tajine di manzo

5 cene a Marrakech

5 cene a Marrakech

5 cene a Marrakech

Quest’inverno Marrakech è tra le mete più gettonate per allontanarsi dal freddo e godere di una “primavera anticipata”.

La città pullula di ristoranti e non avrete che l’imbarazzo della scelta tra i ristoranti tipici della Medina e quelli un po’ più occidentali della Ville Nouvelle.

Di seguito riporto quali sono stati i miei ristoranti preferiti di Marrakech, tutti stupendi e con un buon raporto qualità-prezzo, ma se volete spendere meno, allora vi basterà andare in uno dei tanti Cafè nella Medina, dove per una cena completa spenderete poco più di 15 euro.

Ecco a voi le mie 5 cene a Marrakech

 

 

Kabana (Rue Fatima Ezzahra R’mila | 1 Kissariat Ben Khaled, Medina)

Come descritto sul sito, nel pieno cuore della Medina, Kabana è un’oasi di pace con tavoli con vista sulla moschea della Koutoubia.

Un locale curato in ogni suo dettaglio, dal terrazzo alla sala interna, molto glamour e raffinato, dove l’atmosfera cosmopolita si coniuga con cocktail colorati, cucina mediterranea e sushi bar.

L’atmosfera è calda e romantica grazie alle lanterne che circondano la terrazza ed ai soffici cuscini multicolor.

Nel menu non trovate piatti tipici ma di stampo internazionale: sushi, tapas, prosciutto iberico, bistecche, patatas bravas, ecc.

Tutto buonissimo, innaffiato da cocktail fantastici e con un buon rapporto qualità-prezzo (anche se i prezzi sono leggermente più elevati rispetto agli altri ristoranti nella Medina).

 

 

Jemaa ElFna Restaurante (Boulevard des banques rue Zaari N 42 Kennaria)

Vicinissimo alla Piazza Jemaa ElFna, questo ristorante si trova all’interno di un Riad ed è uno tra i migliori della Medina.
La terrazza è meravigliosa e si può cenare lì con musica dal vivo in sottofondo, perfetto per chi desidera una cena memorabile.

Il menu propone tutti i piatti tradizionali della cucina marocchina, preparati con amore e passione, e serviti da uno staff attento e cortese.

I piatti sono ottimi e disponibili anche in versione senza glutine. Ci sono due menù prezzo fisso, vegetariano (280 dhs) e con carne (300 dhs), entrambi con 3 portate.

Non aspettatevi di ordinare à la carte perché è un’eccezione che non fanno sempre.

 

 

Le Salama (40 Rue des Banques)

Un locale accogliente e suggestivo, organizzato su tre livelli, dove potrete mangiare immersi tra piante verdeggianti e un design accurato, con vista a 360° sulla Medina, un vero incanto.

La serata è allietata da una musica di sottofondo e danzatrici del ventre: un’atmosfera autenticamente marocchina!

Quanto al menu, il cibo è squisito e di qualità: noi abbiamo assaggiato la tajine di prugne e l’insalata marocchina (a base di verdure e legumi), entrambi buonissimi e serviti in porzioni giuste e non eccessive.

Se non volete cenare, il locale si presta anche per aperitivi o post cena con drink alcolici e narghilè.

Unici difetti i prezzi (più alti rispetto ad altri locali nella Medina) e il servizio, decisamente poco attento.

 

 

 

Dar Zellije (No1 Kaa Sour, Sidi Ben Slimane | Medina)

Un ristorante nascosto tra le vie della Medina dove, appena entrati, ci si ritrova in un mondo da mille e una notte: al primo piano troviamo la sala ristorante, elegante e raffinata, mentre al secondo piano troviamo la terrazza in puro stile berbero con tende, cuscini, luci soffuse e musica marocchina in sottofondo.

Insomma, qui potrete gustare un aperitivo in terrazza e poi trasferirvi al primo piano per la cena, semplicemente perfetto!
Il menu propone piatti tipici marocchini ma anche leggermente rivisitati, serviti dallo staff cortese e professionale.

Cibo ottimo e servito in porzioni abbondanti, vino buono e, come ciliegina sulla torta, lo spettacolo di danzatrici del ventre (solo giovedì e domenica sera)!

I prezzi sono più alti rispetto alla media dei ristoranti nella Medina ma comunque ben rapportati alla qualità del cibo ed alla bellezza del posto.

Su richiesta sono disponibili anche menu fissi il cui prezzo varia da 300 dhs a 760 dhs, in base alle portate presenti.

 

 

Le table du Palais (63, Rue Sidi El Yamani | Quartier Mouassine)

Un ristorante situato all’interno di un bellissimo patio, dove potrete cenare in un giardino rigoglioso, con luci soffuse e serviti da camerieri in smoking.

Il giardino è molto bello e quasi surreale, sembra disegnato! Ideale per una serata romantica ma anche per una cena memorabile tra amici.

Tre sono le formule del menu, che variano da 150 dhs a 250 dhs in base al numero di portate scelte.

La qualità del cibo è veramente elevata e noi, essendoci stati per ben due volte, non siamo riusciti a trovare un piatto meno buono dell’altro.

Tajine di manzo con scorza di limone candita, tajine di agnello con mele e pere caramellate, formaggio berbero con miele e persino, per dessert, il cuore caldo al cioccolato (con topping di arance candite e decorato con marmellata di arancia).

Tutto buonissimo e ad un buon rapporto qualità-prezzo.

 

5 cene a Marrakech

 

Tour le città imperiali del Marocco

Tour le città imperiali del Marocco
Tour le città imperiali del Marocco

Tour le città imperiali del Marocco

Stavolta la nostra voglia di viaggiare e le offerte di compagnie aree low-cost, ci hanno portato in Marocco, un tour di 8 giorni tra le città imperiali: Casablanca, Rabat, Tangeri, Fez e Marrakech.
Il nostro giudizio? Ogni città è più bella dell’altra e vi trascinerà in un’atmosfera avvolgente e seducente che porterete per sempre nel cuore.
Conversione euro dhs
La moneta ufficiale del Marocco  la dirham (dhs). Noi abbiamo pagato tutti gli hotel prima di partire per il viaggio, con carta di credito e, per le spese giornaliere, abbiamo cambiato circa 700 euro (per due persone) all’aeroporto di Casablanca.
Vi consiglio di non pagare nei ristoranti marocchini con carta di credito ma usare sempre valuta locale, per una maggiore affidabilità.
Spostamenti:
Per tutti i nostri spostamenti nel paese, abbiamo usato i petit taxi, una sorta di macchina a 8-10 posti che vi costerà meno di 3 euro a testa per ogni corsa.
E’ il modo più economico, sicuro e affidabile per visitare il Paese.

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 1: CASABLANCA

Arriviamo a Casablanca con un volo Alitalia diretto da Roma.

Dopo aver recuperato i bagagli, prendiamo un taxi e andiamo in hotel per il check-in.

Per il nostro soggiorno, abbiamo scelto l’Hotel Barcelò, situato in centro e non lontano dalla Moschea di Hassan II (visibile dal balcone di alcune camere dell’hotel).

Le camere sono pulite, luminose, accoglienti e ordinate, dotate di wi-fi, climatizzatore, TV, minibar e bagno privato.

Il personale alla reception è gentile, accogliente e ben disposto a fornire tutte le informazioni richieste.

Nel pomeriggio cominciamo a visitare la città.

Casablanca è una delle città più progressiste del Paese,  giovane e vivace; passeggiate lungo le vie della Medina, un intrico di vicoli e viuzze dove riuscirete difficilmente a orientarvi.

La parte più interessante è sicuramente il souk (sul lato sud-orientale, lungo Avenue des Forces Armée Royales), dove troverete decine di piccole botteghe di artigianato locale.

Su suggerimento del concierge dell’hotel, ci dirigiamo verso il bastione Sqala e ci fermiamo per una merenda al Café Maure.

Il locale, in vero stile marocchino, dispone di una terrazza favolosa dove abbiamo gustato un gelato fragola limone e mango delizioso.

Dopo la sosta, prendiamo un petit taxi e andiamo alla Moschea di Hassan II, una delle più grandi al mondo, eretta per volere di Re Hassan II e terminata nel 1993.

L’elegante e maestoso edificio sorge su un promontorio di fronte all’Oceano Atlantico e può ospitare fino a 100.000 fedeli (25.000 all’interno, 80.000 nel cortile).

Essendo una delle poche moschee marocchine aperte ai non musulmani, facciamo un tour di 1 ora con una guida turistica pagando 120 dhs (circa 10 euro).

Usciamo dalla Moschea, prendiamo di nuovo un petit taxi e andiamo su Boulevard Mohammed V, nel quartiere Ville Nouvelle, sviluppatosi nella prima metà del ‘900 e caratterizzato da edifici di influenza marocchina e Art Deco francese, una vera delizia!

Concludiamo la giornata con una bella cena alla Medina, al Rick’s Café a base di cuscus di pollo e tajin de cordero.

 

 

Giorno 2: Casablanca – Rabat

Facciamo colazione in hotel abbuffandoci di torte, croissant, yogurt artigianale e frutta fresca, una vera delizia!

Dopo il check-out, andiamo alla stazione Casa voyageurs con un petit taxi e prendiamo un treno Moroccan Railways (ONCF) diretto a Rabat.

La stazione Casa voyageur è nuova, moderna, situata sul boulevard Mohammed V nel quartiere Belvedere.

Il tragitto dura più o meno 75 minuti e il biglietto costa 7€ (acquistato direttamente in stazione).

I treni per Rabat partono ogni 30 minuti, e ciò ci consente di arrivare a destinazione prima dell’ora di pranzo.

Arriviamo alla stazione di Rabat Agdal e ci dirigiamo subito al Riad L’Alcazar, nel cuore della Medina, per fare il check-in e lasciare le valigie.

Il Riad è una dimora storica marocchina, costruita intorno a un cortile interno adibito a giardino.

Anticamente, le terrazze sui erano riservate alle donne per godere di un momento di libertà, mentre oggi sono usate per servire la colazione agli ospiti della struttura.

Il Riad da noi scelto non ha nulla da invidiare agli hotel europei: le camere sono pulite, fresche, silenziose, dotate di cassaforte, frigobar e accesso a internet (a pagamento).

Iniziamo il nostro giro a Rabat con una passeggiata nella Medina, piccola ma ricca di caffetterie, negozi di artigianato (soprattutto di tappeti berberi e di tessuti).

Ci fermiamo per un pranzo veloce al ristorante El Bahia (al margine della Medina).

La formula “menu fisso a 10€” prevede una zuppa marocchina, una tajine di pollo e un piccolo dessert, il tutto accompagnato dall’immancabile the alla menta.

Tutti i piatti erano molto buoni, il servizio è stato rapido e cortese. Ristorante assolutamente raccomandato 🙂

Proseguiamo la nostra visita arrivando alla fortezza degli Oudayas, il cui nome è legato alle popolazioni degli Ouadi che vivevano nella zona.

Entriamo nella Kasbah attraverso il Bab el Oudaia e camminiamo fino alla alla moschea Jam el Atiq, situata in una posizione da cui si gode di una vista impareggiabile dell’oceano e della vicina città di Salè.

Percorrendo la Avenue Moulay Hassan, arriviamo alla Torre di Hassan, alta 44 metri e rimasta incompleta.

State pensando che questa Torre vi ricorda un altro monumento? Non vi sbagliate! La Torre di Hassan richiama la Giralda di Siviglia!

Concludete la giornata con una cena al Dar Naji, un ristorante tipicamente marocchino, che affaccia sulla porta della Medina (visibile dalla terrazza).

Il personale è gentile, l’ambiente carino e pulito, il menu vastissimo e spazia dal pollo al curry alle insalate marocchine, passando per le tajine e i dolci tipici alle mandorle e miele.

Noi abbiamo assaggiato la zuppa locale (Harira), un paio di spiedini e una macedonia di frutta fresca, spendendo circa 12 euro a testa. Ristorante ultraconsigliato!

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 3: Rabat – TángerI

Facciamo colazione sulla terrazza del Riad con caffè americano, succhi di frutta, yogurt, frutta fresca e cereali. Una vera delizia!

Facciamo il check-out, saliamo su un petit taxi e andiamo alla stazione di Rabat Agdal per prendere un treno per Tangeri.

Il tragitto in treno dura quasi 4 ore e il biglietto costa circa 10 euro (acquistabile direttamente alla stazione).

Arriviamo a Tangeri verso le 13, saliamo su un petit taxi e andiamo subito in hotel per lasciare i bagagli e fare il check-in.

Dopo varie ricerche sul web, abbiamo scelto l’hotel Dar Souran.

Le camere sono pulite, luminose, arredate in pieno stile marocchino, dotate di wifi, climatizzatore, aria condizionata e bagno privato.

Su consiglio del concierge, usciamo subito per visitare la Medina, il centro storico di Tangeri, un labirinto di viuzze pieno di negozi di artigianato e bancarelle.

Camminiamo fino ad arrivare alla cima della Medina, alla Kasbah, dove rimaniamo a bocca aperta davanti allo splendido panorama che si estende davanti a noi: lo Stretto di Gibilterra!

Scattiamo qualche foto al Palazzo del Sultano il Dar El Makhzen, un capolavoro di architettura marocchino-andaluso.

Torniamo verso l’ingresso della Medina per vedere il Grande Socco, un mercato dove è possibile trovare prodotti di artigianato, frutta e verdura.

Terminiamo la giornata con una cena al ristorante La fabrique, a Place de France, una zona giovane e vivace ricca di locali e caffetterie.

 

 

 

Giorno 4: TANGER – FEZ

Dopo aver fatto colazione in hotel (colazione in terrazza con yogurt, frutta fresca, latte, caffè, cereali, dolci e torte, salumi e pane), andiamo alla Baia di Tangeri per fare una gita in cammello della durata di 2 ore (al costo di circa 10 euro).

Per la pausa pranzo ci fermiamo al Caffé Hafa, un locale bellissimo a picco sulla scogliera, dove ci accomodiamo sulla terrazza e ci godiamo il panorama mozzafiato mangiando un cuscus di pollo e sorseggiando un buon the alla menta.

Nel pomeriggio, torniamo in hotel per fare il check-out e ci dirigiamo alla stazione ferroviaria dove acquistiamo un biglietto per Fez (a meno di 10€).

Il tragitto verso Fez dura circa 3 ore e ne approfittiamo per riposarci.

Arriviamo a Fez poco prima di cena, prendiamo un petit taxi fino al Riad Andalib, nella medina di Fès.

Le camere sono pulite e ordinate, finemente arredate, dotate di tv, bagno privato, connessione wi-fi e climatizzatore.

In quanto stanchi, decidiamo di cenare al ristorante del Riad, El Panorama, dove assaggiamo cuscus e tajine comodamente seduti sulla terrazza che affaccia sui tetti di Fez. Una location davvero romantica!

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 5: FEZ

Dopo aver fatto colazione in hotel mangiando squisiti dolcetti di mandorle e miele, usciamo subito diretti alla Medina.

La Medina di Fez, la più grande del Marocco, è stata inserita dall’UNESCO tra i luoghi di maggior interesse culturale al mondo.

Nel mirabolante intrico di vicoli e viuzze che compongono la Medina, il tempo sembra essersi fermato e rimaniamo esterrefatti davanti agli splendidi palazzi decorati arabi e le moschee di Jamaa Al-Achiakh, Jamaa Achourafa e Jamaa Al-Andalous.

Ci fermiamo per un the in una caffetteria e poi andiamo al Museo Dar-Batha, situato all’interno di un antico palazzo in stile ispano moresco costruito nel 1873 ed esponente una tra le più belle collezioni di artigianato marocchino.

Articoli di pelletteria, tappeti berberi, gioielli, ceramiche, sono alcuni degli esemplari esposti nel museo.

Ci fermiamo per il pranzo in un piccolo ristorantino scovato casualmente nella Medina e ordiniamo un menu completo composto da un antipasto a base di verdure miste e un primo piatto a base di tajine di pollo con il limone, una vera delizia!

Trascorriamo il pomeriggio all’hammam Spa Laaroussa, nella Medina, per rigenerarci in vista del viaggio in auto che ci attenderà l’indomani alla volta di Marrakech.

L’hammam è all’interno di un riad rigoglioso, ricco di piante, un posto ideale per rilassarsi sorseggiando un the alla menta e mangiando qualche dolcetto al miele.

La struttura è pulita e il personale  molto accogliente: il modo ideale per fare il pieno di energie dopo il caos della Medina.

Noi abbiamo prenotato tramite il concierge dell’hotel e abbiamo pagato circa 35€ per il trattamento “bagno turco-gommage-maschera per il viso”.

 

 

 

 

 

GIORNO 6: FEZ – MARRAKECH

Dopo la colazione in hotel, facciamo il check-out e ci rechiamo alla sede di Europcar per ritirare l’auto noleggiata.

Con l’aiuto del navigatore gps, partiamo alla volta di Marrakech.

Il tragitto che ci porta a destinazione è disseminato da paesini tipici della regione del Medio Atlante, quali Ifrane, Khenifra, Kasbah Tadla e Beni Mellal.

Dopo circa 5 ore, arriviamo a Marrakech e andiamo subito all’hotel per una doccia e una merenda a base di the alla menta e pastilla.

Per la nostra ultima tappa del viaggio, abbiamo scelto di soggiornare al Riad Caesar, un’oasi di pace situata nel cuore della Medina.

Le camere sono ampie e pulite, climatizzate e dotate di tv, cassaforte, bagno con doccia e persino bidet.

Ceniamo in un ristorante vicino all’hotel, consigliatoci dal concierge dove, per poche decine di euro a testa, assaggiamo tajine e zuppe marocchine.

Giorno 7: MARRAKECH

Dopo aver fatto colazione in hotel, cominciamo la visita di Marrakech partendo dai Giardini della Menara.

I giardini sono un’oasi di pace al centro della città e ospitano un padiglione e numerosissimi ulivi.

Questi giardini furono costruiti per volere del sultano Almohade Abd al-Ali ib Mu’min, pensati per creare un ampio bacino in cui conservare l’acqua necessaria all’irrigazione delle piante.

Proseguiamo la nostra passeggiata fino al minareto della Koutoubia, la struttura più alta della città, risalente al XII secolo e parte integrante della moschea della Kutubiyya.

Prima di addentrarci nella parte antica della città, ci fermiamo per un pranzo veloce a base di tajine e the alla menta (ormai nostro fedele “compagno di viaggio”).

Dopo pranzo, passiamo a visitare la parte antica della città e dunque il palazzo della Bahia, proprietà di un nobile locale.

Il Palazzo della Bahia è considerato uno dei Riad storici più importanti di tutta Marrakech, eretto per volontà del Gran Visir Dar Si Moussa nella seconda metà del 19° secolo.

Questo complesso deve il suo nome all’amante preferita dal Visir, nome che significa “Brillante” ed è quindi anche perfetto per rendere omaggio alla ricchezza ed importanza della costruzione.

Dal palazzo, ci dirigiamo verso la piazza Jmaa el Fnaa, uno dei luoghi più interessanti e conosciuti di tutto il Marocco, e infine nella medina, dove gironzoliamo tra i suoi suq e acquistiamo gli ultimi souvenir.

Per l’ultima cena marocchina, scegliamo il ristorante Dar Anika Kitchen (consigliato dal concierge).

L’atmosfera è accogliente e suggestiva, il menu vasto e i piatti buonissimi e abbondanti.

Consiglio: da provare assolutamente la tajine di agnello e verdure.

Giorno 8: MARRAKECH – ITALIA

Facciamo colazione sulla terrazza del Riad divorando per l’ultima volta i dolcetti marocchini di mandorle che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio.

Facciamo il check-out e ci rechiamo in aeroporto per volare verso Roma.

Un viaggio emozionante, divertente, in un Paese ricco di cultura e tradizione..

Un Paese che ci ha rubato il cuore sin dal primo granello di sabbia che ci ha sfiorato.