Ricetta mostarda di pere ubriache con pere Madernassa, vino e zucchero
Pochi ingredienti per una mostarda che eleva il tuo formaggio a una sensazione di bontà mai assaporata!
Sono esagerata?
Provare per credere…
Delle pere Madernassa ne abbiamo già parlato, questa mostarda la preparo anche con le pere del mio vecchio albero, ma, ahimè quest’ anno avevo troppe ricette da fare😜
Ho provato con questa varietà, perché mantiene bene la cottura, non si disfa, e con questa lavorazione diventa brillante al punto giusto.
Sono 4 o 5 le varietà di pere che utilizzo, alcune non le acquisto mai, le trovo troppo dolci; non amo la frutta troppo dolce, matura al punto giusto per alcuni, troppo matura per me, che la raccolgo direttamente dall’albero e comincio a controllare la maturazione appena il frutto ha completato la forma, per cui appena ha un accenno di zucchero per me è da raccogliere😁
e con la scusa di dover tenere sotto controllo la glicemia, cucino utilizzando una percentuale contenuta di zuccheri, dove è possibile, amo i dolci non troppo dolci, le marmellate che hanno il sapore della frutta e le mostarde che posso riconoscerne l’origine. Mi piace distinguere gli ingredienti.
- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione1 Ora
- Tempo di riposo3 Giorni
- Tempo di cottura40 Minuti
- Porzioni10
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno
Ingredienti
Per fare la mostarda ubriaca servono:
Strumenti
Una ciotola per la macerazione, una pentola a doppio fondo…Eventuali barattolini se volete conservarla
Passaggi
Ci vogliono giorni ma il passaggio più lungo e “difficile” è la pelatura delle pere.
Sembra un’eternità, ci vuole poco a ottenere una mostarda ottima
Dopo aver pelato le pere tagliarle a fettine sottili, oppure tritate nel robot, dipende dai vostri gusti, io le faccio in tutt’e due versioni; mettetele in una ciotola e copritele con il vino, lasciatele in infusione per una notte; rilascerà colore e aroma.
Al mattino sgocciolate e unite lo zucchero e i chiodi di garofano, mescolate e lasciate macerare fino al mattino successivo. Lasciatele senza coperchio.
Al mattino mettete la pentola sul fornello a fiamma bassa e portate a bollore, calcolate cinque minuti e poi spegnete, se fate cuocere una quantità maggiore raddoppiate il tempo. Fate riposare fino al mattino successivo, senza utilizzare il coperchio. Ripetete questa operazione per tre volte, vi accorgerete che sono pronte quando, da fredde avranno una bella consistenza sciropposa e densa, dipende molto dal tipo di pere, se sono più o meno acquose. Una volta pronte, se volete eliminate i chiodi di garofano e versate nei vasetti, sterilizzate e avrete una mostarda squisitissima per qualche tempo da accompagnare alle vostre pietanze.
Servite con formaggi stagionati sia di pecora che di capra; io la tasto sempre su queste varietà, poiché mio figlio, li produce in azienda
Una mostarda ottima anche per accompagnare il bollito, ideale con carne cruda, robiola di pecora stagionata e granella di nocciole
Conservare la vostra mostarda:
Come scritto sopra l’ideale e conservare in vasetti sterilizzati, in frigorifero si conserva per un mese circa.
Dosi variate per porzioni
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