I Cassulli tradizionali, sono gnocchi preparati semplicemente con acqua e farina e non prevedono l’aggiunta di uova, a differenza dei Curzetti e dei Maccaruin, altri formati di pasta tipica carlofortina.
Per realizzarli occorre il “Serneggiu” una sorta di setaccio fatto con giunchi essiccati; sulle sue scanalature, si fanno strisciare dei piccoli pezzetti di pasta che sotto la pressione delle dita diventano riccioli rigati.
La ricetta che vi propongo non è quella classica, infatti ho aggiunto alla farina un pure’ di carciofi. Dal loro incontro è nato un impasto delizioso.
Ingredienti:
- 700 g di farina non raffinata
- 500 ml di purea di carciofi
- sale
Preparazione: mettete a bollire le foglie esterne di dieci carciofi, dopo averle private delle spine e, quando sono morbide, passatele con un passaverdura a fori stretti.
Disponete la farina a fontana, unite la purea di carciofi, il sale e impastate.
Se l’impasto dovesse risultare troppo compatto aggiungete un po’ d’acqua. Una volta formato il panetto, lasciate riposare per una mezz’ora.
Confezionare i casulli e lessateli in acqua bollente salata.
Consigli: potete condire questa profumatissima pasta con bottarga e carciofi trifolati, con un sugo alla campidanese con la salsiccia. Oppure potete dare sfogo alla vostra fantasia, io ho scelto carciofi trifolati, guanciale e pecorino grattugiato.
Buon lavoro
Vannisa