Il Parrozzo abruzzese è il dolce che più rappresenta questa regione e prodotto soprattutto nel periodo natalizio.
Nasce nel 1920 a Pescara grazie al pasticcere Luigi D’Amico che ebbe l’idea di riprodurre un antico pane contadino in versione dolce.
Il dolce all’inizio non aveva un nome e Gabriele D’Annunzio, con un sonetto dedicato ad esso, gliene diede uno.
Il parrozzo a casa mia è una tradizione che ogni Natale non si può che rispettare, ci vuole molta accortezza e pazienza nel mescolare con cura tutti gli ingredienti per far si che il composto non si sgonfi.
Se volete provare a realizzarlo anche voi a casa, prendetevi un po’ di tempo, perché c’è bisogno di calma, non è uno di quei dolci che si fa in 5 minuti.
Se realizzate qualche mia ricetta, inviatemi le foto che le pubblicherò sulla mia pagina con il vostro nome.
Preparatelo seguendo le foto e fatemi sapere cosa ne pensate.
Kcal 400 circa per ogni fetta
- DifficoltàMedia
- CostoCostoso
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura1 Ora
- Porzioni1 parrozzo medio di circa 10 fette
- Metodo di cotturaForno elettrico
- CucinaItaliana
- StagionalitàNatale
Ingredienti per realizzare il Parrozzo abruzzese
Copertura
Strumenti
Preparazione del Parrozzo abruzzese
Io ho montato le uova separatamente con le fruste elettriche, ma se avete la planetaria, potete montare il gancio per montare le uova e una volta montati i bianchi, si mette un tuorlo per volta a bassa velocità, poi unire gli ingredienti man mano sempre nella planetaria, in questo caso, non avrete il problema che si sgonfierà tutto.
Montare i bianchi a neve ferma e mettere da parte, poi montare i tuorli con lo zucchero e mettere da parte, ammorbidire il burro a temperatura ambiente e mettere da parte anche questo.
Frullarle finemente le mandorle e per una migliore riuscita, vi consiglio di congelarle e poi frullarle, in questo modo non avrete problemi, perché non si scalderanno e il risultato sarà migliore.
Ai tuorli montati con zucchero, unire il burro ammorbidito, poi aggiungere delicatamente e con l’aiuto di un cucchiaio (non con le fruste) la vaniglia, il lievito, la farina “0” e amalgamare bene e con molta accortezza.
Unire una cosa per volta e amalgamando bene ad ogni aggiunta.
Lavorate il dolce con molta accuratezza e tutto a mano, a parte il montare le uova, perché in questo modo vi verrà davvero perfetto….fatta eccezione per il discorso planetaria, come vi ho scritto prima.
Grattugiare la buccia di 1 limone e incorporarlo al composto, poi aggiungere il succo ½ limone, le mandorle tritate (sia quelle dolci che quelle amare) e continuare a mescolare delicatamente.
Se le mandorle non si dovessero frullare bene e se tendessero a non essere polvere, aggiungere un cucchiaino di farina e frullare.
Infine aggiungere il semolino o la farina di semola e quando il composto sarà ben amalgamato unire i bianchi delicatamente fino ad incorporare bene tutti gli ingredienti.
Preparare il contenitore per il parrozzo ben imburrato e infarinato (2 volte) facendolo freddare qualche minuto in congelatore, poi versare il composto nello stampo del parrozzo e infornare in forno preriscaldato a 170° C per circa 1 ora ma controllare la cottura.
A cottura ultimata, lasciare raffreddare su una gratella….
…..poi sciogliere il cioccolato fondente con il burro nel microonde o a bagnomaria e lasciarlo colare sul parrozzo.
Io ho fatto una colata di cioccolato più densa di proposito, ma se la volete lucida e liscia, potete fare unendo l’olio di semi (un cucchiaio per volta) e mescolare bene il cioccolato fino alla densità desiderata.
Lasciare solidificare all’aria prima di tagliarlo.
Si conserva chiuso in un sacchetto di plastica anche per più di una settimana.
Dosi variate per porzioni
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Deve essere squisito e molto goloso!
Si e’ vero, e’ molto buono !
Io lo adoro!!!! Buonissimo e profumatissimo..
Grazie Ivana, vero e’ davvero buono !
Che delizia!!!
Grazie Lia
Farò sicuramente il tuo Parrozzo amo le ricette con una storia!
Grazie, poi mi dirai se ti e’ piaciuto !
molto golosa
CHE DELIZIA
Francesca, bellissima questa ricetta!
Fa venire in mente il Natale. Buonissimo!