Cucciddatu scaniatu: ricetta di Scicli

Cucciddatu scaniatu: ricetta di Scicli

Cucciddatu scaniatu: ricetta di Scicli è un prodotto da forno tipico della mia città. Si ottiene con un impasto a base di farina di grano duro, strutto, formaggio, sale, pepe e salsiccia. Solitamente ha la forma di una ciambella. Ha un diametro di circa 20 cm e un peso approssimativo di 250 grammi. Il cucciddatu scaniatu  prende il nome da (scaniare – dal siciliano impastare, rimodellare). Ma del cucciddatu scaniatu ricetta di Scicli esiste anche la versione con la ricotta e la versione mista di ricotta e salsiccia. Mia nonna paterna, mi raccontava, che anticamente quando si faceva il pane di casa  si utilizzavano gli scarti della lavorazione per confezionare i cucciddati. La pasta del pane che avanzava veniva re-impastata, scaniata con l’aggiunta del caciocavallo grattugiato, il pepe e lo strutto. All’impasto a “pizzichi” che si otteneva, veniva data la forma di una ciambella e veniva poi condito con ricotta e salsiccia.
Lo si faceva lievitare una seconda volta e poi lo si cuoceva in forno. Se vi trovate in vacanze nei luoghi di Montalbano, nel ragusano dovete assolutamente assaggiarlo e già che ci siete io vi consiglio di assaggiare entrambi le versioni. I cucciddati li trovate nei panifici e nelle rosticceria e ultimamente anche in qualche pizzeria. Io intanto Vi invito a prepararli con la ricetta originale del cucciddatu scaniatu tramandatami dalla mia nonna paterna.

Cucciddatu Scaniatu
  • DifficoltàMedio
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni1
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 250 gFarina di grano duro
  • 100 mlAcqua
  • 6 gLievito di birra fresco
  • q.b.Sale
  • 25 gStrutto (o duce cucchiai di olio di oliva)
  • 100 gSalsiccia fresca
  • 80 gCaciocavallo grattugiato
  • 1Uovo
  • q.b.Pepe (nero)

Strumenti per i cucciddati

  • 1 Spianatoia
  • 1 Coltello
  • 1 Teglia
  • 1 Pennello

Come preparare il Cucciddatu scaniatu di Scicli

  1. Disponete la farina setacciata su un piano di lavoro e sciogliete il lievito con l’acqua tiepida dove avrete sciolto il sale. Iniziate ad impastare tutti gli ingredienti. Per ammorbidire la pasta potete utilizzare un paio di cucchiai di olio di oliva.

  2. Amalgamate bene l’impasto ottenuto e mettetelo a lievitare.

    Dopo un oretta allargate l’impasto e unite il, il pepe nero, lo strutto a pezzetti (uscitelo prima dal frigorifero) e il cacio cavallo grattugiato. E rimpastate.

  3. Prendete la pasta e rompetela grossolanamente con le mani, a “pizzichi” e realizzate una forma circolare come una ciambella.

  4. Cucciddatu scaniatu: ricetta di Scicli

    Quindi condite il cucciddatu con pezzetti di salsiccia privata del budello, mettendoli in superficie. Lasciatelo riposare per un oretta ricoperto da un canovaccio. Trascorso il tempo del riposo, servendovi di un pennello spennellate la superficie con l‘uovo battuto.

  5. Cucciddatu scaniatu: ricetta di Scicli

    Infornate nel forno, preriscaldato a 250°, avendo cura di riporre il cucciddatu scaniatu su un foglio di carta da forno.

    Fate cuocere per circa trenta minuti e accertatevi che sia ben cotto all’interno.

    Appena uscito dal forno copritelo con un canovaccio affinché raffreddandosi si mantenga fragrante.

  6. Il vostro cucciddatu scaniatu ricetta di Scicli è servito. Si può mangiare caldo ma è ottimo anche freddo.

Note

Il vostro cucciddatu scaniatu si mantiene perfettamente fino a due tre giorni.

Conservatelo in un sacchetto di pane chiuso.

4,9 / 5
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Pubblicato da Fantasia in Cucina

La mia passione per la cucina e il buon cibo è nata grazie al mio lavoro e ai miei viaggi. Ho iniziato sin da piccola a raccogliere le ricette di tutto ciò che mi piaceva mangiare e ad appuntarlo su una agenda. Con il passare degli anni è cresciuta in me la passione per la cucina e la tradizione enogastronomica del territorio ibleo. Il mio vuole essere un blog che non è un semplice sito di ricette, ma anche un viaggio della memoria, della cultura di un popolo, quello degli abitanti dei Monti Iblei, in Sicilia, luogo d’incontro tra le province di Ragusa, Siracusa e Catania. Dietro ogni ricetta c'è una storia, talvolta di una famiglia, di un incontro o di un viaggio. Il mio intento è quello di svelare, conservare e di tramandare attraverso le mie ricette l’anima, i saperi, le tradizioni, le passioni e la storia di un popolo. Cucino, fotografo mangio e posto. Mi piace anche consigliare ai miei amici oltre alle ricette sfiziose anche dove mangiare nei locali caratteristici dove andare a mangiare in Sicilia. Se vi va seguitemi, siete i benvenuti. Barbara

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