Lolli di Carrube

Carrube: questo è il tempo della raccolta ed è anche il tempo di antiche ricette con questo ingrediente difficile da reperire.

Lolli di Carrube

Ingredienti:
1 Kg. di carrube
3 lt. di acqua
1 tazza di mandorle abbrustolite e tritate
cannella (per chi gradisce)
Per la pasta:
400 gr. di farina di grano duro
acqua q.b. per un impasto da stendere a sfoglia
un pizzico di sale
2 cucchiai di zucchero

Procedimento:
Il giorno prima lavare bene le carrube, farle asciugare un po’ e porle in forno a 200° per una decina di minuti. Farle raffreddare e poi sminuzzarle a pezzetti aiutandosi col coltello e togliendo gran parte dei semi che fuoriescono. Si possono anche pestare in un mortaio o meglio ancora (per chi lo possiede) tritarle col Bimby. Porre un poco di carrube nel boccale, dare qualche colpo di turbo cercando di ridurle a pezzetti di circa 1 cm. Versarle in una ciotola, scuoterla, raccogliere i pezzi più grossi delle carrube e rimetterle nel boccale, dare qualche altro colpo di turbo e così via, cercando di ridurre le carrube tutte alla stessa misura senza dimenticare di togliere i semi man mano che vengono fuori. Porre le carrube tritate in acqua e lasciare in infusione per 24 ore circa; dopo filtrare e versare lo sciroppo ottenuto in una pentola e mettere a bollire a fiamma bassa lasciando consumare un poco (circa 1 cm sotto il livello iniziale). Nel frattempo preparare la pasta e tirare delle sfoglie dello spessore di mezzo cm., ricavarne delle strisce di circa 1 cm. e tagliare a rettangolini i quali verranno arrotolati su una forchetta, per ricavarne dei cavatelli ricamati. Appena pronti versarli nella pentola dove bolle lo sciroppo di carrube. Cuocere per una mezz’oretta circa, rimestando spesso specie verso la fine per evitare che si attacchino (se dovessero risultare troppo asciutti, prima di aver raggiunto la cottura, aggiungere dell’acqua che bolle a parte) appena cotti versare i lolli con il loro liquido nei piatti (io ho usato quelli piani, ma se si vuole si possono usare anche i fondi: verrà uno strato più spesso) alla fine decorare con il trito di mandorle abbrustolite e una spolverata di cannella (per chi la gradisce). Sono buoni anche tiepidi, ma a mio giudizio è un piatto da gustare freddo, o meglio a temperatura ambiente.
Nota: Da tenere presente che questo piatto ha una sua dolcezza naturale, ma se si preferisce ancora più dolce, si può aggiungere un poco di zucchero allo sciroppo di carrube quando si pone a bollire.

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