Tamagoyaki ricetta Michael Anthony. E’ un piatto della tradizione giapponese a base di uova, dashi, zucchero e salsa di soia.
Assomiglia a una frittata arrotolata ma ha un sapore leggermente dolciastro e si cuoce in una particolare padella quadrata. Ecco, io quella padella purtroppo non ce l’ho, quindi l’ho preparata con una classica padella rotonda!
Questo mese per il club del 27 abbiamo realizzato alcune ricette tratte dal libro All about eggs, di Rachel Khong, un giro del mondo sulle preparazioni delle uova, e io ho scelto il Tamagoyaki di Michael Anthony , l’Executive Chef del Gramercy Tavern di New York.
Adoro la cucina giapponese e questa ricetta mi è piaciuta molto. Non è difficile da preparare e si può usare, tagliata a fette, come ingrediente di una poke bowl. Tutte le ricette di questo mese le trovate qui.
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- DifficoltàBassa
- CostoMolto economico
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaGiapponese
Ingredienti
- 5uova
- 3tuorli
- 2 cucchiaizucchero
- 1 cucchiainosale
- 2 cucchiaisalsa di soia
- 2 cucchiaiprezzemolo tritato
- 120 mldashi (brodo di pesce)
Preparazione del Tamagoyaki ricetta Michael Anthony
Mescolare le uova intere, i tuorli, lo zucchero e il sale in una ciotola media con le bacchette fino a quando sono ben amalgamati, ma non spumosi. Mescolare il dashi e la salsa di soia fino a incorporarli, quindi aggiungere il prezzemolo.
Riscaldare una padella antiaderente e quando è calda oliarla, togliendo l’eccesso di olio con carta da cucina. Versare abbastanza uova da formare uno strato sottile, facendo roteare la padella per ricoprire uniformemente il fondo.
Cuocere le uova, picchiettando le bolle con le bacchette, fino a quando il fondo è completamente indurito e dorato e la parte superiore è lucida.
Sollevare un lato dell’uovo e ripiegalo per un cm su se stesso. Lasciarlo riposare per un secondo, quindi afferrare il centro della piega con le bacchette, sollevarlo delicatamente e arrotolarlo fino a quando la frittata è completamente arrotolata e aderente al lato del manico della padella.
Spostare delicatamente il rotolo sul lato opposto (lontano dal manico) e premerlo saldamente contro il lato. Oliare di nuovo la padella, anche sotto il rotolo, con la carta da cucina imbevuta di olio e aggiungere un altro strato sottile di uovo. Sollevare il rotolo per far scorrere l’uovo crudo sotto di esso, attendere qualche secondo e ripetere la tecnica di arrotolamento, aiutandosi anche facendo saltare la padella.
Continuare ad aggiungere l’uovo e arrotolare fino a quando tutto l’uovo è esaurito. Attenzione: il rotolamento diventa più difficile con ogni strato man mano che il rotolo diventa più pesante.
Quando il rotolo è completo, girarlo con attenzione su un tappetino per sushi. Avvolgere il tappetino attorno al rotolo e premerlo delicatamente, squadrando i bordi. Trasferire il rotolo su un tagliere, tagliarlo a fette di 1 o 2 cm e servire accompagnato con salsa di soia.
In cucina metti in moto la fantasia perché è fondamentale e se non hai idee seguimi, gli spunti te li darò io!
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Molto particolare. Un pò dolce e un pò salata.
Mi piace molto la tecnica dell’avvolgimento in più riprese.
Buon fine settimana
L’ho vista fare in televisione, mi pare da Hiro, e la preparazione la trovo assolutamente divertente.
Brava anche perché la padella tonda aggiunge difficoltà
Complimenti
Ti dico solo che ho sia la pentola quadrata che rettangolare, antiaderente… che sia un velato invito per provarla? :-))
Beh anche senza la padella adatta, mi sembra un ottimo risultato.
Meravigliosa 🙂 Da provare sicuramente
io questi li adoro… fanno parte anche della cucina coreana… e quando vado (andavo) a Parigi erano il mio piatto preferito di un ristorante sotto casa…
complimenti a te!
La tecnica di cottura è proprio orientale, ci vuole molta manualità, ma il risultato è bellissimo.
Complimenti e un abbraccio.
Ma che brava!
Il risultato è molto invitante
Questa la devo assolutamente provare! Io adoro la cucina giapponese.
Questa ricetta mi attirava, ma non l’ho realizzata per mancanza di tempo. Ti ringrazio per aver messo le foto passo passo, perché la faccenda dell’arrotolamento non era semplicissima da capire. La tua realizzazione è semplicemente magnifica, e devo assolutamente provare a imitarla!
Un abbraccio.