Month: Agosto 2022

Parmigiana di zucchine bianca

Parmigiana di zucchine bianca
Parmigiana di zucchine bianca

Parmigiana di zucchine bianca

La Parmigiana di zucchine bianca è un gustoso sformato preparato con zucchine grigliate (o fritte, come preferite), mozzarella fiordilatte, uova, parmigiano grattugiato e pangrattato.

Un primo piatto di facile realizzazione, ideale da servire durante i pranzi invernali/autunnali, ma anche da preparare in quantità abbondanti e consumare in ufficio durante la pausa pranzo, avendo cura di riscaldarlo per 1-2 minuti al microonde.

Per ottenere un risultato più sfizioso (ma anche più calorico), potreste alternare gli strati di zucchine con fette di prosciutto cotto, di bacon o di pancetta.

 

Ingredienti per una teglia per 3-4 porzioni:

600 gr di zucchine

2 uova

qualche cucchiaio di latte (intero o scremato, come preferite)

3 cucchiai di pangrattato

2 mozzarelle fiordilatte (da 125 gr)

70 gr di parmigiano grattugiato

olio extravergine di oliva q.b.

sale, pepe

 

 

 

Procedimento:

Lavare, spuntare e tagliare le zucchine a fette sottili.

Scaldare una piastra sul gas e, quando sarà  rovente, cuocervi le zucchine su entrambi i lati, girandole a metà cottura.

Adagiare le zucchine cotte su un piatto da portata e lasciarle intiepidire.

Salare le zucchine leggermente.

In una ciotola, sbattere le uova con 30 gr di parmigiano grattugiato, qualche cucchiaio di latte, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero macinato.

Mescolare bene con una frusta da cucina manuale o una forchetta.

In un’altra ciotola, mescolare il pangrattato e il parmigiano grattugiato rimasto (serviranno per spolverare la superficie della parmigiana di zucchine bianca).

Tagliare le mozzarelle a cubetti.

Preriscaldare il forno a 180 gradi e ungere una teglia con un filo di olio extravergine di oliva.

Disporre uno strato di zucchine sul fondo della teglia, sovrapponendole leggermente (in modo da evitare buchi).

Distribuire qualche cubetto di mozzarella sulle zucchine, qualche cucchiaio di composto con l’uovo e coprire poi con un altro strato di zucchine.

Procedere in questo modo fino a esaurimento degli ingredienti.

Cospargere la superficie dello sformato con una spolverata di pangrattato e parmigiano grattugiato.

Cuocere lo sformato in forno caldo a 180 gradi per 30-35 minuti, fino a doratura della superficie.

Servire la Parmigiana di zucchine bianca ben calda o leggermente intiepidita.

Crocchette di pecorino con besciamella

Crocchette di pecorino con besciamella
Crocchette di pecorino con besciamella

Crocchette di pecorino con besciamella

Una ricetta perfetta per un happy hour sfizioso o per una cena super slurp!

Crocchette preparate con patate, formaggio pecorino grattugiato, prosciutto crudo e funghi trifolati, bagnate con besciamella (già so che farete la scarpetta 😉).

Una ricetta semplicissima e anche low cost; io per comodità ho usato la besciamella confezionata ma voi potete anche realizzarla a casa con farina, latte e noce moscata, che bontà!

 

 

Ingredienti per 10-12 crocchette:

200 gr di patate
6 cucchiai di pecorino grattugiato
2 fette di prosciutto crudo
50 gr di funghi trifolati
2 uova
Pangrattato q.b.
Farina q.b.
Sale, pepe nero macinato
Besciamella q.b.

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per lessarvi le patate con la buccia.

Dopo 25-30 minuti, scolare le patate e lasciarle raffreddare a temperatura ambiente.

Una volta fredde, pelare le patate e schiacciarle con i rebbi di una forchetta (o con uno schiacciapatate, in base alle vostre disponibilità).

Unire alle patate schiacciate il formaggio pecorino grattugiato, i funghi trifolati, il prosciutto crudo tagliato a pezzettini, un pizzico di sale, una spolverata di pepe nero macinato e un uovo, quindi mescolare bene il tutto per ottenere un composto omogeneo.

Sbattere un uovo in un piatto.

Con le mani, formare tante palline con il composto di patate, quindi passarle prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e infine rotolarle nel pangrattato (vi consiglio di realizzare delle crocchette non troppo piccola ma poco più grandi delle classiche olive all’ascolana).

Riempire una padella di olio per friggere e, quando comincia a sfrigolare, tuffarvi le crocchette per cuocerle fino a doratura.

Nel frattempo, versare la besciamella in un pentolino e scaldarla a fuoco basso.

Una volta cotte, scolare le crocchette e adagiarle su un foglio di carta assorbente per far perdere loro l’olio in eccesso.

Servire le crocchette ben calde, insieme alla besciamella calda.

Cozze gratinate

Cozze gratinate
Cozze gratinate

Cozze gratinate

Una ricetta che, all’apparenza sembra complicata ma in realtà è facilissima e consente di ottenere un secondo piatto sfizioso, perfetto anche da servire agli ospiti.

Ho acquistato le cozze in pescheria e chiesto al pescivendolo di pulirle (una vera e propria manna dal cielo), le ho fatte aprire nel tegame rosolandole con un filo di olio e del vino bianco, e poi le ho farcite con pangrattato, parmigiano grattugiato e pomodori, una preparazione veramente semplice e anche piuttosto veloce.

Vi consiglio di accompagnare le cozze con un’insalata fresca o una porzione di patate al forno ma, soprattutto, con un bel calice di vino bianco.

 

Ingredienti per 1 porzione:

15-16 cozze fresche
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 pomodoro da sugo
1 spicchio di aglio
Qualche foglia di prezzemolo fresco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
Sale, pepe

 

Preparazione:

Lavare accuratamente le cozze sotto l’acqua corrente.

In un tegame, rosolare uno spicchio d’aglio con due cucchiai di olio extravergine di oliva.

Quando l’olio comincerà a sfrigolare, aggiungere le cozze, mezzo bicchiere di vino bianco, qualche foglia di prezzemolo fresco, un pizzico di sale, e cuocere coprendo il tegame con un coperchio.

Quando le cozze si saranno aperte, spegnere il gas e scolarle.

Eliminare i gusci vuoti e conservare solo quelli con i molluschi.

Lavare e tagliare il pomodoro a dadini.

In una ciotola, unire il pangrattato, il formaggio grattugiato, il pomodoro a dadini, una spolverata di pepe nero e un pizzico di sale.

Mescolare bene il composto per amalgamare tutti gli ingredienti e far sì che il pomodoro rilasci il suo succo, in modo da ottenere una sorta di “pappetta”.

Con un cucchiaio, farcire le cozze aperte con il composto di pangrattato, avendo cura di ricoprire perfettamente i molluschi delle cozze.

Rivestire una teglia di carta forno e scaldare il forno a 180 gradi.

Disporre le cozze sulla teglia rivestita e cuocere in forno caldo per 10-15 minuti, fino a doratura del pangrattato.

Sfornare e servire subito.

Pomodori ripieni freddi

Pomodori ripieni freddi
Pomodori ripieni freddi

Pomodori ripieni freddi

Una ricetta facile che non richiede neanche l’utilizzo di fornelli: eh si, avete sentito/letto proprio bene, né forno né gas, una vera magia!!!!!

Pomodori ripieni freddi, un’idea sfiziosa per un simpatico aperitivo o antipasto da servire ai vostri ospiti, ma anche un contorno perfetto per secondi piatti di pesce non troppo elaborati.
Io ho farcito i pomodori con tonno al naturale (va bene anche il tonno sott’olio, in base ai vostri gusti), maionese, carciofini sott’olio e capperi sotto sale, ma voi potete aggiungere e/o sostituire gli ingredienti a vostro piacimento (es. uova sode, carote a julienne, cubetti di prosciutto cotto, gamberetti in salamoia, carne macinata, ecc.), facendovi guidare dalla vostra fantasia perché, come dico sempre, è la fantasia l’ingrediente principale di ogni ricetta, e non il budget a disposizione!

Io adoro le verdure ripiene e le considero un piatto così facile e “comodo” che le faccio sempre in porzioni abbondanti, in modo da poterle consumare in più volte e magari portarle anche in ufficio per pranzo, così da suscitare l’invidia (bonaria) di tutti i colleghi.

Altre ricette di pomodori farciti le trovate ai seguenti link:

 

Ingredienti:

4 pomodori maturi da insalata
100 gr di tonno al naturale (o sott’olio, in base alle vostre preferenze)
4 carciofini sott’olio (interi o già tagliati)
4 cucchiaini di maionese
Una manciata di capperi sotto sale
Qualche foglia di prezzemolo fresco

 

Procedimento:

Lavare i pomodori e svuotarli dal loro ripieno con l’aiuto di un cucchiaio.
In una ciotola unire il tonno, la maionese, qualche foglia di prezzemolo tritata, il ripieno dei pomodori, i carciofini sgocciolati e tagliati a pezzetti e una manciata di capperi.
Mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Farcire i pomodori e servire subito oppure riporre in frigorifero fino al momento del servizio.

Tiramisù alla crema di whisky

 

Tiramisù alla crema di whisky
Tiramisù alla crema di whisky

Tiramisù alla crema di whisky

Un tiramisù cremoso e dal sapore deciso: biscotti savoiardi inzuppati nel caffè e ricoperti di una crema a base di uova, mascarpone e whisky irlandese.

Un modo perfetto per sorprendere i vostri ospiti con un dessert dal sapore inaspettato, ingannevole (perché sembra un tiramisù tradizionale) e sublime.
Io ho usato i biscotti savoiardi ma voi potete usare benissimo i pavesini, se li preferite; inoltre, ho servito il tiramisù con una colata di salsa al cioccolato fondente (che avevo in dispensa, reduce di una precedente ricetta) e qualche ciuffo di panna fresca, ma voi potreste usare scaglie di cioccolato, confettini, gocce di cioccolato, ecc.

 

 

Ingredienti per due porzioni:

300 gr di mascarpone
2 uova
Biscotti savoiardi q.b.
1/2 bicchiere di whisky irlandese
200 ml di caffè freddo
50 gr di zucchero di canna grezzo
3 cucchiai di cacao amaro in polvere
Topping al cioccolato e panna fresca montata (per decorare)

 

 

Procedimento:

Separare i tuorli dagli albumi.
In una ciotola, mescolare i tuorli con lo zucchero di canna grezzo fino ad ottenere un composto spumoso.
Aggiungere il whisky irlandese e continuare a mescolare.
Aggiungere anche il mascarpone e mescolare cercando di ottenere una crema morbida e omogenea.
Montare gli albumi a neve con uno sbattitore, poi unirli alla ciotola con il mascarpone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.
Ora cominciare a comporre il tiramisù.
Bagnare i biscotti savoiardi nel caffè freddo e rivestire il fondo di uno stampo (io ho usato un contenitore in alluminio piccolo, per due porzioni).
Coprire i biscotti savoiardi con uno strato di crema e una spolverata di cacao amaro.
Bagnare di nuovo i biscotti savoiardi nel caffè e comporre un altro strato sopra quello della crema, poi ricoprire di nuovo con la crema e ultimare con una spolverata di cacao amaro.
Coprire il tiramisù con la pellicola trasparente e riporlo in frigorifero per 2-3 ore, o comunque, fino al momento di servire.
Servire il tiramisù ben freddo, decorandolo con una colata di salsa al cioccolato e qualche ciuffo di panna fresca.

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

La Costa Azzurra è una delle destinazioni più famose al mondo, da sempre amata e frequentata da artisti di fama mondiale che l’hanno resa uno dei posti più ambiti d’Europa.

Per visitare tutti i paesi che la costituiscono sarebbe necessaria almeno una settimana e l’avere a disposizione una macchina (soprattutto per raggiungere città come Saint Tropez e Sainte Maxime) ma noi, avendo a disposizione pochi giorni e un budget ridotto, abbiamo preferito usare i mezzi pubblici (treni e autobus), e scegliere Nizza come base per il nostro soggiorno.

Ecco a voi il nostro itinerario di 5 giorni in Costa Azzurra.

Un suggerimento: l’ultimo giorno abbiamo visitato la bellissima Isola di Sainte Marguerite ma, se riuscite, cercate di arrivare a Saint Tropez!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 1: Nizza

Arriviamo all’aeroporto di Nice Côte D’Azur con un volo Alitalia da Roma.

Raggiungere il centro città dall’aeroporto è semplice in quanto la distanza è di soli 6 km.

Noi abbiamo preso il bus 23 Ligne D’Azur che con solo 1,50€ vi porta dritti in centro.

Per il soggiorno, abbiamo scelto un appartamento scovato su Booking proprio in Place Massena, silenzioso, pulito e a meno di 50€ a notte, perfetto!

Usciamo subito alla scoperta di Nizza partendo da Place Massena, famosa per le sue mattonelle bianche e grigie, considerata il punto di accesso alla città vecchia o alla Promenade des Anglais.

Elegante e raffinata, nella piazza troverete 7 statue dell’artista spagnolo Jaume Plensa intitolate “Conversazione a Nizza” e rappresentanti i sette continenti; di sera, ogni statua viene illuminata con un colore diverso.

Attraversando i giardini della romantica Promenade du Paillon, arriviamo a Place Garibaldi, riconoscibile dalla statua dell’eroe italiano che nacque proprio a Nizza nel 1807 quando ancora quest’ultima era italiana.

Da Place Garibaldi ci immergiamo nel centro storico che, a prima vista, ricorda un po’ i carrugi di Genova per via dei vicoli stretti e tortuosi, le case colorate e la numerosità di botteghe, negozi e mercati.

Non perdetevi un giro veloce alla Cattedrale di Santa Reparata, un capolavoro dell’arte barocca, sede del vescovado cittadino e monumento storico di Francia.

Costruita tra il 1650 e il 1685 e dedicata all’Assunzione della Vergine Maria, la Cattedrale è ad ingresso gratuito e vi si possono ammirare numerose vetrate colorate e bei dipinti.

Camminando camminando arriviamo al Marché Aux Fleurs, il mercato dei fiori, un’esplosione di colori e profumi che rallegra l’intera area circostante.

Affamati, decidiamo di pranzare con due specialità niçoise acquistate alla bancarella La Fougasserie: la socca (in foto), molto simile alla farinata di ceci, e la pissaladiere, una sorta di focaccia con cipolle e acciughe (buona ma molto saporita).

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Nel pomeriggio, a pancia piena, andiamo verso il mare e passeggiamo lungo la bellissima Promenade des Anglais, piena di turisti, ciclisti, runners e locali, fino ad arrivare al Castello.

Salire fino al Castello non è facilissimo: a piedi, si tratta di fare circa mezz’ora di scalini ininterrotti ma, per i più sedentari, è possibile usare l’ascensore (sempre affollato) che vi porta fino in cima.

La cima del castello si rivela un luogo incantevole sia per la vista mozzafiato sul golfo sia per gli spazi verdi, i bar e i locali dove ci concediamo una lunga pausa ristoro prima di rimetterci in cammino.

Essendo pomeriggio inoltrato, esausti dalla giornata, torniamo in hotel per una doccia e poi andiamo a cena da Casa Leya, un ristorante italiano vicino al Marché Aux Fleurs.

Oltre ad essere accogliente e arredato nei toni provenzali del blu e del giallo, il ristorante si rivela una scelta azzeccata per via dell’estrema cortesia dello staff, l’elevata qualità del servizio e la bontà dei piatti offerti.

Noi, essendo particolarmente affamati, abbiamo preso due Trilogie de la mer (un trittico composto da tonno, orata e gamberi alla griglia, accompagnati da verdure miste) e una bottiglia d’acqua spendendo circa 25 euro a testa.

Certo, un prezzo non proprio economico ma si sa, siamo in Costa Azzurra!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 2: Montecarlo

Il secondo giorno, dopo aver fatto colazione con una tazza di caffè e una generosa arte au citron méringuée, prendiamo un treno che in meno di 30 minuti ci porta a Montecarlo.

Arrivati alla Gare de Monaco, passeggiamo lungo il Boulevard Princess Charlotte e arriviamo al quadrilatero della moda monegasca, tra Carré d’Or e Galerie des Allées Lumières.

La nostra meta, tuttavia, non sono le scintillanti boutique ma il Casinò, riconoscibile dalla maestosa fontana e dalle auto di lusso parcheggiate di fronte.

L’edificio, progettato dall’architetto Garnier (autore anche dell’Opéra di Parigi) e inaugurato nel 1865, è un tripudio di oro, marmo, sculture e affreschi, creato allo scopo di riasanre le casse dello stato.

Dalla sua posizione, riusciamo a vedere anche il circuito del Gran Premio di Monaco, che passa proprio lungo la strada sottostante il Casinò.

Dopo una brevissima entrata al Casinò, ci dirigiamo all’Opéra (o Grand Théâtre de Monte Carlo),un grandioso teatro inaugurato nel 1879 e progettato dallo stesso architetto del Casinò.

Anche quest’edificio, come il Casinò, è l’espressione del lusso e dei fasti della Belle Epoque, con addobbi d’oro, luci e scintillanti vetrate.

Leggermente affamati, pranziamo con due miseri sandwich acquistati in un supermarket e, su consiglio di locali, prendiamo un autobus che ci porta al Palazzo dei Principi, al centro di Monaco, a picco sul mare.

Essendo visitabile solo in estate, ci accontentiamo di qualche foto scattata all’esterno del palazzo, viaggiando con la mente a quello che starà succedendo proprio in questo momento tra i corridoi di palazzo….

Prima di riprendere il treno per tornare a Nizza, passeggiamo per le vie del centro storico di Monaco, che comincia proprio dal Palazzo dei Principi e si snoda in un insieme di stradine quasi totalmente pedonali, molto curate, ricche di fiori e scorci affascinanti, negozietti e botteghe artigianali.

In serata, torniamo a Nizza e ceniamo da Le Madison, un ristorante in 13 Rue du Commandant Raffali, scovato su Thefork con punteggio 8.8 e sconto del 50% sul menu.

Un ristorante a conduzione familiare, carino e informale, con un’ampia scelta di piatti sia di carne che di pesce.

Noi abbiamo optato per due secondi di pesce e un contorno di verdure, tutto buonissimo.

Il tutto pagato meno di 15€ a testa con lo sconto, un vero affare!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 3: Cannes

Il terzo giorno prendiamo un treno che in meno di 30 minuti ci porta dritti a Cannes, altra splendida cittadina della Costa Azzurra, meta del jet set internazionale.

Appena arrivati, ci dirigiamo subito al cuore antico di Cannes, Le Suquet, un quartiere pittoresco lontanissimo dallo sfarzo e dal glamour della Croisette ma ricco di botteghe artigiane, negozi di antiquariato, bistrot e locali in stile rigorosamente provenzale.

Facciamo un salto veloce alla bellissima chiesa gotica di Notre Dame d’Esperance, per salire sulla cime della sua Torre che affaccia sulla piazza e dalla quale si gode di uno splendido panorama sulla baia di Cannes.

Ci fermiamo per una quiche da Paul’s e poi lasciamo il fascino del centro storico per passeggiare lungo la Promenade de la Croisette, un lungo viale di circa 12 km lungomare che arriva fino al vecchio porto.

Hotel deluxe come il Carlton, boutique di lusso e condomini imponenti fanno da sfondo al mare.

Vale la pena farsi la passeggiata anche solo per rifarsi gli occhi e godere del mare.

La Croisette arriva fino al famoso Palais des Festivals et des Congrès, il moderno centro convegni di Cannes dove ogni anno si svolge il celebre Festival del Cinema.

Prima di riprendere il treno, ci concediamo un giro lungo le vie dello shopping della città, Rue Meynadier e Rue d’Antibes, una distesa di negozi di abbigliamento, boutique, centri benessere, pasticcerie e botteghe alimentari.

Nel tardo pomeriggio, torniamo a Nizza e, dopo una bella doccia rinfrescante, andiamo a cena da Likyta, altro ristorantino scovato su Thefork con voto 8.8 e sconto 40% sul menu.

Aperto da poco e situato appena fuori dal centro storico, il ristorante è piccolino ma ben arredato, con prezzi medi.

Noi abbiamo preso una bistecca e un hamburger spendendo meno di 20€ a testa ma nel menu ci sono anche piatti di pesce molto interessanti.

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 4: Iles de Lerins – Isola Sainte Marguerite

Il quarto giorno prendiamo il treno per Cannes e da lì il battello per Iles de Lerins, due isole distanti 15 minuti di traversata dal porto di Cannes (il biglietto costa circa 10 euro a/r).

Le Isole di Lerins sono 4: l’Isola Sainte-Marguerite e l’Isola Saint-Honorat, le più grandi, l’isolotto del la Tradelière e l’isolotto Saint-Féréol.

L’Isola Sainte-Marguerite, una perla incontaminata che conta circa 170 ettari di foresta, dunque ricca di boschi e natura selvaggia, ma anche spiaggette e scogliere a strapiombo sul mare.

Sull’isola è vietata la circolazione di automobili e biciclette, quindi dovrete girarla a piedi, godendo della pace che regna in questi luoghi quasi paradisiaci.

Arrivando al porto, sulla sinistra ci sono un paio di ristoranti e snack bar, mentre più in là si trova il Fort Royal (in foto), una ex prigione militare fatta costruire dal cardinale Richelieu, famoso per aver ospitato il detenuto del film “La maschera di ferro”, con Leonardo Di Caprio.

Pagando il biglietto di 2€, visitiamo le prigioni e il museo, che raccoglie oggetti rinvenuti da relitti di navi affondate nei dintorni dell’isola.

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

La giornata all’Isola Sainte Marguerite, in pieno relax e immersi nella natura, ci permette di fare scorta di energie, ammirare i prodigi di Madre Natura nonché trascorrere qualche ora in spiaggia, allungati sulla ghiaia a crogiolarci al sole.

Nel tardo pomeriggio, rientriamo a Cannes e infine a Nizza dove, incredibilmente affamati ma anche stanchi, facciamo scorta di quiche e socca in una boulangerie nei pressi di Place Messena e ceniamo in appartamento.

Giorno 5: Rientro a Roma

Torta della nonna

Torta della nonna
Torta della nonna

Torta della nonna

Un dolce tipico della tradizione italiana, semplice ed economico, da mangiare come dessert di fine pasto o a colazione accompagnato da un bel caffè.

Un guscio croccante di pasta frolla ripieno di crema pasticciera e guarnito con pinoli tostati e zucchero a velo.

Una vera delizia!

In alcune regioni è uso aggiungere le amarene sciroppate alla crema pasticcera ma io voglio riproporvi la ricetta classica, per un ritorno ai giorni spensierati dell’infanzia.

 

Ingredienti:

per la pasta frolla:

500 gr di farina 00

3 uova

120 gr di olio di semi di girasola

150 gr di zucchero (io di canna)

metà busta di lievito vanigliato

per la crema pasticcera:

40 gr di farina 00

750 ml di latte (io scremato)

3 uova

la buccia grattugiata di un limone

30 gr di zucchero di canna

per decorare:

una manciata di pinoli

zucchero a velo

 

Procedimento:

Iniziare con la preparazione della pasta frolla.

In una ciotola rompere le uova e sbattere con lo zucchero e l’olio di semi di girasole.

Aggiungere la farina a pioggia e il lievito vanigliato e continuare ad impastare.

Impastare con le mani leggermente inumidite fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico.

Avvolgere il panetto ottenuto con la pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Nel frattempo, preparare la crema pasticcera.

In un pentolino scaldare il latte e la buccia di limone grattugiata.

In una ciotola, rompere le uova e mescolarle con lo zucchero e la farina per ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

Quando il latte è ben caldo, spegnere il fuoco, eliminare la buccia di limone e versarlo nella ciotola con le uova, continuando a mescolare.

Ritrasferire il composto nel pentolino e cuocere a fuoco basso per 5-10 minuti, mescolando di continuo per evitare che la crema si attacchi ai bordi del pentolino.

Quando la crema si sarà addensata, spegnere il fuoco e lasciarla intiepidire.

Trascorso il tempo di riposo, riprendere il panetto di pasta frolla dal frigorifero e suddividerlo in due parti uguali.

Oliare una teglia tonda e stendere il primo panetto sul fondo della teglia, per creare la base della crostata.

Versare la crema (ormai tiepida) all’interno del guscio di pasta frolla steso nella teglia tonda.

Stendere anche l’altro panetto di pasta frolla dandogli una forma circolare e posizionarlo sopra la crema pasticcera, per chiudere la torta.

Con un coltello, tagliare i bordi in eccesso e sigillare i bordi con le dita.

Bucherellare la superficie della torta con i rebbi di una forchetta.

Distribuire i pinoli sulla superficie della torta.

Cuocere la torta in forno caldo a 170 gradi per 45 minuti.

Sfornare la torta e lasciarla intiepidire.

Servire la Torta della nonna completamente fredda, con una spolverata di zucchero a velo in superficie.

 

 

Calzoni alla parmigiana

Calzoni alla parmigiana
Calzoni alla parmigiana

Calzoni alla parmigiana

Cosa può esserci di più buono di calzoni realizzati con l’impasto della pizza e farciti con melanzane in simil parmigiana?!?

Una vera goduria: la mozzarella filante, il sapore del parmigiano unito al pomodoro e alle melanzane, una delizia unica e rara!!!

Una ricetta perfetta da gustare a cena o da servire ai vostri ospiti per conquistarli al primo morso..

Ci credete??

Ingredienti per 2 calzoni:

150 gr di farina 00
1/2 panetto di lievito di birra
1/2 tazza di acqua calda
Sale q.b.
2 fette di melanzana
1/2 mozzarella
100 ml di salsa di pomodoro
Parmigiano grattugiato q.b.
Sale, origano

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.

Lavare e affettare la melanzana.

Scaldare una piastra e, quando sarà rovente, grigliarvi le melanzane.

Preriscaldare il forno a 200 gradi e ungere una teglia tonda con un filo di olio.

Dividere l’impasto in tre parti e formare tre dischi.

Tagliare la mozzarella a cubetti.

Disporre su ogni disco un cucchiaio di salsa di pomodoro, una melanzana, una manciata di mozzarella a cubetti, un altro cucchiaio di salsa di pomodoro e uno di parmigiano grattugiato.

Richiudere ogni disco formando delle mezzelune e sigillando bene i bordi per evitare che i calzoni si aprano durante la cottura.

Adagiare i calzoni sulla teglia e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.

Sfornare e mangiare subito.