Ho deciso di dedicare questo piccolo spazio del mio blog all’argomento linfedema e alimentazione per due motivi:
- convivo con la diagnosi di linfedema, precisamente linfedema primitivo al piede sinistro [e conseguente anomalo accumulo di linfa nel dorso e alle dita] dall’estate 2018;
- come per iperglicemia, prediabete e diabete… uno stile di vita sano è fondamentale nella gestione della patologia oltre la terapia.
Che cos’è il linfedema?
Il linfedema è una patologia cronica evolutiva nella quale il sistema linfatico non funziona correttamente con conseguente accumulo di linfa nei tessuti e gonfiore.
Per approfondire: https://www.stateoflymphedema.com/ .
Uno stile di vita sano è fondamentale nella gestione della patologia e si basa su:
- alimentazione corretta;
- attività fisica [esercizi specifici consigliati dal/la fisioterapista].
Linfedema e alimentazione
Un’alimentazione corretta per il linfedema prevede una dieta ipocalorica basata su pasti bilanciati [esattamente come per iperglicemia, prediabete e diabete].
Punti da attenzionare
- seguire una dieta povera di sodio [ridurre il sale da cucina] e ricca di potassio;
- prediligere i cibi freschi ed evitare i cibi confezionati che sono ricchi di sale, zuccheri e conservanti;
- idratarsi bevendo almeno 1,5 l di acqua al giorno ed evitare le bevande zuccherate e le bevande alcoliche;
- evitare i cibi molto grassi;
- evitare i cibi molto dolci;
- seguire una dieta ricca di fibre [integrale];
- consumare frutta e verdura.
Come nell’iperglicemia, prediabete e diabete, nel linfedema sono fondamentali stabilità glicemica ed insulinemica.
Un’alimentazione corretta aiuta il controllo del peso
In caso di linfedema è molto importante il controllo del peso.
L’accumulo di massa grassa e il conseguente sovrappeso ostacolano la circolazione linfatica e la terapia contenitiva [tutore elastico e bendaggio linfologico].
La mia testimonianza
Prima del 2018 pensavo che gli arti gonfi fossero un problema legato all’età adulta [molto adulta].
Per un paio d’anni ho convissuto con un gonfiore al piede contenuto in inverno e notevole in estate, ho consultato diversi angiologi e ortopedici senza trovare una soluzione.
E’ essenziale non sottovalutare i primi sintomi e rivolgersi ad un angiologo linfologo prima e ad un/una fisioterapista che abbia una particolare competenza ed esperienza nel campo della linfologia.
La mia terapia prevede:
- drenaggio linfatico manuale;
- pressoterapia;
- bendaggio linfologico;
con cadenza più o meno mensile [vi sarà capitato di vedere nelle stories del mio profilo Instagram il mio arto inferiore fasciato].
… e utilizzo regolare di tutore elastico [croce e delizia, basta non indossarlo un giorno in piena estate per capire quanto quello che inizialmente appare essere uno strumento di tortura è in realtà la tua salvezza].
Il linfedema non guarisce per cui occorre conviverci e bisogna farlo con accettazione, serenità e nel migliore dei modi possibili.
Come in ogni percorso la differenza la fa incontrare le persone giuste e io ho avuto la fortuna di incontrare il Dottore Alfredo Leone specialista in Angiologia Medica e la Dottoressa Manila Lebois [Catania] mia fisioterapista verso la quale nutro grande affetto, stima e gratitudine.