La cucina di Carlotta

La Pastiera napoletana

La Pastiera napoletana. Ecco il dolce che più di tutti gli altri rappresenta la Pasqua. C’è chi la ama e chi la odia. Un dolce sicuramente diverso e a suo modo particolare.

Spesso la ricetta è al centro di discussione. Sicuramente esistono varie versioni ma senza dubbio, gli ingredienti protagonisti sono: il grano, la ricotta e acqua di Millefiori.

La sua storia è legata alla leggenda della sirena Partenope che aveva scelto come sua dimora il Golfo di Napoli, incantando il paesaggio con la sua voce melodiosa. Per ringraziarla, la gente, portava dei doni alla sirena. Si trattava di sette ingredienti: farina, uova, ricotta, grano cotto nel latte, l’acqua profumata di agrumi, spezie e zucchero o miele.

Secondo la leggenda, Partenope, mischiò tutti gli ingredienti, creando questo dolce particolare e buonissimo.

Ovviamente è solo una leggenda.

La ricetta che ho seguito, mi è stata donata dalla mia cara zia, ormai napoletana d’adozione. Una vecchia e antica ricetta e devo dire  che il risultato è stato molto soddisfacente.

La mia pastiera è venuta buonissima. Io l’ho personalizzata in modo un po’ creativo con dei fiorellini di frolla.

Cosa serve per La Pastiera napoletana?

Lo stampo che in genere si usa è il “ruoto”. La classica tortiera in alluminio con i bordi leggermente svasati. Con questa dose ne vengono due.

Per la pasta frolla:

  • 600 gr. di farina
  • 3 uova
  • 240 gr. di zucchero
  • 250 gr. di burro
  • 8 gr. di lievito per dolci
  • scorza di limone grattugiata

Ovviamente potete seguire una vostra ricetta qualsiasi per la frolla. La mia ricetta la trovate cliccando QUI

Per il ripieno: 

  • 200 gr. di grano (quello precotto va bene)
  • 300 ml. di latte
  • 320 gr. di zucchero
  • 350 gr. di ricotta di pecora
  • 5 tuorli
  • 3 albumi
  • acqua di Millefiori
  • la scorza grattugiata di un’arancia
  • 20 gr. di burro
  • 80 gr. di arancia candita
  • 80 gr. di cedro candito (io però ho messo solo i canditi all’arancia)

La preparazione della pastiera richiede in realtà più di un giorno. Vediamo come procedere.

Come iniziare: 

Per prima cosa, in una pentola, mettete il grano, il latte, 20 gr. di burro, 20 gr. di zucchero e un po’ di scorza grattugiata di arancia o limone se preferite. Lasciate bollire a fiamma bassa per circa mezz’ora, con il coperchio.

Vi consiglio di fare quest’operazione la sera prima, in modo da lasciarlo riposare tutta la notte e farlo raffreddare.

Il giorno dopo fate la pasta frolla come di consueto. Se seguite la mia ricetta ve ne avanzerà un po’. Altrimenti fate la vostra. L’importate è che la facciate riposare in frigo anche un’oretta.

Procedere con il ripieno: 

Mentre la vostra frolla riposa, potete procedere con il ripieno. Trasferite il grano che avete messo a bollire il giorno prima, in una terrina. Ora prendete la vostra ricotta e passatela al setaccio con molta pazienza.

Mettetela in una ciotola e aggiungete 300 gr. di zucchero. Lavoratela con un mestolo di legno finché il composto sarà omogeneo.

Aggiungetela al grano, girando sempre con un mestolo di legno e mettete in frigo.

Nel frattempo tirate fuori la frolla e stendetela nel “ruoto”  o nella vostra tortiera. Modellatela bene e lasciate i bordi alti. Ora continuate con il ripieno.

Al composto di ricotta e grano che avete messo a riposare in frigo, aggiungete 5 tuorli uno ad uno e i tre gli albumi.

Ora grattugiate la scorza dell’arancia o limone, aggiungete l’aroma e i vostri canditi.

Preriscaldate il forno a 170 gradi. 

Versate nella vostra base di frolla e procedete con le strisce. C’è chi dice che devono essere 7 e c’è chi smentisce. Io sinceramente l’ho fatta con un po’ di fantasia. Quindi strisce e fiori e va bene cosi.

Mettete in forno statico a 160/170 gr. per circa 1 ora e un quarto circa. Dovrà raggiungere un colore deciso ma ovviamente regolatevi con il vostro forno e anche in base all’altezza della vostra pastiera.

Quando sarà cotta, lasciatela raffreddare completamente, Meglio se mangiata due giorni dopo. 

La Pastiera napoletana è pronta per la vostra Pasqua e per la vostra Pasquetta. Grazie zia Tonia per la buonissima ricetta.

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