Picchiapò un secondo romano

Il Picchiapò un secondo romano, è una ricetta di riciclo che serve a non sprecare il lesso, dopo aver realizzato un buon brodo. Infatti a fine cottura la carne risulta talmente sfruttata, che a nessuno viene in mente di mangiarla così. Lavorandola in questo modo, si riesce ad ottenere una pietanza davvero gustosa, che può essere proposta anche come antipasto se servita su fette di pane tostato. Il nome di questo piatto è sicuramente curioso, e due sono le ipotesi. La prima deriva dal fatto che la carne veniva picchiata sul tagliere (battilonta), per renderla più morbida. La seconda è legata alla maschera romanesca Bicchiapò, dalla faccia arrossata e deforme dovuta al bere. Poco importa da cosa prenda il nome, perché è talmente buona e facile da realizzare, che una volta provata non ne potrete più fare a meno.

Bollito: la carne si aggiunge solo dopo aver portato in ebollizione l’acqua.

Lesso: carne ed acqua si mettono a freddo

Per il procedimento ho realizzato un piccolo video, da vedere sulle pagine di Facebook InstagramPinterest 

Vi lascio i link di altre ricette a base di carne, ma soprattutto quella per fare il brodo.

Picchiapò un secondo romano
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàAutunno, Inverno

Ingredienti

800 g lesso
800 g polpa di pomodoro
1 cipolla grande
2 cucchiai olio extravergine d’oliva
q.b. sale e pepe

Strumenti

1 Padella

Come si prepara il Picchiapò un secondo romano

Per preparare il Picchiapò un secondo romano, vi consiglio sempre di organizzare il vostro piano di lavoro con tutti gli ingredienti necessari.

Possibilmente anche già dosati, così da avere ogni cosa a portata di mano e per rendere semplice e veloce il vostro lavoro.

Affettate la cipolla, mettetela a rosolare assieme all’olio extravergine di oliva, e dopo qualche secondo aggiungete anche il lesso.

Rosolate bene per un minuto o due, unite il pomodoro a pezzettoni o i pomodori pelati spezzettati con le mani, e giusto un filo di acqua, tanta quanto basta a ripulire la bottiglia o il barattolo.

Aggiustate di sale e pepe, coprite per tre quarti con un coperchio e lasciate cuocere per circa 30 minuti, o comunque fino a quando il liquido non si sarà ristretto.

Servite il vostro Picchiapò un secondo romano, su fette di pane tostato o su un piatto da portata come un comunissimo secondo.

Consigli varianti e conservazione

Il Picchiapò si mantiene perfettamente in frigorifero per qualche giorno, ma se volete una conservazione più lunga potete anche surgelarlo.

L’importante però è scongelare poi in frigorifero, lentamente e mai a temperatura ambiente.

Volendo potete anche farne delle conserve, e se volete saperne di più su questo argomento, date un’occhiata al mio articolo CONSERVE FATTE IN CASA

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