Ispica tra Barocco e Insabbiata

Ispica tra Barocco e l'Insabbiata

In questo lungo ponte del due Giugno, ne ho approfittato per visitare Ispica tra Barocco e Insabbiata. Visitare i luoghi meravigliosi della provincia del Ragusano alla scoperta di nuovi scorci da vedere e fotografare, di piatti tipici, per me è sempre un esperienza da condividere. Il cibo è cultura, è tradizione è folklore, è storia. Oramai lo sapete, ho l’animo Zingaro ma non il cuore.

In occasione dell’Insabbiata sono ritornata ad Ispica, per godermi il Barocco e vedere le opere realizzate per la settima edizione dell’Insabbiata.

Ispica rappresenta la parte più meridionale del territorio e segna il confine con la provincia di Siracusa, fino al 1934 la città si chiamava Spaccaforno. E’ un’accogliente cittadina che vive di agricoltura e turismo. La sua zona costiera è rinomata per le spiagge che attraggono numerosi turisti italiani e stranieri. Ma è l’agricoltura che la fa da padrona nell’economia del territorio. Difatti sono presenti molte colture intensive di ortaggi, soprattutto pomodori e carote. La carota novella di Ispica ha ricevuto la denominazione IGP dall’Unione Europea nel 2011.

Ispica e il Cinema

A Ispica la pietra calcarea bianca, tipica della zona, fa risplendere la bellezza delle opere architettoniche religiose e civili, entrambe con notevole interesse storico. Il tardo barocco e lo stile liberty qui, dominano con la loro bellezza.

Proprio qui ad Ispica tanti sono stati oltre a Scicli , Ragusa e Noto i ciak girati de Il Commissario Montalbano. Sia riprese esterne alla Cava d’Ispica che nel Loggiato del Sinatra e nei magnifici palazzi che impreziosiscono la città in stile tardo barocco e liberty.

Ma in questa città hanno girato anche un’altra serie tv campione d’ascolti: Il Capo dei Capi con Claudio Gioè.  Così come il grande cinema dei fratelli Taviani con Kaos nel 1984 e Franco Battiato con il suo Perduto Amor.
Sempre in questa città della Sicilia Orientale è stato ambientato Divorzio all’italiana con Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli. E come non citare Vittorio De Sica che usò il Loggiato del Sinatra per girare il suo ultimo film, nel 1974 Il Viaggio. Anche Ficarra e Picone con Andiamo a quel paese hanno girato delle scene qui.

Ispica tra Barocco e Insabbiata

L’ultimo fine settimana di maggio, la piazza antistante la cinquecentesca Chiesa di Sant’Antonio Abate ad Ispica, già scenografia per il film Kaos dei fratelli Taviani, si riveste di uno stupendo tappeto di sabbia variopinta: l’INSABBIATA, una manifestazione ideata, organizzata e creata dai giovani dell’Associazione culturale “Insabbiata”.

Questo gruppo di giovani artisti si dedica da ben 7 anni alla realizzazione di stupende opere di sabbia, fruibili annualmente dall’ultimo weekend di maggio alla prima settimana di giugno, dando luogo all’installazione artistica denominata Insabbiata di Ispica. Quest’anno l’insabbiata è stata dedicata a Pieter Cornelis Mondriaan, meglio conosciuto con il nome d’arte di Piet Mondrian, in occasione del 150°Anniversario dalla sua nascita

Ispica : cosa mangiare

Se siete ad Ispica in vacanza Vi consiglio vivamente di provare la classica colazione Siciliana con la Briosche rigorosamente con il tuppo e la granita.

Ad Ispica inoltre potrete trovare l’autentico cibo di strada della provincia Ragusana le  Scacce ragusane, chiamate anche VOTA VOTA, fatte come una volta e senza concessioni alla modernità turistica. Oltre alle scacce potrete trovare insieme altre specialità come le Impanate, i Tomasini.

Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara