla vostra spianatoia, unite al centro l’ uovo leggermente sbattuto, un pizzico di sale e unite lo strutto. Impastate al lungo tutti gli ingredienti fino a fare risultare l’impasto molto elastico ed omogeneo. Unite un dito di vino bianco. Se dovesse servire unite dell’acqua al fabbisogno.

  2. Fate riposare l’impasto anche per una nottata, se necessario affinchè risulti elastico e si possa lavorare.

  3. Dedicatevi a preparare il ripieno dei Jadduzzi, nel frattempo.

  4. Per il ripieno dei biscotti, fate cuocere in una casseruola il miele con l’acqua. Quando inizierà a bollire, aggiungete le mandorle tritate, mescolando sempre con un cucchiaio di legno.

    Unite poco alla volta, la farina. Fate cuocere per un pò a fuoco lento e quando l’impasto risulterà malleabile, e si staccherà dal fondo della pentola, unite la scorza di arancia e la cannella.

  5. Quando il ripieno, dei biscotti si sarà raffreddato, mettetelo su una spianatoia. Con l’aiuto di un pochino di farina o con le mani oliate, formate tanti cilindretti, (rotolini), dello spessore di un due centimetri.

  6. Riprendete il vostro impasto dei biscotti e tirate una sfoglia molto sottile, aiutandovi con la “nonna papera”, la macchina per la pasta. Ricavatene delle strisce di circa 5-6 cm di larghezza per 13-15 cm di lunghezza.

  7. Avvolgete con la pasta (sfoglia) i cilindrettti e formate dei rotoli. Tagliate ogni biscotto della lunghezza di 10 cm circa, praticando del taglietti alle estremità e piegandoli dandogli una forma ad esse.

  8. Sistemate i Jadduzzi, su una teglia e infornate i biscotti a 180° per 10 minuti circa. Non si dovranno dorare.

  9. Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli

    Sfornateli e fateli raffreddare.

    Questi sono senza “marmara” glassa.

  10. Preparate la glassa, in dialetto Marmara.

    Montate a neve le chiare dell’uovo con lo zucchero, unendo un pizzico di succo di limone. La glassa o marmora, sarà pronta quando sarà densa e senza grumi.

  11. Prendete i vostri Jadduzzi freddi e con l’aiuto di un coltellino, ricoprite i vostri biscotti. Potrete anche decorarli con delle codette colorate, dei chicchi di zucchero argentati o lasciarli semplici.

  12. I vostri Jadduzzi biscotti delle feste di Scicli, sono pronti da servire ai vostri amici e parenti.

    Buon Appetito, alla prossima, Barbara.

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I miei consigli

Jadduzzi i biscotti delle feste di Scicli si conservano fino ad una settimana, conservateli in una latta per biscotti o un contenitore sottovuoto.

Potrete sostituire la sugna o lo strutto con del burro.

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Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara

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