La crema di fave secche è una ricetta facile della tradizione contadina, la nonna Benedetta la prepara spesso e piace sempre a tutti per il suo sapore intenso. Questa vellutata si può cucinare anche con il bimby. Se ami questo tipo di piatti, ti consiglio di provare la crema di spezzati o la fava greca (un antipasto fatto con i piselli gialli spezzati che i greci chiamano fave).
STAGIONE delle #fave essiccate: tutto l’anno, quelle fresche si trovano in primavera e si seccano in estate.
Ricetta SENZA patate.
Altre RICETTE con le fave
Crema con fave fresche o surgelate
Crema di fave secche
Per aumentarne la cremosità e diminuire l’intensità del sapore, si possono aggiungere in cottura delle verdure a cubetti: carote, cavolfiori, cavolo rapa, patate dolci americane, topinambur o zucca..
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Sotto le calorie di 100 grammi di crema di fave secche.
- Energia 72,97 (Kcal)
- Carboidrati 10,65 (g) di cui Zuccheri 0,90 (g)
- Proteine 4,27 (g)
- Grassi 1,17 (g) di cui saturi 0,20 (g)di cui insaturi 0,32 (g)
- Fibre 2,96 (g)
- Sodio 64,60 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Crema di fave secche
Ammollare in abbondante acqua fredda le fave secche per 2 ore o meglio per una notte (dopo l’ammollo i legumi raddoppieranno il loro peso), questo accorgimento serve per rendere migliore e più veloce la loro cottura. Trascorso il tempo scolarle dall’acqua e risciacquarle sotto l’acqua corrente.
Il tempo di cottura varia in base alle dimensioni delle fave secche sgusciate, quelle spezzettate cuociono più velocemente.
Porre le fave reidratate nella pentola a pressione (o in una padella) e ricoprirle d’acqua, aggiungere l’aglio e le foglie di alloro. Chiudere la pentola e portare a pressione, dal classico fischio abbassare la fiamma e cuocere per circa 15 minuti (40 minuti nella casseruola), quindi spegnere il fuoco e lasciare sfogare da sola la pentola a pressione.
Togliere le foglie di alloro, salare e condire con l’olio, quindi ridurre a purea con il frullatore ad immersione le fave sfatte. In base ai propri gusti aggiungere del liquido oppure addensare la vellutata cuocendola ancora.
Purea di fave secche
Con la stessa procedura si può preparare il purè di fave, basta utilizzare meno acqua in cottura oppure addensare la crema lasciandola raffreddare e poi riscaldare dolcemente aggiungendo poco latte (vegetale o vaccino).
Pasta con crema di fave secche
Cuocere le fave con la stessa procedura e con una maggiore dose di acqua, quindi una volta cotte, si salano e si riportano a bollore, si versa la pasta e si mescola per evitare che si attacchi al fondo, se necessario aggiungere altra acqua calda.
Per una maggiore sapore, aggiungere della passata di pomodoro o del concentrato di pomodoro.
Servire con…
Abbinamenti VEGANI
– dei crostini
– un filo di olio piccante
– del pepe macinato al momento
– un trito di aromi: aglio, alloro, salvia e rosmarino
– poca polvere di cannella e rondelle di porri
– liquirizia in polvere e fettine di cipollotto
– con dei capperi e cipolla rossa alla greca
Abbinamenti per ONNIVORI
– scaglie di pecorino
– cubetti di guanciale (o pancetta dolce o affumicata) rosolati in padella
CONSERVARE
In frigorifero si conserva per massimo 4 giorni.
E’ possibile congelare la crema di fave per massimo 6 mesi.
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