La cucina di Carlotta

Susumelle calabresi

 Le Susumelle calabresi sono tra i dolci tipici più presenti sulle tavole natalizie

In questo periodo le troviamo nei negozi, nelle vetrine dei bar, nelle pasticcerie e nelle ceste piene di dolciumi pronte da regalare. 

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Hanno il profumo di ricordi antichi e vecchie tradizioni. Si tratta di un biscotto in genere senza uova e senza burro, leggermente speziato, fatto con il miele. Può essere ricoperto di cioccolato o di una sottile glassa di zucchero e in alcune zone vengono chiamate pitte di San Martino. Sicuramente esistono tante ricette e varie versioni. Questa devo dire che mi ha soddisfatta 😋❤️👇🏻

Ingredienti per circa 20 Susumelle: 

  • 500 gr. Di farina 00
  • 10 gr. Di cacao amaro
  • 160 gr. Di miele di castagno o altro tipo
  • 150 gr. Di zucchero
  • 150 gr. Di latte
  • 30 gr. Di uvetta
  • La scorza grattugiata di un’ arancia
  • 1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
  • 2 cucchiaini di cannella
  • 5 gr. Di ammoniaca

Per la copertura

  • Circa 200 gr. Di cioccolato fondente
  • Oppure cioccolato bianco

Come preparare le Susumelle: 

 

Mescolare le polveri in una ciotola. Unire la scorza dell’arancia e il miele. Iniziare ad amalgamare e unire anche il latte e l’uvetta. Otterrete un impasto compatto e un po’ appiccicoso. 

Fate delle palline tra i 50 e i 60 gr. E formate la classica susumella ovale schiacciandola leggermente. 

Infornate a 180 gradi per circa 15 minuti. Dipende dal forno. Fate raffreddare e ricoprite con il cioccolato sciolto a bagnomaria. Le Susumelle si conservano a lungo se tenute ben chiuse anche in una scatola di latta.💕 sono più buone se mangiate il giorno dopo averle fatte🥰

Curiosità: 

Una cosa che mi piace ricercare e capire è l’etimologia dei nomi. Susumeda sembrerebbe derivare dal greco per indicare della carne di maiale andata a male. In passato durante le festività le persone benestanti erano solite portare dei dolci ai più bisognosi. Si distribuivano cosi dei panetti dolci ma spesso questi erano fatti con materie prime di scarto o andate a male.

Susumella (nel mio dialetto SUSUMEDDA) è il termine che oggi rimane, pronunciato poi con i vari accenti del territorio. Sicuramente questi panetti potevano essere anche molto buoni, arricchiti con frutta e uvetta prima dell’arrivo del caco in Europa.. Infatti in molti paesi europei ci sono dei biscotti molto simili a questi, chiamati solo con un nome diverso. Insomma i panetti speziati li troviamo un po’ in tutte le tradizioni e questo ci fa capire che i confini spesso si trovano solo nella nostra testa. Viaggiando ho assaggiato dolci che si somigliano tra di loro pur essendo di regioni o nazioni diverse ed è vero che è importante tenere vive le proprie tradizioni ma bisognerebbe farlo senza chiudersi in recinti fatti spesso di presunzione e intolleranza e che ci allontanano sempre di più dal resto di un mondo…che ha bisogno di noi. 

 

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