“50 sfumature di…mela” – Tortine alle mele con cuore al caramello salato

Quella che presento oggi è la mia seconda ricetta per il progetto “50 sfumature di…mela” che vede coinvolti numerosi blog alle prese con ricette a base di mele.
In questa ricetta la mela non è la sola protagonista ma bensì una delle attrici principali che rendono queste tortine uniche.

Le tortine alle mele con cuore al caramello salato sono un’intuizione che avuto mentre facevo il caramello salato.
perchè ovviamente quando stai facendo una ricetta, mica ti puoi concentrare solo su quella? XD
no! devi già essere con la testa a quella successiva.
problemi che forse solo un blogger può comprendere XD
stavo preparando questo caramello al burro salato, ne avrete assolutamente bisogno per fare questa ricetta perchè è un caramello molto denso, e mi sono chiesta “e se invece che liquido liquido, lo facessi più compatto? di modo che poi potrei infilarlo dentro il tortino?”
e così ho tentato. l’ho fatto, l’ho riposto in frigo, e ho atteso il giorno dopo, incrociando le dita.
perché qui si va un po’ di esperimenti, e il risultato non è mai certo fino a che il dolce non è sul cucchiaio, e poi subito dopo nella mia bocca.
ma voglio rassicurarvi, le ricette che troverete sul blog hanno passato tutte le mia ferrea e rigidissima selezione. XD
il giorno dopo è infine giunto, e con un po’ di trepidazione ho sfoderato le mie magnifiche cocottine preferite, e mi sono accinta a fare le tortine alle mele.
che altro non sono che dei semplicissimi tortini quattro quarti (ossia stesso peso di uova, farina, burro e zucchero) alle mele e aromatizzati allo zenzero.

Spuntino dei taglialegna – Pudding canadese con copertura croccante

Spuntino dei taglialegna - Pudding canadese con copertura croccante

Jingle bells, jingle bells….ah non è ancora Natale?
pensavo di sì!
dalle maniche corte e il plaiddino sul letto siamo passati al felpone e il piumone imbottito, in poco meno di 1 settimana.
così ho pensato di fare un dolce con i datteri, che più invernare di così!
inoltre oggi vi stupirò con effetti speciali.
tutto è andato benissimo.
niente imprevisti, niente contrattempi, niente ingredienti mancanti, niente sfighe.
perchè con la pratica si impara, e ci si fa furbi, e dopo l’inconveniente dello zenzero mancante in Apple gingerbread, mi sono organizzata il giorno prima, in modo di arrivare a fare il dolce con tutto in casa. niente scuse, niente intoppi.
così il mio viaggio alla scoperta della pasticceria anglossassone continua indisturbato.
è un po’ che sto sperimentando vari dolci e dolcetti della tradizione inglese, americana, e questa volta è toccato a quella canadese, con lo Spuntino dei Taglialegna.
sono sapori particolari, diversi a quelli a cui siamo abiutati, più speziati, con consistenze molto diverse, ma che io sento molto vicini ai miei gusti.
li amo.
e quindi ve li dovete sorbire XD

Mini torrette alla nutella e zenzero

Mini torrette alla nutella e zenzero

Oggi finalmente mi rimetto a cucinareeeeeeeee!!!!!! e riparto con una strana creazione, le Mini torrette alla nutella e zenzero.
perchè, vi starete chiedendo?
ma perchè non te ne stai buona lì e non combini casini? XD
beh…ogni tanto me lo chiedo anche io.
anche perchè oggi volevo provare degli stampi nuovi. e quando metto queste parole nella stessa frase “provare” e “nuovi” mi faccio un po’ paura da sola, perchè il risultato può essere molto vario. dal successo imprevisto alla disfatta totale!
avevo comprato dei piccoli stampi singoli in un minuscolo megastore della mia città (minuscolo megastore per minuscola città, mi sembra logico!), che vende da roba tecnologica a roba per cucina.
mi avevano subito “chiamato” lì dallo scaffale per 3 motivi….

Tortine cioccolato e pere rovesciate….ispirate a Eric Landlard

Tortine cioccolato e pere rovesciate....ispirate a Eric Landlard

Era qualche tempo che mia mamma mi stressava: “daaaai fammi la torta di cioccolato e pere” “eh ma io voglio cioccolato e pere” e “quand’è che provi la cioccolato e pere?”
e “guarda che io ho comprato la cioccolata e le pere”
questo è stato l’ultimo messaggio subliminale che mi ha mandato. del tipo “ecco adesso hai gli ingredienti, non puoi esimerti dal farla. mettiti all’opera e fammi ‘sta cappero di ciocco e pere”.
quindi stamani alla fine l’ho fatta, senza neppure un attimo di pressione eh. proprio di mia spontanea volontà! XD
no perchè non è che mi piace tanto.
non è che ci vado proprio matta. l’abbinamento fa impazzire tutti tranne me, evidentemente.
quindi mi sono ricordata di queste tortine capovolte che avevo fatto qualche tempo fa, le Mini tortine capovolte di Eric Lanlard…con il mio zampino ed erano venute una cosa paradisiaca, e pure bellissime.
siccome dato che la prima volta non ero riuscita a rovinare la ricetta, mi sono detta: “facciamo le tortine cioccolato e pere rovesciate! e vediamo se riesco a rovinarla almeno questa volta! ”
ebbene no…miei cari lettori.
lo so che eravate tutti lì trepidanti nella speranza di leggere un “sì” 😛
invece sono venute buone anche ‘sta volta….dovete attendere futuri post per futuri disastri culinari. vi prometto che verranno 😛

Muffin con farina di orzo, mirtilli e yogurt

Muffin con farina di orzo, mirtilli e yogurt

Se avete letto il post di ieri (Sandwich di brownies con crema di burro) vi avevo accennato al fatto che i miei zii stanno ristrutturando casa accanto all’hotel.
beh ieri hanno scoperto sotto strati e strati di intonaco vecchi affreschi risalenti probabilmente ai primi del 900, quando si pensa che la casa sia stata costruita.
la casa era dei miei nonni…inutile dire che è stato stranissimo scoprirlo.
mi ha fatto un effetto assurdo, ero tutta galvanizzatissima, tipo in modalità da “scoperta archeologica”. pensare a quante notti da piccola ho passato sotto quei soffitti bianchi senza sapere cosa nascondessero, ignara dei loro segreti, sepolti da strati di vernici anonime e moderne che non avevano alcuna storia da raccontare, mentre le storie erano celate, in attesa di essere scoperte e riportate alle luce…100 anni dopo.
chissà se i miei nonni sapevano….chissà chi li ha dipinti…chissà in che periodo (la casa è situata a 50 mt da una famosa villa liberty di fine 800, Villa Argentina, sarà stata costruita e dipinta nello stesso periodo? ) un sacco di domande si affollano nella mia testa da ieri.
ma adesso è il momento di fare un po’ di chiarezza, e quale modo migliore se non pesare ingredienti e seguire un procedimento quasi “alchemico”?
era un po’ che non vi ripronevo dei muffin…e forse stavate anche tirando un sospiro di sollievo, dato che era tutta l’estate che cucinavo muffin su muffin su muffin.
ma le vecchie abitudini sono dure a morire, ed è un dolcetto che adoro, perchè è semplice e veloce da fare, è monoporzione e si può semplicemente congelare e scongelare quando serve (quindi adattissimo da servire a colazione ai clienti!).

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard…con il mio zampino

Mini tortine capovolte di Eric Lanlard...con il mio zampino

Avete presente il detto “scivolare su una buccia di banana?”
niente di più sbagliato. dovrebbero cambiarlo in “scivolare su un cubetto di prugna”
manca poco mi ammazzo. ho fatto una spaccata alla Carla Fracci, e io Carla Fracci non sono davvero, ma neppure lontanamente. casomai la caricatura delle Fracci, goffa, impacciata, sbatto in ogni dove.
e la mia schiena, già martoriata dai sui problemini, non se n’è giovata per niente di questo bello scivolone. ho passato l’intera giornata a fare “ohi ohi, ahi ahi, uhi uhi” per la gioia di chi mi stava accanto.
ma dopo aver assaggiato le Mini tortine capovolte di Eric Lanlard devo ammettere che quasi quasi la semi-caduta se la sono meritata!
mai mangiata una tortina così buona. non a caso Eric è un rinomatissimo pasticcere francese (che se non sbaglio lavora in inghilterra adesso)
ho visto questa ricetta in Tv e perdonatemi, non ricordavo bene le dosi e gli ingredienti (tipo che tipo di zucchero usasse) quindi ho fatto un po’ a modo mio, per questo il titolo “….con il mio zampino” anche perchè ho modificato, e di quello sono certa, il tipo di frutta.
lui usava ananas e ciliegie sciroppate (che io ODIOOOO) io invece ho usato le prugne.
in pratica queste mini tortine capovolte sono delle simil-mini-tarte-tatin (ho esaurito i trattini, promesso!)

Biscottini ai fiocchi di avena e pistacchi

Biscottini ai fiocchi di avena e pistacchi

Oggi volevo provare un regalo di compleanno, regalo della mia migliore amica Michela. Sì mi vergogno un po’ ma ancora se ne stava lì inutilizzato dal 15 di luglio.
ma devo ammetterlo, non sono una grande preparatrice di biscotti! e questo invece è uno stupendo tappetino di silicone della silikomart che puo avere 1000 usi, tra cui appunto quello di sostituire la carta forno come base per i biscotti. così oggi l’ho provato per cuocere i miei biscottini ai fiocchi d’avena e pistacchi.
e siccome è enorme, ma veramente enorme, non l’ho misurato ma una cosa spropositata, può essere usato anche come piano di lavoro, tipo per stendere la pastafrolla, etc.
solo che ultimamente incasinata come sono stata con il mio “vero” lavoro, ho avuto tempo di fare solo ricette veloci, torte semplici, muffin, quindi addio a crostate e pastafrolle. ma prometto che rimedierò, giurin giuretto!
la cosa si è dimostrata complicata fin dall’inizio però.
innanzitutto il lavaggio dell’arnese infernale. eh si. perchè come lo lavi un tappetino di silicone lungo, diciamo, 60 cm e largo 40, che già da asciutto sguiscia e si dibiscia come un’anguilla appena pescata e appena ci va mezza goccia d’acqua diventa come posseduto?
bella domanda eh?
la risposta è ovvia. che finisci per farti il bagno tu, invece che lui. ma tra uno spruzzo e uno zampillo sono riuscita nell’impresa, piu o meno!
poi fai i biscottini, li adagi sul bel tappetino, adagi il tappeto sulla placca da forno eeeee…è troppo grande ahahah la disavventure non finiscono mai nella mia cucina, mi chiedo se sono io sfigata (o disorganizzata) o è così per tutti 😛
adesso devo comprare una placca più grande, ero seriamente convinta che la mia fosse davvero enorme.
poi infilo placca con tappetino debordante nel forno e indovinate un po? non ci sta.

Ciambelline semi-integrali alla farina di orzo

Ciambelline semi-integrali alla farina di orzo

Alla Coop hanno messo un mini-mini stand con tutte farine strane, kamut, avena, orzo, io piano piano le sto provando tutte, perchè mi piacciono i sapori nuovi e non sono una che si fa intimidire dalla sperimentazione.
tempo fa avevo comprato questo bel pacchettino da mezzo kg di farina d’orzo e ancora se ne stava lì in dispensa ad attendere di essere utilizzato. stamani in preda ad uno slancio di innovazione culinaria mi sento di provare a cucinarci un qualche dolce X.
cosa non so, perchè ovviamente quasi tutti i miei dolci nascono e si sviluppano mano mano, a seconda di quello che trovo spulciando in qua e là…
apro il frigo e beeeene….noto già da subito che ero senza burro.
io che i dolci senza burro li faccio molto ma molto malvolentieri mi devo accontentare di smezzare margarina e burro. sì perchè un cincischino di burro ce l’avevo, 50 gr, e meglio che niente, ce lo schiaffo dentro!
poi apro la farina d’orzo, ne peso 250 gr, che più o meno ho capito che è la dose per 12/14 muffin e togliendola dalla bilancia me la accosto al naso per annusarla.
beh di solito assaggio tutto prima di metterlo nel dolce, soprattutto se è un ingrediente nuovo, che non ho mai assaggiato, leggasi la disavventura dello zenzero caramellato (qua), per capire come utilizzarlo, se può andare bene con gli altri sapori, ma in questo caso assaggiare la farina così a crudo e da sola mi sembrava eccessivo (anche se poi sono la prima che si assaggia l’impasto pronto e finito prima di metterlo in teglia! ho questa teoria: che se è buono a crudo è buono per forza anche a cotto!)
però già il solo odore mi da un’indizio. ossia che è molto forte come farina. deve avere un sapore davvero intenso. così ritorno sui miei passi, prima di fare il patatrac.
e smezzo, metà farina bianca e farina di orzo. così può andare. spero…

Torta alle prugne fresche

Torta alle prugne fresche

Oggi vi propongo una bella torta alle pesche… ehm prugne.
sì perchè questa è una torta alle pesche, senza pesche! o per essere più precisi una TORTA DI PESCHE…ALLE PRUGNE!!
va bene va bene, lo ammetto, la situazione è un po’ confusa…vediamo di capirci qualcosa!!!
avevamo una bellissima cassetta di pesche, grosse, enormi, giganti, polpose in dispensa…che ci facciamo?
non le consumeremo mai tutte in tempo prima che vadano a male con questo caldo, ma arrivo io, supereroina della situazione e mi sacrifico per la causa: “CI FACCIO UNA TORTA!”
quindi mi metto di buona lena, peso tutti gli ingredienti, aziono la planetaria, preparo l’impasto, imburro la teglia, sono al 90% del lavoro finito…tutta soddisfatta…
prendo una pesca e la sbuccio.
da buttare!
completamente cotta.
sapete quando la polpa della pesca assume quel colore marroncino innaturale, come se fosse stata congelata o refrigerata? ecco noi diciamo cotta di frigo, che poi non so se è quella la causa…ma tant’è, il risultato è che è da buttar via!
ne prendo un altra identica. un’altra uguale…
lo scoramento si fa strada. alla quinta che finisce nel cestino capisco che la mia torta di pesche non avrebbe mai visto la luce.
mi guardo intorno e vedo delle bellissime prugne. penso “ehi, non ci provate neppure ad essere cotte pure voi!!!”
le apro a metà ed erano perfette! sode e mature al punto giusto. di necessità virtù, si dice, bisogna saper cambiare strada anche in corso d’opera, e così la mia torta di pesche diventa all’improvviso una torta alle prugne fresche!!!

Muffin alla frutta frullata – cranberries e albicocche

Muffin alla frutta frullata - cranberries e albicocche

Dietro ogni dolce c’è sempre una piccola storia da raccontare, e così anche per i muffin alla frutta frullata!
dovrei aprire una nuova rubrica: orrori da gustare! non so se guardate sky ma c’è un programma che si intitola proprio così dove c’è un pazzo che gira per il mondo in cerca di piatti tipici delle varie culture e li assaggia. bel coraggio sì….l’ho visto cimentarsi con pesce marcio, insetti vari, uova con feti semiformati all’interno…insomma il resto ve lo lascio immaginare. non entriamo troppo nei dettagli che l’ora di pranzo è vicina…
ovviamente non ho assaggiato niente di così drastico, ma sono incappata nello zenzero candito stamani. bellino lì nel suo pacchettino trasparente, tutto ricoperto di zucchero, quadratino, sembrano tante piccole gelèè, quelle caramelle gommose che piacciono tanto ai bambini.
mi sono detta: ecco stamani faccio i muffin con quello!
perchè no, d’altra parte! avevo già utilizzato lo zenzero in polvere in vari impasti e il risultato era ottimo, lo stesso per lo zenzero in radice grattugiato usato in piatti salati. cosa vuoi che sia un po’ di zenzero candito? EH!
sììììì certo…cosa vuoi che sia!!!
lo assaggio.
consistenza ok…tipo gelatinosa, come le caramelline appunto. solo che poi masticando ti accorgi dei filamenti tipici della radice che ti si incastrano tra i denti, e già capisci di avere fatto una cavolata di quelle epocali, ma ormai non puoi più tornare indietro. un sapore strano ti assale, all’inizio sembra limone, poi si trasfoma in Svelto, quello per i piatti, poi diventa pizzicoroso tipo peperoncino e cominciano a lacrimarti gli occhi, e alla fine, colpo di grazia, ti arriva lo zucchero della copertura che non c’entra una beneamata mazza!
ma la cosa peggiore è che poi non te ne liberi più!
ho passato il seguente quarto d’ora con la bocca completamente anestetizzata, cercando di bere, mangiare altre cose dal sapore intenso, dolce, salato, amaro…niente…avessi potuto avrei preso il bruschino e mi sarei bruschinata la lingua.
niente..è ancora lì a distanza di 1 ora.
quindi attenti allo zenzero caramellato, potrebbe traumatizzarvi a vita!!!
così niente…abbandonato il progetto muffin allo zenzero ho ripiegato sui muffin alla frutta frullata. perchè questo nome? perchè alla fine si può mettere tutta la frutta disidrata che si ha in casa (sì anche lo zenzero nel caso che vi piaccia!)