Iperglicemia prediabete e gelato…

Iperglicemia prediabete e gelato...

Iperglicemia prediabete e gelato… istruzioni per l’uso?

Con la bella stagione è frequente imbattersi nella proposta di consumare un gelato o, semplicemente, di averne voglia.

Quindi, in caso di iperglicemia e prediabete [gestione con la sola dieta o meglio con un’alimentazione corretta e attività fisica, senza terapia farmacologica] come comportarsi?

Anzitutto, è bene avere “consapevolezza” di quali sono gli ingredienti del gelato.

Ingredienti del gelato

Un gelato artigianale/confezionato [senza entrare nello specifico e nelle differenze] contiene o può contenere:

  • aria;
  • acqua [nei sorbetti];
  • latte, latte in polvere e proteine del latte;
  • panna;
  • zuccheri semplici [saccarosio, glucosio, fruttosio];
  • grassi e oli vegetali;
  • uova [nei gusti che lo richiedono];
  • frutta [nei gusti che lo richiedono];
  • additivi;
  • altri ingredienti.

Il gelato contiene zuccheri, tanti grassi e zero fibra

Un gelato artigianale/confezionato contiene quindi zuccheri: provenienti dal latte [lattosio], dalla eventuale frutta [fruttosio] e aggiunti [saccarosio, glucosio, fruttosio].

Tanti grassi.

E zero fibra.

Detto questo, consideriamo il gelato uno sgarro e non la norma:

se senti la necessità di sgarrare fallo ma con intelligenza, e ricorda che deve trattarsi di un’eccezione: se, ad esempio, senti il desiderio di consumare un dolce fallo alla fine di un pasto completo, ricco di verdure e fibre, la domenica a pranzo.

  • è opportuno non consumarlo in alternativa ad un pasto;

se dal punto di vista calorico equivale più o meno ad un pasto completo, lo stesso non si può dire in termini di principi nutritivi: è ricco di zuccheri e grassi, povero di proteine e privo di fibra; anche per questo non sazia.

  • è opportuno non consumarlo fuori pasto o a merenda;

in quanto sgarro potremmo concedercelo alla fine di un pasto completo, ricco di verdure, e fibre, riducendo il consumo di pasta o pane e rinunciando alla frutta.

La soluzione migliore potrebbe essere una pallina di gelato artigianale da consumare in coppetta, evitando la cialda ulteriormente ricca di zucchero.

… in abbinamento ad una lunga passeggiata!

Il consiglio de La fondazione Umberto Veronesi

Scegliendo un gusto alla frutta si può contare su una buona quantità di zuccheri semplici, una piccola componente di fibre vegetali e altri elementi naturali di qualità, come per esempio la farina di carrube. Il consiglio è quello di abbinare sempre un gusto alla frutta con uno alla crema: in questo modo si assumono anche proteine e grassi e si riduce il carico glicemico, in modo da evitare che la fame torni troppo in fretta.

Fonte: fondazioneveronesi.it/magazine.

Gelato per diabetici

In alcune gelaterie inizia a diffondersi il gelato dolcificato con stevia [un dolcificante naturale con apporto calorico pari a zero del quale si consiglia comunque un consumo moderato]: questo non basta a definirlo un gelato per diabetici in quanto rimane la presenza di altri zuccheri e il problema dell’elevato contenuto in grassi.

Gelato fatto in casa

Una sana e ottima alternativa al gelato confezionato è il gelato fatto in casa, a base di ingredienti ad hoc quali: yogurt bianco magro o greco o ricotta, con frutta ma non solo; trovi diverse ricette nel blog cercando con la funzione lente: “gelato”.

Buona bella stagione a tutti!

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Pubblicato da azuccherozero

Mi chiamo Francesca e la mia mission è: prevenire o tardare l’insorgenza del diabete attraverso un’alimentazione corretta.

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