Diari di viaggio

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Amsterdam in 3 giorni

Amsterdam in 3 giorni
Amsterdam in 3 giorni

Amsterdam in 3 giorni

La capitale olandese, la patria di Van Gogh, Rembrandt e Anna Frank, del buon cibo e della vita notturna, degli zoccoli, dei mulini a vento e della Heineken.

Visitare Amsterdam in 3 giorni è possibile, ma solo se si rinuncia a qualcosa e ci si sveglia presto.

Dall’aeroporto al centro

Arriviamo all’aeroporto di Amsterdam Schiphol con un volo diretto da Roma.

Ci sono tre modi per raggiungere il centro città:

  • treno. Comprare un biglietto per “Amsterdam CS” (prezzo 3€ circa) e salite sul treno che in meno di 20 minuti vi porterà alla Stazione Centrale (Amsterdam Centraal);
  • bus. Comprare un biglietto (prezzo 3,10€) e prendete il n. 370 nel piazzale all’esterno dell’aeroporto che in circa 30 minuti vi condurrà alla Stazione Centrale (Amsterdam Centraal);
  • taxi. Il costo della corsa fino al centro città può arrivare a costare anche 20 euro, a seconda del traffico.

Noi scegliamo di prendere il treno e scendiamo alla Stazione Centrale. Da qui, andiamo a piedi in hotel per fare il check-in.

Hotel

Abbiamo scelto l’hotel Ibis Style Amsterdam Central Station, a 2 minuti  a piedi dalla stazione centrale, comodissimo per visitare la città.

Le camere sono pulite, non molto grandi ma dotate  di tutti i comfort: bagno privato, tv, aria condizionata, letto comodo, minibar e wifi veloce.

Il personale e’ cortese, disponibile e sempre sorridente.

Muoversi a Amsterdam

Il centro di Amsterdam non è molto grande e può essere facilmente visitato a piedi, cartina alla mano. Altrimenti, se vi sentite stanchi, potete usare i tram e bus che fanno tutti capolinea alla Stazione Centrale.

Amsterdam è suddivisa in zone tariffarie: Il biglietto per una singola corsa per una zona costa 1,60€, 2,40€ per due zone.

Se avete intenzione di utilizzare spesso i tram, vi consiglio di acquistare la “Strippenkaart”, un carnet di 15 biglietti, ciascuno valido per 1 ora dalla convalida.

La Strippenkaart costa 6,50€ ed è valida per viaggi in bus, tram e metro.

Se volete usufruire anche dei Canal Bus, allora dovete acquistare l’ “All Amsterdam Travel Pass”, che costa 6,40€.

Amsterdam in bicicletta

Ad Amsterdam tutti si muovono bici o in tram.

Se volete immergervi nel mood olandese, potete noleggiare biciclette nei vari negozi presenti in città (come Macbike  o Orangebike).

Il prezzo medio è 7€ per 3 ore, 13€ per tutta la giornata.

Amsterdam in 3 giorni

 

Giorno 1: Piazza Dam e Giro dei Canali

Dopo aver fatto un’abbondante colazione in hotel con caffè, succhi di frutta, toast salati  brioche fragranti la cioccolato, usciamo diretti a Chinatown, il cuore orientale di Amsterdam, ricco di negozi, palazzi e ristoranti tra cui il famoso Sea Palace, il ristorante galleggiante simbolo dell’unione tra Europa a e Asia.

La maggior attrazione turistica all’interno di Chinatown di Amsterdam è il tempio Buddista Zeedijk, il più grande d’Europa, inaugurato dalla Regina nel 2000.

Proseguiamo la nostra passeggiata fino ad arrivare a Piazza Dam, il cuore di Amsterdam, piena zeppa di artisti di strada.

Attorno alla piazza, troviamo la Chiesa Nuova (De Nieuwe Kerk), il Palazzo Reale e il Museo delle cere “Madame Tussauds”.

Il Palazzo Reale è la residenza ufficiale della famiglia reale da oltre 200 anni; oggi è usato occasionalmente per le cerimonie ufficiali.

Il Palazzo è aperto ai turisti solo in estate e il biglietto d’ingresso costa 10€.

La Chiesa Nuova non è un edificio religioso bensì il luogo in cui si tiene la cerimonia di incoronazione dei reali d’Olanda e si celebrano le principali ricorrenze cittadine.

Il biglietto di ingresso alla Chiesa costa 8€ ma noi scegliamo di non visitarla.

Al centro di piazza Dam spicca il Nationaal Monument, realizzato alla fine della Seconda Guerra Mondiale per commemorare gli Olandesi deceduti sul campo di battaglia.

Questo obelisco, alto 22 metri, è fronteggiato da due leoni, simboli dei Paesi Bassi.

Nel retro, ci sono delle urne che contengono terra proveniente da tutte le province e le ex-colonie olandesi.

Il monumento rappresenta due leoni posti alla guardia di un pilone alto 22 metri

Ci fermiamo per un pranzo veloce  a la ‘T nieuwe cafe’, un piccolo bistrot affacciato proprio su piazza Dam, con tavolini all’esterno e camerieri molto simpatici e cordiali.

Il menu è molto ampio e scegliamo di assaggiare due piatti tipici olandesi: i kibbeling (una specie di filetti di merluzzo panati e fritti, serviti con limone e maionese) e il broodje haring (un sandwich farcito con aringhe, cetriolini sottaceto cipolla), entrambi buonissimi.

Conto totale: meno di 10€ a testa, aggiungendo una bottiglietta d’acqua e un the alla menta. Eccezionale!

Nel pomeriggio, ci concediamo un po’ di shopping nella zona compresa tra Muntplein, Dam e Kalvestraat, le vie dello shopping olandese, costellate di negozi di abbigliamento, pelletteria, souvenir, libri ecc.

Noi ci siamo fermati al Kalvertoren Shopping Center e abbiamo fatto incetta di calamite, penne e matite da regalare ai nostri cari come souvenir dall’Olanda.

Nel 2006 Kalvestraat era la ventunesima strada più costosa del mondo per quanto riguarda i prezzi degli affitti.

Nel tardo pomeriggio, acquistiamo i biglietti (15€ a testa) e facciamo la Gita dei Canali, della durata di 75 minuti.

La città di Amsterdam è costruita su una rete di canali lunga più di 100 km, e proprio per tale motivo è soprannominata la “Venezia del Nord”.

Nel 2010 l’UNESCO ha dichiarato i Canali Patrimonio dell’Umanità.

Il tour in battello ci mostra i tre canali principali della capitale: il Prinsengracht (Canale dei Principi), il Keizersgracht (Canale dell’Imperatore) e l’Herengracht (Canale dei Signori).

Durante la gita vediamo il Nemo (il palazzo progettato l’architetto italiano Renzo Piano e ospitante il più grande centro scientifico dei PAEsi Bassi), il Museo Marittimo, la fabbrica dei diamanti Gassan, il Municipio, il mercatino hippy Albert Cuyp.

Scendiamo alla fermata di Leidseplein, anche detta “piazza del guazzabuglio “, fulcro della movida olandese, e ceniamo da Cafe Reynders, un pub in stil seicentesco dove ordiniamo due birre Trappe, una porzione di fish and chips e una di bubble  squeak (un piatto tipico a base di salsicce affumicate servite con purea di patate e crauti).

Piatti buoni, birre fantastiche, servizio veloce, conto finale meno di 20 euro a testa: super soddisfatti!

Giorno 2: Museumplein

Iniziamo il nostro secondo giorno in città dirigendoci a Museumplein, la piazza principale del famoso quartiere dei musei, immersa nel verde e abbellita da sculture e fontane.

La Piazza è circondata dai musei più importanti della città: il Van Gogh Museum, il Rijksmueum e lo Stedelijk.

Noi decidiamo di visitare il Van Gogh Museum (10€), con opere del pittore e non solo.

Il museo si articola su 3 piani: il primo raccoglie i dipinti dell’800, il secondo suddivide i dipinti in 5 sezioni che spiegano lo sviluppo psicologico e artistico dell’autore, il terzo le opere di artisti contemporanei di Van Gogh come Monet, Gauguin e Pissarro.

Usciti dal Museo, attraversiamo il canale e ci spostiamo al De Pijp, il quartiere popolare e multietnico della città, ricco di bar e caffè.

Arriviamo all’Albert  Cuyp Market, uno dei più famosi in città, circa 2 km di bancarelle che vendono di tutto: frutta, verdura, pesce, dolci, vestiti e souvenir.

Noi ci facciamo tentare da 2 stand: il primo vende zoccoli olandesi dipinti a mano, il secondo stroop waffle, calde cialde ricoperte di miele a 1,50€ l’una!

Non avendo molta fame, pranziamo con waffle e mini pancake. Buonissimo!!

Nel pomeriggio visitiamo il museo interattivo della Heineken (16€), la bionda più famosa d’Olanda.

Durante il tour guidato vediamo simulazioni in 4D, filmati storici e ne approfittiamo per degustare qualche birra, sempre gradita.

Poco prima di cena, torniamo in hotel per darci una rinfrescata e poi ci dirigiamo a Rembrandtplein, una delle piazze più affascinanti della città, famosa per la movida tra i giovani.

Ci fermiamo da De Bajes, un ristorante brasserie vicino Rembrandtplein molto carino, ben arredato e con un’atmosfera accogliente e vivace.

Ordiniamo  2 hamburger giganti accompagnati da patatje oorlog, le famose patatine fritte olandesi, dorate croccanti, ricopertecon salsa di maionese e burro di arachidi.

La carne è morbida, gustosa, cotta al punto giusto gnammmmmm

Conto finale: meno di 20€ a testa, aggiungendo 2 birre medie. Super consigliato!

Giorno 3: Casa Museo di Anna Frank e Hermitage

Iniziamo il nostro terzo e ultimo giorno in città dirigendoci nel quartiere Jordaan, ex zona residenziale per la classe operaia e oggi meta prediletta di studenti e artisti.. Un po’ come il Quartiere Latino a Parigi.

Passeggiando tra le graziose stradine ricche di negozi e botteghe, arriviamo alla Casa Museo di Anna Frank (9€ e dovete acquistarlo obbligatoriamente online).

Durante i 2 anni di occupazione nazista, in questa casa si nascosero le famiglie ebree Frank e Van Daan, fino all’arresto.

Le stanze della Casa sono vuote e non contengono oggetti personali di Anna Frank, per questo decidiamo di scattare solamente qualche foto ma non entrare al Museo.

Saliamo sul tram e ci dirigiamo presso uno dei musei più belli al mondo, l’Hermitage (17€), nel quartiere di Amstel.

Un’esposizione di capolavori degna di nota, soprattutto la mostra sulla famiglia reale Romanov, che racconta lo sviluppo artistico di San Pietroburgo durante il regno dello zar Nicola II e sua moglie  Alexandra.

Per il nostro ultimo pasto in città ci fermiamo da Omelegg, una catena di bistrot dove la specialità sono omelette con verdure, pesce, carne e pane tostato.

Conto finale: meno di 10 euro a testa per 2 omelette e 2 bottiglie di acqua.

Locale carino e accogliente, cibi buoni e preparati con ingredienti freschi. Consigliatissimo!

Copenhagen in 3 giorni

La Sirenetta

Copenhagen in 3 giorni

Chi avrebbe mai scelto una meta fredda come Copenhagen per una vacanza estiva di inizio luglio?

Noi abbiamo deciso di fare un tour “Stoccolma e Copenhagen”, raggiungendo prima Stoccolma (in aereo da Roma) e poi la capitale danese (in treno).

Ecco a voi quindi il racconto del nostro tour di Copenhagen in 3 giorni bellissimi, più qualche consiglio di viaggio che spero possa esservi utile. Have a nice trip!

ARRIVARE A COPENHAGEN:

Come anticipato in premessa, siamo arrivati a Copenhagen con un treno diretto DSB Danske Statsbaner.

Il treno è partito da Stoccolma e ha impiegato quasi 5 ore (i biglietti sono acquistabili al seguente link https://rail.cc/it/treni/stoccolma-a-Copenhagen).

Il treno ci ha lasciato alla Stazione centrale di Copenhagen e da lì ci siamo diretti subito in hotel con il taxi.

Per il viaggio di ritorno, dovendo recarci all’aeroporto di Copenaghen, abbiamo preso la metro dalla stazione di Kongens Nytorv.

Il tragitto in metro è durato circa 10 minuti.

CAMBIO VALUTA:

La moneta ufficiale in Danimarca è la corona danese (DKK).

Come già sperimentato a Stoccolma, abbiamo deciso di non cambiare contanti ma utilizzare le carte di credito, accettate in tutti gli esercizi e per pagamenti di qualsiasi importo.

PERNOTTAMENTO:

Per il pernottamento, abbiamo scelto l’Hotel Babette Guldsmeden, situato in centro.

L’hotel si trova vicino al Palazzo Reale (Amalienborg) e alla Sirenetta, a soli 10 minuti di taxi dalla stazione centrale di Copenhagen.

Le camere sono belle, pulite, luminose, silenziose e dotate di wifi.

Non abbiamo usufruito della colazione in hotel ma ci è bastato attraversare la strada e recarci da un supermercato dove, al prezzo di circa 40 dkk era possibile acquistare due caffè e 3 muffin/cornetti.

Un consiglio: i muffin ai mirtilli e il saccottino con le gocce di cioccolato sono strepitosi, provare per credere!

PASTI:

Copenhagen è una città ricca di ristoranti, brasserie e caffetterie dove fermarsi per uno spuntino o un pasto “sostanzioso”.

Per la pausa pranzo, volendo fare un po’ di economia, abbiamo deciso di recarci nei supermercati (presenti ovunque) e nelle food hall dei grandi magazzini (la food hall di Magasin du Nord è imperdibile!).

Se preferite lo street food, recatevi al mercato Papiroen (sulla Paper Island, di fronte al porto di Nyhavn) e immergetevi in un’esplosione di profumi e cibi provenienti da tutto il mondo: messicano, americano, greco, cinese, coreano, marocchino e persino le mitiche fettuccine del Belpaese!

I prezzi non sono proprio bassi (un piatto costa sui 10 euro) ma rimarrete sicuramente soddisfatti.

Per la cena, anche a Copenaghen come a Stoccolma, ci siamo recati in ristoranti scovati tramite l’applicazione The Fork, usufruendo di sconti variabili dal 30% al 50%.

Alcuni nomi? Il Ristorante Jacobsen a Kultorvet (che propone menu fissi a partire da 149 dkk) e il bistro Blod Hat, un locale piccolo, intimo e accogliente dove, se sarete fortunati, avrete anche la fortuna di ascoltare musica jazz dal vivo.

Se avete voglia di una cena sfiziosa, vi consiglio il ristorante greco Bakaliko, dove sarete accolti da camerieri simpaticissimi e molto disponibili, pronti a illustrarvi gli ingredienti di ogni piatto presente sul menu.

Una vera delizia! Fidatevi, ne basteranno 1 o 2 per saziarvi!

Se siete alla ricerca di una ghiotta merenda, vi suggerisco di fare tappa da Espresso House, una catena di caffetterie (simile alla più famosa Starbucks) diffusa in tutta Copenhagen, dove potrete gustare una tazza di caffè (americano, espresso, con latte, ecc) accompagnata da una fetta di torta, muffin o biscotti, nonché approfittarne per rilassarvi seduti comodamente sui divani.

Se invece siete alla ricerca di una merenda “di stampo danese”, fermatevi da Konditori La Glace, la pasticceria più famosa di tutta Copanhagen e deliziatevi con un danese o i mitici biscotti al burro.

Consigli per una serata di baldoria? Recatevi al pub Sam’s (Frederiksberggade 28) e riscaldate la voce per partecipare a uno dei karaoke più glamour della città!

Altri locali per gustare una birra dopo cena si trovano nei dintorni di Gammeltorv e di Kongens Nytorv, a voi la scelta!

Smorrebroad

MUOVERSI A COPENHAGEN:

Anche a Copenhagen, come a Stoccolma, abbiamo inizialmente deciso di girare la città a piedi.

Tuttavia, in seguito abbiamo deciso di acquistare il biglietto “Bus and Boat Hop on hop off” ( https://www.stromma.dk/en/copenhagen/sightseeing/combination-tours/ ) , valido per 48 ore.

Il biglietto comprende il Tour dei Canali (durata 1 ora circa), il Tour in bus di Christiania (la famosa “free town”, il Tour in bus alla fabbrica della birra Carlsberg.

Se invece preferite visitare la città muovendovi in metro o autobus, vi consiglio di acquistare la Copenaghen Card, disponibile nei formati 24/48/72 ore, che da diritto all’ingresso gratuito in circa 70 musei e attrazioni, nonché viaggi gratuiti in treno, autobus, metropolitana e battello.

COPENHAGEN IN BICI

A Copenaghen, come a Stoccolma, sono più i ciclisti che gli automobilisti in giro per la città.

Durante una visita guidata, lo speaker ha affermato che a Copenhagen ogni abitante ha 2 bici! Pazzesco!

Il nostro hotel dava la possibilità di noleggiare bici per 1 giorno al costo di 150 dkk (2 giorni = 200 dkk).

E’ possibile anche noleggiare bici a ore nei negozi sparsi in vari punti della città (3 ore = 90 dkk, prezzo medio) oppure usufruendo dell’app  Donkey Republic.

PRIMO GIORNO: Sirenetta, Kastellet, Palazzo Reale di Amalienborg e porto di Nyhavn

La visita di Copenaghen non può iniziare senza aver scattato una foto alla famosa Sirenetta.

Si tratta di una scultura in bronzo alta 1,25 metri e raffigurante la protagonista della celebre fiaba di Hans Christian Andersen.

Prima di arrivare alla Sirenetta, vi imbatterete sicuramente nella Fontana di Gefion, dedicata alla Dea Gefion e raffigurante la leggenda della nascita della Zelanda, e nella chiesa anglicana di St. Alban, l’unica chiesa anglicana della Danimarca.

Dalla Sirenetta, potete tornare verso il centro città attraversando il Kastellet, un’antica fortificazione militare del XVII secolo.

All’interno è possibile ammirare il Monumento allo Sforzo Danese del ’48, che esprime il riconoscimento verso tutti quei danesi che sono stati inviati nelle missioni internazionali dal 1948.

La scritta sulla parete “En tid. Et sted. Et menneske” (Un tempo. Un posto. Un umano) vuole proprio commemorare i soldati danesi caduti.

Prendendo Bredgade, non potrete fare a meno di notare le tre cupole dorate della chiesa ortodossa dedicata a Alexander Nevsky, l’unica chiesa russo-ortodossa presente a Copenaghen.

Sulla sinistra troverete il Palazzo Reale di Amalienborg è stato costruito nel 1749 e dal 1794 è la residenza reale danese.

Il complesso è costituito da 4 edifici in stile rococò, che racchiudono una piazza al cui centro si erige il monumento equestre di Federico V.

Dal centro della piazza del Palazzo Reale, guardando verso destra si può ammirare la Chiesa Marmorea (Marmokirken), progettata nel 1740 dall’architetto Nicolai Eigtved per festeggiare il trecentesimo anniversario dell’incoronazione del primo membro del Casato degli Oldenburg.

La Chiesa ha la più grande cupola di tutta la Scandinavia (con un diametro di 31 metro) e richiama la famosa Cupola di San Pietro a Roma.

Continuando lungo Bredgade, arriverete al porto di Nyhavn, l’antico porto di Copenhagen, dove potrete scattare qualche foto agli stupendi edifici multicolor, sorseggiare un drink oppure approfittarne per fare un Tour in battello.

Il Tour in battello (della durata di 1 ora, più o meno), vi darà l’opportunità di vedere l’Opera, l’Isola della carta (Paper Island), la Sirenetta, i giardini di Amalienborg, la Concert Hall, Christianshavn e i principali edifici della città (come il Municipio, la Borsa, il Parlamento, la Biblioteca Reale denominata “Diamante nero”, ecc).

Dal porto, tornate verso la piazza di Kongens Nytorv per ammirare il Teatro Reale (creato nel 1748 e oggi ancora funzionante) e il Palazzo Charlottenborg (edificato nel 1672 come residenza per il figlio illegittimo del re Frederik II).

SECONDO GIORNO: Giardini reali di Rosenborg, Galleria d’Arte Nazionale (Statens Museum for Kunst) e quartiere dello shopping

Il Castello di Rosenborg è uno splendido edificio circondato da meravigliosi giardini curati, una vera e propria oasi di pace.

Il Castello fu costruito nel 1606 come residenza del re Cristiano IV di Danimarca ed è stato usato come dimora della famiglia reale fino al 1720.

Davanti l’ingresso dei Giardini di Rosenborg, troverete la Galleria d’Arte Nazionale (Statens Museum for Kunst), a pagamento, ospitante l’arte danese e internazionale fino al 1900.

Nel pomeriggio, divertitevi a fare shopping lungo Ostergade, Stroget, fino ad arrivare a Gammeltorv, una grande piazza che vi ricorderà molto il Quartiere Latino a Parigi.

Quali sono i negozi imperdibili? Magasin du Nord, Illum, COS, Lego Store (uno dei più grandi al mondo), Disney Store (il solo e unico della Scandinavia).

Se siete alla ricerca di souvenir (calamite, penne, tazze), troverete tantissimi negozi proprio lungo queste strade (i più economici si trovano su Frederiksberggade).

Passeggiando lungo le vie del centro, non mancate di ammirare il Palazzo della Borsa (costruito nei primi anni del 1600), il Palazzo di Christianborg (sede dei tre poteri supremi danesi: esecutivo, legislativo e giudiziario), il Municipio (edificato sul finire dell’800) e il Palazzo di Giustizia.

Questi edifici sono visibili anche durante il Tour in battello sui canali, quindi non preoccupatevi se sarete troppo stanchi per camminare: salite sul battello e preparate l’Iphone per scattare le foto 🙂

TERZO GIORNO: Visita alla fabbrica Carlsberg, Tour di Christiania, Papiroen, Tivoli Park

La fabbrica-museo Carlsberg è situata a Vesterbro, a 2,5 km dal centro di Copenaghen.

Essa è raggiungibile con i bus (che partono dal Municipio e/o dalla Stazione Centrale), con la metro o, come abbiamo fatto noi, salendo comodamente su un bus turistico incluso nel biglietto “Bus and Boat hop on hop off”.

Il museo non è sensazionale poiché si tratta del vecchio birrificio riadattato ad attrazione turistica, ma offre una vasta collezione di bottiglie di birra.

Nel prezzo del biglietto è inclusa una birra in omaggio e un grazioso gadget.

Dopo la visita alla fabbrica Carlsberg, sarete sicuramente affamati e, per questo, vi consiglio di tornare verso il porto di Nyhavn e dirigervi a piedi sulla Paper Island, per mangiare un boccone al mercato coperto.

Approfittatene per scrivere il vostro desiderio e appenderlo su uno dei rami degli alberi che fanno parte del giardino dei desideri di Yoko Ono. Sarà un momento veramente suggestivo, provare per credere!

Nel pomeriggio potete optare tra una passeggiata al quartiere di Christianshavn o un giro alle giostre del Tivoli Park.

Christianshavn è un quartiere alla moda situato ad est di Copenhagen, fondato da Cristiano I nei primi anni del XVII secolo, nato inizialmente come quartiere operaio ma oggi diventato una delle aree più trendy della città.

A Christianshavn avrete la possibilità di visitare la Chiesa di San Nicola (un edificio religioso risalente ai secoli XVI e XVII) e il quartiere di Christiania, noto anche come “Città libera” (free town), un quartiere autogovernato fondato nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò una base navale dismessa.

Il Tivoli Park è un parco di divertimenti aperto nel 1843, il più antico al mondo, ricco di giardini e giostre che faranno felici grandi e piccini.

Copenhagen: GLI IMPERDIBILI

  • i biscotti danesi di Konditori La Glace;
  • gli hot dog in vendita ai food truck;
  • le infinite bontà presenti al mercato Papiroen;
  • gli smorrebroad,  una sorta di bruschetta (fatta con pan carrè o pane di segale) farcita con insalata, pomodori, pesce (gamberetti, tonno, salmone) o carne (straccetti di pollo o di maiale);
  • per gli amanti dello shopping, le mete imperdibili sono Magasin du Nord e Illum, entrambi a Indre By;
  • il porto di Nyhavn, un luogo magico pieno di colori e felicità;
  • il giro in battello.

Info utili per predisporre un piccolo budget per visitare Copenhagen in 3 giorni:

Palazzo Reale (Amalienborg): 95 dkk

Castello di Rosenborg: 110 dkk

Biglietto Bus & Boat Hop on hop off: 221 dkk per 48 ore https://www.stromma.dk/en/copenhagen/sightseeing/combination-tours/hop-on-bus-boat/

Visita alla fabbrica Carlsberg: 100 dkk (il biglietto comprende la visita alla storica fabbrica, una birra in omaggio e un gadget)

Sirenetta: gratis

Kastellet: gratis

Tivoli Park: 120 dkk

Statens Museum for Kunst: 110 dkk

Tour Meraviglie Scozzesi

Tour Meraviglie Scozzesi

Volare da Roma a Edimburgo per un Tour Meraviglie Scozzesi , con una visita guidata di gruppo, facendo base prima a Edimburgo e poi a Glasgow.

Un viaggio bellissimo, che ci fa scoprire paesaggi incontaminati e mozzafiato, una buona cucina locale, gente simpatica e cordiale.

Chi l’avrebbe mai detto? Ecco il nostro racconto del Tour Meraviglie Scozzesi.

Tour Meraviglie Scozzesi

Giorno 1: Edimburgo

Arriviamo a Edimburgo con un volo diretto da Roma della compagnia Vueling.

L’aeroporto non è lontano dal centro città, raggiungibile in autobus.

La linea Airlink 100 ci porta a Waverley Bridge in circa 25 minuti.

I biglietti possono essere acquistati presso l’ufficio informazioni dell’aeroporto, direttamente a bordo, online.

Il biglietto solo andata costa 5,50€, a/r 9€.

Da Waverley Bridge, andiamo a piedi in hotel per fare il check-in.

L’hotel scelto è il Travelodge Edinburgh Central Hotel, su St. Mary’s Street, a 2 minuti dalla Royal Mile.

Le stanze sono pulite, silenziose, di medie dimensioni, dotate di tutti i comfort (bollitore per the, condizionatore, bagno privato, TV, Wi-Fi).

Il personale è cortese e discreto, per nulla invadente.

Il rapporto qualità-prezzo è eccellente, considerando la posizione strategica dell’hotel e la pulizia delle camere.

La colazione è un po’ cara, e per questo vi consiglio di fare colazione nei Bar nei dintorni.

La prima tappa del nostro tour è il Castello di Edimburgo, simbolo della Scozia e location di uno dei film di Harry Potter.

Il biglietto di ingresso costa 20€.

Il Castello di Edimburgo, situato su un vulcano spento, è il luogo dove Maria regina di Scozia partorì il futuro re Giacomo.

Durante la visita vediamo le prigioni, la “stone of destiny” (il trono delle incoronazioni dei re scozzesi), il tesoro della corona.

Tour Meraviglie Scozzesi

Usciti dal Castello, essendo quasi ora di cena, ci fermiamo da The Doric, un gastropub su Market Street, a Old Town.

Il locale è carino, in pieno stile scozzese, accogliente e informale; lo staff è gentile e molto professionale, i piatti abbondanti, i prezzi nella media.

Abbiamo preso una Shepherd pie buonissima, una porzione di fish and chips abbondante e 2 birre medie.

Conto finale: circa 20€ a testa. Super soddisfatti!

Tour Meraviglie Scozzesi

Giorno 2: Old Town e Royal Mile

Il nostro secondo giorno comincia con una colazione deliziosa da Mimi’s little Bakehouse, una piccola pasticceria su Royal Mile dove con 10€ prendiamo due caffè e due cupcake squisite.

La vetrina abbonda di ogni tipo di dolce possibile e immaginabile: cheesecake, scones, blondies, muffin, ecc. ma noi optiamo per una peccaminosa cupcake al cioccolato fondente e una red velvet.

Semplicemente fantastiche!

Andiamo da Tron Kirk, su High Street, per partecipare a una visita guidata gratuita della città.

La maggior parte del centro di Edimburgo è situata su un promontorio roccioso, un antico vulcano spento, che la rende visibile da diverse prospettive.

Le viuzze che caratterizzano il centro storico convergono tutte al Royal Mile, lunga un miglio (1.6 km) e nata da una lingua di lava, che taglia in due il centro, estendendosi da est a ovest.

Con l’unificazione tra Inghilterra e Scozia, ulteriori costruzioni diedero l’impulso per la realizzazione di un nuovo quartiere della città, la New Town, alla fine del ‘700.

I primi abitanti del nuovo quartiere furono i più ricchi, e la città vecchia restò il regno del popolo.

Ma i palazzi sempre più fatiscenti cominciavano a crollare e alcuni quartieri furono danneggiati dai grandi incendi.

La guida ci conduce attraverso il Royal Mile dove, nel ‘700, vivevano circa 60.000 persone!

I palazzi, alti 5/6 piani, ospitavano gli umili ai piani inferiori, gli artigiani a quelli intermedi, e i ricchi commercianti ai piani superiori.

Royal Mile e Old Town sono due zone magiche, in cui si respira un’atmosfera medievale.

Durante la visita vediamo la Cattedrale di Saint Giles (in stile gotico, è considerata la culla del Presbiterianesimo scozzese. L’ingresso è gratuito), le statue di celebri personaggi scozzesi come Adam Smith e David Hume, il Palazzo del Parlamento Scozzese (un’imponente struttura di acciaio e granito, sito ai piedi del Royal Mile), il Palazzo di Holyrood (residenza ufficiale in Scozia della regina Elisabetta).

Cattedrale di Saint Giles

La visita al Palazzo di Holyrood è a pagamento (circa 15 euro), ma noi decidiamo di non entrare e continuare ad ascoltare le storie narrate sulla guida circa i segreti oscuri che custodisce il Palazzo.

La visita guidata termina poco prima di pranzo, così ci fermiamo per una sosta da…

Di fronte al Palazzo del Parlamento, si trova un close particolare, risalente al XVI secolo, quando qui sorgevano le scuderie del Palazzo di Holyrood e la Regina Maria Stuarda vi faceva alloggiare il suo amato palafreno bianco.

Nel pomeriggio visitiamo il Museo degli Scrittori e il Makar’s Court (entrata gratuita), custode di manoscritti, ritratti e oggetti personali dei 3 scrittori scozzesi per eccellenza: Walter Scott, Robert Burn e Robert Louis Stevenson.

Nel cortile medievale del Museo (Makar’s court), sono esposte lastre di pietra su cui sono incise alcune citazioni dei più famosi autori scozzesi dal XIV secolo ad oggi.

Concludiamo il pomeriggio con un giro di shopping nelle vie tra Grassmarket, Royal Mile e Victoria Street, nata come strada dello shopping per la nobiltà del ‘800, ricca di negozi di delicatessen, botteghe di antiquariato e prodotti locali.

Ceniamo da The Royal Mile Tavern, un pub scozzese molto carino, accogliente, con musica dal vivo.

Il cibo è ottimo, il menù abbastanza ampio (ideale anche per chi segue una dieta vegetariana), porzioni abbondanti e prezzi nella media.

Ordiniamo un salmone grigliata con verdure arrosto, un pollo speziato servito con purè di patate e verdure, 2 birre, per un totale di 18€ a testa. Fantastico!

Giorno 3: Loch Ness

Oggi andiamo a visitare Loch Ness e le Highlands con un tour di una giornata pagato 50€ a testa.

Il tour parte alle 8 da High Street, così beviamo un caffè al volo e ci mettiamo in viaggio.

Ci dirigiamo verso Nord, per superare le mura del Castello di Stirling, le Trossachs e la regione di Rannoch Moor.

Ci fermiamo per una brevissima sosta al Passo di Glencoe, teatro del massacro avvenuto il 13 febbraio 1692 durante la Gloriosa rivoluzione.

Nel massacro furono uccisi 38 membri del clan dei MacDonald di Glencoe sul territorio che gli stessi avevano rifiutato di donare al re Guglielmo III d’Inghilterra in segno di sottomissione.

Da qui, seguiamo la celebre Great Glen Way, un percorso amato dagli amanti del trekking, che da Fort William conduce a Inverness (127 km).

Una volta arrivati a Fort Augustus, sulle rive del Lago di Loch Ness, la guida ci lascia del tempo libero per fare una crociera (a pagamento) sul lago o passeggiare.

Noi scegliamo di fare una passeggiata sul Canale di Caledonia e prendere un caffè.

Il paesaggio è bellissimo… il verde delle Highlands si specchia nel lago scurissimo (quasi nero)… il lago è vastissimo, la distesa d’acqua dolce più ampia della Gran Bretagna… un panorama molto suggestivo..

Essendo ora di pranzo, ci sediamo sul prato sulle sponde del lago e facciamo un picnic (compreso nel tour) con tramezzini, frutta, dolci e acqua.

Dopo pranzo, risaliamo sull’autobus per tornare verso Edimburgo.

Durante il tragitto ammiriamo il Lago di Laggan, attraversiamo il Passo di Drumochter ed entriamo nel Pertshire, “Paese dei Grandi Alberi”, terra ricca di foreste, fiumi e montagne.

Infine, ammiriamo lo spettacolare Forth Bridge, prima di arrivare a Edimburgo per ora di cena.

Le Highlands ci hanno lasciato senza fiato, e la loro maestosità ha ampiamente ripagato le 9 ore di tragitto in autobus.

Essendo piuttosto stanchi, decidiamo di cenare in un pub vicino l’hotel, The world’s end.

Il pub è molto carino, in tipico stile scozzese, accogliente e informale, con buon cibo, servizio rapido, prezzi nella media.

Nel menù abbiamo trovato un antipasto a base di haggis, il piatto nazionale scozzese: l’haggis è un insaccato composto da cuore, polmone e fegato di pecora, macinati con cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale, spezie e brodo vegetale o di carne.

Il composto ottenuto viene cotto nello stomaco della pecora e bollito per circa 3 ore.

Tentati, abbiamo dunque preso un antipasto a base di haggis, un hamburger di quinoa buono e morbido, una caesar salad super abbondante e 2 birre medie, per un totale di circa 20€ a testa.

Consigliatissimo, anche se a noi non è piaciuto molto l’haggis.

Giorno 4: New Town e Glasgow

Oggi visitiamo la New Town, fondata nella seconda metà del ‘700.

Tutte le strade che fanno parte della New Town hanno una forte simbologia monarchica; la via principale è George Street, la Queen Street è dedicata alla moglie del re Giorgio III, e la Princes Street è dedicata ai figli dello stesso re.

Queste tre vie rappresentano la meta ideale per gli amanti dello shopping, ricche di negozi di lusso e boutique, tra cui i grandi magazzini Jenners, fondati quasi due secoli fa.

Hannover Street prende il nome dall’allora dinastia regnante, la casa tedesca degli Hannover.

Avendo voglia di passeggiare, saliamo su Calton Hill, uno dei 7 colli della città, da dove ammiriamo il panorama della Old e della New Town.

Saltiamo la National Gallery e la Royal Scottish Academy, superiamo la Bute House (la residenza ufficiale del Primo Ministro scozzese) e arriviamo allo Scott Monument, la torre dedicata allo scrittore Walter Scott, nei pressi di Princes Street.

La torre è decorata con le miniature dei personaggi frutto della penna di Sir Walter Scott.

Per raggiungere la cima della torre, alta 60 metri, saliamo 287 scalini e godiamo di un panorama meraviglioso su tutta la città.

Ultimato il giro di shopping, mangiamo una pie da The Pie Maker, vicino l’hotel, poi facciamo il check-out e andiamo alla stazione per prendere il treno per Glasgow.

Il tragitto dura quasi 1 ora e il biglietto costa circa 15€.

Arriviamo a Glasgow verso le 18 e, a piedi, andiamo in hotel per il check-in.

Abbiamo scelto l’hotel The Z Glasgow Hotel, vicino George Square, la piazza dedicata al Re Giorgio III di Inghilterra, costruita nel 1782.

Solo dal 1820 George Square ha assunto l’aspetto odierno: le case in stile georgiano, gli hotel, la stazione ferroviaria, le Glasgow City Chambers, le statue dedicate ai più importanti personaggi scozzesi eccetto proprio Re Giorgio III.

L’hotel è posto in un vecchio edificio ammodernato; le camere sono ben arredate, pulite, insonorizzate, con bagno privato, TV, condizionatore, Wi-Fi e cassaforte.

La colazione è di tipo continentale è servita a buffet (i cornetti sono fantastici!) e, nel pomeriggio, viene offerto uno spuntino a base di formaggi.. un’idea geniale!

Ceniamo da Committee room No 9, un pub vicino George Square, molto carino, accogliente, ben arredato, con cibi buoni, prezzi medi e staff gentile e disponibile.

Gli hamburger costano 7£-9£ mentre i main course 10£-15£.

Noi abbiamo preso pollo fritto (servito con patate e insalata), un hamburger “The Devil” (hamburger di agnello speziato con harissa e servito con yogurt), 2 birre medie, spendendo meno di 20€ a testa!

Eccezionale!

Giorno 5: Glasgow

Dopo un’abbondante colazione in Hotel, usciamo per visitare la città.

Avendo poco tempo a disposizione, decidiamo di muoverci con la metropolitana e acquistiamo il biglietto “Discover ticket” che ci offre viaggi illimitato per 24h a sole 4£.

Subito dopo, ci armiamo di mappa della città e cerchiamo i punti di nostro interesse, quindi partiamo.

La prima tappa è il Kelvingrove Museum (gratuito), ospitante dipinti europei che vanno dal 1400 al 1600. Salvador Dali, Picasso, Van Gogh, Botticelli, Tiziano, sono solo alcuni degli innumerevoli artisti esposti.

Attraversando il Kelvingrove Park, arriviamo all’Università di Glasgow, la quarta più antica del Paese e rientrante nella classifica delle 100 migliori università al mondo.

Ci fermiamo per un caffè su Ashton Lane, una delle vie più amate dagli universitari, poi riprendiamo la metro diretti a Buchanan Street.

Buchanan Street è il centro nevralgico di Glasgow, un ampio viale pedonale amato dai patiti dello shopping, animato da artisti di strada.

Alla sua estremità nord troviamo le Gallerie Buchanan ed il Glasgow Royal Concert Hall, mentre all’estremità sud troviamo il centro commerciale Princes Square e il famoso House of Fraser.

Ne approfittiamo per fare un po’ di shopping e acquistare qualche souvenir.

Da Buchanan Street andando verso sud troviamo il Lighthouse, un edificio originariamente progettato da Charles Rennie Mackintosh con funzione antincendio, ma oggi ospitante esposizioni di designer e architetti internazionali.

Nelle vicinanze troviamo The Willow Tea Rooms, delle sale da te progettate da Charles Rennie Mackintosh e aperte sin dal 1903.

Per pranzo, mangiamo un sandwich da Pret à manger, la catena di cast food famosa per il cibo sano e genuino.

Dopo pranzo, ci dirigiamo alla Cattedrale di Glasgow, l’unica cattedrale medievale del Regno Unito scampata alle distruzioni generate dalle guerre di religione.

Accanto alla Cattedrale c’è la Necropoli, il più grande cimitero europeo, con oltre 50.000 tombe e 3.500 monumenti funebri.

Per concludere in bellezza la nostra vacanza, ceniamo in un tipico pub scozzese, l’Horseshoe Bar, su Drury Street.

Il locale è molto carino, accogliente, ben arredato, e l’atmosfera che si respira è gioviale e divertente.

Il ristorante al primo piano propone piatti della cucina scozzese: vi segnalo la pie con pollo e funghi, e quella con manzo e birra Guinness, veramente eccezionali!

Consigli di viaggio

  • portare sempre un ombrello in borsa;
  • non cambiate soldi in valuta ma acquistate i biglietti online e pagate con carta di credito o carta prepagata, visto che sono accettate ovunque;
  • assaggiate piatti tipici scozzesi per entrare a pieno nell’atmosfera del viaggio;

Bucarest in 3 giorni

Bucarest in 3 giorni

La capitale rumena è una meta che potrete apprezzare solo dopo aver acquisito una conoscenza approfondita del periodo comunista: qui infatti, ogni monumento, piazza, edificio pubblico, si rifà al periodo della rivoluzione e si porta dietro morte e dolore.

Ma non spaventatevi: basterà leggere qualche dossier su internet o un bel romanzo ambientato in quell’epoca e avrete risolto i vostri problemi!

 

 

Bucarest in 3 giorni

 

Giorno 1: BUCAREST

Arriviamo all’aeroporto Bucarest Otopeni con un volo di linea Blue Air partito da Roma Fiumicino e durato poco più di 2 ore.

Dall’aeroporto, è possibile raggiungere il centro con bus, treno e taxi a costi modici.

Noi prendiamo il bus della linea 783 e scendiamo a Plata Unirii.

Il biglietto costa 3,5 Lei (circa 1€).

Dopo aver letto diversi blog di viaggio, abbiamo scelto di soggiornare a Plata Unirii, il vecchio centro della città, un’area piena di negozi, centri commerciali, bar e ristoranti.

Scegliamo l’hotel Europa Royale Bucharest, un bell’albergo nel cuore della città, in una posizione strategica che ci permette di muoverci sempre a piedi.

Le camere sono pulite, ben arredate e dotate di tutti i comfort: tv, wifi, frigobar, bagno privato, fon.

Dopo una breve rinfrescata, ci immergiamo nelle strade rumene e andiamo al Palazzo del Parlamento (Casa Popolurui), il secondo edificio più grande del mondo dopo il Pentagono.

Il Palazzo del Parlamento fu voluto da Ceausescu un sanguinario uomo politico, per celebrare e sfoggiare il suo potere; per costruire il Palazzo, fu distrutto tutto ciò che vi era (palazzi, chiese, edifici pubblici) e le persone che vi risiedevano vennero sistemate altrove.

I lavori cominciarono nel 1984 ma ad oggi il Palazzo è incompiuto.

Proseguiamo con la visita del centro storico, la meravigliosa corte interna del Hanu Lui Manuc Restaurant, tutta rigorosamente in legno, persino il pavimento, la chiesa più antica di Bucarest (risalente al 1545), la Biserica Dumneasca, e i resti della Old Princely Court (Muzeul Curtea Veche), ovvero quello che si pensa essere stato il vero palazzo dove è risieduto il Conte Vlad.

Di questo palazzo rimangono pochi resti ma passandoci davanti non si può non essere attirati dalla statua a mezzo busto del Conte Vlad, il vampiro più famoso del mondo.

 

Per cena ci rechiamo da Caru Cu Bere, la più vecchia birreria di Bucarest, posta all’interno di un’edificio storico simile ai castelli Disney.

Il menu offre una grande varietà di piatti e tutti a prezzi super economici; le porzioni sono abbondanti e il piatto consigliato è sicuramente lo stinco di maiale.

 

 

Bucarest in 3 giorni

Giorno 2: BRAN E CASTELLO DI DRACULA

Dopo un’abbondante colazione continentale, andiamo alla stazione Gare de Nord e prendiamo il treno per Brasov.

Il biglietto costa 37 Lei (quasi 8€) e il tragitto dura poco meno di 3 ore.

Il viaggio in treno ci consente di apprezzare paesaggi unici, piccoli paesini, montagne e foreste che sembrano quasi incantate.

Giunti a Brasov, non volendo avere problemi con la lingua, prendiamo un taxi e con meno di 15€ arriviamo diritti al castello di Bran.

ll Castello, imponente e famigerato, si erge su una parete rocciosa all’interno di una gola montuosa e da sempre è considerato la “residenza del Conte Dracula”.

Il Castello non è affatto inquietante come si può pensare: in stile gotico, è composto da scalinate strette, passaggi sotterranei e torri, che non incupiscono affatto il visitatore.

La visita al castello dura circa 1h e 30 minuti e il costo del biglietto è 35 Lei (quasi 8€).

Essendo leggermente affamati, usciamo dal Castello e ci fermiamo alle bancarelle di street food nei dintorni per assaggiare un gulash strepitoso.

 

 

Nel pomeriggio, riprendiamo il treno e torniamo a Bucarest, dove ceniamo Hanu Berarilor, un ristorante tipico dove assaggiamo dei mititei (involtini piccanti di carne macinata) fantastici.

Il ristorante è fantastico, ben arredato, e offre un menu a base di piatti tipici rumeni di carne e di salsiccia, oltre che birra a fiumi.

Super consigliato!!

 

 

Giorno 3: BUCAREST

Il nostro ultimo giorno in città ne approfittiamo per una breve visita al Museo Nazionale d’Arte Rumena, vicino Plata Romana.

Il Museo raccoglie opere che vanno dal Medioevo all’800, oltre ad alcune opere di pittori di fama internazionale come Claude Monet, Tintoretto, Rubens, Rembrandt, Sisley, ecc.

Il biglietto di ingresso costa 15 Lei.

Ultima tappa, Plata Revolutiei, una grande piazza teatro delle scene più drammatiche della rivoluzione: qui Ceausescu fece il suo ultimo discorso dal balcone del quartier generale, ricevendo il dissenso della folla in ascolto.

Bucarest in 3 giorni

Al centro della piazza si trova il Memoriale della Rinascita, un colosso di marmo che simboleggia la fine del periodo nero del paese.

Dopo un ultimo gulash, ci dirigiamo all’aeroporto per tornare a casa.

Bye bye Bucarest!

 

Vienna in 3 giorni

Vienna in 3 giorni
Vienna in 3 giorni

Vienna in 3 giorni

La capitale della musica, della cultura, del gusto e dell’eleganza.

La casa di Mozart, della famosa Torta Sacher, la residenza della mitica Principessa Sissi, insomma, un viaggio affascinante che vi riporterà nell’atmosfera imperiale ottocentesca.

Ecco a voi il mio diario “Vienna in 3 giorni”, con note e consigli per gli spostamenti, dove pernottare, mangiare, fare shopping e rilassarvi. Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni    Vienna in 3 giorni

 Vienna in 3 giorni

Arrivo a Vienna

Siamo arrivati a Vienna con un volo da Roma Fiumicino.

L’aeroporto si trova a circa 20 km dal centro città, raggiungibile in 3 modi:

  • il City Airport Train (CAT), un treno che parte ogni 30 minuti e impiega 16 minuti per portarvi al centro città. Il biglietto costa 16€ solo andata, 19€ andata e ritorno;
  • il treno cittadino Schnellbahn S7, che vi porterà a Wien Mitte in 25 minuti al costo di 4,40€;
  • pullman della compagnia Vienna Airport Lines. Ci sono 3 linee (VAL1, VAL2, VAL3) e il costo del biglietto di 8€ (13€ andata e ritorno);
  • taxi, la tariffa fissa è pari a 30€ per portarvi dall’aeroporto al centro città.

Noi, avendo prenotato un hotel vicino a Schwedenplatz, abbiamo scelto il bus VAL2, che ci ha condotto a destinazione in meno di 30 minuti.

Sistemazione

Per il nostro soggiorno, abbiamo scelto l’hotel Adagio Vienna City, situato nell’Inner Stadt, a pochi minuti a piedi dalla Cattedrale di Santo Stefano.

L’hotel dispone di mini appartamenti dotati di angolo cottura, aria condizionata, divanetto, tv e wi-fi.

La colazione è a buffet e di tipo “continentale”.  Vienna in 3 giorni        Vienna in 3 giorni

Vienna City Card

La Vienna City Card è il modo migliore per visitare la città.

Disponibile nel formato 1/2/3 giorni (al prezzo rispettivamente di 13,90€/21,90€/24,90€), consente l’accesso a tutti i mezzi pubblici e sconti sul biglietto d’ingresso di molte attrazioni.

La tessera è disponibile anche nella versione con bus Hop-on Hop-off per 24 ore (Vienna City Card Big Bus) al costo di 28€/25€/31€ per 1/2/3 giorni.

Vienna Travelcard

La Travelcard consente di viaggiare liberamente su tutti i tram, gli autobus e metro, ed è disponibile nel formato 1/2/3 giorni, rispettivamente al costo di 7,60€/13,30€/16,50€.

Il biglietto settimanale costa 16,20€ (valido dal lunedì al lunedì).

Noi abbiamo acquistato la Travelcard per 3 giorni.

Dove mangiare:

Nella capitale austriaca non vi troverete di certo a corto di dolci da mangiare: è proibito lasciare la città senza aver assaggiato una fetta di Sachertorte!

Pertanto, vi consiglio di fare tappa presso il Café dell’Hotel Sacher (casa dell’omonima torta, creata nel 1832 su richiesta di Metternich), vicino l’Opera, e fare merenda con una fetta di torta e una cioccolata calda con panna.

A dire il vero, relativamente alla torta Sacher esiste una forte rivalità tra l’Hotel Sacher e la pasticceria Demel, una delle più antiche caffetterie della città, nominata a lungo tempo pasticceria di corte e amata da Sissi.

Se volete dare anche voi il vostro contributo alla scelta tra quale delle due torte sia migliore, non vi resta che fare merenda in entrambe le caffetterie.

Per merende più “informali”, vi consiglio una delle tante pasticcerie Aida sparse nelle vie dell’Innerstadt.

Da Aida non perdetevi la Mozart cake (l’unione di cioccolato, nocciole e pistacchio, una vera bomba!).

Passando ai pasti principali, non potete non assaggiare la cotoletta viennese di Figlmuller o di Wienerwald (le migliori della città) accompagnata da insalata di patate.

Consiglio: prenotate in entrambi i locali o rischierete di ritrovarvi a pancia vuota.

Altro piatto tipico è il gulasch (spezzatino di manzo o vitello) servito al Gulasch Museum (una porzione costa 15€, più o meno).

Vienna in 3 giorni
Vienna in 3 giorni

Vienna by night

Se siete alla ricerca di un locale post cena dove gustare una fetta di strudel e ascoltare musica dal vivo, vi consiglio di recarvi al Café Landtman (vicino Rathausplatz) o al Café Mozart (vicino Stephaplatz).

Se invece del dolce preferite gustre una birra, vi consiglio di recarvi da 7 Stern Brau, la più antica birreria viennese situata al Museum Quartier.

Vienna in 3 giorni

Primo giorno: Stephanplatz, Hofburg e Museumquartier

Iniziate il vostro soggiorno a Vienna con una visita alla Cattedrale di Santo Stefano, a Stephanplatz, dove potrete salire sul campanile della Pummerin, la torre settentrionale, al prezzo di 5,50€.

La cattedrale venne costruita inizialmente nel 1147 e nel corso degli anni ha ospitato diversi matrimoni reali nonché il funerale dell’imperatore Francesco Giuseppe (nel 1916).

La torre nord ospita la Pummerin, una grande campana di 21 tonnellate ottenuta dalla fusione di 100 palle di cannone sparate dai turchi contro le mura viennesi durante l’assedio della città.

Dopo la visita al campanile, passeggiate per le vie del centro fino ad arrivare a Michaelerplatz, una piazza elegante e raffinata dalla quale si accede all’Hofburg, il complesso sede del centro del potere austriaco sin dal XIII secolo.

Il complesso è costituito da una serie di residenze e palazzi, la Cappella Imperiale, Il Museo di Storia Naturale, il Museo della Storia dell’Arte, la Biblioteca Nazionale Austriaca, il tesoro imperiale, il Burgtheater, la Scuola di equitazione spagnola, le stalle imperiali e il centro congressi.

Visitate gli appartamenti di Stato e la collezione dei tesori imperiali, appartenuti all’imperatore Francesco Giuseppe e alla famosa Imperatrice Sissi.

Durante la visita, vedrete gli attrezzi ginnici usati dall’Imperatrice, la sala da toeletta, lo studio dell’Imperatore, la camera da bagno dell’Imperatrice, la sala da pranzo imperiale, ecc.

Se siete appassionati della vicenda della famosa Imperatrice austriaca, vi consiglio di acquistare il Sissi ticket, che vi darà la possibilità di visitare il Museo a lei dedicato, ospitante molti dei suoi oggetti personali (abiti, gioielli, ritratti).

All’uscita dall’Hofburg, fate una passeggiata lungo il Parco Volksgarten e fate una piccola pausa pranzo mangiando un pretzle su una panchina al parco.

Nel pomeriggio dirigetevi a Maria-Theresien Platz e concedetevi al visita a uno dei musei circostanti:

  • il Naturhistorisches Museum (Museo di Storia Naturale),
  • il Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell’arte),
  • il Leopold Museum.

Prima di rientrare nel Ring, concludete la giornata con una foto al Neues Rathaus (il Municipio), al Parlamento e al Burgtheater, il teatro nazionale austriaco chiamato dai viennesi “die Burg”.

Il teatro, costruito nel 1748 per volere dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, ha visto in scena molte opere tra cui “Le nozze di Figaro” e “Così fan tutte” di W. A. Mozart.

Secondo giorno: Castello di Schonbrunn e Museo dell’Albertina

Iniziate la vostra seconda giornata a Vienna con la visita al Castello di Schonbrunn, edificato alla fine del ‘600 per volere dell’imperatore Leopoldo I come residenza di caccia imperiale per il futuro imperatore Giuseppe I.

Successivamente, nel ‘700, il castello divenne la residenza imperiale estiva, ospitando i più grandi statisti europei.

Se visitate Vienna durante la bella stagione, vi consiglio una passeggiata lungo il Parco del Castello, dichiarato nel 1996 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Tornando verso l’Inner Stadt, fermatevi per gustare una fetta di torta sacher presso l’Hotel Sacher (o da Demel).

Proseguite con una visita al Museo dell’Albertina, ospitante una delle più prestigiose collezioni al mondo d’arte grafica dal XIV secolo ai giorni nostri.

Dopo la visita al museo, concedetevi qualche scatto all’Opera Nazionale di Vienna (Staatsoper), dove ogni anno si tiene il famoso Ballo delle Debuttanti.

Ultimate la giornata con un po’ di shopping lungo il Graben, dove troverete boutique di lusso, negozi di souvenir, grandi magazzini e pasticcerie.

Le vie imperdibili? Mariahilfer Strasse (ricca di negozi urbanwear e young fashion), Kohlmarkt (dove troverete negozi di designer famosi come Gucci, Ferragamo, Hermes, Cartier, ecc).

Se cercate souvenir originali, buttatevi sul cibo e acquistate le famose “palle di Mozart” (cioccolatini gustosi solitamente con marzapane, decisamente calorici).

Terzo giorno: Castello del Belvedere, Prater e Crociera

Il Castello del Belvedere è considerato una della residenze principesche più belle d’Europa, costruito nel 1714 per volere del principe Eugenio di Savoia.

Il Castello si compone di due palazzi:

  • il Belvedere Inferiore, dimora estiva del Principe;
  • il Belvedere Superiore, destinato alle feste.

Oggi il Belvedere Inferiore ospita il Museo d’Arte Barocca, mentre il Belvedere Superiore ospita la Galleria d’Arte del XIX e XX secolo.

Dopo la visita al Belvedere, concedetevi un momento di svago e relax al Prater, il parco viennese un tempo riserva di caccia imperiale e oggi ricco di caffè e ristoranti.

La parte iniziale ospita il Volksprater, un parco di divertimenti con oltre 250 giostre tra cui la famosa “Riesenrad“, la ruota panoramica inaugurata nel 1897 che offre una vista sulla città da 65 metri di altezza.

Dal Prater dirigetevi verso Schwedenplatz e partite per una mini crociera in battello “Gran Danube River Cruise”.

La gita, della  durata di due ore, vi permetterà di ammirare Vienna dall’acqua e rilassarvi ascoltando musica classica. Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni    Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni

Stoccolma in 3 giorni

Stoccolma in 3 giorni
Stoccolma in 3 giorni

Stoccolma in 3 giorni

Chi avrebbe mai scelto una meta fredda come la lontana Stoccolma per una vacanza estiva di inizio luglio?

Ecco cosa succede quando la domenica il cielo è nuvoloso e non si va al mare…

… si trascorre il tempo sul web pianificando la prossima vacanza!

Così, dopo vari tentennamenti, abbiamo deciso di optare per un tour “Stoccolma-Copenaghen” (la seconda tappa sarà raccontata in un’altra pagina del mio diario), per trascorrere qualche giorno all’insegna del clima mite e fresco, della cultura e della cucina svedese.

Il momento più emozionante? Senza dubbio vedere il sole riflettersi sui canali dopo cena, intorno alle 22.. Un momento da pelle d’oca!

Ecco a voi quindi il racconto di 3 giorni bellissimi trascorsi nella capitale svedese, più qualche consiglio di viaggio che spero possa esservi utile. Have a nice trip!

ARRIVARE A STOCCOLMA:

Siamo partiti dall’Aeroporto di Roma Ciampino con un volo lowcost Ryanair, partito alle 7.20 e arrivato alle 10.25 all’Aeroporto di Stoccolma Skavsta.

Dall’aeroporto, situato a 100 km a sud di Stoccolma, abbiamo preso un bus navetta Flygbussarna (è possibile acquistare i biglietti online al seguente link https://www.flygbussarna.se/it  al prezzo di 139 sek, ma ci sono riduzioni in caso di acquisto del biglietto a/r) e siamo arrivati alla stazione centrale di Stoccolma.

Il tragitto in autobus è durato circa 80 minuti.

CAMBIO EURO-SEK:

La valuta nazionale è la corona svedese (1 Euro = 9,6297 Corone svedesi).

Non fatevi prendere dal panico del “cambiare i soldi” rivolgendovi ai desk in aeroporto!

Noi non abbiamo cambiato soldi ma abbiamo usato esclusivamente carte di credito, accettate dovunque e anche per piccoli importi (anche per pagare un caffè da 2€).

PERNOTTAMENTO:

Per il pernottamento, dopo un’attenta analisi su booking.com (le nostre priorità erano posizione centrale e pulizia eccellente delle camere), abbiamo scelto l’Hotel Kungsträdgården, situato in pieno centro, a soli 10 minuti a piedi dalla stazione centrale di Stoccolma e comodissimo come punto di partenza per visitare la città.

Le camere sono belle, pulite, luminose e silenziose; la colazione è di tipo continentale e spazia dai cornetti al cioccolato alla classica colazione americana “uova e pancetta”, passando per yogurt, salumi affettati, verdure e frutta fresca.

Tutte le camere sono dotate di wifi e il personale è molto cortese e disponibile a dare consigli e suggerimenti per la visita della città.

PASTI:

Stoccolma è una città ricca di ristoranti, brasserie e caffetterie dove fermarsi per uno spuntino o un pasto “sostanzioso”.

Per la pausa pranzo, volendo fare un po’ di economia, avevamo deciso di recarci nei supermercati e consumare sandwich e tramezzini.

Tuttavia, siamo stati colti di sorpresa constatando che a Stoccolma, l’unico supermercato (la Coop, tra l’altro) presente nella zona centrale si trova a Gamla Strand.

Una volta scovata, vi consiglio di fare scorta di bottiglie di acqua, succhi di frutta e crackers.

Così, per la pausa pranzo ci siamo rifocillati con hot dog, bagel (ottimi quelli di Brod and Salt) e frutta fresca.

Per la cena, ci siamo recati in ristoranti scovati tramite l’applicazione The Fork, usufruendo di sconti variabili dal 30% al 50%.

Questo ci ha dato l’opportunità non solo di “abbattere” il prezzo finale della cena, ma anche di cenare in posti glamour e frequentati da gente del posto.

Alcuni nomi?

Il Bistro Rolf De Maré, il Napolyon Bistro & Bar (french style, romantico, luci soffuse, buona scelta di vini e porzioni abbondanti), il Bistro Linné (bella vista sul porto, ambiente romantico e glamour, vasta scelta di piatti sia di carne che di pesce, oltre ai piatti tipici come le polpette svedesi).

Se siete alla ricerca di una ghiotta merenda, vi suggerisco di fare tappa da Espresso House, una catena di caffetterie (simile alla più famosa Starbucks) diffusa in tutta Stoccolma.

Qui potrete gustare una tazza di caffè (americano, espresso, con latte, ecc) accompagnata da una fetta di torta, muffin o biscotti.

Per una merenda “di stampo svedese”, fermatevi da Brod and Salt e deliziatevi con un Kanelbulle (girelle al profumo di cannella) o un Mandelbulle (una crostatina di mandorle).

MUOVERSI A STOCCOLMA:

Dopo aver dato un’occhiata alla mappa della città, abbiamo deciso di non acquistare la Stoccolma Card ma di girare la città a piedi.

La Stoccolma Card è tuttavia consigliata qualora voleste visitare molte attrazioni in poco tempo e non foste “Grandi camminatori” come noi.

La Card è disponibile nei formati 24, 48 e 72 ore e consente l’accesso a molti musei come il Vasa, il Museo Scansen e il Tour dei Canali storici in battello.

Per info https://www.stockholmpass.it/ .

STOCCOLMA IN BICI

Passeggiando per le vie di Stoccolma, non abbiamo potuto fare a meno di notare il numero esorbitante di ciclisti in giro per la città: c’erano pochissime auto e moltissime biciclette che sfrecciavano lungo la pista ciclabile!

Un’utopia per noi italiani!

Così, tentati dalle “due ruote”, abbiamo chiesto informazioni al Concierge e ci è stato riferito che è possibile noleggiare una bicicletta per 3 giorni al costo di 165 sek, acquistando la bike card presso uno dei retailers di Citybike (per info http://www.citybikes.se/p/site/user-information ).

Noi, dovendo restare in città per pochi giorni, non abbiamo noleggiato la bicicletta ma è un’esperienza che vi consiglio caldamente di fare, tanto per ambientarvi ancor di più in questa stupenda città scandinava.

Stoccolma in 3 giorni
Stoccolma in 3 giorni

PRIMO GIORNO: Gamla Stan

Gamla Stan è la città vecchia di Stoccolma, una sorta di cittadella risalente al XIII secolo, formata da vicoli medievali e strade acciottolate.

Vie imperdibili: Vasterlanggatan, Osterlanggatan e Kopmangatan.

In queste strade è consigliabile fare incetta di souvenir (calamite, peluche, penne e cartoline), poiché non troverete negozi simili negli altri quartieri della città.

La piazza principale è Stortorget, la più antica piazza di Stoccolma, nelle cui vicinanze troverete la Cattedrale nazionale svedese (Storkyrkan, edificata nel 1306 e luogo in cui un tempo si celebravano i matrimoni reali e venivano incoronati i sovrani), la Borsa di Stoccolma, il Museo Nobel (un museo interattivo dedicato a tutte le persone che hanno ricevuto il famoso premio dal 1901 ai giorni nostri), la Casa della nobiltà (Riddarhuset), il Municipio (Stockholm Stadshuset), il Parlamento (Riksdagshuset) e il Palazzo Reale (Kungliga Slottet, uno dei più grandi palazzi d’Europa, edificato nel XVIII secolo sulle ceneri del castello Tre Kronor. Al suo interno ospita 600 stanze e 5 musei. Imperdibile il cambio della guardia alle ore 11.20!).

Se avete ancora tempo a disposizione e siete ancora “affamati di cultura”, vi consiglio di visitare il Nationalmuseum (gratuito), il più importante museo d’arte e design della Svezia, con capolavori classici e collezioni di disegno, grafica, artigianato e design che arrivano fino ai giorni nostri.

SECONDO GIORNO: Tour dei Canali Reali e Norrmalm

Non si può andare a Stoccolma e non fare il Tour dei Canali Reali comodamente seduti in battello: il tour dura poco più di due ore e consente di ammirare la città dal fiume, scattare foto mozzafiato e apprendere qualcosa in più dei quartieri “al di fuori” del centro città.

Dopo il Tour dei Canali sarete sicuramente affamati e per questo vi consiglio di recarvi nella food hall del grande magazzino Nordiska Kompaniet.

Qui potrete assaggiare piatti tipici svedesi, macedonie di frutta confezionate, yogurt, gelati, frappè, ecc.

Nel pomeriggio, divertitevi a fare shopping lungo Birger Jarlsgatan, Hamngatan, Biblioteksgatan, Regeringsgatan e Master Samuelsgatan.

Quali sono i negozi imperdibili? Nordiska Kompaniet, Face of Stockholm (negozio di prodotti di bellezza), Filippa K (un brand di abbigliamento femminile e maschile molto conosciuto nei paesi scandinavi), Sturegallerian (centro commerciale vicino Ostermalmstorg), Ahlens (a Norrmalm) e Mood Stockholm (a Norrmalm).

Se avete l’occasione, non mancate una visita alla Kulturhuset in Sergerls Torg, un bellissimo centro culturale suddiviso in 5 piani da cui si gode una splendida vista sulla città.

TERZO GIORNO: Djurgarden, mercato Ostermalmshallen e quartiere Sodermalm

Djurgarden è l’isola verde parte del Parco nazionale reale della città, ed ospita la maggior parte dei musei e delle attrazioni.

Noi abbiamo visitato il Museo Vasa, l’imperdibile museo costruito attorno alla nave costruita come imbarcazione da guerra nel XVII secolo e naufragata durante il suo viaggio inaugurale nel 1628.

L’imbarcazione è stata recuperata nel 1961, dopo oltre 300 anni, è stata sottoposta a restauro e oggi è ammirabile proprio in questo Museo).

Se siete interessati, vi consiglio di visitare anche il Museo Skansen (fondato nel 1891, è il museo all’aperto più antico del mondo ed offre una panoramica della vita storica svedese, con fattorie, quartieri e paesetti della Svezia ricostruiti in miniatura) e il Museo Nordico (Nordiska Museet, che racconta la storia svedese degli ultimi 500 anni).

Dal Museo Vasa, siamo andati a piedi fino al Museo di storia nazionale Historiska (gratuito), dove è possibile scoprire la storia della Svezia dall’età della pietra ai giorni nostri, il modo migliore per conoscere i vichinghi!

Per il pranzo, se avete voglia di qualcosa di sfizioso, vi consiglio di recarvi al vicino mercato coperto Ostermalmshallen (in Ostaermalmstorg), un mercato nato a fine ‘800, dove potrete assaggiare bagel, baguette, smorrebread, piatti tipici scandinavi, insalatone miste, centrifugati e dolci.

Se avete ancora tempo a disposizione e energie a sufficienza, è il momento giusto per prendere la metro e recarvi nella zona bohémien di Stoccolma, Sodermalm, ricca di parchi e viste panoramiche fantastiche su Stoccolma.

Qui si trovano i migliori bar, club e discoteche della città, tra cui la birreria più antica della città, il Kvarnen (in Tjarhovsgatan 4).

Se non avete voglia di arrivare a Sodermalm ma preferite immergervi in una bolla di arte e cultura, vi consiglio la visita al Museo di Arte Moderna (Moderna Museet).

Il Moderna Museet ospita una delle migliori collezioni d’arte moderna e contemporanea di tutta Europa.

Info utili per predisporre un piccolo budget per visitare Stoccolma in 3 giorni:

Museo Vasa: 130 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Museo Nobel: 120 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Nationalmuseum: gratuito

Museo di Arte Moderna (Moderna Museet): 150 sek

Museo Nordico (Nordiska Museet): 120 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Tour dei Canali Reali: 200 sek (incluso nella Stoccolma Card), biglietti acquistabili al porto (nelle biglietterie Stromma)

Museo Skansen: 180 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Palazzo Reale: 160 sek (incluso nella Stoccolma Card)

Historiska Museet: gratis

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

La Costa Azzurra è una delle destinazioni più famose al mondo, da sempre amata e frequentata da artisti di fama mondiale che l’hanno resa uno dei posti più ambiti d’Europa.

Per visitare tutti i paesi che la costituiscono sarebbe necessaria almeno una settimana e l’avere a disposizione una macchina (soprattutto per raggiungere città come Saint Tropez e Sainte Maxime) ma noi, avendo a disposizione pochi giorni e un budget ridotto, abbiamo preferito usare i mezzi pubblici (treni e autobus), e scegliere Nizza come base per il nostro soggiorno.

Ecco a voi il nostro itinerario di 5 giorni in Costa Azzurra.

Un suggerimento: l’ultimo giorno abbiamo visitato la bellissima Isola di Sainte Marguerite ma, se riuscite, cercate di arrivare a Saint Tropez!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 1: Nizza

Arriviamo all’aeroporto di Nice Côte D’Azur con un volo Alitalia da Roma.

Raggiungere il centro città dall’aeroporto è semplice in quanto la distanza è di soli 6 km.

Noi abbiamo preso il bus 23 Ligne D’Azur che con solo 1,50€ vi porta dritti in centro.

Per il soggiorno, abbiamo scelto un appartamento scovato su Booking proprio in Place Massena, silenzioso, pulito e a meno di 50€ a notte, perfetto!

Usciamo subito alla scoperta di Nizza partendo da Place Massena, famosa per le sue mattonelle bianche e grigie, considerata il punto di accesso alla città vecchia o alla Promenade des Anglais.

Elegante e raffinata, nella piazza troverete 7 statue dell’artista spagnolo Jaume Plensa intitolate “Conversazione a Nizza” e rappresentanti i sette continenti; di sera, ogni statua viene illuminata con un colore diverso.

Attraversando i giardini della romantica Promenade du Paillon, arriviamo a Place Garibaldi, riconoscibile dalla statua dell’eroe italiano che nacque proprio a Nizza nel 1807 quando ancora quest’ultima era italiana.

Da Place Garibaldi ci immergiamo nel centro storico che, a prima vista, ricorda un po’ i carrugi di Genova per via dei vicoli stretti e tortuosi, le case colorate e la numerosità di botteghe, negozi e mercati.

Non perdetevi un giro veloce alla Cattedrale di Santa Reparata, un capolavoro dell’arte barocca, sede del vescovado cittadino e monumento storico di Francia.

Costruita tra il 1650 e il 1685 e dedicata all’Assunzione della Vergine Maria, la Cattedrale è ad ingresso gratuito e vi si possono ammirare numerose vetrate colorate e bei dipinti.

Camminando camminando arriviamo al Marché Aux Fleurs, il mercato dei fiori, un’esplosione di colori e profumi che rallegra l’intera area circostante.

Affamati, decidiamo di pranzare con due specialità niçoise acquistate alla bancarella La Fougasserie: la socca (in foto), molto simile alla farinata di ceci, e la pissaladiere, una sorta di focaccia con cipolle e acciughe (buona ma molto saporita).

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Nel pomeriggio, a pancia piena, andiamo verso il mare e passeggiamo lungo la bellissima Promenade des Anglais, piena di turisti, ciclisti, runners e locali, fino ad arrivare al Castello.

Salire fino al Castello non è facilissimo: a piedi, si tratta di fare circa mezz’ora di scalini ininterrotti ma, per i più sedentari, è possibile usare l’ascensore (sempre affollato) che vi porta fino in cima.

La cima del castello si rivela un luogo incantevole sia per la vista mozzafiato sul golfo sia per gli spazi verdi, i bar e i locali dove ci concediamo una lunga pausa ristoro prima di rimetterci in cammino.

Essendo pomeriggio inoltrato, esausti dalla giornata, torniamo in hotel per una doccia e poi andiamo a cena da Casa Leya, un ristorante italiano vicino al Marché Aux Fleurs.

Oltre ad essere accogliente e arredato nei toni provenzali del blu e del giallo, il ristorante si rivela una scelta azzeccata per via dell’estrema cortesia dello staff, l’elevata qualità del servizio e la bontà dei piatti offerti.

Noi, essendo particolarmente affamati, abbiamo preso due Trilogie de la mer (un trittico composto da tonno, orata e gamberi alla griglia, accompagnati da verdure miste) e una bottiglia d’acqua spendendo circa 25 euro a testa.

Certo, un prezzo non proprio economico ma si sa, siamo in Costa Azzurra!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 2: Montecarlo

Il secondo giorno, dopo aver fatto colazione con una tazza di caffè e una generosa arte au citron méringuée, prendiamo un treno che in meno di 30 minuti ci porta a Montecarlo.

Arrivati alla Gare de Monaco, passeggiamo lungo il Boulevard Princess Charlotte e arriviamo al quadrilatero della moda monegasca, tra Carré d’Or e Galerie des Allées Lumières.

La nostra meta, tuttavia, non sono le scintillanti boutique ma il Casinò, riconoscibile dalla maestosa fontana e dalle auto di lusso parcheggiate di fronte.

L’edificio, progettato dall’architetto Garnier (autore anche dell’Opéra di Parigi) e inaugurato nel 1865, è un tripudio di oro, marmo, sculture e affreschi, creato allo scopo di riasanre le casse dello stato.

Dalla sua posizione, riusciamo a vedere anche il circuito del Gran Premio di Monaco, che passa proprio lungo la strada sottostante il Casinò.

Dopo una brevissima entrata al Casinò, ci dirigiamo all’Opéra (o Grand Théâtre de Monte Carlo),un grandioso teatro inaugurato nel 1879 e progettato dallo stesso architetto del Casinò.

Anche quest’edificio, come il Casinò, è l’espressione del lusso e dei fasti della Belle Epoque, con addobbi d’oro, luci e scintillanti vetrate.

Leggermente affamati, pranziamo con due miseri sandwich acquistati in un supermarket e, su consiglio di locali, prendiamo un autobus che ci porta al Palazzo dei Principi, al centro di Monaco, a picco sul mare.

Essendo visitabile solo in estate, ci accontentiamo di qualche foto scattata all’esterno del palazzo, viaggiando con la mente a quello che starà succedendo proprio in questo momento tra i corridoi di palazzo….

Prima di riprendere il treno per tornare a Nizza, passeggiamo per le vie del centro storico di Monaco, che comincia proprio dal Palazzo dei Principi e si snoda in un insieme di stradine quasi totalmente pedonali, molto curate, ricche di fiori e scorci affascinanti, negozietti e botteghe artigianali.

In serata, torniamo a Nizza e ceniamo da Le Madison, un ristorante in 13 Rue du Commandant Raffali, scovato su Thefork con punteggio 8.8 e sconto del 50% sul menu.

Un ristorante a conduzione familiare, carino e informale, con un’ampia scelta di piatti sia di carne che di pesce.

Noi abbiamo optato per due secondi di pesce e un contorno di verdure, tutto buonissimo.

Il tutto pagato meno di 15€ a testa con lo sconto, un vero affare!

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 3: Cannes

Il terzo giorno prendiamo un treno che in meno di 30 minuti ci porta dritti a Cannes, altra splendida cittadina della Costa Azzurra, meta del jet set internazionale.

Appena arrivati, ci dirigiamo subito al cuore antico di Cannes, Le Suquet, un quartiere pittoresco lontanissimo dallo sfarzo e dal glamour della Croisette ma ricco di botteghe artigiane, negozi di antiquariato, bistrot e locali in stile rigorosamente provenzale.

Facciamo un salto veloce alla bellissima chiesa gotica di Notre Dame d’Esperance, per salire sulla cime della sua Torre che affaccia sulla piazza e dalla quale si gode di uno splendido panorama sulla baia di Cannes.

Ci fermiamo per una quiche da Paul’s e poi lasciamo il fascino del centro storico per passeggiare lungo la Promenade de la Croisette, un lungo viale di circa 12 km lungomare che arriva fino al vecchio porto.

Hotel deluxe come il Carlton, boutique di lusso e condomini imponenti fanno da sfondo al mare.

Vale la pena farsi la passeggiata anche solo per rifarsi gli occhi e godere del mare.

La Croisette arriva fino al famoso Palais des Festivals et des Congrès, il moderno centro convegni di Cannes dove ogni anno si svolge il celebre Festival del Cinema.

Prima di riprendere il treno, ci concediamo un giro lungo le vie dello shopping della città, Rue Meynadier e Rue d’Antibes, una distesa di negozi di abbigliamento, boutique, centri benessere, pasticcerie e botteghe alimentari.

Nel tardo pomeriggio, torniamo a Nizza e, dopo una bella doccia rinfrescante, andiamo a cena da Likyta, altro ristorantino scovato su Thefork con voto 8.8 e sconto 40% sul menu.

Aperto da poco e situato appena fuori dal centro storico, il ristorante è piccolino ma ben arredato, con prezzi medi.

Noi abbiamo preso una bistecca e un hamburger spendendo meno di 20€ a testa ma nel menu ci sono anche piatti di pesce molto interessanti.

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

Giorno 4: Iles de Lerins – Isola Sainte Marguerite

Il quarto giorno prendiamo il treno per Cannes e da lì il battello per Iles de Lerins, due isole distanti 15 minuti di traversata dal porto di Cannes (il biglietto costa circa 10 euro a/r).

Le Isole di Lerins sono 4: l’Isola Sainte-Marguerite e l’Isola Saint-Honorat, le più grandi, l’isolotto del la Tradelière e l’isolotto Saint-Féréol.

L’Isola Sainte-Marguerite, una perla incontaminata che conta circa 170 ettari di foresta, dunque ricca di boschi e natura selvaggia, ma anche spiaggette e scogliere a strapiombo sul mare.

Sull’isola è vietata la circolazione di automobili e biciclette, quindi dovrete girarla a piedi, godendo della pace che regna in questi luoghi quasi paradisiaci.

Arrivando al porto, sulla sinistra ci sono un paio di ristoranti e snack bar, mentre più in là si trova il Fort Royal (in foto), una ex prigione militare fatta costruire dal cardinale Richelieu, famoso per aver ospitato il detenuto del film “La maschera di ferro”, con Leonardo Di Caprio.

Pagando il biglietto di 2€, visitiamo le prigioni e il museo, che raccoglie oggetti rinvenuti da relitti di navi affondate nei dintorni dell’isola.

Viaggio in Costa Azzurra: Nizza Montecarlo Cannes e Isola Sainte Marguerite

La giornata all’Isola Sainte Marguerite, in pieno relax e immersi nella natura, ci permette di fare scorta di energie, ammirare i prodigi di Madre Natura nonché trascorrere qualche ora in spiaggia, allungati sulla ghiaia a crogiolarci al sole.

Nel tardo pomeriggio, rientriamo a Cannes e infine a Nizza dove, incredibilmente affamati ma anche stanchi, facciamo scorta di quiche e socca in una boulangerie nei pressi di Place Messena e ceniamo in appartamento.

Giorno 5: Rientro a Roma

Vacanza a Mykonos: suggerimenti low cost

Elia Beach

Vacanza a Mykonos: suggerimenti low cost

Quest’estate, oltre alle Isole Baleari, saranno prese d’assalto le isole greche: Corfù, Santorini, Mykonos, veri e propri paradisi terrestri ma a buon mercato.

Se avete optato per una vacanza a Mykonos, ecco a voi i miei suggerimenti per una vacanza low cost a base di sole, mare, buon cibo e tanto divertimento.

 

 

Muoversi a Mykonos

Contrariamente a quanto si possa pensare, durante un soggiorno a Mykonos non è obbligatorio affittare scooter/macchina perché i mezzi pubblici funzionano e anche bene.

Noi ci siamo sempre spostati con gli autobus, molto frequenti e colleganti con il porto, l’aeroporto e le spiagge.

Tre sono le linee principali:

  • 1, per raggiungere le spiagge di Platis Yalos, Ornos, Agios Yannis, Paradise Beach e Paraga;
  • 2, per raggiungere Kalafatis, Elia, Kalo Livadi, Ano Mera, Panormos;
  • 3, per raggiungere Agios Stefanos, Tourlos e il Porto nuovo.

I biglietti, contrariamente a quanto avviene in Italia, possono essere acquistati direttamente a bordo del bus pagando esclusivamente in contanti; la tariffa varia a seconda della tratta e si va da un minimo di 1€ a max 2,50€.

 

 

Sistemazione

Se preferite soggiornare in albergo, allora vi consiglio caldamente di prendere la formula “con colazione”, così da poter fare un’abbondante colazione a buffet per poi mangiare qualcosina al volo in spiaggia e tirare fino ad ora di cena.

Se invece avete prenotato uno studio o un appartamentino, non vi resta che andare in un supermarket e comprare tutto l’occorrente per la vostra colazione;

tuttavia, se volete concedervi il lusso della colazione al bar, consiglio il Cosmo Cafè, un fantastico locale con tavoli all’aperto dove potrete iniziare la vostra giornata con cornetti fragranti, yogurt cereali e frutta fresca, sandwich, caffè e torte fatte in casa.

Al Popolo potrete fare colazione con caffè espresso eccellente, yogurt greco con miele, brioche al cioccolato, donuts e torte fatte in casa, tutto ottimo e servito da uno staff cordiale e disponibile.

 

Platis Gialos

Giornata al mare

Agios Stéfanos è la spiaggia più vicina a Mykonos città, distante una decina di minuti in autobus, con sabbia chiara e mare cristallino e turchese. Ombrellone + 2 sdraio 20€ al giorno (gratis dopo le 18).

In spiaggia trovate anche bar e ristoranti per la pausa pranzo a prezzi piuttosto accessibili.

Paradise Beach è la spiaggia più famosa dell’isola, con sabbia fine e mare cristallino, meta di tanti giovani soprattutto per le feste che vengono organizzate in spiaggia da dopo le ore 16.00.

Si tratta di una spiaggia super attrezzata dove troverete stabilimenti, bar e ristoranti; noi abbiamo preso due lettini e un ombrellone per un totale di 20€.

La spiaggia si trova a 6 km da Mykonos città ed è raggiungibile sia via terra (con autobus, scooter) sia via mare (con un battello che parte dal porto di Mykonos città).

Noi siamo andati con il bus KTEL Mykonos e il tragitto è durato meno di 40 minuti (costo 2€ solo andata).

A est di Paradise Beach si trova Super Paradise Beach, leggermente più piccola rispetto alla prima ma altrettanto bella e piena di gente. Anche qui è possibile affittare ombrelloni e lettini agli stessi prezzi di Paradise Beach.

Per il pranzo c’è un self service abbastanza caro (un sandwich con salmone 10€) e per questo vi consiglio di fare scorta di acqua e panini al supermercato e consumarli in spiaggia.

A pochi km da Super Paradise Beach si trova la spiaggia di Elia, la più lunga e da molti considerata anche la più bella di Mykonos per via della sabbia pulitissima e delle acque cristalline.

La spiaggia è raggiungibile in scooter o con il taxi boat ed, essendo molto grande, è ben organizzata e conta stabilimenti con lettini e ombrelloni da affittare (40€ per ombrellone e 2 lettini), bar e minimarket.

Il pezzo forte è il servizio in spiaggia gratis: basta suonare la campanella apposta sotto ogni ombrellone per godere del servizio di ristorazione in spiaggia.. come dire: serviti e riveriti!

A 5 km da Mykonos città c’è l’incantevole spiaggia di Agios Ioannis, più piccola e intima rispetto alle spiagge di Paradise e Super Paradise Beach, raggiungibile con l’autobus o con lo scooter dalla città.

Si tratta di una spiaggia con sabbia fine e acque basse, divisa in due: una parte è attrezzata con lettini, stabilimenti e ombrelloni mentre l’altra è libera, e quindi potrete portare il vostro ombrellone.

A pari distanza da Mykonos città c’è la spiaggia di Psarou, la più esclusiva dell’isola, frequentata da vip e star del jet set internazionale, e per questo molto costosa.

Una spiaggia magnifica dove il mare è sempre calmo grazie alla presenza delle montagne circostanti. Raggiungibile in scooter o bus, vi consiglio di portarvi ombrellone e viveri onde evitare di tornare a casa con il portafogli vuoto.

A meno di 5 km dalla città troviamo la spiaggia Platis Gialòs, una delle più popolari e attrezzate dell’isola, punto di partenza delle barche che funzionano da taxi per i turisti.

Qui trovate stabilimenti, bar, ristoranti e un mini market dove potrete acquistare cibo e bevande per il pranzo.

I prezzi per l’affitto di lettino e ombrellone sono al pari di Paradise Beach ma vi consiglio di arrivare presto altrimenti rischiate di trovare eccessivo affollamento.

A soli 15 minuti a piedi da Platis Gialos c’è la spiaggia di Paraga, la più famosa dell’isola e un tempo ritrovo degli hippie, molto mondana e festaiola, con stabilimenti, bar e ristoranti.

Ci sono tre beach club: io vi consiglio di lasciar perdere il Kalua (il più costoso, dove ombrellone e 2 lettini in quarta fila costano 30€, mentre in prima fila 100€) e puntare sul Paraga Beach Hostel (lettino e uso piscina 10€), molto carino e pieno di giovani.

 

Little Venice

Cene

Sull’isola di Mykonos purtroppo non c’è il mio amato The Fork, un “salvaportafoglio” in vacanza, che mi ha sempre permesso di mangiar bene spendendo poco, nonché prenotare comodamente online dal mio smartphone.
Il primo ristorante che voglio consigliarvi è Seven, un ristorantino sulla piazzetta di Anomera molto carino e con ottima cucina greca tradizionale con un buon rapporto qualità-prezzo.
Noi abbiamo mangiato un’ottima moussaka, polpo arrosto e un’insalata greca spendendo circa 45 euro in due, il tutto accompagnato dalla gentilezza e dalla simpatia dello staff.
Ad Agio Stefanos consiglio la Taverna Petran, un meraviglioso locale vista mare dove potrete mangiare del pesce freschissimo e, soprattutto, una frittura di pesce perfetta da far invidia alle friggitorie napoletane; il tutto, a prezzi più bassi rispetto a Mykonos città.
Oltre alla frittura, vi consiglio il formaggio (fritto o al forno), il souvlaki, le salsicce triakalo e i dolci fatti in casa.
Se siete amanti delle pita, allora il posto giusto dove andare è Souvlaki Story Mykonos, una piccola catena di fast food in stile greco dove potrete gustare ottimi e abbondanti piatti a base di carne e/o verdure.
Il piatto forte chiaramente è il gyros, enorme e servito con patatine fritte e insalata, disponibile nella versione con carne di maiale, di pollo o mix.
Straconsigliato per una cena economica ma squisita.
La Taverna Kandavlos è l’alternativa giusta al Souvlaki Story: il menu è simile, i piatti altrettanto abbondanti e i prezzi pressoché uguali: noi abbiamo speso circa 25€ mangiando spiedini di pollo e di maiale, patatine fritte, pita e vino. Ottimo!
Se volete comprendere appieno il significato dell’accoglienza greca, allora non potete perdere Stasi Diethnes, vicino la spiaggia di Paraga, una piccola taverna a conduzione familiare e piatti preparati con le verdure dell’orto attiguo.
Il menù è vario, adatto anche a vegetariani, e propone tutti i piatti della tradizione greca a prezzi più bassi rispetto agli altri ristoranti dell’isola.
Noi abbiamo speso circa 40 euro in due prendendo moussaka, tzatziki, souvlaki e dolmades, tutto buonissimo e assolutamente consigliato.

Post cena

Per un cocktail post cena consiglio di visitare Little Venice, un quartiere caratterizzato da antiche case che si affacciano sul mare con parte delle fondamenta in acqua, molto simile all’italiana Venezia.
Molti artisti di fama internazionale sono innamorati di questo quartiere e ne hanno fatto il soggetto di dipinti e fotografie, a tal punto che molti architetti hanno qui ideato bar e ristoranti molto eleganti.
Inoltre, nei vicoli ci sono molti negozi e botteghe, perfetti per acquistare qualche souvenir.
A Little Venice ci sono la maggior parte dei bar e discobar più famosi a livello internazionale e, proprio per questo, i prezzi non sono bassi: un cocktail costa minimo 14€.
Se si viene a Mykonos, è d’obbligo visitare la piccola Venezia!
Vacanza a Mykonos: suggerimenti low cost
Little Venice

Shopping

Se anche voi come me non riuscite a fare a meno di un po’ di sano shopping anche in vacanza, vi consiglio una puntatina in via Matogianni (la via Montenapoleone di Milano), dove trovate boutique di marchi prestigiosi, e via Polykantrioti, piena di botteghe di orafi.
Se invece volete comprare qualcosa di più tipico soprattutto in tema di dolci, dovete recarvi in Zouganeli Street, dove potrete gustare il famoso “Amygdalota” dalla pasticceria Efthymiou.

 

 

 

 

 

 

 

New York in 5 giorni

New York in 5 giorni
New York in 5 giorni

New York in 5 giorni

Non posso cominciare a scrivere il mio diario di viaggio a New York senza un’immancabile tazza di caffè americano!

La settimana più bella della mia vita, ricca di glamour, fascino e tante risate (grazie al mio compagno di viaggio).

Essendo una fan dei film e delle serie TV, prima di partire ho cercato di capire quali fossero i luoghi di New York dove erano state girate le scene che più mi avevano colpito e, spulciando online, avevo trovato persino un “Tour di Sex and the city” (50$ per 3 ore)!

Il mio compagno si è categoricamente rifiutato di accompagnarmi e così, anziché dare il via a una lite, ho preso cartina e vi ho segnato i luoghi cinematografici più famosi, includendoli tra le mete dei nostri tour giornalieri: come dire… un colpo al cerchio e uno alla botte!

  • la casa di Carrie Bradshaw al n. 66 di Percy Street, nel Greenwich Village;
  • la pasticceria Magnolia Bakery dove le 4 eroine di Sex and the city solevano fare colazione la domenica mattina;
  • la New York Public Library sede iniziale del matrimonio tra Carrie e Mr Big;
  • il negozio Tiffany reso celebre da Audrey Hepburn;
  • la Pulitzer Fountain sfondo della sigla di Friends;
  • le scale del Metropolitan Museum of Fine Art dove le ragazze di Gossip Girl si sedevano per chiacchierare.

 

Arrivo a New York

Siamo arrivati a New York con un aereo diretto Alitalia partito da Roma Fiumicino e arrivato all’aeroporto JFK di New York dopo quasi 10 ore di viaggio.. un vero e proprio strazio!

Dall’aeroporto, una volta recuperati i bagagli, è necessario prendere un taxi/bus/metro/treno/shuttle condiviso per arrivare a Manhattan.

Con il mio compagno, abbiamo dato un’occhiata alle varie opzioni e ai prezzi (la scelta più economica è la metropolitana, a circa 10$ per una durata del viaggio di più o meno 2 ore) ma, pensando che saremmo arrivati in città sicuramente distrutti (dopo 10 ore di volo!) e non molto “lucidi”, abbiamo deciso di prendere un taxi al costo di 70$ (quindi 35$ a testa), e farci accompagnare direttamente al nostro hotel a Times Square. Il viaggio è durato circa 1 ora.

 

Consigli per evitare il jet lag

Quando si vola verso un altro continente, il rischio maggiore è quello di subire gli effetti del jet lag (diarrea, mal di testa, stitichezza, insonnia), che potrebbero addirittura manifestarsi per più giorni e rovinare così la vostra vacanza.

Per evitare tutto questo, vi consiglio di assumere molti liquidi durante il volo (acqua, succhi di frutta, ma non troppa caffeina), non mangiare troppo durante il viaggio (lo “stare senza far nulla” potrebbe indurvi a mangiare di continuo anche se non siete affamati, per questo è meglio rispettare i pasti e/o al massimo concedervi uno snack leggero e salutare, come un frutto o delle gallette di riso), cercare di dormire e riposare il più possibile.

 

Cambio euro-dollari

Per evitare di cambiare troppi euro, prima di partire noi abbiamo fatto un piccolo budget delle spese da affrontare durante il viaggio e abbiamo deciso di cambiare in Italia solamente i soldi per pagare il taxi (per il trasferimento dall’aeroporto all’hotel) e per le piccole necessità (un caffè o un gelato). Consiglio anche a voi di fare la stessa cosa, anche perché a New York è possibile pagare anche un caffè (1$) con il Bancomat o la Carta di credito, quindi è inutile cambiare soldi in Italia.

 

Sistemazione a New York

Dopo un’accurata ricerca e selezione sui comparatori online, abbiamo scelto di soggiornare presso l’hotel Edison, a Times Square, distante pochi passi dal Rockerfeller Centre e dall’Empire State Building. L’hotel è molto elegante, in stile Art Decò, le camere sono spaziose (per essere New York), silenziose, i bagni sono puliti e lo staff è accogliente e molto disponibile nel fornire tutte le informazioni necessarie per permettere ai turisti di ambientarsi facilmente nella Grande Mela.

Come quasi tutti gli hotel a New York, la colazione non era inclusa nel pernottamento, e per questo siamo diventati i fan più accaniti di caffetterie e pasticcerie.

 

New York City Pass

il modo migliore per visitare New York? Il City Pass, senza dubbio!

Una carta che ti consente l’ingresso gratuito a oltre 80 attrazioni (tra cui l’Empire State Building, il Top of the Rock, il Metropolitan Museum, ecc), l’utilizzo dei mezzi pubblici (bus, metro), l’opzione “salta-fila” (utilissima se si visita New York durante le vacanze di Natale, come abbiamo fatto noi), il traghetto per Liberty Island e altre crociere intorno Manhattan, e il famoso bus Hop-on Hop-off (fondamentale quando si vuole visitare la città pur essendo stanchi).

Il City Pass è disponibile nei formati 1/2/3/5 giorni, rispettivamente ai prezzi di 109$/169$/199$/259$ (noi, dovendo visitare New York in 5 giorni, abbiamo acquistato il formato 5 giorni).

Si, è vero, non è proprio economico, ma consegnerà la città nelle vostre mani, provare per credere!

 

Dove mangiare

Per mangiare a New York avete solamente l’imbarazzo della scelta, ma attenzione a non eccedere o rischierete di tornare a casa a mani vuote!

Per la colazione, vi consiglio di puntare Dunkin Donuts (la casa delle mitiche ciambelle glassate di Homer Simpson), Starbucks (caffè americano e fetta di banana bread, cosa si può volere di più??), i Deli (per iniziare la giornata con waffle o golosi pancake ricoperti di sciroppo d’acero).

In questi posti, difficilmente una colazione verrà a costarvi più di 10$.

Se volete provare l’ebbrezza del famoso brunch americano, vi consiglio di dirigervi da Sarabeth’s (a Central Park), storico locale newyorkese inaugurato agli inizi degli anni ’80, dove potrete iniziare la giornata con una porzione di uova alla benedict, omelette, waffle, french toast, ecc. ma attenzione perché il conto potrebbe arrivare anche a 50$ a testa!

Per il pranzo, se visitare New York durante la bella stagione, vi consiglio di rimediare su hot dog acquistati alla bancarella e consumati seduti su una panchina a Central Park o Bryant Park, un hamburger o un milkshake da Shake Shack, tramezzini e baguette da Le Pain Quotidien, ecc.

Per la merenda, deliziatevi con una delle cupcake di Magnolia Bakery o una fetta di torta di Junior’s, considerata la casa delle cheesecake (le migliori? La carrot cake e la blueberry cheesecake, a mio avviso).

Per la cena, differentemente da quanto succede in Italia e nella maggior parte dei paesi europei, è sempre meglio prenotare (anche con qualche ora di anticipo) per evitare di rischiare di rimanere a pancia vuota.

Noi abbiamo usato sempre l’app Opentable, che fornisce per ogni ristorante il prezzo medio, la collocazione su mappa e il giudizio medio dei clienti.

Prima di partire abbiamo deciso che a New York avremmo mangiato esclusivamente hamburger (di certo non si può andare nella Grande Mela e mangiare la pizza margherita) per questo, una settimana prima di partire, abbiamo mangiato solamente pesce e verdure, in modo da arrivare carichi e super affamati di carne rossa!

Così, abbiamo cenato da 5 Napkin Burger-Hell’s Kitchen (gli hamburger sono fenomenali è costano mediamente 14$!), da “The Smith” nell’East Village (il main course varia da 17$ a 26$.

Vi consiglio di assaggiare il Burger Royale o la bistecca della casa, servita con insalata), “Shake Shack” (ricorderò per sempre il sapore delle patatine con la salsa cheddar, mmm), Burger Joint (il ristorante dell’hotel Parker Le Meridien, assolutamente consigliato).

Inoltre, incuriositi dal successo che riscuote sul web, abbiamo voluto assaggiare il pastrami del famoso Katz Delicatessen, considerato il pastrami più buono di New York!

Non essendo un ristorante, non abbiamo prenotato tramite l’App ma vi consiglio di leggere bene il menu sul sito e andare al locale con le idee già ben chiare su cosa volete mettere sotto i denti, in modo da evitare inutili code alla cassa.

New York in 5 giorni
New York in 5 giorni

New York in 5 giorni

 

Primo giorno: Midtown

Il primo giorno potrete immergervi subito nel caos di Times Square dove, anche di prima mattina, resterete abbagliati dalle luci delle insegne disposte su tutta la piazza.

Fidatevi: ogni volta che attraverserete Times Square durante il vostro soggiorno, non potrete fare a meno di scattare una foto!

Qui non potete evitare una visita al M&M Store, al Radio City Music Hall, Disney Store……. e una foto all’insegna con lo spettacolo in scena a Broadway.

Dirigetevi verso il Rockefeller Center e approfittatene per salire sulla cima del Top of the Rock (l’ingresso costa 37$ ma è incluso nel New York City Pass), inaugurato nel 1930 e oggi sede della NBC Television.

Da qui potrete qualche foto al panorama (Central Park e l’Empire State Building, in primis) e rimarrete senza dubbio senza fiato dalla vista della città dal 70esimo piano, una vera emozione!

Tornando con i piedi per terra, approfittatene per fare un giro alla pista di pattinaggio del Rockefeller (aperta se la visiterete sotto Natale, come abbiamo fatto noi) e ammirare i negozi circostanti.

Dirigetevi dunque verso la Quinta Strada e fermatevi a visitare il Moma (Modern Museum of Modern Art), a pagamento (25$, incluso nel New York City Pass), considerato il principale museo di arte moderna a livello mondiale, dove potrete perdervi tra i capolavori di Paul Cézanne, Marc Chagall, Salvador Dali, Claude Monet, Pablo Picasso, Vincent van Gogh e molti altri.

Per la pausa pranzo, acquistate un hot dog da uno dei numerosi baracchini situati lungo la strada e gustatelo seduti su una delle panchine di Bryant Park, il parco intitolato al poeta William Cullen Bryant, ritenuto il padre della poesia americana del XIX secolo.

Dopo pranzo, fate una capatina alla New York Public Library (considerata la terza biblioteca più grande degli USA e usata come location del primo matrimonio tra Carrie e Mr. Big) e infine dirigetevi verso la stazione Grand Central, una delle più belle stazioni dei treni a mio parere: elegante, raffinata, affascinante, sembra tutto fuorché uno snodo ferroviario!

Da qui potrete scattare qualche foto al Chrysler Building e, se non sarete troppo stanchi, dirigervi all’Empire State Building (l’ingresso costa 34$ ma è incluso nel New York City Pass) per guardare il sole che tramonta sulla città dal 102esimo piano.

La vostra prima giornata nella Grande Mela si conclude con qualche foto al Madison Square Garden, il palazzo che ospita gli eventi sportivi e musicali della città.

 

Secondo giorno: Upper East Side e Central Park

Cominciate la giornata con visita al Metropolitan Museum of Art (meglio noto come il MET), uno dei più grandi e importanti musei al mondo ospitante opere dell’antico Egitto, capolavori dei grandi maestri europei, opere d’arte provenienti da tutto il mondo nonché ricostruzioni d’interni che spaziano dalla Roma del I secolo al design moderno.

Il biglietto per l’ingresso al Museo costa 17$ ma è incluso nel New York City Pass.

Dopo la visita al Museo, concedetevi una passeggiata a Central Park passando dal Castello del Belvedere e arrivare infine alla fontana di Bethesda, set di una delle scene del film “Amici di letto”, con Justin Timberlake e Mena Suvari.

Pranzate con un hot dog e un sandwich seduti su una delle panchine del parco e godetevi un po’ di pace e quiete newyorkese.

Nel pomeriggio avrete la fortuna di immergervi in due musei, uno più bello dell’altro: il Solomon Guggenheim (un museo di arte moderna e contemporanea fondato nel 1937) e oggi famoso per la sua struttura circolare con una rampa a spirale lungo la quale sono esposte le opere.

Il biglietto di ingresso costa 25$ ma è incluso nel New York City Pass) e il Museo di Storia Naturale, set del film “Una notte al museo” con Ben Stiller (il biglietto di ingresso costa 22$ ma è incluso nel New York City Pass), un museo imperdibile per imparare qualcosa in più sul nostro pianeta e le specie animali che lo popolano.

Nel tardo pomeriggio, passeggiate sulla Broadway e, se volete, provate ad acquistare i biglietti per lo spettacolo serale (noi abbiamo avuto la fortuna di vedere “Mamma mia!”, davvero emozionante).

 

Terzo giorno: Liberty Island e Financial District

Oggi è il giorno perfetto per una crociera in battello fino alla Statua della Libertà (la crociera Liberty dura 1 ora ed è inclusa nel New York City Pass.

Il battello salpa da Battery Park), alta 93 metri, inaugurata nel 1866 e posta all’entrata del porto sul fiume Hudson.

La crociera, oltre a mostrarvi la Statua della Libertà, vi darà contemporaneamente l’occasione di ammirare l’isola di Manhattan dal fiume.

Il New York City Pass dà la possibilità di passeggiare lungo Ellis Island ma non include l’accesso all’interno della Statua della Libertà.

Dopo la crociera, addentratevi nelle vie del “Financial District” facendo tappa al Charging Bull (a Bowling Green) e alla Borsa di Wall Street.

Qui, all’ora di pranzo, noterete sicuramente molti manager in fila ai baracchini per acquistare hot dog e sandwich, quindi… perché non vi unite a loro?!?

Nel pomeriggio,  dirigetevi verso il National 9/11 Memorial Museum (il biglietto di ingresso costa 24$ ma è incluso nel New York City Pass) e partecipate a una delle visite guidate (solitamente, la guida è una persona che ha assistito alla tragedia avvenuta l’11 settembre. Nel nostro caso, si trattava di un volontario dei vigili del fuoco).

Questa sarà una delle esperienze più toccanti della vostra vita, passeggerete lungo Ground Zero e capirete veramente la gravità di quanto accaduto, quante vite spezzate e famiglie distrutte per un gesto assolutamente folle e ingiustificabile.

New York in 5 giorni
New York in 5 giorni

Quarto giorno: Upper West Side e shopping sulla Fifth Avenue

Iniziate il vostro quarto giorno nella Grande Mela con una colazione a base di caffè e pancake morbidi e fragranti (un consiglio: assaggiate i buttermilk pancake serviti con fragole e banane) da Sarabeth’s Central Park South, per poi dirigervi verso il Lincoln Center, un complesso di edifici sedi di organizzazioni artistiche.

Ora tornate indietro e arrivate fino all’incrocio con la Fifth Avenue, dove potrete scattare qualche foto al famosissimo Hotel Plaza (set dei romanzi americani di Henry James ma anche di molti film) e alla Fontana Pulitzer, resa celebre dalla sigla del telefilm “Friends”.

A questo punto, preparatevi per una lunga maratona tra shopping e negozi lungo la Fifth Avenue, la strada più famosa di New York, rinomata per le sue boutique di lusso e alta moda.

Gli imperdibili? I grandi magazzini Bloomingdale, Barneys, Bergdorf Goodman e Saks, la libreria Barnes and Nobles, il department store Macy’s (sulla 34th street), lo storico negozio del gioielliere Tiffany’s, il Rolex Building.

Sono certa che non tornerete in hotel a mani vuote (io ho comprato di tutto: pochette da Macy’s, l’ultimo romanzo di John Grisham da Barnes and Nobles, un paio di slip da Victoria Secret’s, un ciondolo da Tiffany in ricordo delle giornate trascorse nella Grande Mela, ecc.) ma, se proprio non siete riusciti ad acquistare nulla, fermatevi per una ghiotta merenda da Magnolia Bakery o da Starbucks perché ricordate, “il cioccolato è sempre il miglior rimedio per i casi disperati”.

 

Quinto giorno: West Village

Iniziate il 5° giorno nel West Village, con una colazione a base di un vero cappuccino italiano da Caffè Reggio, il locale che ha portato la nota bevanda italiana negli USA.

Passeggiate lungo le vie del Greenwich Village, un quartiere dove i grattacieli lasciano il posto a edifici a misura d’uomo, strade alberate, negozi di antiquariato e piccole boutique, dove molti artisti hanno scelto di collocare la propria dimora (come Bob Dylan, Al Pacino, Andy Warhol e la protagonista del telefilm Sex and the City Carrie Bradshaw, al numero 66 di Perry Street).

Dirigetevi al Whitney Museum of Fine Arts, un museo di arte moderna fondato negli anni ’30 dedicato principalmente alle opere di artisti americani (il biglietto di ingresso costa 25$ ma è incluso nel New York City Pass).

Per pranzo, fermatevi a mangiare un hot dog o un hamburger a Washington Square Park, il parco protagonista del noto romanzo dello scrittore Henry James (uno dei miei preferiti, tra l’altro).

Nel pomeriggio, salite su un bus Hop-on Hop-off e approfittatene per fare il “Downtown tour”, che vi permetterà di apprezzare il Ponte di Brooklyn, l’area di Wall Street, passare lungo le vie di famosi quartieri come Chinatown, Little Italy, Soho, ecc..