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Arnica…Storia di una margherita gialla…

Arnica… Storia di una margherita gialla…Che margherita non è…Nella nostra flora alpina troviamo la pianta di Arnica montana o Tabacco di montagna

Rientra nella famiglia delle asteracee

Che margherita non è…

Nella nostra flora alpina l’arnica cresce da 800 a 2.000 metri circa, fiorisce in luglio/agosto.

Il fusto nasce da una rosetta di foglie ovali, pelosette. E alta circa 40 cm

Origini e parti da utilizzare

Originaria dell’Europa, l’arnica è oggi presente anche in alcune zone dell’Asia centromeridionale. Parti utilizzate.

Dell’arnica si utilizzano soprattutto i fiori essiccati, da cui si possono ottenere vari estratti. Tuttavia, si possono utilizzare anche le foglie raccolte prima della fioritura e poi essiccate, le radici e i rizomi essiccati. 

Medicina popolare Arnica…Storia di una margherita gialla.

L’arnica nella medicina popolare e nell’omeopatia.

L’arnica grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Viene utilizzata esternamente per il trattamento di ematomi, contusioni, edemi dovuti a traumi e dolori muscolari e articolari; aiuta anche a curare le infiammazioni della bocca o della gola causate da virus o da lesioni in queste parti del corpo.

Nei medicinali omeopatici, l’arnica è usata principalmente per combattere i disturbi infiammatori di origine muscolare, tendinea o scheletrica

Una farmacia alpina. Arnica

Può essere usata anche per trattare diverse altre condizioni, tra cui contusioni (lividi), distorsioni (lesioni che causano uno stiramento dei muscoli), traumi (lesioni che causano danni fisici), stiramenti (lesioni in cui i muscoli sono allungati oltre i limiti normali), strappi (lesioni che comportano lacerazioni) ed ematomi (gonfiore all’interno dei vasi sanguigni). Può anche agire per favorire la guarigione delle ferite e contrastare l’intero processo di fragilità capillare.

Veniva consumata sotto forma d’infuso da Goethe per curare le sue crisi depressive.

Ma ricordatevi di non esagerare nel consumo di arnica, essendo una pianta velenosa, se utilizzata in quantitativi impropri.

Si somministra in forma granulare più semplice da gestire oppure, come tintura che resta tra le preparazioni più utilizzate, seppur con attenzione, poiché in alcuni casi può provocare reazioni allergiche.

Curiosando

In montagna il bestiame non mangia le piante di arnica e le foglie venivano utilizzate, essiccate e sminuzzate, come tabacco da fiuto

Un antico detto diceva che il buon Dio, ha voluto far crescere l’arnica nei luoghi più pericolosi e scivolosi, poiché dopo esser caduti ci si poteva curare con la pianta.

 

Alcune ricette

Tintura di arnica: 20 g di arnica, 50 g. di glicerina, 60 g. di acqua. Si utilizza come impacco sulle contusioni.

Se vi sentite molto stanchi, con 50 grammi di fiori, preparate un infuso. Fate bollire un litro di acqua, lasciate in infusione una notte intera, filtrate e consumate durante la giornata.

 

 

 

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Pubblicato da Enza Squillacioti

Bio Enza da cuoca a fonte di ispirazione nella cucina e nella vita La passione per la vita all’aria aperta e la natura ha sempre caratterizzato la sua vita che, pur avendo lasciato il mondo professionale della cucina alcuni anni fa, non ha mai smesso di nutrire l’amore per il cibo, specializzata nella tradizionale cucina piemontese e italiana rustica. La sua dedizione la porta ad essere non solo un’apprezzata cuoca ma anche una stimata coach di cucina, organizzando corsi per turisti desiderosi di scoprire i segreti di piatti genuini arricchiti da erbe spontanee edibili, le cui virtù sa valorizzare nelle sue preparazioni. La decisione di coltivare un proprio orto, ponendo particolare enfasi sulle erbe aromatiche, e l’allevamento di galline, le sue “polle” per avere sempre a disposizione uova fresche, manifesta il suo profondo legame con la terra. Questa stessa passione è stata trasmessa ai suoi figli, i quali hanno abbracciato la vita agricola, dedicandosi all’allevamento di pecore e capre e alla produzione di formaggi e carni di qualità. Nel corso degli anni, ha scoperto la poesia come forma di espressione personale, nella quale riflette non solo su se stessa ma anche sulla società, condividendo poi queste riflessioni attraverso il suo blog Variabilicontaminazioni.blog che diventa punto di incontro tra la passione per la natura, l’amore per il cibo e la creatività artistica e il benessere. La sua vita è un chiaro esempio di come le passioni possano tessere assieme gli aspetti più disparati dell'esistenza, creando un tessuto ricco di esperienze e condivisioni.

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