Pasticcio messicano

Una ricetta davvero semplice, veloce e saporita, che ricorda bene il cibo messicano…un pò piccante e deliziosa

SONG

  • fagioli rossi una scatola
  • mezza cipolla
  • mezza mozzarella a cubetti
  • 1 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 2 salamini
  • 2 wurstel
  • olio Dante evo
  • salsa di pomodoro

Mettere in padella l’olio e far  rosolare la cipolla, aggiungere quindi salsiccia e wurstel e far cuocere a fuoco alto per circa 2 minuti. Aggiungere quindi i fagioli e il peperoncino e due cucchiai di salsa di pomodoro.

Lasciare insaporire ancora 2 minuti e aggiungere quindi la mozzarella e lasciarla ammorbidire.

Servire subito ben caldo.

Così a vedere non è bellissima ma molto buona…ma visto che anche l’occhio vuole la sua parte potete utilizzare questo pasticcio per riempire un tortino di pasta sfoglia ricoperto da una purea di patate e far cuocere il tutto al forno per esempio..

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Jerry Lee Lewis (Ferriday, 29 settembre 1935) è un autore, cantante e pianista statunitense.

È riconosciuto tra i padri del rock n’roll con un posto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986 ed uno nella Rockabilly Hall of Fame. È stato soprannominato The Killer per il suo modo selvaggio, anticonformista e ribelle di esibirsi dal vivo. Inoltre è considerato uno dei Re del Rock and Roll insieme a Elvis Presley

Jerry Lee Lewis aveva sposato Jane Mitcham, la sua seconda moglie, 23 giorni prima che il suo divorzio con la sua prima moglie fosse effettivo. La turbolenta vita privata di Lewis fu nascosta al pubblico finché nel 1958, durante un suo tour in Inghilterra, la stampa venne a sapere che il cantante aveva sposato, come terza moglie, la sua cugina (di terzo grado) Myra Gale Brown, tredicenne all’epoca del matrimonio. In seguito, con lei avrà anche un bambino.

Questa notizia creò grande scandalo in Inghilterra e il tour fu cancellato dopo appena tre concerti annullando i restanti 34. Lo scandalo seguì Jerry Lee Lewis in America, e comportò la sua uscita dalla scena musicale. Lewis si sentì tradito da moltissima gente che fino a poco tempo prima lo supportava, tra cui lo stesso Sam Philips. Solo Alan Freed rimase accanto a Jerry Lee Lewis, suonando nei suoi dischi finché non dovette allontanarsi per motivi relativi alla payola. Nonostante Lewis fosse ancora sotto contratto con la Sun Records, smise di registrare. Dai 10.000$ di guadagno per ogni concerto, passò ai 100$ a notte, esibendosi in piccoli locali e birrerie. A quel tempo aveva ben pochi amici di cui potersi realmente fidare. Fu solo grazie a Kay Martin, presidente del fan club dell’artista, che Lewis tornò a registrare per la Sun Records. In quel periodo Philips aveva costruito un nuovo studio presso il 639 Madison Avenue, sempre a Memphis, abbandonando così lo storico Union Avenude Studio dove avevano inciso artisti come B. B. King, Howlin’ Wolf, Elvis Presley, Carl Perkins, lo stesso Lewis e Johnny Cash. Fu nel nuovo studio che Jerry Lee Lewis registrò, nel 1961, il suo unico successo di quel periodo: si trattava di “What’d I Say”, una reinterpretazione di Ray Charles.

La sua popolarità tornò ad aumentare un po’ in Europa, soprattutto in Inghilterra e in Germania, intorno alla metà degli anni ’60. Il suo live-album del 1964, intitolato Live at the Star Club e registrato ad Amburgo insieme ai Nashville Teens, è considerato uno dei più grandi album di Rock and Roll dal vivo. Il critico musicale Stephen Thomas Erlewine scrive: “Live at the Star Club is extraordinary — the purest, hardest rock & roll ever committed to record. Compared to this, The Stooges sound constrained, hardcore punk seems neutered, and the Sex Pistols sound like wimps.”

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