Carciofo alla Giudia

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Carciofo alla giudia.
Il protagonista di questo mese per la rubirca 100% Made in Italy che potete trovare sul social network Fuudly è: il carciofo. Alla bontà dei carciofi nessuno resite. Siamo tutti golosi di questo ortaggio, che rappresenta un alimento cardine nella dieta mediterranea, ricco di ferro, fibre, minerali e antiossidanti, ha pochissime calorie e innumerevoli proprietà terapeutiche e depurative.
In cucina è decisamente un prodotto che ben si presta a tante preparazioni, da quelle più tradizionali a quelle più ricercate. Io che amo molto le tradizioni gastronomiche di questo bel Paese, ho scelto una tipica pietanza romana: carciofo alla Giudia. Uno dei contorni più famosi e buoni della cucina laziale. Il carciofo alla giudia ha origini antichissime nasce nel ghetto ebraico di Roma, veniva preparato e mangiato soprattutto nel periodo della ricorrenza del Kippur, chiamata anche festa dell’espiazione. Durante questa ricorrenza gli ebrei si sottopongono ad un giorno di digiuno, astenendosi anche da qualsiasi tipo di attività lavorativa e ricreativa, dedicandosi esclusivamente alla preghiera. Dopo avere passato 24 ore di digiuno, gli Ebrei solitamente mangiavano i carciofi che per questo motivo furono chiamati “alla giudia”. La cucina per me è proprio questo: una continua ricerca, scoperta e fusione di tradizioni e culture che insieme raccontano una storia, arricchiscono e rendono speciale quel particolare momento in cui ci si siede a tavola e, per gustare un piatto nato dalle molteplici sfaccettature intrinseche di significato. la cucina è una fitta trama per elaborare un messaggio che va ben oltre al semplice mangiare per necessità; è un’esperienza che comunica sensazioni, evoca ricordi, valori, accresce lo spirito e il nostro sapere.

Dedicato ad Ambra e a Michele, due grandi mangiatori di carciofi.

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Consigli per preparare i carciofi alla giudia:
– la varietà di carciofi da utilizzare è quella senza spine: il carciofo romanesco, o quello tondo di Paestum.
– è fondamentale tagliare le foglie esterne più dure e lavare i carciofi sotto acqua corrente, cercando di aprire le foglie il più possibile. carciofo 2
-Prima di friggere i carciofi assicuratevi che siano perfettamente asciutti, altrimenti la presenza di qualche gocciolina di acqua, a contatto con l’olio potrebbe schizzare rovinosamente su di voi e sul piano cottura. Fate molta attenzione durante questo passaggio.
– La pentola per friggere deve essere alta e capiente, i carciofi devono essere completamente immersi. Vi consiglio di cuocerne due per volta, sarà più facile controllare la cottura e la doratura.
– La temperatura dell’olio è importante; immergete i carciofi nella pentola quando l’olio sarà bollente e friggete prima a fiamma bassa e poi a fiamma alta per qualche minuto durante la prima frittura.

Ingredienti:
– 6 carciofi
– 2 L di olio evo
– sale e pepe q/b
– origano q/b
– mezzo limone
Procedimento: Eliminate le foglie esterne più dure. Mondate il gambo e tagliatelo a metà ( circa 5/6 cm). Lavate accuratamente i carciofi e immergeteli in una bacinella con acqua e il succo di mezzo limone per 10 minuti. Disponete i carciofi su un tagliere appiattiteli per bene, in modo che le foglie si aprano perfettamente e lasciateli asciugare per circa un’ora.
Scaldate l’olio in una pentola alta, friggete i carciofi per 10 minuti a fiamma bassa, verificando di tanto in tanto con l’aiuto di una pinza, la cottura delle foglie. Quando noterete che le foglie sono cotte, scolate i carciofi e fateli asciugare su carta assorbente. Scaldate di nuovo l’olio e friggete i carciofi per una seconda volta per 4 minuti per renderli ancora più croccanti e dorati. A cottura ultimata disponete i carciofi su carta assorbente a testa in giù per eliminare l’olio in eccesso. Condite i carciofi con un pò di sale, pepe e origano.