Adoro i dolci poco dolci. Quelli sofficiosi; quelli che, a detta dei miei figli, “sanno di poco”. Sanno di poco, ma se li spazzolano tutti. Anche la torta alla ricotta che vi propongo oggi (come la veneziana e la torta brioche) appartiene a questa categoria. È un dolce lievitato, morbido, perfetto da inzuppare nel latte o da spalmare di cioccolato o marmellata.
TORTA ALLA RICOTTA E MANDORLE
INGREDIENTI
- 250 g di farina manitoba
- 220 g di farina di tipo 1+ quella per la spianatoia
- 100 g di farina di mandorle
- 120 g di zucchero semolato
- la punta di un cucchiaino di vaniglia in polvere
- 80 g di ricotta
- 60 ml di panna fresca
- 2 uova
- 120 ml di latte + quello per spennellare
- 10 g di lievito di birra fresco
- 1 pizzico di sale
- granella di zucchero per decorare
- zucchero a velo
NOTA
- Io ho utilizzato la planetaria per impastare questa torta, ma è possibile farlo con qualsiasi altro robot da cucina o anche a mano.
- Se non avete la vaniglia in polvere, potete usare la classica bacca oppure l’estratto. Potete anche ometterla, se preferite.
DIFFICOLTÀ: media
PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
Nella ciotola della planetaria mettere tutte le farine (manitoba, tipo 1 e mandorle), la vaniglia e lo zucchero.
Mescolare, poi aggiungere la ricotta, la panna e le uova.
Lavorare il composto per un minuto (io ho usato la frusta K), poi unire il latte in cui si era sciolto il lievito.
Mescolare di nuovo per qualche minuto, poi unire per ultimo il sale.
Togliere la frusta K, mettere il gancio e impastare molto a lungo fino a quando si sarà ottenuto un composto omogeneo, morbido e leggermente appiccicoso.
Trasferirlo sulla spianatoia infarinata e impastarlo a mano per qualche istante fino a quando non appiccicherà più.
Formare una palla e metterla nella ciotola infarinata.
Coprire con la pellicola e far lievitare in un luogo tiepido e al riparo da correnti d’aria fino al raddoppio del volume (io l’ho fatta lievitare circa 3 ore).
Trascorso il tempo della lievitazione, riprendere l’impasto e trasferirlo di nuovo sul piano di lavoro infarinato. Formare un cilindro e tagliarlo in tanti pezzetti.
Con ogni pezzetto di impasto formare una pallina e disporla, man mano, all’interno di una tortiera del diametro di 24/26 cm precedentemente rivestita con carta da forno (per la procedura leggere QUI).
Coprire e mettere a lievitare di nuovo fino al raddoppio (tutte le palline dovranno gonfiarsi e attaccarsi tra loro. Io l’ho lasciata lievitare per circa 2 ore).
Al termine di questa seconda lievitazione, spennellare la superficie della torta alla ricotta con del latte tiepido e cospargerla con della granella di zucchero.
Cuocere in forno statico preriscaldato a 170° per 30 minuti circa (se la superficie dovessi colorirsi troppo, coprirla con un foglio di stagnola).
Sfornare la torta alla ricotta e lasciarla raffreddare completamente prima di toglierla dallo stampo e di spolverizzarla con dello zucchero a velo.
È ottima tiepida. Conservarla sotto una campana di vetro. Il giorno dopo, passarla qualche istante nel forno prima di mangiarla. Ritroverà tutta la sua fragranza.
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