Month: Novembre 2023

Steak and side

Steak and side
Steak and side

Steak and side

Amo la carne, soprattutto le bistecche e gli hamburger.

Oggi vi propongo una semplice ma gustosissima bistecca di scottona, accompagnata con una semplice insalatina di lattuga e pomodori e delle carote cotte al forno.

Io ho cotto la bistecca in una padella di ghisa, ma voi potete usare una griglia elettrica, il barbecue o addirittura la brace, ottenendo un risultato di certo più gustoso.

 

Ingredienti:

Una bistecca di scottona

Lattuga q.b. (o insalata misticanza, in base alle vostre preferenze)

1 pomodoro grande (o una manciata di pomodori pachino)

3-4 carote

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

salse di accompagnamento (es. ketchup, senape, maionese) facoltative

Sale, pepe

 

Procedimento:

Iniziamo preparando le carote.

Riscaldare il forno a 180 gradi.

Pelare e tagliare le carote.

Rivestire una teglia di carta forno e adagiarvi le carote.

Condire le carote con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una spolverata di pepe poi cuocere in forno caldo per 40 minuti a 180 gradi.

Mentre le carote sono in forno, preparare la bistecca.

Scaldare sul fuoco una padella in ghisa o in metallo (ideali per la cottura della carne) e, quando la superficie sarà ben calda, adagiarvi la bistecca.

Durante la cottura, salare e pepare a piacere entrambi i lati della bistecca.

Cuocere la bistecca prima da un lato poi dall’altro, a fuoco alto (in modo da far imbrunire l’esterno della bistecca ma mantenere morbido l’interno) ed evitando di punzecchiare la bistecca con la forchetta (perché si disperderebbero i succhi).

A fine cottura, adagiare la bistecca su un piatto e coprirla con la carta alluminio per farla riposare un paio di minuti, giusto il tempo di far redistribuire i succhi della cottura su tutta la bistecca.

Nel frattempo, lavare la lattuga e affettare il pomodoro.

Sfornare le carote e adagiarle vicino all’insalata.

Infine, servire la bistecca ben calda, con le verdure per contorno e le salse di accompagnamento (opzionali).

Mashed potatoes

Mashed potatoes
Mashed potatoes

Mashed potatoes

Le mashed potatoes sono uno dei miei piatti preferiti, un contorno cremoo servito durante la più importante e famosa festa americana: il Thanksgiving day! Alcune ricette americane addirittura preparano questa purea unendo aggiungendo anche i cavolfiori, ma io li ho omessi per indisponibilità in dispensa (tranquilli, la prossima volta proverò e vi darò riscontro).

Di facile e rapida preparazione, dal gusto delicato, le mashed potatoes costituiscono un contorno ideale per accompagnare sia piatti di carne (pollo, hamburger, cotolette, polpette) sia piatti di pesce (orata al forno, merluzzo al vapore, ecc); ricordo che la prima volta che assaggiai il purè di patate ero alla scuola materna e la cuoca lo servì per accompagnare i filetti di pollo alla griglia, che bontà!

Io ho insaporito la purea di patate con dei cubetti di prosciutto cotto e una spolverata di pepe rosa, ma voi potete aggiungere anche qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato oppure sostituire il prosciutto cotto con dei cubetti di pancetta (cotta in padella) o i wurstel tagliati a rondelle.

Ingredienti per 1-2 porzioni:
Metà cipolla tritata finemente
1 cucchiaio di burro
2 patate grandi
1 porzione di prosciutto cotto a cubetti
Sale, pepe rosa

 

Procedimento:
Sbucciare, lavare e tagliare le patate (alcuni lessano le patate con tutta la buccia ma io preferisco lessarle già sbucciate, per evitare di bruciacchiarmi per spellarle dopo averle cotte).
Lessare le patate in una pentola con acqua bollente per circa 15 minuti.
Scolare le patate, versarle in un recipiente e schiacciarle con un mestolo, in modo da ottenere una sorta di purea.
Aggiungere la cipolla tritata finemente, un cucchiaio di burro, il prosciutto cotto a cubetti, un pizzico di sale e una spolverata di pepe rosa, e mescolare.
Trasferire il composto in una padella e cuocere per 4-5 minuti mescolando di continuo, tanto per far insaporire bene le patate con l’aroma del prosciutto e del pepe rosa.
Servire ben caldo.

Nutella bread

Nutella bread
Nutella bread

Nutella bread

Una soffice torta lievitata di pan brioche alla nutella, umida e morbida, facile da preparare, economica e perfetta da servire come dessert di fine pasto o come dolce per una merenda sfiziosa, accompagnata da una tazza di the o di cioccolata calda.

 

 

INGREDIENTI:

  • 500 g di farina 00
  • 180 ml di latte (intero o scremato, come preferite)
  • 2 uova
  • 50 g di burro
  • 70 g di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna ma va bene anche il semolato)
  • 1 cubetto di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaino di sale
  • nutella q. b.

 

 

 

 

 

PROCEDIMENTO:

Rompere le uova e sbatterle in un piatto insieme allo zucchero, per ottenere un composto spumoso.

In una ciotola, unire la farina, il latte, il burro tagliato a dadini, il lievito di birra fresco, le uova e lo zucchero e un pizzico di sale, quindi impastare con le mani per ottenere un panetto morbido ed elastico.

Lasciare lievitare il panetto per 1 ora, al riparo dalle correnti d’aria e coperto con un canovaccio.

Quando il panetto sarà raddoppiato di volume, stenderlo su una spianatoia infarinata con l’ausilio di un mattarello.

Dall’impasto steso, ricavare tanti piccoli pezzi della stessa dimensione e stenderli l’uno sopra l’altro mettendo prima uno strato di Nutella, così via fino a quando non finisce il pane in pasta a disposizione lasciando i bordi liberi.

Tagliare ora la torta a spicchi lasciando libero un cerchio nel centro.

Rigirare gli spicchi tra di loro in modo da creare un effetto a “torciglione”.

Lasciare riposare la torta per 30 minuti, coperta con un canovaccio o con la pellicola trasparente.

Preriscaldate il forno a 250°C e rivestire una teglia di carta forno.

Adagiare la torta nella teglia rivestita e cuocere per circa 20 minuti,  fino a doratura.

Sfornare la torta e lasciarla raffreddare a temperatura ambiente.

Servire la torta intera Nutella bread o già affettata.

Pizza ai wurstel

Pizza ai wurstel
Pizza ai wurstel

Pizza ai wurstel

Una pizza croccante, genuina, realizzata con pochi e semplici ingredienti… un’autentica bontà!

Io preparo questa pizza quando ho ospiti a cena di cui non conosco bene i gusti, e allora ripiego sui würstel che, solitamente, piacciono a tutti.

Ho preparato l’impasto per la pizza a casa, seguendo scrupolosamente la ricetta della mia nonnina che, da giovane, lavorava in una pizzeria, ma voi potete benissimo acquistare la massa già pronta al supermercato e limitarvi a stenderla nella teglia e condirla a vostro piacimento.

Se volete aggiungere altri ingredienti alla vostra pizza, vi consiglio una manciata di chicchi di mais, funghi trifolati o, addirittura, una manciata di patatine fritte.

 

 

 

Ingredienti per una pizza tonda:
150 gr di farina 00
1/2 panetto di lievito di birra
1/2 tazza di acqua calda
Sale q.b.
1 wurstel grande (di suino o di pollo, a vostra scelta)
1/2 mozzarella fiordilatte
100 ml di salsa di pomodoro
Sale, origano

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica e morbida.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.

Ungere una teglia tonda con un filo di olio e stendervi l’impasto.

Preriscaldare il forno a 200 gradi.

Tagliare la mozzarella a cubetti e il wurstel a rondelle.

Condire la pizza con la salsa di pomodoro, la mozzarella a cubetti e i wurstel a rondelle.

Infornare e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.

Sfornare la pizza e mangiare subito.

Dove festeggiare il Thanksgiving a Roma

Dove festeggiare il Thanksgiving a RomaDove festeggiare il Thanksgiving a Roma

Da qualche anno, la moda del black friday è spopolata in Italia e, insieme ad essa, anche la festa del Thanksgiving day.

La tradizione americana prevede un menu particolare per la Festa del Ringraziamento, a base di tacchino ripieno con salsa gravy e torta di zucca.

Quest’anno molti ristoranti romani hanno pensato di creare un menu ad hoc per la cena del Thanksgiving, per ricreare l’atmosfera americana nel cuore di Roma.

Ecco a voi Dove festeggiare il Thanksgiving a Roma .

Vivi Bistrot (Piazza Navona e Le Serre)

Il Vivi Bistrot, ristorante famoso per l’utilizzo di soli prodotti bio e per ricette pensate per chi segue uno stile di vita sano, propone un menu speciale con i piatti della tradizione americana rivisitati.

Il menu comprende crema di zucca bio con caprino e crostini, tacchino ripieno con salsa gravy, purè di patate, fagiolini saltati, pane di mais e, per dessert, torta di zucca con chutney di mirtilli.

La scelta giusta per gli amanti della cucina salutare

Il prezzo del menu è 45€ a persona, bevande escluse.

Bakery House (3 sedi)

Bakery House, locale famoso per le sue specialità american taste, propone un menu pensato per i veri amanti delle tradizioni a stelle e strisce: un degno rivale dell’Hard Rock Cafè!

Per gli antipasti, si può scegliere tra vellutata di zucca aromatizzata alle erbe aromatiche e cannella guarnita con scaglie di mandorle accompagnata dai bagel sticks, oppure cranberry crostini con creamcheese, bacon, chutney di cranberry e timo.

Il piatto principale è di certo il tacchino ripieno con pistacchi, prugne e castagne servito salsa gravy.

L’alternativa vegana è l’Apple Pecan Rice, ovvero riso pilaf con mela, noci pecan, cranberry disidratato, erbe aromatiche, funghi champignon.

Come contorno, sformato di fagiolini, carote glassate al miele, patate al forno.

Per dessert, la scelta è tra Pumpkin Pie (la classica torta di zucca) o Cinnamon Pecan Caramel Cupcake (cupcake alla cannella, con cuore di caramello e una croccante noce pecan).

Il costo del menu è 35€ a persona, acqua inclusa.

Hard Rock Cafe (Via Vittorio Veneto 62 A/B)

L’Hard Rocak Cafè è l’ “ambasciata culinaria americana” nel cuore di Via Veneto, la mecca per gli amanti di hamburger e patatine rigorosamente american styel.

Per il giorno del Ringraziamento, l’Hard Rock Cafè propone un menu a base di tacchino, come da tradizione.

Tacchino accompagnato da verdure arrosto, purè di patate e salsa di mirtilli

Per chiudere, una fetta di torta di zucca, servita con salsa al caramello, noci tostate e panna montata.

Il tutto con il sottofondo gospel di 7 Hills Gospel Choir ft Tahnee Rodriguez.

Che dire? Real american!

Prezzi da 29,50€ a persona, bevande incluse.

Rec23 (Piazza dell’Emporio 1/2)

Famoso per l’aperitivo e il brunch della domenica, Rec23 è un locale dall’atmosfera underground, ben arredato e curato nei minimi particolari.

Solitamente il menu propone antipasti, primi piatti e secondi di carne ma, per la cena del Thanksgiving, è previsto un buffet dedicato alla festività americana, al prezzo di 25€ a testa, bevande incluse

Il buffet contempla tutti i piatti del Ringraziamento: Tacchino ripieno con salsa ai mirtilli, purè di patate dolci, pane di mais, crostata salata di zucca, torta rustica con broccoli e feta e patate al sale.

Per finire, una bella fetta di carrot cake fatta in casa.

Che dire? Affrettatevi a prenotare!

Attico Bistrot (Via Capo D’Africa 54)

Una serata gustando cibo tradizionale americano ma guardando il Colosseo: cosa si può volere di più?

L’Attico Bistrot, per festeggiare il Thanksgiving, ha ideato un menu che combina i primi piatti della cucina italiana (come i maccaroni al forno) a quelli della cucina a stelle e strisce: tacchino ripieno con broccoli, patate, mirtilli e salsa gravy e la pumpkin pie con panna montata.

Il menu costa 40€ a persona, bevande escluse.

Buon rapporto qualità-prezzo considerata la bontà dei piatti, la location e la cordialità dello staff.

10 regole per una cioccolata calda perfetta

Cioccolata calda e marshmallows
Cioccolata calda e marshmallows

10 regole per una cioccolata calda perfetta

La cioccolata calda è una delle bevande più golose da consumare a merenda, nei freddi pomeriggi invernali. Latte, cioccolato, zucchero e amido, soli 4 iingredienti per una bevanda che riscalderà non solo il vostro corpo ma anche l’anima e il cuore.

Ecco a voi le 10 regole per una cioccolata calda perfetta.

Crema ganache al cioccolato
Crema ganache al cioccolato

10 regole per una cioccolata calda perfetta

 

1) Bustine, cacao in polvere o cioccolato?

Senza dubbio, preparare la cioccolata calda usando le bustine confezionate riduce il tempo di preparazione ma una cioccolata calda “artigianale” è sicuramente migliore di una realizzata con i preparati. Del resto, se proprio non avete tempo da perdere, le bustine migliori, a mio parere, sono quelle Lindt, Perugina e Ciobar.

Se invece optate per il cacao in polvere, vi consiglio di usare quello amaro, poiché lo zucchero andrà aggiunto durante la cottura, e quindi usando il cacao zuccherato rischiereste di ottenere un risultato finale troppo stucchevole.

Se optate per l’uso delle tavolette di cioccolato, queste andranno tagliate a cubotti e sciolte in un pentolino a bagnomaria.

2) Scelta del cioccolato

Per una perfetta cioccolata calda, fondamentale è la scelta del cioccolato da utilizzare. L’ideale è usare un cioccolato dal sapore intenso e di alta qualità (come il  cioccolato artigianale criollo). A me piace usare il cioccolato fondente al 70% o al 85% della Lindt, in modo da ottenere un risultato finale piuttosto amaro, perfetto per essere accompagnato da ciuffi di panna fresca montata.

Se invece preferite un risultato più “dolce”, potete usare il cioccolato fondente classico o addirittura il cioccolato al latte (le mie marche preferite sono Lindt, Perugina e Novi).

2) Varianti: spezie, liquori, frutta secca

La cioccolata calda può essere aromatizzata con spezie in polvere (es. cannella, anice stellato, vaniglia, peperoncino, zenzero), frutta secca tritata (es. nocciole, mandorle, pistacchi), frutta candita (es. albicocche e pesche candite), liquori (es. Baileys, crema di whisky, rhum), caffè.

3) Zucchero

Lo zucchero da usare nella cioccolata calda deve essere semolato o di canna. In alternativa, potete usare la Stevia (ma solo in casi estremi!).

4) Addensanti

Come addensante si può optare per la fecola di patate oppure la maizena, che rende il cioccolato vellutato e setoso.

5) Latte o panna?

I più golosi usano la panna per la preparazione della cioccolata calda ma io ho sempre usato il latte intero o di alta qualità fresco. Vi consiglio di evitare il latte a lunga conservazione e/o scremato.

Gli intolleranti al lattosio, possono puntare sul latte di mandorla, che darà alla cioccolata una nota di sapore in più.

6) Assemblaggio degli ingredienti

Gli ingredienti secchi (cacao, zucchero e addensanti) vanno mescolati in una ciotola, prima di essere trasferiti nel pentolino per la cottura.

Gli ingredienti così assemblati vengono quindi trasferiti in un pentolino nel quale, un poco alla volta, si aggiunge del latte caldo mescolando continuamente.

7) Scelta del pentolino

La cioccolata calda va cotta in un pentolino in acciaio inox, alto e non troppo largo di diametro (vanno benissimo il bollilatte o il pentolino che usate per la cottura della pastina).

8) Cottura

La cioccolata calda va cotta a fuoco basso, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno, fino a quando diventerà densa e setosa.

Nel caso usiate il cioccolato tagliato a pezzi, questo andrà sciolto a bagnomaria in un pentolino; successivamente, dovrete aggiungere il latte caldo e mescolare di continuo, fino ad ottenere la giusta consistenza.

Alcune ricette suggeriscono la cottura in microonde: è sufficiente versare nella tazza zucchero, cacao, fecola di patate, aromi, latte e mescolare bene per evitare la formazione di grumi. Il composto viene poi cotto alla max potenza per 1 minuto. Il risultato è una cioccolata poco densa e setosa, simile al “latte e Nesquik”.

9) Servizio

Quando la cioccolata sarà abbastanza densa e setosa, bisognerà toglierla dal fuoco e versarla in una tazza per servirla.

La cioccolata calda si sposa perfettamente con la panna montata fresca, servita non direttamente sulla cioccolata ma in una coppetta a parte, marshmallows e biscottini secchi speziati o al burro.

10) La variante bianca

Adoro la cioccolata calda nella sua versione bianca, preparata con la tavoletta di cioccolato bianco Lindt, latte, zucchero e fecola, cotta a fuoco basso nel pentolino e servita con qualche cucchiaiata di crema al pistacchio o di salsa al caramello. Assaggiatela e ne rimarrete deliziati, provare per credere!!!

Muffin banana e carote

Muffin banane e carote
Muffin banane e carote

Muffin banana e carote

Questi Muffin banana e carote sono davvero deliziosi, perfetti da mangiare a colazione o a merenda.

In questa ricetta ho usato una banana e una carota per “condirli” e i Muffin sono risultati leggermente più morbidi, grazie alla presenza proprio della banana.

I muffin sono dei tortini anglosassoni ideati nel Medio Evo, preparati con farina, latte, burro e lievito e solitamente farciti con mirtilli, gocce di cioccolato, lampone, zucca, frutta secca, frutta fresca.
Si tratta di una ricetta facile da fare, veloce, con un’unica avvertenza: se non mescolate bene l’impasto, i Muffin lieviteranno pochissimo in forno, quindi occhio all’impasto!! 

 

Ingredienti per 6 muffins:

150 gr di farina 00

40 ml di olio di semi

70 gr di zucchero di canna (o semolato, come preferite)

120 ml di latte (intero o scremato, in base ai vostri gusti)

1 uovo

1/2 banana

1 carota

1 bustina di lievito in polvere per dolci

un pizzico di cannella in polvere (se non gradite il sapore della cannella, potete sostituirla con l’anice stellata o una bustina di vanillina)

un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola, unire la farina, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e il lievito in polvere per dolci.

In un’altra ciotola, unire l’uovo, il latte e l’olio di semi.

Unire il composto di farina a quello con l’uovo e mescolare (aiutatevi con una frusta da cucina, per evitare la formazione di grumi).

Aggiungere un pizzico di cannella e mescolare.

Sbucciare e schiacciare la banana con i rebbi di una forchetta.

Pelare e grattugiare la carota.

Unire la carota e la banana al composto e mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

Versare il composto in pirottini da Muffin in silicone riempiendoli per metà.

Infornare e cuocere i muffin a 180 gradi per 20 minuti.

Sfornare e far intiepidire.

Servire i Muffin banana e carote freddi e conservarli per 2-3 giorni in un contenitore ermetico.

Dove mangiare i panzerotti pugliesi a Roma

Dove mangiare i panzerotti pugliesi a RomaDove mangiare i panzerotti pugliesi a Roma

Si può passeggiare tra i vicoli della Città Eterna con il sapore della Puglia in bocca? Assolutamente si! Basta recarsi in uno dei migliori locali di street food pugliese aperti nella capitale e mangiare un gustoso panzerotto.

I panzerotti sono preparati con l’impasto della pizza, tagliati a forma di disco, farciti, richiusi a mezzaluna e fritti in olio bollente o cotti in forno.

Il ripieno tradizionale è a base di pomodoro e mozzarella, ma ormai quasi tutti i locali propongono molteplici varianti, come rape e ricotta, carne macinata, tonno e capperi, ecc.

Una vera bontà, deliziosa, da gustare rigorosamente calda.

Dove? Ecco a voi la mia lista, quindi prendete carta e penna e segnate Dove mangiare i panzerotti pugliesi a Roma.

 

 

 

Panzerotti & Friends (Via Appia Nuova 559 e Via Germanico 69)

Un franchising pugliese con due punti vendita aperti nella capitale: uno in Via Appia Nuova e l’altro in Via Germanico, a Prati.

Nel menu scritto sulla lavagna chiaramente sono proposti piatti tipici della tradizione pugliese: pucce, focacce, pasticciotti, rustici, taralli e, chiaramente, panzerotti.

Questi ultimi, sono disponibili sia fritti sia al forno, ripieni di pomodoro e mozzarella, come da tradizione.

Tuttavia, è possibile optare per altri ripieni come carne macinata e piselli, ricotta e spinaci, formaggi, ecc.

Se volete assaggiare più varianti, allora vi consiglio di optare per il “cartoccio”, che comprende 3 mini panzerotti con gusti a scelta.

Se siete veramente affamati, tralasciate tutto e buttatevi sul “Panzerotto gigante” con ben 700 gr di ripieno. Ce la farete a finirlo?

I panzerotti sono squisiti, dorati, perfettamente cotti e non unti, fragranti.. Una vera prelibatezza da assaporare boccone dopo boccone.

Unica pecca: lo spazio ridotto nel locale di Via Appia Nuova. Probabilmente vi toccherà mangiare in piedi o passeggiando lungo la strada.

Prezzi: da 3 a 4 euro.

 

 

 

Nonna Lia (Piazza Istria)

Un franchising  nato per portare un angolo di Puglia nella capitale, attraverso prodotti tipici della cucina pugliese preparati secondo le ricette tradizionali della “Nonna”.

I migliori panzerotti di Roma, a detta di molti.

I prodotti usati sono esclusivamente di origine pugliese: farina, olio extravergine di oliva, latticini, ortaggi.

Tre sono i punti vendita a Roma: a Piazza Istria (nel quartiere Trieste), in Via Tiburtina 499 e in zona San Paolo.

Il menu propone panzerotti fritti e al forno, con il tipico ripieno di pomodoro e mozzarella, o con l’aggiunta di salumi, verdure, ecc.

I panzerotti sono riccamente farciti, fatti al momento e serviti caldi, una vera bontà!

Il mio preferito? Il panzerotto “Nonna Lia”, con ricotta e pomodori di pachino.

Se siete indecisi, optate per il “cartoccio”, che propone 3 mini panzerotti con ripieni a vostra scelta.

Non contenti, i titolari hanno inventato anche il “Panzerotto dolce”, ripieno di Nutella, crema pasticcera o cioccolato bianco e pistacchi, un vero peccato di gola.

Prezzi: da 2,5 (il panzerotto classico) a 3,5 euro (le varianti). 10 euro il panzerotto gigante.

 

 

 

 

Matò Street Food (Via Lorenzo il Magnifico, 26)

Un piccolo locale nei pressi di Piazza Bologna, totalmente dedito allo street food pugliese: focacce, pucce, pizze, frise e panzerotti.

I panzerotti sono perfetti, dorati, fatti al momento, non troppo grandi nè minuscoli, preparati con farine selezionate e ingredienti freschi.

Per il ripieno, si parte dal classico pomodoro e mozzarella per poi spaziare con varianti come mortadella e provola, rape e fior di latte, ecc.

Il tocco in più? Il panzerotto vegan (con crema di ceci) e quello senza lattosio.

Per chi ha voglia di dolce, è disponibile il panzerotto ripieno di Nutella e scaglie di cocco.. Lo rifiutate??

Prezzi: da 2 a 3 euro.

 

 

 

 

Bacio di Puglia (Via del Mascherino)

Il posto giusto per chi vuole assaggiare la cucina pugliese, dai classici primi (orecchiette con le cime di rape, riso patate e cozze, ecc) ai più giovanili street food (focacce baresi, pizze rustiche, pucce), senza tralasciare i mitici panzerotti.

Il locale è carino, accogliente, ideale per un pranzo veloce e senza troppe pretese, senza necessità di svuotare il portafoglio.

Gli ingredienti usati sono rigorosamente freschi e di prima qualità.

I panzerotti sono serviti sia fritti sia al forno, ripieni con pomodoro e mozzarella, o con varianti come carne macinata, tonno e capperi, cime di rape, ecc.

I panzerotti sono squisiti, serviti caldi, dorati, non unti e con il giusto equilibrio tra dimensione del panzerotto e quantitativo del ripieno.

Prezzi: 3 euro i panzerotti.

Cornetti

Cornetti
Cornetti

Cornetti

Io ho sempre sognato di fidanzarmi con un pasticcere che mi svegliasse tutti i giorni con un cornetto appena sfornato, farcito sempre in modo diverso: marmellata, miele, crema di nocciole, crema chantilly, ecc.

Poi, quando ho preparato personalmente questi cornetti e mi sono resa conto del tempo necessario (6 ore circa, tra impasto, doppia lievitazione e cottura), ho capito che avrebbe dovuto proprio essere pazzo di me per svegliarsi all’una di notte e farmi trovare il cornetto pronto alle 7!

Così lo confesso: ho mangiato i cornetti a merenda, farcendoli con abbondanti cucchiaiate di miele.
Io ho realizzato i cornetti “vuoti”, ma voi potete farcirli già durante la preparazione e anche creare una glassa sulla superficie spalmandovi una “crema” a base di burro e zucchero, a voi la scelta!

 

 

Ingredienti per 6 cornetti:

100 gr di farina 00

100 gr di farina Manitoba

1 uovo

100 gr di burro

40 gr di zucchero

1 cubetto di lievito di birra

 

 

Procedimento:

Disporre le farine a fontana su una spianatoia e fare un buco al centro.
Sciogliere il lievito in una tazza di acqua tiepida, quindi versarlo nel foro al centro della farina insieme all’uovo e allo zucchero, e cominciare ad impastare per ottenere una palla elastica ed omogenea.
Sistemare l’impasto ottenuto in una ciotola, coprirla con un panno e lasciar lievitare in luogo caldo per almeno 3 ore.
Trascorse 3 ore, riprendere l’impasto e stenderlo su una spianatoia con l’aiuto di un matterello.
Distribuire il burro al centro della sfoglia stesa, poi richiudere la sfoglia su se stessa e reimpastarla, per poi stenderla nuovamente con il matterello, dandogli uno spessore di circa 1 cm. Questa operazione ha l’obiettivo di far assorbire bene il burro a tutto l’impasto.
Dare alla sfoglia una forma circolare e ricavarne 6 triangoli.
Ora, se volete, versate un cucchiaio di marmellata o di crema di nocciole al centro di ogni triangolo, oppure lasciateli vuoti e li farcirete in seguito, mentre li mangerete.
Arrotolare ogni triangolo su se stesso partendo dalla base fino alla punta.
Curvare leggermente le punte laterali dei cornetti.
Rivestire una teglia di carta forno e adagiarvi i cornetti.
Coprire con la pellicola e lasciar lievitare per 2 ore.
Trascorso il tempo di lievitazione, cuocere i cornetti in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti, fino a doratura.
Sfornare e servire tiepidi.

Seppie, funghi e piselli

Seppie, funghi e piselli
Seppie, funghi e piselli

Seppie, funghi e piselli

Le seppie con piselli sono un simpatico secondo piatto, semplice e veloce, ideale da gustare a cena dopo una giornata di lavoro o un allenamento in palestra.

Le seppie sono molluschi molto usati in cucina e servite sotto  varie forma: grigliate, al forno, ripiene, in insalata, in umido, fritte.

Vi consiglio caldamente di acquistare le seppie in pescheria e chiedere al pescivendolo di procedere lui stesso alla pulizia (basterà fare gli occhi dolci o allungargli una lauta mancia), in modo da ridurre i tempi della preparazione e, soprattutto, evitare “seccature”.

Un piatto delicato e anche dietetico poiché le seppie sono un pesce magro, povero di grassi e privo di colesterolo, quindi, non resta altro che dire… buon appetito!

Ingredienti per 1 porzione:

100 gr di seppie (io ho usato quelle surgelate)

100 gr di piselli primavera (io ho usato i surgelati)

Una manciata di funghi champignon (io ho usato i funghi freschi ma potete usare anche i funghi trifolati in barattolo)

2-3 pomodori pachino

1/2 bicchiere di vino bianco

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

1 spicchio di aglio

un cucchiaio di olio extravergine di oliva

Sale, pepe, origano

 

 

Procedimento:

Lavare e tagliare i funghi champignon e i pomodori pachino

In una padella, rosolare uno spicchio di aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Quando l’aglio comincerà a dorare, aggiungere le seppie e i piselli piselli, mescolare e cuocere a fuoco medio.

Salare e pepare.

Sfumare con il vino bianco, aggiungere i funghi champignon e cuocere per una quindicina di minuti a fuoco basso, coprendo la padella con il coperchio e mescolando di tanto in tanto per evitare che i piselli e le seppie si attacchino ai bordi della padella.

Quando i piselli saranno morbidi, aggiungere un cucchiaio di concentrato di pomodoro, i pomodori pachino e una spolverata di origano, e cuocere per altri 5 minuti, giusto il tempo di far ritirare il sughetto di cottura.

Servire caldo.