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Fagiolata. Una zuppa ricca e racconti intorno al focolare

Fagiolata. Una zuppa ricca e racconti intorno al focolare.

Quando penso all’inverno della mia infanzia, e comunque fino ai quindici anni, ritrovo le vecchie ricette che nel periodo invernale non mancavano mai. Mio padre amante dei fagioli, e con il tempo io scoprii di aver la stessa passione, e della carne di suino; io mangio pochissima carne, ma alcuni tagli ogni tanto me li concedo; tra questi, le costine di maiale e la salsiccia con il finocchietto selvatico. Sicuramente mi porto dietro abitudini familiari, avendo sempre avuto animali da cortile da consumare in famiglia.

Questa zuppa cuoceva lentamente sulla stufa a legna, al mattino presto prima di andare nei campi o nella stalla, si lasciava il pranzo su un lato, per poi trovarsi tutto pronto al rientro.

La cucina peraltro era la stanza più calda, come spesso succede anche ai giorni nostri, quando non si abita in città.

Noi golosi di queste carni, un poco meno delle verdure, tipico di molti bambini, ma non avevamo molta scelta, per cui o mangi, o mangi; ora la cucino con piacere.

Si utilizzavano tutti i fagioli che si aveva a disposizione, i borlotti, i cannellini, i bianchi di Spagna e i fagioli dell’occhio erano i più frequenti, come varietà, io amo anche i neri e i rossi per cui abbondo.

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura3 Ore
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaCottura lenta
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno, Inverno

Ingredienti

Fagioli, costine di maiale, salsiccia…

Per la fagiolata occorrono…I fagioli!

6 costine di maiale
12 tranci salsiccia (Con finocchietto selvatico)
600 fagioli secchi (Come vedete in foto, ma potete anche modificare.)
500 g salsa di pomodoro
1 carota
1 cipolla
1 sedano (1 costa)
1 spicchio aglio
foglie erbe aromatiche (alloro e rosmarino, qualche foglia)
1 peperoncino
q.b. sale
q.b. olio di oliva

Strumenti

Una pentola in terracotta sarebbe perfetta, ma va bene anche una pentola in acciaio

Nella pentola la fagiolata cuoce lentamente…

Passaggi

Arrostire, condire, cuocere…Sono i tre passaggi principali

Per la vostra fagiolata procedete così…

La sera precedente mettete i fagioli a bagno in acqua fredda e un pizzico di carbonato, e al mattino sciacquateli bene

Nel tegame, fate rosolare le costine, la salsiccia e le verdure tagliate a pezzi, l’aglio intero, le erbe aromatiche e il peperoncino, se le mettete tritate, aggiungete dopo aver fatto rosolare la carne altrimenti rischiate di bruciarle.

Utite la salsa di pomodoro e mescolate bene…

Aggiungete i fagioli …

E due tre tazze di acqua; cominciate la cottura, dopo aver coperto il tegame

Controllate la cottura, eventualmente aggiungete poca acqua. Per una cottura ottimale consiglio di far passare tre ore circa.

La vostra fagiolata è pronta da servire; accompagnate con pane nero, leggermente tostato e magari aromatizzato con aglio

Un piatto ricco e ideale per una bella e buona tavolata rustica, servita con un buon vino rosso

Conservare e consumare la fagiolata

Si conserva in frigorifero, se eventualmente avanzano dei fagioli, potete condire la pasta, io avevo dei maltagliati pronti e li ho utilizzati. Ottima se leggermente piccante, ma potete omettere il peperoncino

FAQ (Domande e Risposte)

Posso utilizzare fagioli in scatola?

Si certo, se non avete tempo di fare una cottura troppo lunga utilizzate fagioli in scatola

Contiene glutine?

No, la fagiolata se non servita con il pane è naturalmente senza glutine


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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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