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Cosa mangiavano i nostri antenati romani?? Di certo non esisteva la pasta secca, gelati e molti altri prodotti. Non c’è da stupirsi poiché molti prodotti, oggi di uso quotidiano, fino a qualche decennio fa (basta pensare ai bisnonni) non esistevano ancora.

Non esistevano frigoriferi,freezer o altri prodotti. La conservazione dei cibi dunque era basata su salamoie, cibi sotto sale, uso di spezie ecc.

Il popolo romano si cibava soprattutto di legumi e cereali, solo i ricchi potevano disporre di una dieta più ricca,basata anche su proteine animali.

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Tre erano i pasti principali: jentaculum, prandium e coena. La jentaculum era una sorta della nostra colazione, la prandium era una specie del nostro pranzo,ma molto più “veloce” e spartano. Non veniva neppure apparecchiata tavola! Infine la coena era una sorta di cenone.

La cena veniva consumata nella sala da pranzo detta triclinio . Per mangiare non si sedevano a tavola,bensì si coricavano su speciali lettini detti triclinari. Con la mano destra potevano prendere il cibo disposto su bassi tavolini.

Ma cosa mangiavano?? Oggi abbiamo ancora un vecchio ricettario romano “De re coquinaria”, scritto dall’ imperiale Apicio. Vi riporto alcune ricette:

polpette di carne. Amalgamate carne tritata di maiale con della mollica di pane inzuppata nel vino, aggiungere mezzo chilo di pinoli, pepe e un cucchiaio di salsa garum. Formare delle polpette e cuocerle in vino. Per chi non la conoscesse la salsa garum era una salsa liquida di interiora di pesce che i romani usavano come condimento per molti piatti.

Oggi costerebbero salato queste polpette,con mezzo chilo di pinoli!!! Sinceramente anche la salsa garum non mi attira molto… 😀

Io vi lascio la ricetta delle mie polpette di carne,dove NON uso né salsa garum né mezzo kg di pinoli 😀 Ho preferito renderle gustose con l’aggiunta di mortadella,eccole: http://blog.giallozafferano.it/danicucina/polpette-di-carne-saporite/

Altra ricetta romana era l’agnello partico agnum parthicum. L’agnello doveva esser condito con  pepe,cipolla,santoreggia(una pianta aromatica),prugne,vino e olio. Quando l’agnello era cotto veniva condito con aceto.

Io vi lascio la mia versione “moderna” di agnello al forno: http://blog.giallozafferano.it/danicucina/agnello-al-forno-con-patate/

Vorrei parlarvi anche della farina di ceci. I soldati dell’antica Roma erano soliti impastarla con acqua e sale e farla “cuocere” al sole, creando una sorta di pane. Avrei diverse informazioni riguardo la farina di ceci,ma preferisco parlarvene in altri articoli della mia rubrica. A presto!

Dany.

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