Month: Agosto 2022

Peperoni ripieni di carne

Peperoni ripieni di carne
Peperoni ripieni di carne

Peperoni ripieni di carne

Che buoni i peperoni ripieni di carne!!!

Un piatto facile che può essere servito come antipasto o come piatto unico (preparando due peperoni per ogni persona), gustoso e saporito.

Io ho usato i peperoni verdi ma voi potete usare indifferentemente quelli rossi o quelli gialli, il risultato sarà uguale perché quello che conta veramente è il ripieno: carne macinata di manzo, uova, salsa di pomodoro, formaggio parmigiano grattugiato e pangrattato.

Che bontà!

Se fate fatica a digerire i peperoni, potete sostituirli con melanzane o zucchine, da farcire come più vi aggrada.

E voi, che ne dite??

 

Ingredienti per 4 peperoni ripieni:

2 peperoni medi (rossi, gialli o verdi)
250 gr di carne macinata di manzo
1 uovo
150 ml di salsa di pomodoro
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Qualche foglia di prezzemolo
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale, pepe nero

 

Procedimento:

Lavare e tagliare i peperoni a metà, ottenendo 4 gusci.
Pulire i peperoni dai semi e dai filamenti bianchi.
In una ciotola, unire la carne macinata, il pangrattato, l’uovo, uno spicchio di aglio schiacciato, qualche foglia di prezzemolo tritata, il parmigiano grattugiato, e impastare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Riempire i peperoni con il composto di carne.
Rivestire una teglia di carta forno e preriscaldare il forno a 180 gradi.
Adagiare i peperoni sulla teglia rivestita e distribuire su ognuno qualche cucchiaio di salsa di pomodoro.
Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 40-45 minuti.
Sfornare e servire tiepidi.

I Peperoni ripieni di carne possono essere conservati in frigorifero per 1/2 giorni.

Alici panate

Alici panate
Alici panate

Alici panate

La ricetta di questo tortino viene direttamente dalla cucina della mia cara amica Alessia, una delle maggiori contributor del mio blog!

Un tortino sfizioso, di rapida realizzazione e perfetto da servire ai vostri ospiti per conquistarli al primo boccone: alici fresche avvolte in una panatura di uvetta, pinoli e mollica di pane… Che bontà!
Un secondo piatto perfetto se accompagnato da un calice di vino bianco secco e un contorno delicato, come patate al forno o una fresca insalatina mista.
Io ho realizzato questo tortino in dosi abbondanti e, in questo modo, ne ho mangiato metà a cena e meta’ il giorno dopo, scaldandolo per un minuto al microonde alla max potenza, giusto per ravvivare la croccantezza della panatura.
E voi, cosa ne pensate?? Vi ho convinto?

 

 

Ingredienti per 2 persone:
250 gr di alici pulite
2 fette di pane raffermo
20 gr di pinoli
20 gr di uvetta
1 spicchio di aglio
Qualche foglia di prezzemolo fresco
3-4 cucchiai di pangrattato
Il succo di mezzo limone
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale

 

 

 

Procedimento:
Preriscaldare il giorno a 200 gradi.
Mettere a bagno l’uvetta per farla ammorbidire.
Tritare finemente lo spicchio d’aglio.
In una padella, tostare i pinoli poi metterli da parte.
Bagnare il pane con l’acqua e poi sbriciolarlo.
In una ciotola unire le molliche di pane sbriciolate, l’aglio tritato, i pinoli tostati, l’uvetta ammollata, qualche foglia di prezzemolo fresco tritato, un pizzico di sale, il succo di mezzo limone e un filo di olio extravergine di oliva.
Aggiungere anche le alici e mescolare per amalgamare gli ingredienti.
Rivestire una teglia di carta forno e distribuirvi il composto di alici, molliche, aglio, pinoli, uvetta e prezzemolo.
Spolverizzare la superficie del tortino ottenuto con qualche cucchiaio di pangrattato (più ne mettete, meglio è).
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti, fino a doratura.
Sfornare e servire ben caldo.

Zuppa inglese al cioccolato

Zuppa inglese al cioccolato
Zuppa inglese al cioccolato

Zuppa inglese al cioccolato

 

Un dessert gustoso e di facile realizzazione: tre strati di pan di spagna bagnati al rum e all’alchermes, farciti con crema pasticcera fatta in casa e ricoperto di glassa di cioccolato fondente.

Io ho preparato il pan di spagna seguendo la ricetta di mia nonna (uova, farina e zucchero) ma voi, se avete poco tempo a disposizione, potete usare tranquillamente il pan di spagna confezionato.

 

Ingredienti:

per la crema pasticcera:

6 tuorli

170 gr di zucchero semolato

40 gr di farina 00

500 ml di latte (intero o scremato, come preferite)

1 limone

per il pan di spagna:

100 gr di farina

3 uova

100 gr di zucchero semolato

per la zuppa inglese:

alchermes q.b.

rum q.b.

2 tavolette di cioccolato fondente

40 gr di burro

 

 

 

Procedimento:

Cominciare preparando il pan di spagna.

Rompere le uova e sbatterle in una ciotola insieme allo zucchero semolato (aiutatevi con una frusta elettrica o manuale).

Montare bene le uova per cercare di ottenere un composto chiaro e spumoso.

Non inserendo il lievito nella ricetta, sarà fondamentale montare bene le uova per dare morbidezza al pan di spagna.

Una volta montate le uova, aggiungere la farina setacciata, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con un cucchiaio di legno, per evitare di smontare le uova.

Preriscaldare il forno a 180 gradi e rivestire una tortiera di carta forno.

Versare il composto nella tortiera rivestita e livellarlo.

Cuocere il pan di spagna in forno caldo a 180 gradi per 20-25 minuti, fino a doratura.

Sfornare e lasciar raffreddare il pan di spagna a temperatura inglese.

Nel frattempo, preparare la crema pasticcera.

Lavare un limone e grattugiarlo per ottenere la scorza.

Rompere le uova e sbatterle in una ciotola insieme allo zucchero semolato.

Aggiungere la farina setacciata e continuare a mescolare per amalgamare il composto.

Scaldare il latte in un pentolino sul fuoco o nel microonde per 2-3 minuti alla max temperatura.

Versare il latte caldo a filo nella ciotola con le uova e la farina, mescolando di continuo.

Aggiungere la scorza grattugiata di un limone e continuare a mescolare.

Trasferire la crema ottenuta in un pentolino e cuocere a fuoco basso per 4-5 minuti, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno per evitare che la crema si attacchi al fondo del pentolino.

Una volta pronta, spegnere il fuoco e far raffreddare la crema a temperatura ambiente.

Versare l’alchermes in un piatto fondo e allungarlo con un po’ d’acqua.

In un’altro piatto, versare il rum diluito con un po’ d’acqua.

Tagliare a fette il pan di Spagna e bagnarlo prima con l’alchermes poi con il rum.

Adagiare la base del pan di spagna su un piatto da portata.

Distribuire uno strato di crema pasticcera sulla base del pan di spagna.

Ricoprire con un altro strato di pan di spagna bagnato di rum e alchermes.

Spalmare la crema pasticcera sullo strato di pan di spagna e proseguire in questo modo fino a esaurire gli ingredienti.

Mettere la torta preparata in frigorifero a riposare per almeno 1 ora, in modo che la crema si rassodi.

Preparare la copertura della Zuppa inglese.

Tagliare il cioccolato fondente a cubotti.

In un pentolino, sciogliere a fuoco basso il cioccolato fondente e il burro, mescolando di continuo per ottenere una glassa densa e corposa.

Ricoprire la torta con la glassa di cioccolato e lasciare riposare la torta in frigorifero per almeno 30 minuti.

Servire la Zuppa inglese al cioccolato fredda, tagliata a fette, decorando con salsa topping al cioccolato o ciuffi di panna montata fresca, a vostro piacimento.

Orata su letto di patatine

Orata su letto di patatine
Orata su letto di patatine

Una ricetta facile per un secondo piatto leggero ma sfizioso: orata su letto di patatine croccanti, perfetta per una cena veloce o da servire ai vostri ospiti per deliziare i loro palati con gusto e semplicità.

Ho comprato l’orata in pescheria e ho chiesto al pescivendolo di pulirla (bastano qualche sorriso e un pizzico di simpatia), così, quando sono rincasata, ho dovuto solamente sciacquarla sotto l’acqua corrente e metterla nella pirofila. Furbo, no?!?

Se volete aggiungere un tocco in più alla ricetta, vi consiglio di servire l’orata con generose cucchiaiate di maionese fatta in casa o di salsa aioli, in modo da dare la parvenza, ai vostri ospiti, di trovarsi in un vero ristorante stellato 😉😉😉

ps: immancabile il calice di vino bianco 😉😉😉😉

Se siete alla ricerca di altre ricerche con l’orata, vi consiglio di assaggiare l’orata su letto di purè http://blog.giallozafferano.it/unacucinadasingle/orata-su-letto-di-pure/ , l’orata su letto di piselli http://blog.giallozafferano.it/unacucinadasingle/orata-su-letto-di-piselli/ , l’orata all’acqua pazza http://blog.giallozafferano.it/unacucinadasingle/2540-2/ .

Ingredienti:

1 filetto di orata

2 patate di media grandezza

Un cucchiaio di olio extravergine di oliva

Uno spicchio d’aglio

Sale, pepe, rosmarino

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Pelare e tagliare le patate a piccoli dadini.

In una padella rosolare uno spicchio d’aglio con un filo di olio poi aggiungere le patate e cuocere.

Salare, pepare, mescolare e cuocere fino a quando le patate non saranno dorate.

Mescolare di tanto in tanto, per evitare che le patate si attacchino al fondo.

Nel frattempo, salare e pepare l’orata, adagiarla in una pirofila unta con un filo di olio e cuocere per 8 minuti in forno caldo.

Dopo 8 minuti di cottura, aggiungere le patate all’orata in teglia, spolverare con del rosmarino e rinfornare per altri 5 minuti.

Sfornare e servire l’orata ben calda.

Il tocco da chef: Accompagnare l’orata con qualche cucchiaio di maionese fatta in casa o salsa aioli.

 

Tiramisù al ginseng

Tiramisù al ginseng
Tiramisù al ginseng

Tiramisù al ginseng

Questa è una variante della famosa ricetta italiana, un dessert peccaminoso a base di pavesini inzuppati nel caffè ginseng, ricoperti da una crema di panna, uova e ricotta.
Il caffè ginseng è una bevanda asiatica simile al caffelatte, in grado di facilitare la digestione, migliorare l’appetito e ridurre il senso di stanchezza.

L’idea di sostituire il caffè con il ginseng mi è venuta guardando un film sul famoso tiramisù e sono rimasta molto soddisfatta, proprio perché il risultato è un dessert dal sapore meno “amarognolo” e adatto anche ai bambini.

Che ne dite, vi ho convinto?

 

Ingredienti per 2 porzioni:

250 ml di panna fresca
2 uova
5 cucchiai di zucchero di canna grezzo
80 gr di ricotta
1 tazza grande di caffè ginseng freddo
2 confezioni di pavesini
2-3 cucchiai di cacao in polvere (io ho usato il cacao zuccherato ma voi potete usare anche quello amaro, in base ai vostri gusti)

 

 

Procedimento:

Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve ben ferma con l’aiuto di uno sbattitore.
In un’altra ciotola, mescolare i tuorli con lo zucchero di canna grezzo fino ad ottenere una consistenza spumosa.
In una ciotola, montare la panna fresca con le fruste.
Aggiungere la ricotta alla ciotola con i tuorli e mescolare.
Ora incorporare anche gli albumi a neve e la panna montata, mescolando il tutto con una spatola di legno per ottenere una crema densa e omogenea.
Cominciare ora a comporre il tiramisù: inzuppare bene i pavesini nel caffè al ginseng (dovranno essere super morbidi) e disporli sulla base del piatto o in una pirofila (io, dovendo preparare due porzioni, ho realizzato il tiramisù già nei piatti da portata, pronto per essere servito😉).
Ricoprire i pavesini con uno strato di crema e una spolverata di cacao, poi ripetere l’operazione di nuovo.
Lasciare il tiramisù a rassodare in frigorifero per almeno 4 ore.
Prima di servire, decorare il tiramisù con un’ultima spolverata di cacao.

Sfoglia al salmone

Sfoglia al salmone
Sfoglia al salmone

Sfoglia al salmone

Una ricetta facile e veloce per un aperitivo o un antipasto da servire ai vostri ospiti.

Io, per ottenere un risultato finale più “dietetico”, ho preparato la sfoglia con una ricetta che prevede la costituzione del burro con lo yogurt, e ho usato il formaggio Philadelphia light.

Il risultato è stata una sfoglia rustica friabile, leggera e gustosa, e nessuno dei commensali si è accorto dell’assenza di burro nell’impasto!!

Vi ho convinti?

Il tocco in più? Accompagnare questo goloso finger food con un calice di vino bianco secco o uno Spritz.

 

 

INGREDIENTI:

200 gr di farina 00
70 gr di yogurt greco
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
50 gr di salmone affumicato
100 gr di Philadelphia light (in alternativa, potete usare lo yogurt greco al posto del formaggio spalmabile)
1 uovo
Sale, origano

 

 

PROCEDIMENTO:

Cominciamo realizzando la pasta sfoglia.
In una ciotola, unire la farina con lo yogurt greco, l’olio extravergine di oliva e il sale, impastando bene per ottenere un panetto elastico.
Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola e metterlo a riposare in frigorifero per 2 ore.
Dopo 2 ore, tirare fuori il panetto dal frigorifero.

Stendere il panetto su una spianatoia con l’aiuto di un matterello, cercando di dargli una forma rettangolare.
Dividere la sfoglia a metà e distribuire uniformemente, su una metà, il salmone affumicato a pezzetti e il formaggio Philadelphia light.
Aggiungere una spolverata di sale e una di origano.
Chiudere la metà non farcita sull’altra, ottenendo così un simil strudel, sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta e praticare dei tagli sulla superficie.
Rompere l’uovo in una ciotola, sbatterlo e usarlo per spennellare la sfoglia.
Riscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una teglia di carta forno.
Trasferire la sfoglia nella teglia rivestita di carta forno e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 20 minuti, fino a doratura.
Sfornare e far intiepidire prima di servire.

Chips di patate

Chips di patate
Chips di patate

Chips di patate

Non c’è essere umano che non ami le patatine! Io adoro sgranocchiarle per l’aperitivo, accompagnate da uno Spritz e una manciata di noccioline.

Le Chips di patate sono sfoglie di patate fritte, croccanti e saporite, ideali da servire come happy hour.

Io non ho aromatizzato le Chips ma voi, se preferite, potete spolverarle con pepe nero macinato, peperoncino piccante macinato, paprika piccante, pepe rosa e/o lime grattugiato, proprio come le patatine in vendita al supermercato.

In aggiunta, se volete far rimanere i vostri ospiti a bocca aperta, vi consiglio una ricetta provata in una steakhouse romana: chips di patate servite con una spolverata di formaggio pecorino grattugiato e pepe nero, una vera bontà! Una sorta di patatine cacio e pepe, insuperabili!

Io ho fritto le Chips di patate in olio bollente ma voi, se volete un risultato finale più light, potete cuocerle nel forno tradizionale (a 200 gradi per 20 minuti, girandole a metà cottura) o al microonde (a 800 watt per 4-5 minuti).

 

Ingredienti:

3 patate medie

olio di semi per friggere

sale fino q.b.

pepe nero macinato, paprika in polvere, pepe rosa macinato, lime grattugiato (facoltativo)

 

 

Procedimento:

Lavare le patate e asciugarle bene.

Tagliare le patate molto finemente, senza privarle della buccia, aiutandovi con una mandolina. Più le patate saranno sottili e più saranno croccanti.

Asciugare ogni fetta di patata con un foglio di carta assorbente, in modo da eliminare bene l’acqua.

Versare l’olio di semi in una padella e scaldarlo a fiamma media.

Quando l’olio comincerà a friggere, immergervi delicatamente le fette di patate.

Cuocere le patate fino a doratura, poi scolarle con una schiumarola e adagiarle su un foglio di carta assorbente.

Non disporre le patate cotte “l’una sull’altra” ma ben distanziate, in modo da far assorbire l’olio dalla carta.

Spolverare le patate con un pizzico di sale fino (o pepe nero macinato, peperoncino macinato, paprika piccante, a vostra scelta).

Procedere in questo modo con tutte le altre fette di patate.

Servire le Chips di patate tiepide, accompagnate con cucchiaiate di salsa ketchup, maionese, senape, salsa yogurt, salsa rosa.

 

 

Stoccolma in 3 giorni

Stoccolma in 3 giorni
Stoccolma in 3 giorni

Stoccolma in 3 giorni

Chi avrebbe mai scelto una meta fredda come la lontana Stoccolma per una vacanza estiva di inizio luglio?

Ecco cosa succede quando la domenica il cielo è nuvoloso e non si va al mare…

… si trascorre il tempo sul web pianificando la prossima vacanza!

Così, dopo vari tentennamenti, abbiamo deciso di optare per un tour “Stoccolma-Copenaghen” (la seconda tappa sarà raccontata in un’altra pagina del mio diario), per trascorrere qualche giorno all’insegna del clima mite e fresco, della cultura e della cucina svedese.

Il momento più emozionante? Senza dubbio vedere il sole riflettersi sui canali dopo cena, intorno alle 22.. Un momento da pelle d’oca!

Ecco a voi quindi il racconto di 3 giorni bellissimi trascorsi nella capitale svedese, più qualche consiglio di viaggio che spero possa esservi utile. Have a nice trip!

ARRIVARE A STOCCOLMA:

Siamo partiti dall’Aeroporto di Roma Ciampino con un volo lowcost Ryanair, partito alle 7.20 e arrivato alle 10.25 all’Aeroporto di Stoccolma Skavsta.

Dall’aeroporto, situato a 100 km a sud di Stoccolma, abbiamo preso un bus navetta Flygbussarna (è possibile acquistare i biglietti online al seguente link https://www.flygbussarna.se/it  al prezzo di 139 sek, ma ci sono riduzioni in caso di acquisto del biglietto a/r) e siamo arrivati alla stazione centrale di Stoccolma.

Il tragitto in autobus è durato circa 80 minuti.

CAMBIO EURO-SEK:

La valuta nazionale è la corona svedese (1 Euro = 9,6297 Corone svedesi).

Non fatevi prendere dal panico del “cambiare i soldi” rivolgendovi ai desk in aeroporto!

Noi non abbiamo cambiato soldi ma abbiamo usato esclusivamente carte di credito, accettate dovunque e anche per piccoli importi (anche per pagare un caffè da 2€).

PERNOTTAMENTO:

Per il pernottamento, dopo un’attenta analisi su booking.com (le nostre priorità erano posizione centrale e pulizia eccellente delle camere), abbiamo scelto l’Hotel Kungsträdgården, situato in pieno centro, a soli 10 minuti a piedi dalla stazione centrale di Stoccolma e comodissimo come punto di partenza per visitare la città.

Le camere sono belle, pulite, luminose e silenziose; la colazione è di tipo continentale e spazia dai cornetti al cioccolato alla classica colazione americana “uova e pancetta”, passando per yogurt, salumi affettati, verdure e frutta fresca.

Tutte le camere sono dotate di wifi e il personale è molto cortese e disponibile a dare consigli e suggerimenti per la visita della città.

PASTI:

Stoccolma è una città ricca di ristoranti, brasserie e caffetterie dove fermarsi per uno spuntino o un pasto “sostanzioso”.

Per la pausa pranzo, volendo fare un po’ di economia, avevamo deciso di recarci nei supermercati e consumare sandwich e tramezzini.

Tuttavia, siamo stati colti di sorpresa constatando che a Stoccolma, l’unico supermercato (la Coop, tra l’altro) presente nella zona centrale si trova a Gamla Strand.

Una volta scovata, vi consiglio di fare scorta di bottiglie di acqua, succhi di frutta e crackers.

Così, per la pausa pranzo ci siamo rifocillati con hot dog, bagel (ottimi quelli di Brod and Salt) e frutta fresca.

Per la cena, ci siamo recati in ristoranti scovati tramite l’applicazione The Fork, usufruendo di sconti variabili dal 30% al 50%.

Questo ci ha dato l’opportunità non solo di “abbattere” il prezzo finale della cena, ma anche di cenare in posti glamour e frequentati da gente del posto.

Alcuni nomi?

Il Bistro Rolf De Maré, il Napolyon Bistro & Bar (french style, romantico, luci soffuse, buona scelta di vini e porzioni abbondanti), il Bistro Linné (bella vista sul porto, ambiente romantico e glamour, vasta scelta di piatti sia di carne che di pesce, oltre ai piatti tipici come le polpette svedesi).

Se siete alla ricerca di una ghiotta merenda, vi suggerisco di fare tappa da Espresso House, una catena di caffetterie (simile alla più famosa Starbucks) diffusa in tutta Stoccolma.

Qui potrete gustare una tazza di caffè (americano, espresso, con latte, ecc) accompagnata da una fetta di torta, muffin o biscotti.

Per una merenda “di stampo svedese”, fermatevi da Brod and Salt e deliziatevi con un Kanelbulle (girelle al profumo di cannella) o un Mandelbulle (una crostatina di mandorle).

MUOVERSI A STOCCOLMA:

Dopo aver dato un’occhiata alla mappa della città, abbiamo deciso di non acquistare la Stoccolma Card ma di girare la città a piedi.

La Stoccolma Card è tuttavia consigliata qualora voleste visitare molte attrazioni in poco tempo e non foste “Grandi camminatori” come noi.

La Card è disponibile nei formati 24, 48 e 72 ore e consente l’accesso a molti musei come il Vasa, il Museo Scansen e il Tour dei Canali storici in battello.

Per info https://www.stockholmpass.it/ .

STOCCOLMA IN BICI

Passeggiando per le vie di Stoccolma, non abbiamo potuto fare a meno di notare il numero esorbitante di ciclisti in giro per la città: c’erano pochissime auto e moltissime biciclette che sfrecciavano lungo la pista ciclabile!

Un’utopia per noi italiani!

Così, tentati dalle “due ruote”, abbiamo chiesto informazioni al Concierge e ci è stato riferito che è possibile noleggiare una bicicletta per 3 giorni al costo di 165 sek, acquistando la bike card presso uno dei retailers di Citybike (per info http://www.citybikes.se/p/site/user-information ).

Noi, dovendo restare in città per pochi giorni, non abbiamo noleggiato la bicicletta ma è un’esperienza che vi consiglio caldamente di fare, tanto per ambientarvi ancor di più in questa stupenda città scandinava.

Stoccolma in 3 giorni
Stoccolma in 3 giorni

PRIMO GIORNO: Gamla Stan

Gamla Stan è la città vecchia di Stoccolma, una sorta di cittadella risalente al XIII secolo, formata da vicoli medievali e strade acciottolate.

Vie imperdibili: Vasterlanggatan, Osterlanggatan e Kopmangatan.

In queste strade è consigliabile fare incetta di souvenir (calamite, peluche, penne e cartoline), poiché non troverete negozi simili negli altri quartieri della città.

La piazza principale è Stortorget, la più antica piazza di Stoccolma, nelle cui vicinanze troverete la Cattedrale nazionale svedese (Storkyrkan, edificata nel 1306 e luogo in cui un tempo si celebravano i matrimoni reali e venivano incoronati i sovrani), la Borsa di Stoccolma, il Museo Nobel (un museo interattivo dedicato a tutte le persone che hanno ricevuto il famoso premio dal 1901 ai giorni nostri), la Casa della nobiltà (Riddarhuset), il Municipio (Stockholm Stadshuset), il Parlamento (Riksdagshuset) e il Palazzo Reale (Kungliga Slottet, uno dei più grandi palazzi d’Europa, edificato nel XVIII secolo sulle ceneri del castello Tre Kronor. Al suo interno ospita 600 stanze e 5 musei. Imperdibile il cambio della guardia alle ore 11.20!).

Se avete ancora tempo a disposizione e siete ancora “affamati di cultura”, vi consiglio di visitare il Nationalmuseum (gratuito), il più importante museo d’arte e design della Svezia, con capolavori classici e collezioni di disegno, grafica, artigianato e design che arrivano fino ai giorni nostri.

SECONDO GIORNO: Tour dei Canali Reali e Norrmalm

Non si può andare a Stoccolma e non fare il Tour dei Canali Reali comodamente seduti in battello: il tour dura poco più di due ore e consente di ammirare la città dal fiume, scattare foto mozzafiato e apprendere qualcosa in più dei quartieri “al di fuori” del centro città.

Dopo il Tour dei Canali sarete sicuramente affamati e per questo vi consiglio di recarvi nella food hall del grande magazzino Nordiska Kompaniet.

Qui potrete assaggiare piatti tipici svedesi, macedonie di frutta confezionate, yogurt, gelati, frappè, ecc.

Nel pomeriggio, divertitevi a fare shopping lungo Birger Jarlsgatan, Hamngatan, Biblioteksgatan, Regeringsgatan e Master Samuelsgatan.

Quali sono i negozi imperdibili? Nordiska Kompaniet, Face of Stockholm (negozio di prodotti di bellezza), Filippa K (un brand di abbigliamento femminile e maschile molto conosciuto nei paesi scandinavi), Sturegallerian (centro commerciale vicino Ostermalmstorg), Ahlens (a Norrmalm) e Mood Stockholm (a Norrmalm).

Se avete l’occasione, non mancate una visita alla Kulturhuset in Sergerls Torg, un bellissimo centro culturale suddiviso in 5 piani da cui si gode una splendida vista sulla città.

TERZO GIORNO: Djurgarden, mercato Ostermalmshallen e quartiere Sodermalm

Djurgarden è l’isola verde parte del Parco nazionale reale della città, ed ospita la maggior parte dei musei e delle attrazioni.

Noi abbiamo visitato il Museo Vasa, l’imperdibile museo costruito attorno alla nave costruita come imbarcazione da guerra nel XVII secolo e naufragata durante il suo viaggio inaugurale nel 1628.

L’imbarcazione è stata recuperata nel 1961, dopo oltre 300 anni, è stata sottoposta a restauro e oggi è ammirabile proprio in questo Museo).

Se siete interessati, vi consiglio di visitare anche il Museo Skansen (fondato nel 1891, è il museo all’aperto più antico del mondo ed offre una panoramica della vita storica svedese, con fattorie, quartieri e paesetti della Svezia ricostruiti in miniatura) e il Museo Nordico (Nordiska Museet, che racconta la storia svedese degli ultimi 500 anni).

Dal Museo Vasa, siamo andati a piedi fino al Museo di storia nazionale Historiska (gratuito), dove è possibile scoprire la storia della Svezia dall’età della pietra ai giorni nostri, il modo migliore per conoscere i vichinghi!

Per il pranzo, se avete voglia di qualcosa di sfizioso, vi consiglio di recarvi al vicino mercato coperto Ostermalmshallen (in Ostaermalmstorg), un mercato nato a fine ‘800, dove potrete assaggiare bagel, baguette, smorrebread, piatti tipici scandinavi, insalatone miste, centrifugati e dolci.

Se avete ancora tempo a disposizione e energie a sufficienza, è il momento giusto per prendere la metro e recarvi nella zona bohémien di Stoccolma, Sodermalm, ricca di parchi e viste panoramiche fantastiche su Stoccolma.

Qui si trovano i migliori bar, club e discoteche della città, tra cui la birreria più antica della città, il Kvarnen (in Tjarhovsgatan 4).

Se non avete voglia di arrivare a Sodermalm ma preferite immergervi in una bolla di arte e cultura, vi consiglio la visita al Museo di Arte Moderna (Moderna Museet).

Il Moderna Museet ospita una delle migliori collezioni d’arte moderna e contemporanea di tutta Europa.

Info utili per predisporre un piccolo budget per visitare Stoccolma in 3 giorni:

Museo Vasa: 130 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Museo Nobel: 120 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Nationalmuseum: gratuito

Museo di Arte Moderna (Moderna Museet): 150 sek

Museo Nordico (Nordiska Museet): 120 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Tour dei Canali Reali: 200 sek (incluso nella Stoccolma Card), biglietti acquistabili al porto (nelle biglietterie Stromma)

Museo Skansen: 180 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Palazzo Reale: 160 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Historiska Museet: gratis