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Storia di un gatto…E di una masca

Storia di un gatto…E di una masca

Racconto tra realtà e leggenda

Ci fu un tempo in cui le persone si muovevano a piedi. Sì certo esistevano già le automobili, ma in alcuni luoghi, vuoi per il territorio vuoi per la povertà di automobili se ne vedevano veramente poche e, per potersi incontrare si percorreva molta strada a piedi. In alcuni casi serviva anche a smaltire il bicchiere di troppo, oppure il nervoso

Ovviamente non esistevano neppure i telefonini quindi se volevi fare un poco di pettegolezzo gambe in spalla a trovar l’amica

Bettina si incamminò di buona lena e, per far prima si inoltrò per un sentiero conosciuto ma, poco frequentato

La sua amica Marietta era in attesa di buone nuove.

Pur essendo una serata estiva il buio era proprio buio, neanche la luna quella sera si era vista

A stento riusciva a capire dove mettere i piedi la conoscenza del luogo di certo aiutava Bettina a evitare rovi e sassi

Con la sua andatura gongolante un poco per il sentiero un poco per la stanchezza del giorno lavorato riuscì a scorgere un gatto nero che con occhi luminosi fece notare la sua presenza

Sorpresa e felice per il regalo inatteso senza troppi preamboli lo prese con sé accomodandolo tra le braccia e il grembiule

Si incamminò così a cuor leggero per la compagnia ritrovata nel mentre si rese conto che il gatto aumentava di peso

Dapprima pensò alla stanchezza, ma oramai arrivata quasi alla fine del sentiero, decise di tenerlo ancora un poco

Ma il peso aumentava diventando insostenibile. Incredula su ciò che stava accadendo, non fece in tempo a darsi delle risposte che in un baleno il gatto saltò giù dalle sue braccia con una vampata luminosa

Storia di un gatto e di una masca

Le masche e le loro storie…Seguimi per conoscerne altre…

Il tempo di realizzare

Continua la storia di un gatto e di una masca

cosa stesse accadendo non vide più la bestiola impaurita per l’accaduto a lungo il passo per non restare sola ancora a lungo

Arrivata a casa di Marietta, raccontò l’accaduto con frasi concitate e spaventate

Alle due donne venne in mente il racconto dei nonni nelle sere invernali a sfogliare il granoturco e, a raccontare la storia di un milite che proprio in quel sentiero tanti anni prima, aveva nascosto un tesoro trovato in una camionetta rovesciata nel rio sottostante e nella fretta di nascondersi lo interrò con l’intento di passare a riprenderlo in tempi più tranquilli.

Ma così non fu. Si sa la vita a volte porta altrove e, il milite restò lontano per degli anni. Al suo ritorno pensando al tesoro nascosto progettando di sistemarsi, cominciò le ricerche; ma i luoghi non erano più gli stessi e il suo tesoro non fu possibile ritrovarlo. 

Nessuno riuscì a trovare quel bottino nascosto. Si narra che percorrendo quel sentiero, nelle notti più buie si possa incontrare un gatto nero. Potrebbe essere l’anima del milite che ancora cerca il tesoro perso e, quando ci si allontana troppo dai suoi luoghi il gatto sparisce. Bettina ora sapeva perché il sentiero fosse poco frequentato pur essendo comodo perché accorciava le distanze. Il milite riusciva a persuadere tutti a stare lontani così che, potesse continuare a fare le sue ricerche.

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza, una donna amante della vita all’aria aperta e della natura, da cui trova ispirazione per i suoi hobby. Sebbene abbia smesso di cucinare per lavoro da qualche anno, è ancora immersa nel mondo del cibo. È specializzata nella cucina tipica piemontese, rustica e tradizionale. Ha collaborato come coach organizzando corsi di cucina per turisti e condivide la sua passione per le erbe spontanee edibili che utilizza e valorizza nelle sue preparazioni. La passione e la ricerca del buon cibo sono le basi del suo stile di vita, Enza coltiva il proprio orto con particolare attenzione alle erbe aromatiche e alleva galline le sue “polle” per avere sempre uova fresche e genuine. Insieme al marito hanno trasmesso questa stessa passione ai figli e quali conducono le proprie aziende agricole dedicate alla allevamento di capre e pecore e alla produzione di formaggi e carni Enza si è riscoperta come autrice durante i periodi di clausura dovuti a vari fattori. Scrive con passione e descrive mediante poesie i suoi stati d’animo e le sensazione che prova; non sempre centrata su se stessa ma riflettendo la società nel suo complesso. Le sue poesie giocano con le parole diventando talvolta ripetitive poiché innamorata delle parole stesse; riporta ciò che la circonda nella sua quotidianità, che sia immersa nella folla o solitaria nella natura. Estroversa e poliedrica nei suoi interessi, che mette in risalto attraverso momenti alterni, tutti legati da un filo conduttore: il legame con la terra e le emozioni che la plasmano. La sua passione per le erbe, la cucina, le parole, le trascrive sul suo blog Variabilicontaminazioni.blog , in cui condivide le sue esperienze e le sue creazioni Cerca di creare un connubio tra la sua passione per la natura l'amore per il cibo e la creatività artistica aiutandosi con forme naturali che rappresentano l’armonia tra l’uomo e la natura In conclusione Enza è una donna aperta curiosa e appassionata che trova ispirazione nella natura e nel cibo la sua sensibilità si riversa nella cucina nelle poesie nell’arte e in tutte le sue passioni il suo blog è un riflesso di questo suo mondo variegato e contaminato da sapori sensazioni emozioni che animano la vita.

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