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I migliori cioccolatini di Torino

I migliori cioccolatini di Torino
I migliori cioccolatini di Torino

I migliori cioccolatini di Torino

Quando si nomina Torino si pensa istintivamente al famoso Gianduiotto: esiste forse un cioccolatino più buono?

Nella città del cioccolato è facile passeggiare per le vie del centro e lasciarsi tentare dalle botteghe di mastri cioccolatieri, dove potrete assaggiare tavolette di cioccolato, praline, creme spalmabili e cioccolatini di ogni forma.

Tralasciando i nomi più famosi come Caffarel, Venchi e Baratti Milano, in questo articolo voglio parlarvi delle botteghe artigianali di cioccolato presenti in città, i nomi sconosciuti agli “stranieri” ma molto apprezzati dai concittadini.

 

Guido Castagna (Via Maria Vittoria 27)

Nata solo nel 2002, la cioccolateria Guido Castagna ha riscosso immediatamente il favore del pubblico grazie alla passione per il cioccolato del suo patron fondatore e alla continua ricerca di abbinamenti sfiziosi.

Nel laboratorio è usato esclusivamente cacao fine delle famiglie Criollo, Trinitario e Arriba Nacional Forastero, considerate tra le più nobili e raffinate presenti sul mercato.

Il cioccolato è lavorato con un ciclo di produzione lento finalizzato a non alterare gli aromi e i gusti delle fave originali.

L’eccellenza delle materie prime e l’attenzione per i processi di produzione, fanno dei cioccolatini Guido Castagna un prodotto di indiscussa qualità nonché bontà.

Alcuni esempi? I classici cremini al pistacchio o alle nocciole, i Giuinnott (una rivisitazione dei classici gianduiotti, senza latte e cacao in polvere), gli Speziati (una combinazione tra il cremino, fiori e spezie) e i Bassinati (classici cioccolatini realizzati con metodo naturale arricchiti, a seconda del caso, da scorza d’arancia candita, nocciole Piemonte IGP, zenzero candito e fave di cacao).

Le imperdibili? Le praline cardamono-malva e cannella-calendula, semplicemente strepitose, e i Bassinati con scorze di arancia.

 

 

Pfatisch (Via Paolo Sacchi 42)

Aperta nel 1915 dal maestro bavarese Gustavo Pfatisch, l’omonima pasticceria, dichiarata locale storico d’Italia.

Oggi il locale è oggi gestito dalla famiglia di Carlo Ferraris, pur mantenendo il nome del suo fondatore.

Da Pfatisch avrete l’imbarazzo della scelta tra un vasto assortimento di cioccolatini e dolcetti, tutti da gustare in un salotto d’epoca, con arredi e lampadari di ispirazione art deco.

Nel seminterrato trovate l’antico laboratorio che oggi rappresenta un museo del cioccolato di inizio ‘900, dove tutt’oggi vengono preparati gianduiotti, tavolette di cioccolato, cioccolatini e creme da spalmare.

Il locale è sempre stato meta dell’aristocrazia, letterati e attori, e difatti è stato anche usato come set cinematografico di molte fiction italiane.

Durante una visita, non perdete i gianduiotti, le praline e i tricorni (cioccolatini che ricordano la forma del cappello di Gianduia, la maschera torinese).

 

 

Cioccolateria Artigianale Guido Gobino (Via Lagrange 1)

Uno dei maitre chocolatier più famoso d’Italia e i cui prodotti sono reperibili in tutta Italia, nei negozi di dolciumi e specialità alimentari.

Gli ingredienti usati sono di prima qualità: nocciole Piemonte IGP, latte fresco della Filiera Alpina Piemontese, fave e burro di cacao del Sudamerica e Centroamerica e agrumi di Sicilia.

Qui avrete davvero l’imbarazzo della scelta tra gianduiotti, cremini al sale, tourinot, tavolette al cioccolato, bicerin, ecc.

Tra gli imperdibili il cremino al caramello e quello al cappuccino, il cremino al sale e olio extravergine di oliva taggiasco ed i famosissimi gianduiotti Tourinot.

 

 

Cioccolateria Peyrano (Corso Moncalieri 47)

Aperta nel 1915, la fabbrica del cioccolato Peyrano è una delle cioccolaterie storiche più famose e amate di Torino.

Nel laboratorio vengono usate esclusivamente fave di cacao provenienti dal Centroamerica, tostate singolarmente utilizzando legno di ulivo di ligure.

Tutto ciò ha contribuito nel tempo a far diventare Peyrano sinonimo di eleganza e nobiltà, tanto da diventare, nel 1920, fornitore ufficiale della Real Casa di Savoia.

I “piatti forte” sono i cioccolatini, le gelatine di frutta e i Violà, il frutto del connubio tra Viola Liquore e Cioccolato Peyrano.

Se siete alla ricerca di regali, acquistate una scatola e riempitela con chiocciole, conchiglie e cremini, cioccolatini degni di essere assaggiati.

 

 

Ziccat (due punti vendita: Via Bardonecchia e Piazza Borromini)

Il laboratorio artigianale Ziccat nasce nel 1958 e oggi è famoso per la produzione di cioccolata di qualità elevata ma ad un prezzo accessibile.

Gli ingredienti del cioccolato sono selezionati con cura e attenzione, non vengono usati coloranti e aromi artificiali, con l’aggiunta di frutta dell’azienda Agrimontana.

Tra tavolette, praline, ricoperti, gianduiotti, dragées, creme, bicchierini di cioccolato e cri cri, avrete solo l’imbarazzo della scelta.

Imperdibili i gianduiotti speziati e al peperoncino, una vera chicca nel paradiso della cioccolata.

 

 

La Perla di Torino (Via Catania 9)

Un’azienda giovane, nata nel 1992, specializzata nelle creazioni al cioccolato dedicate alla città di Torino.

I cavalli di battaglia sono La Perla Nera, La Perla Bianca e il tartufo fondente Extreme, golosi tartufi al cioccolato rivisitati, tutti creati in onore di Torino.

Pronti ad assaggiare le delizie di cioccolato di questa cioccolateria?

Da provare i tartufi (nella versione cioccolato fondente o bianco e pistacchio) e le creme spalmabili (anche queste in vari gusti).

Se non amate i tartufi, lasciatevi tentare dalle tavolette al cioccolato disponibili in innumerevoli varianti. I miei preferiti? Speculoos e Lavanda.

Durante il periodo natalizio, da La Perla trovarete anche panettoni artigianali, torroni e cestini natalizi perfetti da regalare a chi ha bisogno di tanta, tanta dolcezza.

 

 

 

 

3 macaron a Parigi

3 macaron a Parigi
3 macaron a Parigi

3 macaron a Parigi

Tutti pensano che i macaron siano nativi della cucina francese ma pochi sanno che in realtà queste prelibatezze nacquero a Venezia, nel XVI.

Fu Caterina de’ Medici a portarli in Francia nel 1533, come dolce di corte per il suo matrimonio con il Duca d’Orleans.

Nel tempo, la ricetta dei macaron venne perfezionata per accrescere il gusto e la fragranza di questi dolcetti.

Nel 1930, Pierre Desfontaines, nipote di Louis-Ernest Ladurée, mise a punto i macaron nella versione che oggi conosciamo: due meringhe farcite ripiene di crema.

I macaron sono il peccato di gola dei veri parigini: a merenda con una tazza di te, come dessert di fine pasto… mmm…

Oggi le pasticcerie francesi si divertono a realizzare macaron nelle varianti più insolite: alla liquirizia, al caramello al burro salato, al cocco, all’ananas, al cioccolato all’arancia e cointreau, al mojito, alla mora e violetta, ecc.

Ma dove dovete recarvi a Parigi per assaggiare i migliori macaron in circolazione?

Ecco la mia tripletta, 3 macaron a Parigi!

Le tre boutique che non manco mai di visitare ogni volta che passo in città…

e la vostra classifica?? Coincide con la mia??

 

 

3 macaron a Parigi

 

1) Ladurée (75, avenue des Champs Elysées – 75008 Paris)

Emblema dell’arte pasticcera francese dal 1862 e, dagli anni Trenta, ambasciatrice del macarons (li ha forniti anche per il set della Maria Antonietta di Sofia Coppola).

Biscotti sensazionali preparati con farina di mandorle, con un ripieno dolce e morbido che si scioglie in bocca.

Gli imperdibili?? Caramello al burro d’arachidi, pistacchio, petali di rosa.

Prezzi: 2,10€ per 1 macaron. La confezione da 6 pezzi costa 17,10€.

 

2) Pierre Hermé (39, avenue de l’Opéra – 75002 Paris)

Le sue leggendarie creazioni sono valse a Pierre Hermé il titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere, l’unico pasticcere ad avere questo titolo.

I macaron da provare assolutamente una volta varcata la porta di questa boutique del gusto? Tartufo bianco e nocciola, e cioccolato e frutto della passione.

La confezione da 7 macaron costa 19€.

 

3) Jean-Paul Hévin (231, rue Saint-Honoré – 75001 Paris)

L’autore dei migliori macaron al cioccolato è proprio lui, Jean-Paul Hévin, che nella versione cioccolato venezuelano e lampone ha saputo creare un dolcetto irresistibile, ripieno di una crema ganache delicata e avvolgente.

Dai dolci al cioccolato per finire coi macaron tutto è eccellente e ben presentato.

Ci sono tantissime maison du chocolat a Parigi, ma c’é un solo dio del cioccolato e si chiama Jean-Paul Hévin! Gli altri fanno cioccolatini, lui crea dei capolavori…

La confezione da 5 macaron costa 8,20€.

 

 

Fuori dal podio delle più buone (ma anche più costose) boutique di macaron della città, si posizionano pasticcerie degne di nota ma a prezzi più “abbordabili”.

La prima è la Maison George Larnicolcon sede storica nel Quartiere Latino (ma ci sono 72 punti vendita in tutta Parigi).

Solitamente raccomandata per le tavolette di cioccolata artigianale, questa pasticceria realizza macaron deliziosi, fragranti, profumati, quasi all’altezza di quelli di Ladurée.

Qui i macaron costano meno di 1€ l’uno, e potrete fare merenda con una cioccolata calda al cacao del Madagascar e una spolverata di vanilla bourbon, e il vostro macaron preferito.

Se volete mangiare macaron sin dalle prime ore del mattino senza spendere una fortuna, allora recatevi da Paul’s, una catena di pasticcerie sparse in tutta Parigi.

Troverete di tutto e a prezzi ragionevoli: eclair, tarte au citron, viennoiserie, pain au chocolat, ecc.

Alcuni osannano i macaron eclettici e stravaganti di Sadaharu Aoki, frutto dell’utilizzo di ingredienti come il the matcha, il sesamo nero, il mandarino yuzu e il wasabi.

Un macaron costa 1,50€.

Io sono più tradizionalista e dunque non inserisco questa pasticceria nella mia top list.

 

 

 

Dove mangiare la migliore pinsa di Roma

Dove mangiare la migliore pinsa di Roma

Tutti la conoscono ma in pochi sanno Dove mangiare la migliore pinsa di Roma.

La pizza ideata dagli antichi romani, con un impasto preparato con un mix di farine, olio evo, sale e lievito, e lasciato lievitare per almeno 48 ore.

Il risultato? Una pinsa estremamente digeribile, fragrante e croccante.

 

 

 

 

Pinsa e buoi dei… (Via dello Scalo di San Lorenzo, 15/Viale Carlo Felice, 51)

Ristorante romano che offre cucina tipica (sia carne che pesce) e presente in due sedi, una a San Lorenzo e l’altra a San Giovanni.

La pinsa, come da regola, è preparata con un mix di farine ed è a lievitazione naturale, cosa che la rende estremamente digeribile, fragrante e croccante.

Il menu è molto vasto e le pinse sono declinate in mille varianti diverse: la “San Giovanni” con mozzarella fiordilatte, funghi porcini, formaggio pecorino, broccoli e pomodori di pachino, la “Pregiata” con mozzarella di bufala, cipolla di Tropea e lardo di colonnata, la “Veneta” con passatina di ceci e baccalà.

La migliore? L’ “Estiva” con pomodoro confit, burratina e pepe nero… gnammm….

Il prezzo delle pinse varia da 5€ (la marinara con pomodoro, aglio e origano) a 14€ (“Pinsa e buoi” con straccetti di manzo e verdure).

 

 

 

Streatart (Piazza Buenos Aires e Viale Libia, Nomentana)

Per chi ha voglia di pinsa al taglio o take away, nelle varianti più insolite ma tutte con un unico denominatore: ingredienti freschi e di qualità.

L’impasto è fatto con quattro diverse farine (riso, soia, frumento, mais) ogm free, olio extravergine di oliva e

Il risultato è una pinsa croccante, friabile e altamente digeribile, grazie alla lievitazione di 72 ore.

Le pinse sono disponibili nel formato small e large, e i prezzi vanno dai 4€ della rossa small ai 7€ delle large superfarcite.

Le più buone?? Patate e tartufo e crema di zucca e pancetta, un’autentica bontà!

 

 

 

Pinsa del grillo (Via Val Trompia, 8, Montesacro)

Locale carino, a due piani, ideale per trascorrere una serata con gli amici gustando una buona pinsa romana.

Il menu propone un’ampia scelta di pinse, bianche e rosse, preparate con ingredienti freschi e di qualità, ben cotte e lievitate.

Il prezzo delle pinse va da 5,50€ della rossa a un massimo di 9,50€ per quelle farcite.

Quelle da provare assolutamente? La “Pinsa del grillo” (salsa tartufata, mozzarella, funghi, provola affumicata e speck) e la “Siciliana” (mozzarella, finocchietto selvatico, melanzane, ricotta salata).

 

 

 

Pinsa Re (varie sedi)

Un altro locale adatto a chi ha voglia di pinsa al taglio o take away e si trova in zona Somalia, Vaticano, Balduina.

L’impasto è preparato con farine altamente selezionate, ogm free e provenienti da mulini italiani, e olio extravergine di oliva di altissima qualità.

Per i condimenti, sono usati pomodori e formaggi selezionati, di origine italiana, di prima qualità.

Il risultato è una pinsa altamente digeribile (grazie alla lievitazione di minimo 48 ore), soffice e friabile.

Le pinse sono disponibili nel formato piccolo e grande, e i prezzi vanno dai 4,50€ delle piccole ai 9€ delle grandi.

Il menu prevede pinse bianche, rosse e ripiene, oltre alle “pinse del giorno” esposte sulla lavagna.

Le migliori? La “Pinsa Re” (lardo di Colonnata, stracchino, sedano, zucchine e olio all’arancia), la “Finocchiona” (salsa verde, finocchiona, melanzane e burrata), la “Spagnola” (pomodoro, salame spagnolo e mozzarella).

 

 

Pinsere (Via Flavia 98, Centro)

Una piccola pizzeria che offre pinse al taglio e focacce farcite in mille varianti.

L’impasto è preparato con 4 diverse farine biologiche (grano tenero, riso, soia, semola rimacinata di grano duro), olio extravergine di oliva, lievito naturale e sale.

Le pinse sono farcite con ingredienti freschi e semplici e variano dalla classica prosciutto e fichi, alle più elaborate come cacio e pepe, fiori di zucca e alici.

La migliore? Pinsa con crema di zucca, pancetta e provola affumicata, che ha fatto vincere nel 2003 al pizzaiolo il premio per la migliore pinsa prodotta.

 

 

La Pratolina (Via degli Scipioni 248, Prati)

Il primo locale della capitale che ha servito la pinsa ai suoi clienti e, da allora, si conferma uno dei migliori.

La pinsa è preparata con farina “Pinsa snella” di Marco Corrado (che è il risultato di un mix di farine ogm free e pasta madre), olio evo e lievito, e viene cotta in un forno con la base in pietra lavica.

Il risultato è una pinsa friabile, croccante e altamente digeribile.

Nel menu sono presenti una quarantina di pinse differenti, divise in 4 categorie: con pomodoro e mozzarella, con pomodoro e senza mozzarella, senza pomodoro e senza mozzarella, senza pomodoro con mozzarella.

I prezzi non sono proprio economici ma sicuramente compensati dall’ottima qualità delle pinse offerte.

Le migliori? La “Gustosa” (mozzarella, crema di tartufo, rosmarino, mortadella di cinghiale), la “Marchigiana” (patate lesse, funghi trifolati e ciauscolo cotto) e la “Ricotta salata” (pomodoro, pachino cotti, melanzane al forno, olive nere e ricotta salata).

Firenze in 6 bistecche

Firenze in 6 bistecche
Firenze in 6 bistecche

Firenze in 6 bistecche

Vivendo a Roma, spesso mi è capitato di acquistare un treno a/r a pochi euro per “assaggiare” Firenze in 6 bistecche.

Eh già, cosa c’è di meglio di un pranzo domenicale nella città dei Medici, mangiando una bella bistecca al sangue sorseggiando un gustoso vino rosso?!

Tuttavia, non basta andare a Firenze per mangiare una buona bistecca: la bistecca deve essere di scottona, con il famoso osso a T e non deve pesare meno di 1,2 kg.

Inutile dirvi di diffidare da chi propone menu turistici con bistecca a un prezzo medio di 20€: pure fandonie! La bistecca costa dai 45€ ai 55€ al kg!

E allora, dove andare? Ecco i miei suggerimenti!

Firenze in 6 bistecche

Fiorentina a Firenze

Braciere Malatesta (Via Nazionale 36)

Una trattoria in pieno centro città con arredo in stile newyorkese dove, nella bella stagione, potrete gustare la vostra fiorentina comodamente seduti nel giardino interno.

Aperta dal 1954 dalla famiglia Baglioni, la trattoria è oggi gestita dalla terza generazione di Baglioni, e serve carni di alta qualità, di razza italiana e la famosissima Chianina IGP certificata.

La carne è cotta su una griglia a carbone e servita sporzionata al tavolo, tenera, saporita e succosa.

Oltre alla bistecca, qui potrete gustare i piatti della cucina fiorentina (come pappardelle al cinghiale e pici), taglieri di salumi, verdure grigliate o al forno.

Prezzi: fiorentina costata scottona 44€/kg, fiorentina lombata scottona con osso a T 50€/kg.

 

Firenze in 6 bistecche

Perseus (Viale Don Minzoni 10)

Quando si entra in questo locale, non c’è bisogno di aprire il menù: è sufficiente vedere il bancone con la carne all’ingresso. Non c’è via di fuga!

Aperto dal 1985, il Perseus è un ristorante carino, con arredi retrò e un servizio attento e simpatico ma non invasivo.

Un piccolo particolare che fa sentire il cliente ben accolto è il pinzimonio preparato e servito sul tavolo, accompagnato da schiacciata bianca ancora calda.

La carne servita è rigorosamente italiana, fantastica, tenera, succosa e cotta al sangue, come specificato nel menu, “non si può fare più cotta”.

La fiorentina è cotta sulla brace, salata prima da un lato e poi dall’altro, servita su un piatto in ceramica decorato.

Per accompagnarla, vino rosso Regina della carni e verdure grigliate o al forno.

Dici “Perseus” e dici bistecca!

Prezzi: bistecca alla fiorentina 48€/kg.

Firenze in 6 bistecche

Buca lapi (Via del Trebbio 1/R)

Aperto nel 1880 nei locali delle cantine del palazzo Antinori, il Buca Lapi è il ristorante più antico di firenze, con affreschi restaurati, cucina a vista e sapori della tradizione toscana.
Nel menu trovate i piatti tipici della cucina toscana: crostini caldi, ribollita, cinghiale con polenta, tegamino di trippa, ecc.
La bistecca è cucinata su carbone dolce ed irrorata con olio extra vergine di oliva toscano, tenera, succosa, ben cotta all’esterno ma morbida all’interno, un vero burro!
I prezzi sono leggermente superiori alla media ma ne vale assolutamente la pena.
La cortesia, la qualità del cibo eccellente, l’ambiente sobrio e lo staff preparato, gentile e disponibile, fanno del Buca lapi un sinonimo di garanzia e qualità.
Prezzi: bistecca alla fiorentina per 1 persona, 45€.
Firenze in 6 bistecche

Da Mario (Via Rosina 2, angolo Mercato centrale)

Un trattoria aperta dal 1953 dal padre Romeo e oggi gestita dai nipoti, collocata nelle vecchie stalle del Palazzo del Gattamelata (oggi Palazzo Alessandri), costruito nel 1536.
Il locale è piccolo e informale, con tavoli imbanditi con tovagliette di carta, cucina a vista e menu a base dei piatti tipici della cucina toscana: ribollita, pappa al pomodoro, trippa alla fiorentina, braciole, ecc.
Tutti gli ingredienti usati sono freschi e provenienti dal mercato attiguo, difatti il menu cambia quotidianamente.
La bistecca è saporita, tenera, scioglievole, rigorosamente cotta al sangue e servita da sporzionare.
La trattoria è aperta solo a pranzo dal lunedì al sabato (la domenica si fa festa).
Non accetta prenotazioni: dovete lasciare il vostro nome e vi faranno accomodare appena possibile.
Non temete: l’attesa sarà ben ripagata!
Consigliato se siete alla ricerca di una buona fiorentina da gustare in un locale alla buona, dove vi sentirete come a casa.
Prezzi: bistecca alla fiorentina 35€.

Firenze in 6 bistecche

Il Latini (Via dei Palchetti 6R)

Uno dei simboli di Firenze: un ristorante nato un secolo fa come fraschetteria e diventato, col tempo, un vero e proprio ristorante che propone piatti della tradizione toscana.
Un locale dall’atmosfera anni ’50, con arredi retrò, dove non potrete astenervi dall’assaggiare la mitica bistecca alla fiorentina, cotta al carbone, succosa, scioglievole e servita su una lastra di ardesia insieme ad una ciotolina di sale grosso.
Per i più affamati, non perdetevi i crostini con fegatini di pollo (5€), la pappa al pomodoro (7€), la trippa alla fiorentina (14€).
Unico neo: non si accettano prenotazioni e quindi c’è sempre tanta fila all’ingresso.
Prezzo: bistecca alla fiorentina 50€/kg. Firenze in 6 bistecche  Firenze in 6 bistecche
Firenze in 6 bistecche

I’ Tuscani 2 (Via de Federighi)

Un locale giovanile, frizzante, dove si respira l’aria goliardica di Firenze.
La cosa più simpatica? Le dediche scritte sul muro dai clienti con i gessetti colorati forniti dai camerieri: un’idea super!
Altra cosa degna di nota è l’utilizzo di materiali biodegradabili come i piatti di crusca commestibili, i bicchieri in amido di mais, ecc.
Il menu propone taglieri di salumi e formaggi, salsicce, hamburger e due scelte di bistecca (filetto o bistecca), tutto accompagnato da patate arrosto, verdure grigliate, acqua e vino.
Le bistecche sono morbide, succulente, cotte alla brace e servite sul tagliere di legno insieme alle verdure, una vera prelibatezza.
Prezzi: 75€ il menu per due persone comprendente filetto o bistecca, verdure grigliate, patate arrosto, acqua e vino.
Firenze in 6 bistecche
Firenze in 6 bistecche
Firenze in 6 bistecche
Firenze in 6 bistecche
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Firenze in 6 bistecche
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Firenze in 6 bistecche

Firenze in 6 bistecche

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Firenze in 6 bistecche

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

Qual è il piatto tipico di Pescara? Gli arrosticini, senza dubbio!

Tagliati rigorosamente a mano e infilati nello spiedo con la giusta combinazione di grasso-magro, salati al punto giusto e cotti in maniera impeccabile.

Cosa può esserci di più buono?

Per un abruzzese nulla, specie se vengono accompagnati da croccanti bruschette condite con un filo di olio extravergine di oliva.

Gli arrosticini si mangiano così, senza antipasto e senza primo piatto, perché da soli sono capaci di sfamarvi a sufficienza.

Dove mangiare gli arrosticini?

Ecco a voi i 5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara.

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

Rostelle and Co. (due sedi)

Con due sedi a Pescara e una a Roma, Rostelle and Co. è il posto giusto per una cena a base di salumi e formaggi abruzzesi, arrosticini e birre artigianali.

Gli arrosticini, preparati con carne ovina tagliata a tocchetti e infilata negli spiedini, sono saporiti e succulenti, disponibili anche tagliati a mano (sono i migliori).

Per chi non ama la carne ovina, ci sono gli arrosticini “di pollo” (simili a una cotoletta cotta alla brace) e di fegato.

Il tutto viene accompagnato da pane casareccio con olio extravergine di oliva, verdure grigliate o in padella, salumi e formaggi abruzzesi stagionati e semistagionati.

Prezzi medi, consigliata la prenotazione.

Alla brace – cibo di strada (Via Marco Polo 12)

Un piccolo ristorante accogliente e ben arredato, ideale per una cena tra amici in un’atmosfera rilassata e conviviale.

Il piatto forte sono gli arrosticini, fatti a mano e provenienti dalla macelleria de “Il signore delle pecore”, un vero e proprio must a Pescara, sinonimo di genuinità e qualità.

Gli arrosticini sono squisiti, saporiti, morbidi e succosi, cotti alla perfezione e non eccessivamente salati.

Nel menu, oltre agli arrosticini di carne ovina, sono presenti quelli con fegato e cipolle, e al pollo panato.

Per accompagnare gli arrosticini, avrete l’imbarazzo della scelta tra focacce, bruschette farcite come più vi piace, salsicce sia di carne che di fegato.

Locale super consigliato, soprattutto per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Il Fungarolo (Contrada Santa Maria 145/a, 65010 Villa Celiera, Pescara)

Ogni buon pescarese sa che i migliori arrosticini si trovano qui, da Il Fungarolo, a Villa Celiera.

Un ristorante grande, ben arredato, frequentato da famiglie e comitive di amici che hanno voglia di assaporare i piatti tipici della cucina abruzzese.

Se siete particolarmente affamati, lasciatevi tentare dai primi presenti sul menu, tutti fatti in casa.

Una menzione speciale va ai ravioli di ricotta al tartufo, semplicemente fantastici.

Altrimenti dateci dentro con gli arrosticini, morbidi e succosi, una vera bontà.

Per accompagnamento, patate al coppo o verdure al forno, altrimenti bruschette e taglieri di salumi e formaggi nostrani.

Porzioni abbondanti e prezzi bassi rispetto alla qualità dei prodotti offerti: cos’altro si può volere di più?

Arrosticini e vini (Via Nazionale Adriatica Nord 61, Pescara)

Un ristorante piccolo ma molto accogliente, ideale per assaporare i piatti tipici della cucina abruzzese in un clima familiare e informale.

Il menu è semplice e si basa su prodotti freschi e genuini.

Pane di San Gregorio, pecorino di Cepagatti, ventricina teramana, vini Masciarelli e arrosticini rigorosamente fatti a mano.

Gli arrosticini, teneri e saporiti, sono impeccabili e cotti in maniera magistrale.

Per accompagnamento, ampia scelta di bruschette e vasta selezione di formaggi e salumi regionali.

Imperdibile la bruschetta con la ventricina, semplicemente divina!

Buon rapporto qualità-prezzo.

Sconsigliato per cene di gruppo, visto che ci sono pochissimi tavoli a sedere.

Somari (Corso Vittorio Emanuele II 249, Pescara)

Un piccolo ristorantino nel cuore di Pescara dove potrete gustare i veri arrosticini fatti a mano, dal sapore unico e inconfondibile, nelle varianti di pecora, di fegato e di pollo.

Il locale è molto piccolo quindi è fortemente consigliata la prenotazione.

Nel menu, oltre agli arrosticini, sono proposti antipasti e contorni preparati con ingredienti selezionati e biologici.

Tutto accompagnato con pane appena sfornato e olio bio delle colline di Loreto.

Consiglio l’antipasto “del Somaro” con una selezione di salumi e formaggi, più due piatti caldi preparati espressi (spettacolare la parmigianina di melanzane).

Buon rapporto qualità-prezzo e ampia scelta di piatti anche per i non amanti degli arrosticini.

Se non avete trovato posto nei locali su descritti (cosa abbastanza difficile), vi suggerisco comunque dei “fuori lista”: Santa Ignoranza, locale stile industry molto bello con menu fissi a partire da 15€.

Altra opzione è La rustell, dove vi accoglieranno la simpatia e il calore di Danilo, squisiti arrosticini e deliziose bruschette.

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

5 posti dove mangiare gli arrosticini a Pescara

Viaggio a Lisbona low cost

Viaggio a Lisbona low cost
Viaggio a Lisbona low cost

Viaggio a Lisbona low cost

Lisbona è una delle più belle capitali europee, perfetta da visitare sia in inverno sia in estate, grazie al suo clima mite e mai troppo afoso.

La città non è molto cara ma comunque ci sono dei piccoli accorgimenti da osservare per rendere il vostro viaggio veramente low cost. Quali?

Ecco a voi i miei consigli per un Viaggio a Lisbona low cost.

Muoversi a Lisbona

Appena arrivati in aeroporto, potrete raggiungere comodamente il centro città con la metro o l’aerobus, a seconda della vostra destinazione.

Durante il soggiorno, metro e tram vi permetteranno di muoversi velocemente a Lisbona.

Il biglietto singolo costa 2,50€ (acquistabile anche a bordo) mentre il giornaliero costa 6€.

In alternativa, potete acquistare la Lisboa Card da 24/48/72 ore rispettivamente a 18,50€/ 31,50€/39€, che include, oltre ai mezzi di trasporto, anche l’ingresso gratuito in alcuni monumenti come il Monasteiro dos Jeronimos, il Museo del Chiado, la Torre di Belém e l’Elevador de Santa Justa.

La Lisboa Card comprende anche la gratuità delle linee ferroviarie verso Sintra e Cascais.

Imperdibile un giro sul tram 28, che parte dalla parte bassa della città e arriva in cime all’Alfama: il bus 28 è incluso nella Lisboa Card ma non nel biglietto giornaliero dei mezzi (infatti, la singola corsa costa 2,85€).

Noi, essendo assidui camminatori, abbiamo visitato quasi tutta la città a piedi ad eccezione del tragitto da/verso l’aeroporto e una cosa sul tram 28.

 

Viaggio a Lisbona low cost

 

Colazione

Lisbona è uno delle capitali più trendy d’Europa e perdersi la colazione in uno dei colorati e vivaci bar in centro è un vero peccato.

Due sono le colazioni obbligatorie: la prima alla Confeitaria Nacional (in Praça da Figueira 18), una pasticceria fondata nel 1829 e famosa per i dolci tipici portoghesi da gustare in una sala arredata in stile ottocentesco.

I pasteis de nata sono sublimi, un tripudio di dolcezza, ma costano leggermente di più rispetto ad altri locali (1,50€ contro 1€).

Altra colazione imperdibile da Pastéis de Belém, nell’omonima via, altra storica pasticceria famosa per i pasteis, buonissimi e delicati, considerati i migliori della città.

Qui con scarsi 10€ riuscite a fare il carico di dolcezza ed energia per cominciare la vostra giornata.

Altra pasticceria degna di nota ma fuori dai circuiti turistici è Manteigaria (in rua do Loreto), piccola e senza posti a sedere ma con un rapporto qualità/prezzo ottimo.

I pasteis de nata sono superlativi e sono serviti caldi e con una spolverata di zucchero a velo o di cannella, e il prezzo è 1€ ciascuno!

Molto buono anche il caffè.

Al centro città non può mancare una merenda o un aperitivo seduti ai tavolini del cafè A Brasileira, proprio di fronte la statua di bronzo dello scrittore Fernando Pessoa, amante di questo caffè.

 

Viaggio a Lisbona low cost

 

Cene

Soul Kitchen Bar (vicino al Jardim do Principe Real, voto 9.4), è un delizioso ristorante, piccolo ma ben arredato, che propone piatti della cucina internazionale da gustare con un sottofondo di musica soft chillout.

I piatti sono ben presentati e serviti in porzioni generose.

Noi abbiamo usufruito dello sconto del 40% con The Fork e abbiamo speso 35€ in due per due antipasti, due secondi e una bottiglia di acqua.

Consiglio di assaggiare i taquitos al pastor con carne di manzo, avocado, lattuga, purè di patate dolci e mix di verdure.

Boteco do Largo (vicino al Jardim Nuno Alvares, voto 9) è un piccolo ristorantino gestito da due donne dove, appena accomodati, vi verrà servito un aperitivo di benvenuto a base di pane croccante, olive e salsine di accompagnamento.

Il menu propone piatti tipici della cucina portoghese tra cui vi consiglio caldamente il baccalà e il pica pau (una sorta di brodetto con tenerissima carne di vitello).

Usufruendo dello sconto del 40%, abbiamo speso 30€ in due e, oltre alla bontà dei piatti, vi consiglio di tenerlo d’occhio anche perché organizzano spesso serate con musica fado.

Grenache (voto 9.6, nel quartiere Alfama) è uno dei migliori ristoranti di Lisbona e, dopo esserci stati, non è stato difficile capire perché.

Il menu degustazione (da 6 piatti) costa 62€ ma noi abbiamo preferito ordinare alla carta usufruendo anche dello sconto del 30%, spendendo circa 60€ in due per due antipasti, due secondi e l’acqua.

Consiglio il tataki di manzo con melanzane e salsa di soia, veramente insuperabile!

Da Espada (in Rua de São Paulo, voto 9), siamo andati con lo sconto del 50% su The Fork, e abbiamo mangiato quasi fino a scoppiare spendendo poco più di 30€ in due.

Nel menu c’è veramente l’imbarazzo della scelta tra piatti di carne e di pesce: io consiglio di tacos di salmone, la tostada di baccalà e la tartare di tonno e mango ma, se ce la fate ad arrivare al dessert, sappiate che ho visto passare delle fette di torta al cioccolato e caramello a dir poco peccaminose…

 

 

Post cena

Il Bairro Alto rappresenta il cuore della movida di Lisbona: un reticolato di viuzze piene di ristoranti, pub, cocktail bar e discobar dove potrete sorseggiare un buon cocktail dopo cena oppure ballare fino alle prima luci dell’alba.

Lungo Avenida 24 de Julho si trova la più alta concentrazione di terrazze lounge bar e discoteche di Lisbona.

Cais do Sodré è il vecchio quartiere a luci rosse di Lisbona, ora rivalutato e diventato uno dei punti di riferimento della vita notturna della capitale portoghese.

In particolare, lungo la Rua Nova do Carvalho ci sono molti locali che propongono spettacoli di burlesque e cocktails con nomi insoliti come il “puta fina”, oltre a vari concerti di musica dal vivo.

Il quartiere di Alfama rappresenta invece la culla del canto popolare del fado, famoso per le sue note nostalgiche e malinconiche, il quale nacque proprio qui durante il XIX secolo ed è divenuto ad oggi un vero e proprio simbolo del Portogallo.

Ad Alfama potete perciò trovare le migliori case del fado, caratterizzate da un’atmosfera familiare ed ospitale, nelle quali potete assaggiare l’ottima cucina locale.

Un’altra zona popolare per la vita notturna a Lisbona sono le Docas, un quartiere portuale a ridosso del fiume dove, all’interno di alcuni vecchi magazzini ristrutturati, sono sorti numerosi bars, caffetterie e clubs.

Se avete voglia di ascoltare musica dal vivo sorseggiando un “Alfa Mojito” (un mojito arricchito da ciliegie), recatevi da Clube Ferroviario (Rua de Santa Apolonia 59), l’ex circolo del dopolavoro ferroviario convertito oggi in un club.

Se volete sorseggiare la famosa Ginjinha, allora il posto giusto è A Ginjinha (Largo Sao Domingos 8), un minuscolo bar sempre pieno di gente ansiosa di sorseggiare il famosissimo liquore con le ciliegie.

Per un locale “originale”, Pensao do Amor fa al caso vostro: un ex albergo a ore convertito in un bar eclettico dalle pareti scarlatte, con specchi e quadri che richiamano tempi passati: imperdibile durante un soggiorno in città (cocktail 7-10 euro).

Se volete fare festa fino all’alba, puntate all’Urban Beach K, una delle più famose ed eleganti discoteche di Lisbona, con ben 3 sale, dj di fama internazionale e una vista mozzafiato sulla città.

Come in tutti i locali di elite, c’è la selezione all’ingresso quindi vestitevi eleganti (l’ingresso costa 12€).

 

 

Viaggio a Lisbona low cost

Shopping

Dopo aver passato qualche giorno immersi tra i colori e le meraviglie di Lisbona, avrete di certo voglia di acquistare azulejos e ceramiche per abbellire la vostra casa con pezzi unici e originali.

Per acquistare le ceramiche portoghesi, vi consiglio di recarvi da Fabrica Sant’Ana, Ceramica Viuva Lamego e Bordallo Pinehiro, oppure da Add Fuel, se preferite ceramiche dal tocco più moderno, o addirittura nel negozio di souvenir del Museo Nazionale dell’Azulejo.

Se invece siete alla ricerca di calamite, poster e altri gadget, allora avrete l’imbarazzo della scelta tra i negozi nel quartiere della Baixa;

qui, tra Praça de Rossio e Praça do Comercio, troverete anche i negozi dei principali marchi internazionali per fare un po’ di shopping anche in vacanza.

Il Barrio Alto, in particolare Rua do Norte e Rua da Rosa, è la zona migliore per acquistare abiti vintage, oggetti di design e creazioni di giovani stilisti portoghesi, mentre Avenida da Libertade è la via dello shopping di lusso dove si concentrano le boutique degli stilisti internazionali.

 

 

Napoli in 6 cuoppi

Napoli in 6 cuoppi
Napoli in 6 cuoppi

Napoli in 6 cuoppi

Molti pensano che lo street food sia un’invenzione americana ma a Napoli, invece, è una vera e propria tradizione.

Cosa c’è di meglio del gustare un bel cuoppo di mare passeggiando lungo la Chiaia?

Un attimo: cos’è un “cuoppo”? Un mix di fritti napoletani cotti sul momento e serviti caldi caldi.

Quasi tutte le friggitorie offrono cuoppi “di mare” (con alici, filetti di baccalà e anelli di totano) e  “di terra” (con verdure pastellate), da accompagnare con montanare, ciurilli, zeppoline e crocché

Dunque, se il vostro stomaco sta già brontolando, ecco la voi Napoli in 6 cuoppi.

Napoli in 6 cuoppi

Passione di Sofì (Via Toledo)

Una friggitoria che deve il suo nome ad una popolana napoletana che, secondo la leggenda, con la sua bravura in cucina, fece innamorare il re Ferdinando I di Borbone.

Nel menu trovate i classici fritti napoletani e proposte alternative come le frittelle di baccalà e le alici di Cetara.

Superlativi i cuoppi di mare e di terra, serviti in porzioni abbondanti e ad un prezzo veramente basso: 3,50€ per un cuoppo con 12 pezzi!

I miei consigli? Il cuoppo di terra (con frittatine, arancini, crocché, verdure pastellate e frittelle di pasta cresciuta) e la montanara con pomodoro e parmigiano.

Friggitoria Vomero (Via D. Cimarosa 44)

Una delle friggitorie storiche di Napoli, aperta da più di 80 anni e sempre gestita dalla famiglia Acunzo.

Molto conosciuta in tutta la città, è sinonimo di fritture perfette, dorate e mai unte, croccanti e leggere.

Cucina a vista, frittura fatta sul momento, rapporto qualità-prezzo imbattibile: con pochi euro si esce soddisfatti e a pancia piena.

I pezzi forti sono le zeppole, i crocché, gli arancini, le melanzane impanate e fritte e gli scagliottini.

Unico neo: non ci sono posti a sedere, quindi preparatevi a prendere il vostro cartoccio e gustarlo lungo la strada.

Prezzi: 0,25€ al pezzo, un vero affare!

Il cuoppo friggitori napoletani (Via San Biagio dei Librai 23)

Nel cuore di Spaccanapoli, Il cuoppo propone le classiche ricetta della friggitoria napoletana: zeppoline, fiori di zucca, mozzarelline, verdure pastellate, alici, calamari, baccalà, arancini, crocché.

Non ci sono posti a sedere e l’arredo è spartano, con maioliche colorate e foto di Maradona appese alle pareti.

Il personale è simpatico e cortese, pronto a soddisfare la vostra voglia di fritto.

I fritti sono fantastici, dorati e non unti, cotti al momento e serviti caldi caldi in un cono di carta assorbente.

Per chi ha lo stomaco forte, c’è anche il cuoppo dolce con le graffette alla nutella.

Un vero e proprio peccato di gola!

I prezzi vanno dai 4 ai 6 euro e sono estremamente bassi rispetto alla qualità del prodotto offerto.

Fiorenzano (Via Pignasecca 48)

Fiorenzano è senza dubbio la friggitoria più conosciuta di Napoli, aperta dal 1897, protagonista quando si vuole raccontare Napoli in 6 cuoppi.

I “cuoppi” sono composti da frittatine di pasta, arancini, crocché, ciurilli ripieni e non, verdure pastellate e zeppulelle.

I fritti sono perfetti, dorati e poco unti, preparati sul momento e serviti caldi, pronti per essere gustati passeggiando per le vie del centro.

Se siete molto affamati, accompagnate il cuoppo con la pizza fritta ripiena di ricotta o di scamorza e pomodoro, una vera leccornia!

La padella (Piazza Arenella 21)

Se siete al Vomero, non perdetevi La padella, un punto di riferimento per gli amanti della rosticceria napoletana.

Aperta nel 1967 dal nonno Mario, oggi la rosticceria è gestita dai nipoti Mario e Mario e continua a riscuotere il successo di un tempo.

Il segreto? La qualità delle materie prime, la bravura e la passione che mettono nella loro opera.

Tutti i fritti sono croccanti, perfettamente dorati, per niente unti e serviti caldi.

Il pezzo forte è la frittata di maccheroni, croccante fuori e morbida dentro, preparata con besciamella, carne macinata e piselli, una vera prelibatezza.

Di Matteo (Via dei Tribunali 94)

Se siete in dubbio tra una pizza margherita e un cuoppo, scegliete entrambi e fiondatevi da Di Matteo, la mecca dello street food partenopeo.

Un locale piccolo e spartano, dove dovrete sicuramente fare la fila per essere serviti, ma l’attesa sarà ben ripagata.

La pizza è strepitosa, leggera e condita con ingredienti di prima qualità, cotta a legna e servita anche nella versione “a portafoglio”.

I fritti sono altrettanto spettacolari, leggeri e croccanti, serviti rigorosamente caldi.

E il menu non è finito!

Come si può tralasciare la pizza fritta con salsiccia, provola e friarelli?

Oppure i supplì, le zeppole e i panzerotti?

Beh, da Di Matteo la scelta è ampia e non basterà una sola visita per soddisfare il palato, provare per credere!

Napoli in 6 cuoppi

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Le migliori piadine di Roma

Le migliori piadine di Roma

Uno dei miei street food preferiti, preparata con ingredienti sani e genuini, seguendo alla lettera l’antica ricetta emiliana.

Con farina 00, integrale o ai cinque cereali, dolce o salata, la piadina è uno snack assolutamente delizioso. Il suo punto forte? Il poterla farcire come si desidera, senza dubbio!

Con salumi e verdure fresche, latticini, pesce, salse di condimento, oppure nella versione dolce con golosa Nutella, confettura di frutta, panna montata e tanta frutta.

Semplicemente irresistibile!

Volete conoscere i paradisi della piadina nella Capitale? Eccovi accontentati: ecco a voi, Le migliori piadine di Roma!

 

 

 

Giangusto – varie sedi

Una piadineria presente in quasi tutta Roma con i suoi punti vendita allegri, puliti e accoglienti.

Gli ingredienti usati sono tutti freschi e di qualità.

La pasta della piadina viene prodotta dalla Pasticceria Leonardo, appartenente al Gruppo Sammontana Spa, e viene stesa e cotta su una piastra, per poi essere farcita a richiesta del cliente.

E’ possibile scegliere tra piadine con impasto normale (con farina 00) o integrale, da farcire con più di 80 varianti: con salumi (speck, prosciutto, bresaola), verdure (fresche o grigliate), formaggi (grana, mozzarella, ricotta, ecc), pesce (salmone, tonno, gamberetti) e salse (maionese, salsa rosa, kecthup, yogurt, ecc).

La mia preferita? La “Trevigiana”, con bresaola, squacquerone, noci e radicchio.

Per i più golosi, sono disponibili anche le piadine “dolci”, da farcire con Nutella, ricotta, miele, gocce di cioccolato fondente, scaglie di cocco, frutta secca, ecc.

Prezzi: da 3,80€ a 5€, a seconda del ripieno scelto.

 

 

La Piadineria – varie sedi

Altra catena di piadinerie sparse in tutta Roma, ma con casa madre a Brescia.

Le piadine sono preparate con ingredienti freschi e di qualità, non risultano secche o gommose, e sono croccanti, saporite e digeribili.

E’ possibile scegliere tra piadine con impasto classico (farina 00, acqua, latet, sale, strutto e bicarbonato), integrale (con farina integrale e olio di oliva al posto dello strutto) e kamut bio (con farina Khorasan Kamut BIO e olio evo BIO).

Per il ripieno, potete scegliere tra salumi rigorosamente italiani (prosciutto crudo, mortadella IGP Bologna, Speck della Valtellina, Salame Spianata Calabra, salsicce ecc), formaggi selezionati (squacquerone, mozzarella, grana padano, mozzarelle di bufala, ecc), verdure (sia fresche sia grigliate).

Se siete particolarmente affamati, vi consiglio di scegliere i “rotoli”, più grandi e più farciti delle semplici piadine.

Per i golosi, sono disponibili anche le piadine “dolci”, da farcire con Nutella o marmellata di fragole.

La mia preferita? La piadina integrale, leggera e saporita, ripiena di squacquerone, fette di pomodoro fresco e verdure grigliate.

Prezzi: da 3,80€ a 6€, a seconda del ripieno scelto.

 

 

 

Time Piadineria ARTigiana – Trastevere

In Piazza del Teatro di Pompeo, questa piadineria offre piadine veramente sfiziose, da farcire con prodotti di alta qualità e raramente trovabili nei fast food. Basti pensare al prosciutto di tonno rosso e alla bresaola di pesce spada.

Le piadine sono morbide, saporite, preparate con ingredienti freschi e genuine, il che le rende particolarmente digeribili.

Le piadine offerte sono di tre tipi: classiche (con affettato, verdure e formaggi), di carne (con roastbeff, salsicce, bresaola e arrosto di pollo/tacchino), di pesce (con bresaola di pesce spada, salmone, ecc) con sole verdure (fresche e grigliate).

La mia preferita? La classica con porchetta, fontina, pomodoro e finocchietto.

Per chi ha ancora spazio per il dessert, ci sono anche le piadine dolci, farcite con Nutella, al prezzo di 3,50€.

Prezzi: 4€ le piadine classiche, 4,50€ le piadine di verdure, 5€ le piadine di carne.

 

 

 

Piadina più – Centro storico (Via Oderisi da Gubbio)

Un fast food nato ad Assisi nel 1999 e oggi presente con 11 punti vendita nel Centro Italia.

Tutti i prodotti sono preparati con ingredienti genuini e di prima qualità.

Il risultato sono piadine friabili, leggere, dorate, saporite e digeribile, perfettamente croccanti e delle giuste dimensioni.

E’ possibile scegliere tra piadine con impasto classico o ai “9 cereali”, più digeribile e ricco di fibre, adatto anche per gli intolleranti al glutine.

Per il ripieno, potete scegliere tra salumi, formaggi selezionati, verdure (fresche, grigliate, sottolio), salsicce, hamburger di chianina, wurstel..

La mia preferita? La piadina “Montanara”, preparata impasto ai 9 cereali e farcita con bresaola punta d’anca, stracchino, rucola e parmigiano.

Per i golosi, sono disponibili piadine “dolci” da farcire con Nutella, frutta secca, ricotta, mascarpone e scaglie di cocco.

Prezzi: da 4€ a 8€, a seconda del ripieno. Le piadine con impasto ai 9 cereali costano 0,70€ in più rispetto a quelle con impasto classico.

E45 Piadineria romagnola – Prati

Un piccolo locale in Via Terenzio, con pochi posti a sedere, laboratorio a vista e un’atmosfera allegra e vivace.
Nel menu sono proposte piadine artigianali, rotoli e crescioni, tutto preparato al momento e secondo le ricette della tradizione romagnola.
Gli ingredienti usati sono freschi e di prima qualità: sale di Cervia e farina 00 Pontevecchio.
Per il ripieno, potete scegliere tra salumi, formaggi selezionati, verdure (fresche, grigliate, sottolio), salsicce, speck, wurstel, salmone..
La mia preferita? La piadina vegetariana con lo squacquerone.
Per i golosi, sono disponibili piadine “dolci” da farcire con Nutella, frutta secca, ricotta, mascarpone e scaglie di cocco.
Prezzi: da 5€ a 6€, a seconda del ripieno scelto.

Piadineria ZeroZero – San Giovanni (Via Soana)

Un locale aperto da poco a San Giovanni, piccolo (una ventina di coperti) ma molto accogliente e pulito, con uno staff simpatico e cortese.
Il menu offre un’ampia scelta di piadine, con un impasto con farina 00 o con farina di farrom entrambi senza strutto.
Per il ripieno, potete scegliere tra salumi, formaggi (squacquerone, mascarpone, ricotta, grana padano, ecc), verdure (fresche, grigliate, sottolio), salsicce, speck, wurstel, salmone affumicato, tonno, gamberetti, ecc.
Per i golosi sono disponibili anche le piadine “dolci”, da farcire con Nutella, scaglie di cocco, ricotta, marmellata, miele e frutta secca.
Un peccato di gola: io ho mangiato la piadina dolce con Nutella e mascapone.. mmm.. e che ve lo dico a fa??
Prezzi: da 4,50€ le piadine salate, 4€ le piadine dolci

 

I migliori supplì di Roma

I migliori supplì di Roma

Lo street food romano per eccellenza? Il supplì, senza dubbio!

Una palla di riso e cubetti di mozzarella, racchiusa in una croccante panatura dorata, che vi conquisterà dal primo morso.

Non è facile preparare i supplì perché è necessario un perfetto equilibrio di ingredienti, e il rispetto di 3 regole: 1. il fritto non deve essere unto, 2. il riso deve essere compatto ma non sembrare colla, 3. non deve essere usato troppo ragù per il ripieno ma la giusta quantità.

Proprio per questo, sono pochi i locali che possono annoverarsi tra i migliori produttori di supplì della Capitale. Quali?

Ecco a voi I migliori supplì di Roma.

 

Sisini (Re di Roma)

Una vera istituzione per gli amanti del supplì alla romana: una rosticceria-friggitoria che serve quotidianamente centinaia di suppli ripieni di sugo e mozzarella filante.

I supplì sono deliziosi, perfettamente dorati e dalla giusta dimensione: né minuscoli né enormi. Sarà impossibile mangiarne uno e non ordinarne un altro.. Provare per credere!

Se avete voglia di altre leccornie, vi consiglio di assaggiare gli arancini declinati in vari gusti: cacio e pepe, funghi piselli e zafferano, radicchio e porcini, radicchio e 4 formaggi, ecc.

Prezzo: 1,20 il supplì classico.

 

Supplizio – Trastevere

Una friggitoria gourmet nata da un’idea del famoso chef Arcangelo Dandini, dove vengono serviti supplì eccellenti, preparati con ingredienti di prima qualità.

Oltre alla versione classica (con pomodoro, mozzarella fior di latte, parmigiano grattugiato e rigaglie di pollo), è possibile scegliere tra il “Tradizionale” (con carne, funghi porcini, mosto cotto e parmigiano), all’ “Arrabbiata” (con pomodoro, mozzarella, parmigiano e peperoncino piccante), “Cacio e pepe”, “Carbonara” (con uova, guanciale e pecorino), “Burro e acciughe” (con burro, mozzarella e acciughe) e “Affumicato” (con patate, pecorino affumicato, uova e mozzarella).

I migliori? Chiaramente i classici!

Prezzi: 3€ tutti i supplì.

 

 

Supplì – Via di San Francesco a Ripa 137 (Trastevere)

Un piccolo locale trasteverino, senza posti a sedere e arredato in maniera molto spartana, ma che non corre di certo il rischio di passare inosservato: a qualsiasi ora, troverete gente in fila per entrare!

Pizze al taglio, primi piatti da asporto e prodotti da rosticceria sono deliziosi, ma il vero pezzo forte sono i suppli, con una panatura perfetta, dorati e non unti, con ottimo grado di compattezza del riso.

Potete scegliere tra supplì classici o con varianti: alla carbonara, con baccalà e carciofi, con la coda alla vaccinara, ecc.

I prezzi: 1,30€ il supplì classico, 1,50€ le varianti.

Pizzarium – Vaticano e Mercato Centrale di Roma (zona Termini)

Una pizzeria al taglio dove Gabriele Bonci sforna ogni giorno pizze e focacce deliziose, nonché supplì degni del loro nome.

I supplì sono spaziali, con un pizzico di parmigiano in più che conferisce al prodotto finito un gusto deciso e accattivante.

Molte le varianti proposte: con ‘nduja, a base di pasta e non di riso, con funghi salsiccia e 4 formaggi, con radicchio e gorgonzola, ecc.

Prezzi: 1,50€ il supplì classico, da 2€ a 3€ le varianti.

 

Freetto – Via Silvio Spaventa 20

Una friggitoria che fa della qualità dei prodotti usati il suo marchio di fabbrica: carne, pesce e verdura a km 0, impasti a lunga lievitazione, nessun additivo, nessun esaltatore di sapore e soprattutto nessun conservante.

Il risultato? Un locale innovativo, dove potrete assaggiare prodotti gustosi, digeribili, adatti anche a chi segue una dieta vegetariana e/o vegana.

Nel menu sono proposti i piatti tipici della cucina romana e, tra questi, troviamo i supplì, declinati nella versione classica e nelle varianti più gettonate: cacio e pepe, amatriciana, carbonara, con coda alla vaccinara, con la nduja, con baccalà e uvetta, ecc. ma il migliore è chiaramente il classico, alla romana.

I supplì serviti sono perfetti, non troppo piccoli ma neanche enormi, perfettamente panati, con mozzarella filante e riso compatto.

Prezzi: 1,20€ il supplì classico o con varianti.

 

 

Mozzico – Via dei Volsci (San Lorenzo)

Un piccolo locale nel cuore di San Lorenzo, arredato in stile officina meccanica, dove viene proposta una cucina innovativa con un buon rapporto qualità-prezzo.

Nel menu sono offerti primi piatti della cucina romana, hamburger, insalatone miste, fritti e dolci, tutto preparato artigianalmente.

I supplì sono deliziosi, racchiusi in una crosta calda e croccante, con un ripieno saporito, sugoso, ricco di mozzarella filante.

I supplì più buoni? Il classico e quello con ragù alla bolognese.

Prezzo: 2€.

 

Sbanco – Via Siria (San Giovanni)

Il locale aperto da Stefano Callegari, patrono del più famoso Trapizzino, famoso sia per le pizze (croccanti e digeribili) sia per i fritti.

I supplì sono deliziosi, non unti, perfettamente dorati e disponibili in diverse varianti: classico (con ragù di manzo e mozzarella), carbonara (con uova, guanciale, pepe nero e pecorino grattugiato), tortellino (con mortadella IGP Bologna, prosciutto crudo, parmigiano grattugiato, noce moscata e brodo di carne), ajo e ojo (con aglio, olio, peperoncino piccante e prezzemolo), matriciano (pomodoro, guanciale e pecorino), zucca e provola affumicata.

Il migliore? Il classico, ovviamente!

Prezzi: 2,50€ il supplì classico, 3€ le varianti.

 

Pizzeria Ai Marmi – Trastevere

Conosciuta come “L’Obitorio” per i tavoli di marmo che la contraddistinguono questa è sicuramente la pizzeria più famosa di Trastevere: un locale rustico, arredato alla bell’e meglio, dove di certo non si va per una serata mondana ma dove difficilmente riuscirete a trovare un tavolo libero vista l’assenza del servizio di prenotazione e l’enorme afflusso continuo di clienti.

Nel menu, oltre alla “pizza napoletana” (che a me sembra più una romana, visto che è bassa), spiccano i fritti: supplì, filetti di baccalà, crocchette, fiori di zucca, patatine fritte, chips ecc. tutto preparato con ingredienti freschi e non surgelati.

Chiaramente, il piatto forte sono i supplì “al telefono”, serviti caldi, con la mozzarella  che fila non appena li si divide in due.

Un locale senza troppe pretese, ma dove potrete gustare una pizza leggera, sottile e ben condita, supplì croccanti e saporiti, dolci fatti in casa, il tutto a un prezzo molto basso.

Prezzo: 1,80€ il supplì classico.

 

I migliori tiramisu di Roma

I migliori tiramisu di Roma

Uno dei dessert italiani più buoni e che, nel corso della storia, ha subito molte rivisitazioni e numerose aggiunte alla ricetta originaria.

5 semplici ingredienti: uova, zucchero, mascarpone, caffè, savoiardi e cacao amaro.

Ma oggi, solo in pochi seguono ancora questa ricetta considerata “semplicistica”.. forse solo le nonne e le mamme!
Chi sostituisce il mascarpone con lo yogurt greco o la ricotta… chi aggiunge la panna montata… chi aggiunge frutta fresca… chi sostituisce il ginseng con il caffè..

Insomma, oggi è raro passeggiare per le vie di Roma e assaporare un tiramisù preparato a regola d’arte.

Per questo, ecco a voi I migliori tiramisu di Roma, i locali dove potrete gustare un ottimo tiramisù take away con un buon rapporto qualità-prezzo.

Preparate carta e penna.. Si parte, anzi, si mangia!!!

 

 

Zum (Piazza del Teatro di Pompeo, Trastevere)

Un tiramisù semplice, preparato con 3 ingredienti, come detto dal nome del locale: Zucchero, Uova, Mascarpone.

Gli ingredienti sono sempre freschissimi e di prima qualità: uova biologiche, savoiardi preparati artigianalmente, cioccolato Valrhona, il tutto assemblato nella cucina a vista.

Il tocco in più? La versione gluten free e quella senza lattosio.

Questo locale ha aperto da qualche anno ma ha già conquistato il cuore (e il palato) di molti buongustai, tanto che c’è chi lo preferisce al mitico Pompi!

Oltre alla versione classica, il locale propone anche il tiramisù al pistacchio di Bronte, ai frutti di bosco, al rum, in versione light (con ricotta al posto del mascarpone), etc.

Il tocco in più? Il tiramisù “della casa”, preparato con i mitici biscotti Gentilini al posto dei savoiardi, e l’aggiunta di crema spalmabile al cioccolato. Una vera bontà!

I prezzi? 4€ per il tiramisù classico, 5€ per le varianti.

 

 

 

 

We love tiramisu (Via Appia Nuova – Re di Roma)

Un locale piccolo, aperto da qualche anno ma già molto apprezzato da coloro che abitano in zona.

Il Maestro Pasticcere Andrea Forattini prepara un tiramisù denso e cremoso, usato ingredienti di prima qualità: mascarpone freschissimo, savoiardi preparati a mano, uova provenienti da allevamenti a terra, caffè frutto di miscele pregiate.

Sono disponibili tantissime varianti di tiramisù: classico, con la Nutella, al pistacchio, con le fragole, alla mela e cannella, al cocco e cioccolato al latte, ecc.

Non vi basterà andarci una o due volte per assaggiarli tutti!

I prezzi? 3,50€ per una monoporzione.

 

 

 

Pompi (Via Albalonga, Re di Roma)

Da sempre, il re romano del tiramisu. Non si può venire a Roma e omettere una capatina da Pompi dalla “to do list”… sarebbe come non aver visto il Colosseo!

Un peccato mortale!

Pompi è una storica pasticceria aperta in via Albalonga ma con sedi in vari punti della città: a Ponte Milvio, in Centro (a Via della Croce), Via Cassia, Via Cola di Rienzo, ecc.

Il tiramisu viene preparato con materie prime selezionate, la crema è densa e soffice, non eccessivamente dolce e di buona consistenza.

Tante le varianti di tiramisù proposte: classico, al pistacchio, alla fragola, con banane e cioccolato, nocciola e anche gluten free.

I prezzi? La monoporzione costa 4€.

 

 

 

Tiramisù (Via Bisagno, Piazza Istria)

Un locale aperto da pochi anni ma già famoso nel panorama gastronomico romano.

Il tiramisù è espresso, fatto al momento, e ciò da una nota di freschezza e alta qualità al prodotto non indifferente.

Il sapore è molto simile a quello del tiramisù fatto in casa: mascarpone e uova nella crema, savoiardi perfettamente imbevuti nel caffè… sembra quasi quello della mamma!

Tante le varianti proposte: classico, alla menta e cioccolato fondente, alla birra e alle arachidi, con biscotti Oreo al posto dei savoiardi, ai frutti di bosco, con banana e cioccolato, con Pan di Stelle e Nutella, cocco e nutella, amaretto, bacio, ecc.

Il tocco in più? Nel periodo natalizio troverete il tiramisù preparato con pandoro e panettone al posto dei savoiardi.

I prezzi? 3,50€ per le monoporzioni.

 

 

 

MiTiroSù (Nuovo Salario)

Un locale veramente innovativo, dove potrete comporre personalmente il vostro tiramisù scegliendone ogni singoli ingredienti.

Si parte dalla scelta del contenitore: coppetta, cornetto, maritozzo, bomba fritta.

Il prezzo è pari a 3€, eccetto per la coppa grande che costa 4€.

Il passo successivo è la scelta dei biscotti: savoiardi, Gentilini, Pavesini, Oro saiwa, Baiocchi, Pan di stelle, Gocciole e, per gli appassionati, fette di pan di spagna.

Poi si sceglie la bagna: caffè (classico), birra, sciroppo, liquori.

Ora è la volta della crema: classica, fiordilatte, nocciola, fondente, pistacchio, birra, stracciatella.

Infine la guarnizione: granella di frutta secca, scaglie di cioccolato, frutta fresca, cioccolatini Kinder, topping al caramello o altri gusti, meringhe, ecc.

Insomma, una vera e propria sfida ma un consiglio: la versione classica (con savoiardi, bagna al caffè, crema classica e scaglie di cioccolato) è sempre la migliore.

Provare per credere!

 

 

 

Infine, se non siete in cerca del tiramisù in versione “monoporzione” e siete disposti a pagare più di 5€ per un dessert, recatevi da Dolce, ristorante molto in voga in zona Quartiere Africano, dove potrete assaggiare il tiramisù “scomposto”: vi saranno serviti 4-5 savoiardi fatti in casa, un bric di caffè e una tazza di crema al tiramisù. A voi la composizione!