La Pinolata di Santo Stefano d’Aveto è un dolce tipico dell’entroterra ligure, in particolare del comune di Santo Stefano d’Aveto (provincia di Genova). E’ una torta da forno di forma rotonda e avente un aspetto dorato. L’interno è morbido e soffice mentre la superficie è croccante e ricoperta di pinoli.
Sono molto affezionato a Santo Stefano d’Aveto perché ci ho trascorso un sacco di estati. E’ un paese meraviglioso ricco di storia e tradizione. Non si può che rimanere meravigliati dinanzi alle rovine del castello medioevale Malaspina Fieschi Doria (ora visitabili!) e al carruggio con le sue storiche botteghe.
Ma torniamo alla nostra pinolata che ho scoperto grazie alle due pasticcerie Chiesa e Marrè, situate nel cuore del paese.
La pinolata di Santo Stefano d’Aveto è realizzata con una base di pasta frolla, farcita con una deliziosa “meringa alle mandarle” preparata con albumi, zucchero, mandorle dolci, mandorle amare e un pizzico di bicarbonato! La superficie è decorata con strisce di pasta frolla e abbondanti pinoli.
La pinolata della Val d’Aveto è un dolce semplice, gustoso e raffinato; in casa è piaciuta da matti e posso garantirvi che è uno dei dolci più buoni che abbia mai preparato! 🙂
Per la ricetta mi sono liberamente ispirato a quella ufficiale disponibile sul sito del comune di Santo Stefano d’Aveto, ma per la ricetta della pasta frolla ho utilizzato la mia personale, super collaudata e infallibile! 😋
Vediamo insieme come preparare la pinolata!
- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni8 persone
- Metodo di cotturaForno elettrico
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti per la pasta frolla:
- 150 gfarina 00
- 70 gfecola di patate
- 125 gburro
- 2tuorli
- 90 gzucchero a velo
Ingredienti per il ripieno:
- 50 gmandorle dolci
- 50 gmandorle amare
- 2albumi
- 200 gzucchero a velo
- 1 pizzicobicarbonato
- 200 gpinoli
Per decorare
- q.b.zucchero a velo
Strumenti
- Stampo per crostata 20-22 cm
Preparazione
Per prima cosa prepariamo la pasta frolla. Sul piano da lavoro mettiamo farina e fecola dando la classica forma di fontana. Aggiungiamo lo zucchero a velo con il burro tagliato a cubetti (tirato fuori dal frigo 5 minuti prima).
Al centro aggiungiamo i tuorli delle uova e iniziamo a impastare con le mani, aggiungendo gradualmente la farina intorno.
Una volta ottenuto un impasto liscio ed omogeneo formiamo una palla e copriamo con pellicola trasparente. Mettiamo in frigorifero a riposare per mezzora.
Nel frattempo prepariamo la crema per il ripieno. Tritiamo le mandorle con il mixer (non troppo finemente) e uniamo lo zucchero a velo.
Montiamo i tuorli a neve ed aggiungiamo un pizzico di bicarbonato.
A questo punto incorporiamo agli albumi montati a neve le mandorle e lo zucchero, mescolando delicatamente per non smontare. Vi suggerisco una spatola con movimento dal basso verso l’alto.
Stendiamo la pasta frolla ad uno spessore di circa 4 mm, su un piano di lavoro infarinato, aiutandoci con un matterello infarinato.
Adagiamo nello stampo perfettamente imburrato e infarinato dal diametro di 20-22 centimetri. La frolla deve aderire bene alla superficie. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta.
Versiamo all’interno il composto di mandorle e di albumi e livelliamo bene la superficie.
Infine decoriamo con strisce di pasta frolla e abbondanti pinoli.
Inforniamo in forno statico preriscaldato a 180° per circa 40 minuti o fino a quando non sarà bella dorata in superficie.
Lasciamo raffreddare completamente prima di servire. Decoriamo con zucchero a velo.
Note e Consigli
La Pinolata di Santo Stefano d’Aveto (Val d’Aveto) si conserva in un porta crostate per 4-5 giorni.
In cottura i pinoli tenderanno a bruciarsi: è normale! Potete coprirla con della carta alluminio gli ultimi 15 minuti di cottura.
Se non trovate le mandorle amare potete usare solo quelle dolce (quindi 100 grammi).
Potete aromatizzare la pasta frolla con della scorza di limone, un cucchiaino di acqua di fiori d’arancio o del marsala.
Io a spasso per Santo Stefano d’Aveto!
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